Il Comitato Regionale No Triv a oliverio: “I fondi della campagna referendaria siano destinati ai malati per inquinamento”

Domenica prossima, 17 aprile, si svolgerà il referendum relativo alle trivellazioni in mare. Secondo alcune indiscrezioni emerse in questi giorni, sembrerebbe che la Regione Calabria starebbe per varare uno stanziamento di 50.000 euro per la campagna referendaria sulle trivellazioni in mare. Per tale ragione, se l’indescrizione venisse confermata come vera, il Comitato Regionale Calabrese Vota Sì per fermare le trivelle chiede alla Regione Calabria di destinare tale somma che, sarebbe in ogni caso uno stanziamento tardivo considerato che il referendum si terrà tra soli sette giorni, alle famiglie dei malati a causa dell’inquinamento. “Nel ribadire tutte le ragione del SI – hanno fatto sapere dal Comitato – vogliamo sottolineare come tutte le 80 associazioni che hanno composto il comitato referendario Calabrese Vota Si per firmare le trivelle (Rappresentanza regionale del Coordinamento Nazionale No Triv e del Comitato Nazionale Vota Si per fermare le Trivelle), costituitosi a Lamezia Terme il 4 Marzo, si siano totalmente autofinanziate durante questa campagna elettorale. Infatti, tranne rare eccezioni (che ovviamente non possono giustificare nessun stanziamento di denaro pubblico per la loro esiguità), la campagna elettorale è stata affrontata utilizzando il materiale del Coordinamento Nazionale No Triv, autoprodotto e autofinanziato”. Pernanto, il Comitato ribadisce e inoltra al Governatore Mario Oliverio la richiesta di destinare questo denaro a un fondo di solidarietà per le famiglie dei malati calabresi a causa dell’inquinamento. “Per quanto infatti non esistano ancora dati certi, troppo spesso è questa una situazione ignorata” e, dunque, per la prossima domenica, il Comitato invita “tutti ad andare a votare SI anche per tutti questi uomini e tutte queste donne, che a causa di una politica ambientale scellerata, oggi vivono situazioni di malattia gravissima o che purtroppo in questi anni hanno già perso la vita. La regione Calabria pensi a loro, sarebbero gli unici soldi ben spesi”.

 

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