Succo di agrumi nelle aranciate: importante voto alla Camera dei Deputati

La notizia ci riempie di soddisfazione – commenta Pietro Molinaro presidente Coldiretti Calabria – perché ritorna prepotentemente e sale l’innalzamento dal 12% al 20% della quantità minima di frutta che deve essere contenuta nelle bevande analcoliche a base di frutta prodotte e commercializzate in Italia. Infatti, in commissione agricoltura della Camera, è stato approvato un emendamento del PD nella “Legge comunitaria” a firma dei deputati, il calabrese Nicodemo Oliverio e del siciliano Michele Anzaldi, contro il parere del Governo, che innalza al 20% la quantità minima di frutta.

All’on. Oliverio – aggiunge Molinaro – riconosciamo dalla prima ora il suo impegno di coerenza e dedizione, sicuramente un esempio di buona politica e di legame profondo con il territorio.

Come si ricorderà, all’indomani della rivolta di Rosarno, è stata una battaglia nata in Calabria e promossa dalla Coldiretti, che ha visto il sostegno in particolare di sindaci, cittadini e imprenditori agricoli, con l’iniziativa “non lasciamo sola Rosarno coltiviamo gli stessi interessi.

Davanti alla catena di sfruttamento, esistente all’interno della filiera agrumicola da industria, a perderci sono agricoltori, lavoratori e trasformatori, mentre le uniche ad aver vinto finora sono state le multinazionali dell’aranciata che non hanno consentito di rimuovere le cause economiche che vedono gli agrumi sottopagati con un ricavo per le aziende agricole che non copre nemmeno la metà dei costi.

Una modifica quindi della Legge 286/61 che stabilisce che la percentuale di succo (materia prima) in una bottiglia di aranciata è del 12% che ad oggi si traduce in un valore di soli 3 centesimi di €uro.

Il provvedimento consente – prosegue Molinaro – di aumentare la competitività del succo diagrumi calabrese favorendo una equa remunerazione al mondo della coltivazione e a dare serenità ad un settore strategico per valore economico e occupazionale.

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