Sequestrati 502 terreni e 25 imprese della filiera agroalimentare alla criminalità organizzata

Pietro Molinaro - Coldiretti

 

CATANZARO – il Rapporto Eurispes 2013 sui crimini agroalimentari in Italia  assegna alla Calabria il secondo posto sia  nella graduatoria degli immobili sequestrati con ben 502 terreni che per le aziende confiscate che sono 25 e che operano lungo tutta la filiera agricola.

è  da questi dati che parte la riflessione del presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, che afferma «In tempo di crisi l’economia e la strategia della criminalità organizzata in Calabria – ma non solo, evidentemente ha investito in terreni agricoli e comunque nella filiera agroalimentare, un approdo sicuro per fare fronte alla instabilità finanziaria». 

 

Questo  -conclude Molinaro – è un terreno dove occorre continuamente affinare metodi e strategie perché il sequestro dei beni rappresenta un provvedimento estremamente penalizzante, ed efficace, contro le organizzazioni criminali, ma il riuso efficiente raffigura, nei confronti delle società locali, un fattore fondamentale per dimostrare che sono possibili occasioni di sviluppo fuori dalle consorterie n’dranghetiste.

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