Infermieri dell’Annunziata allo stremo “serve assumere, la Rianimazione rischia lo stop”

COSENZA – Non migliorano le condizioni di lavoro degli infermieri in servizio nei reparti Covid dell’Ospedale dell’Annunziata. In numero esiguo e ormai allo stremo, sono costretti a reggere sulle proprie spalle interi reparti.

“Il limite di sopportazione è stato abbondantemente superato”,  denuncia USB Confederazione Cosenza. – C’è la necessità impellente di provvedere a nuove  assunzioni, finora, su questo fronte, abbiamo ascoltato solo promesse e annunci. Nulla di concreto. Tutti questo  ha un risvolto pratico preoccupante, esempio ne è ciò che sta accadendo all’interno della U.O.C. di Anestesia e Rianimazione. I lavoratori si stanno giustamente rifiutando di svolgere turni aggiuntivi e straordinari e quindi a breve non sarà più possibile garantire l’alta qualità assistenziale tipica del reparto a causa della scarsità di personale”. 

“L’atteggiamento della commissaria dell’A.O. Isabella Mastrobuono – chiosa il sindacato – è assolutamente irresponsabile. Come si può ignorare l’attuale drammatica situazione che si vive all’interno del nosocomio bruzio? Evidentemente non si ha nè contezza della realtà nè consapevolezza dell’importanza del ruolo che si ricopre. Gli infermieri hanno dei diritti – concludono – e non permetteremo a nessuno di violarli in nome dell’emergenza, non può bastare la diminuzione dei contagi per oscurare le loro inaccettabili condizioni di lavoro”. 

 

 

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