Federparchi Calabria scrive al presidente Scopelliti

COSENZA- Il Coordinamento di Federparchi Calabria, guidato dalla professoressa Sonia Ferrari (presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila),in una lettera indirizzata al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, e agli assessori al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria e all’Agricoltura e Foreste, rispettivamente Giacomo Mancini e Michele Trematerra, pone l’accento su alcune questioni ritenute  molto rilevanti e urgenti.
In vista della nuova programmazione comunitaria, ed in particolare in relazione alla nuova programmazione dei fondi PSR (Piani di Sviluppo Rurale),Federparchi Calabria sottolinea come la Legge Quadro sulle aree protette, n. 394 del 1991, prevede all’art. 7 che ai comuni il cui territorio è compreso entro i confini di un parco nazionale siaattribuita priorità nella concessione di finanziamenti dell’Unione europea, statali e regionali, richiesti per la realizzazione, sul territorio compreso entro i confini del Parco stesso, di alcuni interventi, impianti ed opere. Nella programmazione regionale comunitaria 2000-2006 i Parchi sono stati considerati soggetti beneficiari solo nell’ambito della misura relativa alla Rete Ecologica. Successivamente, con la programmazione 2007-2013, è stato possibile beneficiare in particolare delle misure del Piano di Sviluppo Rurale. E’ per questo che le aree protette calabresi, guidate dal Coordinamento regionale della Federazione dei Parchi, auspicano che la Giunta Regionale emani una declaratoria di recepimento del dettato normativo al fine di indirizzare i prossimi strumenti di programmazione economica regionale in tal senso.
La prossima programmazione comunitaria 2014-2020, come è noto, sarà rivolta principalmente alle aree interne e marginali. Con la ricollocazione del “POIn (FESR) Attrattori culturali, naturali e turismo” e, si spera, con il “PAIn (FAS) Attrattori culturali, naturali e turismo”, i 90 comuni calabresi i cui territori ricadono nei tre grandi Parchi nazionali potrebbero ottenere significativi benefici economici. In tale programma, infatti, i territori dei tre Parchi nazionali calabresi, e comuni contigui, sono stati individuati quali poli attrattori su cui investire risorse e gli Enti Parco potrebbero essere soggetti candidati a coordinare tali finanziamenti, secondo queste emergenze da valorizzare:il Polo delle Montagne blu il Parco dell’Aspromonte;il Polo degli Alberi bianchi il Parco del Pollino; il Polo dei Giganti e delle Fate il Parco della Sila.
In più, considerando l’importanza della candidatura del Parco Nazionale della Sila al riconoscimento MaB (“Man and Biosphere”) dell’Unesco, rafforzata dal coinvolgimento di una considerevole parte del territorio regionale (66 Comuni) e di ben 45 partner privati e pubblici (Associazioni di categoria, sindacali, ambientaliste, Centri di Ricerca, Università, etc…), sarebbe opportuno – si scrive nella lettera – prevedere di destinare apposite misure a sostegno di questo ambizioso progetto. Ciò in virtù delle opportunità che il programma MaB offre rispetto alle future ipotesi di sviluppo regionale e, dunque, alla possibilità che lo stesso venga inserito tra le priorità del prossimo POR Calabria.
Federparchi Calabria segnala, inoltre, altri interventi strategici per lo sviluppo sostenibile delle aree protette della regione, da realizzarsi nell’ambito della nuova programmazione comunitaria, quali lo sviluppo di forme di ospitalità diffusa, la valorizzazione delle risorse enogastronomiche del territorio come attrattive turistiche, quella dei musei dei parchi, la realizzazione di una rete museale delle aree protette, anche informatica, il miglioramento dei servizi di accoglienza e d’informazione sul territorio con la creazione di punti informativi, l’ implementazione dei servizi di guida ed altro ancora.
E’ per tutte queste ragioni che il Coordinamento regionale di Federparchi in conclusione auspica la nascita di un tavolo tecnico tra la Presidenza, la Direzione generale della programmazione regionale e i tre Presidenti dei Parchi nazionali calabresi, al fine di definire modalità e tempi di attuazione di tutto quanto evidenziato.

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