Contro il Coronavirus da Archi ad Acri flash mob musicali per sentirsi più uniti

COSENZA – Per sentirsi più uniti in questa comune battaglia contro il contagio da Coronavirus, sono ormai tanti i paesi calabresi che, come nel resto d’Italia, hanno organizzato per questo pomeriggio dei flash mob per esprimere vicinanza in un momento così particolare che richiede la massima compattezza comunitaria. Simbolicamente ne abbiamo scelti due, distanti geograficamente ma uniti, quasi anagrammaticamente, anche dalle lettere dell’alfabeto: Acri e Archi.

Ad Archi flash mob di quartiere organizzato dal comitato “Il popolo di Archi”

Il primo appuntamento è ad Archi, popoloso quartiere di Reggio Calabria, dove alle ore 17 tutti si ritroveranno dal balcone di casa propria indossando una bandiera/sciarpa dell’Italia e della Reggina, cantando proprio sia l’inno nazionale che quello della squadra amaranto, «perché crediamo – si legge nella nota – nei valori identitari, nei valori comunitari e noi siamo una grande comunità di Popolo». Infatti «l’inno della Reggina, cantato sventolando sciarpe e bandiere, rappresenta la nostra identità locale nella quale ci identifichiamo, perché la Reggina rappresenta la nostra città, con i suoi colori, la storia vissuta e onorata da diverse generazioni e che noi oggi ereditiamo con grande senso di responsabilità e con grande onore. L’inno dell’Italia, anch’esso cantato con sciarpe e bandiere, rappresenta, invece, la nostra identità nazionale, perché in questo momento è fondamentale dimostrare prima a noi stessi e poi al mondo intero che siamo un grande Popolo, che uniti possiamo vincere, possiamo farcela e dobbiamo crederci fino alla fine, perché il bene vince sempre sul male. E poi è un incoraggiamento ai medici, agli infermieri, ai soccorritori, agli oss, ai ricercatori, ai biologi, alle forze dell’ordine e a chi serve lo Stato per questa umile causa, ecco, è un modo per incoraggiarli ma soprattutto per ringraziarli».

“Affacciati alla finestra Acri mia!”

Ad Acri, in provincia di Cosenza, si canta invece alle ore 18 per il primo dei tre appuntamenti di “Affacciati alla finestra Acri mia!”. Si comincia questo pomeriggio cantando dalla propria finestra l’inno nazionale italiano: «Apriamo le finestre, usciamo sui balconi e suoniamo insieme anche se lontani». Ci si ritroverà poi domani alla stessa ora per cantare insieme “Azzurro”, e ancora domenica per intonare “Il cielo è sempre più blu”. «Continuiamo a suonare e cantare – scrivono i promotori -, la musica non si ferma!»

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