Rifiuti, Barbanti (M5S): “Il commissariamento è stato la vera emergenza”

On. Sebastiano Barbanti

ROMA – La Dda di Reggio Calabria inizia a far luce sugli anni più bui dell’emergenza rifiuti in Calabria e rafforza l’idea che tutti abbiamo sempre sostenuto: il commissariamento del settore è stata un’operazione di vantaggio per “prenditori” e faccendieri con la complicità di interi pezzi dello Stato. La convinzione si rafforza nel leggere il nome del Prefetto Goffredo Sottile e del commissario di governo Adelchi Andrea Ottaviano nel registro degli indagati stilato dal Pm Sara Ombra perché sospettati di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata allo smaltimento illecito di rifiuti. Secondo l’accusa, insieme ad amministratori delegati delle società di raccolta e trasporto rifiuti e ai responsabili dei numerosi impianti di conferimento e trattamento, avrebbero sversato e fatto sversare illecitamente migliaia di tonnellate di spazzatura nelle discariche private calabresi create ad hoc per arginare l’emergenza.

Tonnellate e tonnellate di rifiuti di ogni genere sarebbero così stati smaltiti indiscriminatamente nelle discariche di Rossano, Alli e Pianopoli e in parte bruciati nell’inceneritore di Gioia Tauro. Se l’accusa dovesse reggere, quello creato in questi anni sarebbe un danno incalcolabile all’ambiente calabrese e alla salute dei cittadini. La cosa che più preoccupa, però, è la commistione criminale rintracciata dalla Dda reggina tra imprenditori privati senza scrupoli e alti funzionari dello stato, che in vista di lauti guadagni avrebbero messo da parte il proprio ruolo di controllo, chiudendo ambedue gli occhi.

Come Movimento 5 Stelle denunciamo da tempo il malaffare che tiene in pugno il settore dei rifiuti in Calabria e ogni volta ci scontriamo con un muro di gomma. Il nostro piano sulla gestione dei rifiuti, che – scartando ogni considerazione delle discariche – ricalca nient’altro che le direttive europee e le esperienze virtuose portate avanti in molte Regioni d’Italia, è sempre stato messo da parte a vantaggio di Piani poco chiari che cozzano con i reali interventi che si dovrebbero realizzare.

Continuando così non solo non si potrà mai risolvere l’emergenza rifiuti in Calabria ma seguiterà lo sperpero dei soldi sottratti con le tasse ai cittadini ; almeno fino a quando non riusciremo ad entrare nei palazzi del potere regionale per scardinare quel sistema affaristico-politico che sta distruggendo il futuro di migliaia di calabresi onesti.

 

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