Imprenditore suicida, fallimento delle istituzioni

TAURIANOVA (RC) – Vincenzo Cannatà, noto imprenditore calabrese di 83 anni, si è oggi suicidato gettandosi dal balcone della sua abitazione. Grande lutto per i cittadini reggini. Cannatà nel corso della sua vita aveva subito spiacevoli eventi. Nel 1975 su vittima di un sequestro a scopo di estorsione. L’imprenditore, titolare di una società leader nel settore della cancelleria e prodotti da ufficio, nel 2010 fu costretto a licenziare una cinquantina di dipendenti a causa di un incendio che distrusse il suo stabilimento, facendo così crollare la sua attività. L’uomo tre mesi fa aveva già tentato di uccidersi recidendosi i polsi, ma venne prontamente soccorso e salvato da due badanti. Sul terribile accaduto è intervenuta la deputata del M5S, Federica Dieni, dichiarando quanto segue:

Il suicidio di Vincenzo Cannatà, oltre a rappresentare un grande dolore per tutti i reggini, è un fallimento delle nostre istituzioni. La mia vicinanza  va alla famiglia ed a coloro che gli volevano bene. Purtroppo questo fatto non fa altro che approfondire il solco che divide i cittadini, specie quelli che si mettono in gioco nel mondo economico, e la politica. Chi non conosceva la vicenda di Vincenzo Cannatà? La sua sofferenza per il continuo ridimensionamento della sua attività? Lo strazio per essere costretto a licenziare i suoi operai? Ebbene, c’è un’alternativa alla pericolosa idea che la perdita del lavoro corrisponda alla perdita di ogni speranza di sopravvivenza. Dobbiamo lottare tutti assieme per cambiare questa situazione e per approvare un reddito di cittadinanza che salvi la nostra gente dalla disperazione.

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