Scavi archeologici di Sibari: il Ministro Barca sul posto per fare il punto sugli impegni presi

Il Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca , ad un mese esatto dal sopralluogo effettuato sugli argini del fiume Crati e negli scavi archeologici di Sibari, ritorna sul posto per constatare di persona gli effetti dell’alluvione del 18 gennaio scorso e fare il punto sull’avanzamento degli impegni assunti il 14 febbraio scorso dai soggetti coinvolti nel ripristino dello stato dei luoghi. In particolare, il Ministro Barca, attraverso una squadra di tecnici divisa in tre gruppi, ha preso atto dello straordinario lavoro che ha permesso di rimuovere una parte consistente dello strato superficiale di fango, utilizzando pienamente i 300 mila euro stanziati per la somma urgenza. Non essendo sufficiente l’importo per la rimozione dello strato superficiale di fango è ora necessario reperire nuove risorse, per proseguire i lavori fino alla nuova disponibilità del Programma Attrattori. Ha preso atto, della procedura amministrativa individuata per assicurare il rapido sradicamento delle colture in alveo che al momento ostacolano il regolare deflusso delle acque in caso di esondazione, e dell’impegno assunto dalla Regione a trovare con tutti gli Enti responsabili una soluzione per assicurare presidi adeguati di polizia idraulica, per la verifica di eventuali piantumazioni illegali cui segua una tempestiva comunicazione alle autorità competenti. La Prefettura di Cosenza si impegna a garantire la regia complessiva dell’operazione di ripristino delle condizioni di legalità nelle aree di golena del fiume Crati con il coinvolgimento fattivo di tutte le amministrazioni.  Rispetto agli interventi di messa in sicurezza del Crati, l’Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici (Uver) ha in primo luogo evidenziato la necessità di un urgente studio, realizzabile e approvabile entro l’estate, che identifichi l’entità e la natura degli interventi relativi anche all’insabbiamento della foce, che siano risolutivi dei problemi di esondazione del Crati. Per quanto riguarda gli interventi di primaria urgenza, fermo restando quello di riparazione affidato alla Provincia, e stante i ritardi e le criticità riscontrate dall’Uver per gli interventi affidati al Commissario, si è deciso di valutare due opzioni: una cooperazione rafforzata tra Commissario, Regioni, Provincia e Comuni, ovvero il trasferimento alla Provincia dell’intervento ora affidato al Commissario. “Si dovrà valutare, anche sulla base della Relazione Uver, l’opportunità di proseguire la gestione commissariale” ha dichiarato il Ministro Barca a margine del sopralluogo. A conclusione della riunione tecnico operativa, inoltre, il Ministro Barca ha incontrato i cosiddetti “angeli del fango”, e cioè gli studenti dell’Università della Calabria che, nei giorni successivi all’inondazione, hanno lavorato incessantemente per ripulire il patrimonio archeologico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *