Incontro alla Regione sulla Metroleggera, Occhiuto non sarà presente

CATANZARO – «Domani, lunedì 27 febbraio, non sarò a Catanzaro per la firma dell’accordo con la Regione Calabria». Lo rende noto il sindaco Mario Occhiuto precisando: «Voglio essere chiaro, perché altrimenti si può creare confusione fra i cittadini che giustamente non riescono a comprendere le ragioni delle parti ascoltando da un lato le mie dichiarazioni e dall’altro quelle del presidente Mario Oliverio. I motivi della mia decisione – sottolinea Occhiuto – derivano dal fatto che la Regione mi ha restituito la bozza di accordo l’ultimo giorno prima della firma, modificando alcune questioni che ritengo fondamentali a garanzia della città di Cosenza. Non sono pertanto sicuro che le nostre richieste in questo modo saranno poi concretamente rispettate, dopo essere state formalmente quasi tutte accolte. È anche, lo ammetto, una questione di fiducia reciproca».

Il primo cittadino di Cosenza evidenzia i punti controversi: «1) Avevamo stabilito un accordo complessivo sul tema della mobilità e delle opere pubbliche in città, e invece nel titolo e nell’incipit dell’art. 1 la Metro torna ad essere predominante. Viene eliminato così l’approccio più complessivo;

2) la Regione ha appaltato un’opera in modo irregolare (senza il preventivo accordo di programma quadro con il Comune) e adesso in tutte le premesse di questa bozza troviamo citazioni di atti già deliberati dal Comune di Cosenza, quasi a disegnare il presente Apq come automatico e doveroso (cosa che assolutamente non è). Quasi fosse un atto di ratifica. Del resto all’art. 1 si legge “fatti salvi e CONFERMATI gli effetti già prodotti dal provvedimento conclusivo della conferenza dei servizi”;

3) viene eliminata la riqualificazione della stazione autolinee (1,60 ml);

4) viene eliminata la viabilità alternativa (0.80 ml);

5) il finanziamento per i percorsi ciclopedonali si riduce da 4 ml a 2 ml;

6) si parla di POSSIBILITÀ e non di obbligo, sul viale Mancini, di utilizzo di vettori con minore impatto, senza cordoli a terra, senza cavi senza sospensioni aeree, eccetera eccetera;

7) vengono eliminate tutte le sanzioni risolutive in caso di inadempienza regionale riguardo i singoli punti del contratto.

Restano immutati gli altri punti concordati.

Ritengo dunque – prosegue Mario Occhiuto – che l’accordo così come inizialmente concordato poteva essere molto utile per la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio. Nel modo proposto dalla Regione la città di Cosenza non è invece sufficientemente tutelata sul buon esito del programma complessivo e sulla sostenibilità della Metro in particolare. Ribadisco come ho sempre fatto in passato di essere a favore dell’implementazione del sistema di trasporto pubblico e della mobilità sostenibile sul territorio di Cosenza/Rende, e ritengo che l’unico modo di eliminare il traffico, la congestione urbana e l’inquinamento ambientale sia quello di disincentivare l’uso delle autovetture in città e incentivare l’utilizzo di mezzi pubblici. Ritengo inoltre necessario creare più spazi verdi e pedonali, è risaputo che le strade di attraversamento all’interno della città generano più traffico. Queste sono ormai regole consolidate riguardo alle buone pratiche di progettazione a livello mondiale in materia di mobilità sostenibile e vivibilità delle città. D’altra parte, come tutti ricorderanno, la Regione ha bloccato il nostro progetto di Circolare Veloce Cosenza Rende Unical, che aveva già ridotto moltissimo il traffico nella città unica in un solo mese di operatività, spalleggiando così la lobby degli autotrasportatori locali. Sono stato sempre contrario al progetto di Metro così come appaltato dalla Regione per i motivi di sostenibilità ambientale e urbana che ho più volte sottolineato. Le nostre richieste, se fossero state effettivamente accolte e poi tradotte in realtà, avrebbero ribaltato quell’idea progettuale trasformando il Viale in elemento di connessione urbana e gettando nello stesso tempo le basi per la costruzione di una città con un sistema di mobilità efficace e sostenibile. Cosa che purtroppo – chiosa Occhiuto – non è stata possibile, a causa di una Regione Calabria che è sempre ostile a noi e alla crescita sostenibile del territorio».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *