Lo Polito: “Non dimenticare la Shoah per capire la vera integrazione dei popoli”

CASTROVILLARI (CS) – La Giornata della memoria è ormai alle porte. Comune per comune si intensificano, come ogni anno, le iniziative anche in Calabria per commemorare i sei milioni e oltre di vittime naziste. Da Castrovillari arriva la nota stampa del sindaco Domenico Lo Polito che da un valore attuale al targico anniversario del 27 Gennaio, sottolineando l’importanza di non dimenticare la Shoah per capire la vera integrazione dei popoli:

“La Giornata della Memoria che vuole ricordare l’olocausto di uomini, donne, bambini, anziani rimette al centro il “problema dello scarto” sociale: ciò che ha contraddistinto in quegli anni alcune culture dominanti, espressioni di un disumano e di aberrazioni paurose contro ogni diverso e debole.
Un rischio sottile e presente delle società moderne e delle relazioni che si sviluppano oggi.
Ecco perché non dobbiamo dimenticare! Lo grida il nostro cuore e quella umanità, purtroppo, molte volte sopita, che quotidianamente deve confrontarsi e scontrarsi con il nichilismo in una realtà non facile, relativista e superficiale, dove la cultura contemporanea non sa rispondere al bisogno.
Da qui il messaggio che desidero lanciare e su cui l’Amministrazione comunale sta lavorando : l’inclusione e l’unità sostanziale , corroborate da una coscienziosa appartenenza ad una cultura per cui l’accoglienza e l’attenzione verso l’altro ed il suo disagio sono sempre state caratterizzanti.
Ecco perché l’idea , più volte dibattuta in questi giorni, di un’opera per l’integrazione che si sta facendo strada tra di noi per essere ottimizzata.
I fatti del passato e del presente ci chiedono questo sforzo, questo senso di responsabilità verso chi si è trovato a vivere, per più circostanze tra noi, lontano dal suo Paese d’origine.
Un’occasione per affermare nuovamente , con i fatti, il ruolo della pace e dell’amicizia tra i Popoli dopo l’attacco terroristico a Parigi e, ancora in altre Nazioni.
È questa l’idea – opera su cui siamo impegnati ultimamente per cercare di dare asilo a persone come noi, ma più sfortunate.
Questo non ci deve spaventare, ma renderci consapevoli che la tensione verso un’umanità ferita e vessata , come negli anni delle grandi dittature, non può passare inosservata , e , soprattutto, per un popolo rispetto ad un altro in sofferenza.
Per questo vogliamo essere ancora una volta capaci di tendere la mano, come la nostra tradizione insegna, chiedendo a tutti di resistere alla diffidenza.
La Costituzione chiede rispetto verso ciascuno senza distinzioni di sesso, razza, età e religione.
Un ottimo promemoria per questo giorno della Memoria e per affermare quel progetto d’integrazione ed inclusione, che qui ha natali culturali nel rispetto di identità e dignità : quelle, poi. che non possono essere disconosciute o mortificate come ci ricorda questa Giornata.”

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