Referendum, in Calabria trionfa l’astensionismo

ROMA – Era una delle nove regioni promotrici del Referendum, alla fine però in Calabria si è votato in assoluto meno che nel resto d’Italia. Alle urne, su 1.558.774 elettori aventi diritto al voto, solo il 26,74% si è recato alle urne. Peggio della Calabria ha fato solo il Trentino Alto Adige i cui abitanti, oggettivamente, trattandosi di una consultazione riguardante il mare, erano scarsamente interessati. La provincia di Cosenza ha fatto registrare l’affluenza maggiore, sfiorando il 30%. A ruota la provincia di Catanzaro (29,64%), poi Crotone (24,23%), Vibo Valentia (23,08%) e Reggio Calabria (22,20%). Rimangono le contraddizioni di una classe dirigente che all’unanimità, tra i banchi del consiglio regionale, ha votato per promuovere il referendum e che poi si è sostanzialmente disinteressata rispetto all’esito del referendum stesso, alimentando di fatto l’astensionismo.

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