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Licenziamenti alla Simet Spa: l’azienda di trasporto viene condannata

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – “Il coraggio di un gruppo di ex lavoratori licenziati dalla nota e storica azienda di trasporto Simet S.p.A., seguiti dallo studio legale dell’avvocato Susanna Cecere, vieni premiato dai giudici del lavoro del Tribunale di Castrovillari con sentenza della giudice del lavoro Dott.ssa Sitongia e dal tribunale di Cosenza di un lavoratore seguito dall’avvocato Marco Vetere”.

A comunicarlo è Elda Renna che spiega: “il licenziamento irrogato alla conclusione della procedura avviata ex l 223/91 è stato dichiarato illegittimo con ordine di immediato reintegro nel posto di lavoro. A questa vittoria se ne aggiungono altre quattro e speriamo si arrivi alla stessa soluzione anche per le altre che sono in itinere. I punti incriminati – spiega Renna – sono la valutazione dei singoli lavoratori da subito apparsa molto discrezionale e soprattutto in funzione del potere datoriale, non si evince una vera valutazione obiettiva”.

“Di fatto i dati che hanno determinato il punteggio del profilo professionale dei lavoratori, non sono chiaramente comprensibili. È stato reso nullo il licenziamento intimato dalla Simet, condannando l’azienda al reintegro immediato del lavoratore, al pagamento di indennità di 12 mensilità, al pagamento dei contributi previdenziali ed assicurativi”.

“Ma non è finita qui: 13 mesi fa siamo stati licenziati con la dicitura “riorganizzazione aziendale”, l’unico sindacato (Faisa Cisal) che non ha mai lasciato nessun lavoratore da solo, ha inviato diverse pec in azienda per chiedere delucidazioni riguardo a questo argomento, mai nessuna risposta è stata data. La Faisa Cisal ha attivato il procedimento di raffreddamento con Simet Spa per tutelare i lavoratori in forza, perché gli stipendi non sono erogati nei termini di legge e soprattutto con alcuni mesi di ritardo ed a piccoli acconti”.

“Simet sicuramente sta portando avanti un piano di sviluppo aziendale ben preciso e noi ci auguriamo che ritorni a splendere più di prima, riportando tantissimi posti di lavoro, tanto da poter riassorbire tutti i licenziati, ma i conti non si fanno sulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie. Come si dice? Mors tua vita mea”.

“I lavoratori – conclude la portavoce del gruppo di autisti licenziati – sono coloro che portano ricchezza alle aziende e vanno rispettati. Spero che la nostra storia sia da esempio a tantissimi lavoratori di ogni categoria… il coraggio di lottare distrugge i muri di una cultura omertosa, in cui ognuno pensa al proprio orticello. Spero che il nostro coraggio ed i traguardi raggiunti, siano da sprono a tutti quei lavoratori che hanno paura di difendere i propri diritti…ed i diritti non si difendono strappando le tessere dell’unico sindacato che difende i lavoratori”.