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Nuovo centro sportivo a Caccuri

Siglato l’accordo tra la Scuola Calcio Real Silana e il Comune di Caccuri

Nella splendida cornice del Castello di Caccuri in provincia di Crotone si è tenuta la conferenza stampa di inaugurazione del nuovo centro sportivo, intitolato a Vincenzo De Rose, ricordato con grande affetto dalle tante persone che hanno voluto lasciare una testimonianza in una giornata così importante per la cittadina che tra l’altro, sarà in questi giorni teatro dell’ormai consolidato Premio Letterario Caccuri che vede la presenza di tanti ospiti apprezzabili come Vittorio Sgarbi, Vittorio Feltri, Paolo Mieli, Carmine Abate, Nicola Gratteri e tanti altri.

A fare gli onori di casa il Sindaco Marianna Caligiuri, con la solita passione ha ricordato i valori e il ruolo dello sport in una piccola cittadina come Caccuri è stata poi la volta di Felice Natalino ex calciatore dell’Inter e della nazionale under 18 a rimarcare l’importanza di strutture sportive che spesso in Calabria sono assenti.

A conclusione dei lavori è stato il Presidente della società di calcio, Real Silana, affiliata Inter, Francesco Iaquinta a sottolineare l’impegno profuso in questi mesi, affinchè un sogno sia diventato realtà, grazie all’accordo siglato con il comune e ringraziando i tanti volontari per il lavoro svolto si è detto onorato di portare avanti questo splendido progetto.

Una festa molto partecipata che sta vedendo crescere sempre più l’entusiasmo tra le persone per un rilancio delle attività sportive attorno al nuovo polo di aggregazione, conclusa con la partita di calcio tra una selezione di vecchie glorie e ex calciatori locali.

Gallery Oscar Green Calabria 2014

Assegnazione dei premi Oscar Green edizione 2014. Evento promosso da Coldiretti Giovani Impresa, con l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Vengono premiate le eccellenze della Calabria e l’impegno dei giovani imprenditori.

La nostra gallery

Oscar Green 2014: fra tradizione e innovazione
 
Intervista A Tiziana Calabrese 
video CALABRESE STILE E CULTURA
 
 Intervista A Laura Stilo 
video SAPORI ANTICHI D’ASPROMONTE CAMPAGNA AMICA

Intervista A Giovanna Frisina
video LE TERRE DI ZOE’ ESPORTARE IL TERRITORIO

Intervista A Lea Corigliano
video CREMOLIA NON SOLO AGRICOLTURA

Intervista A Giuseppe Piccolo 
video AGROPICCOLO IDEANDO

Oscar Green 2014 – Calabria:fra tradizione e innovazione Un oscar all’innovazione in agricoltura

Oscar Green 2014: fra tradizione e innovazione
Un oscar all’innovazione in agricoltura

 

 

La suggestiva e affascinante cornice del Castello Normanno di Santa Severina, risalente all’XI secolo (uno dei borghi più belli d’Italia) è stato il teatro di un evento che mira a incoraggiare e premiare i giovani Calabresi che hanno scelto di impegnare tutte le loro forze per far crescere la nostra regione, valorizzando quelle che sono le vere eccellenze che la nostra terra ci offre. Stiamo parlando della consegna dei premi Oscar Green edizione 2014. L’evento è stato promosso da Coldiretti Giovani Impresa, con l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. L’evento inizia intorno alle ore 10:00 con un confronto sul tema “Le strade del successo. Innovare nel solco della tradizione” al quale hanno preso parte il sindaco di Santa Severina Diodato Scalfaro, la Delegata nazionale di Coldiretti Maria Letizia Gardoni, il Segretario nazionale Coldiretti Carmelo Troccoli, il Delegato regionale dei giovani Daniele Perrone, il vincitore di Oscar Green 2012 Luigi Adinolfi, il Direttore della Coldiretti Calabria Francesco Cosentini e il Presidente Pietro Molinaro che ha concluso il dibattito ricordando come il settore agricolo rappresenta un punto chiave per l’economia del futuro.

Dopo il dibattito si è proceduto con le premiazioni. La competizione ha visto coinvolte più di trenta aziende, tutte condotte da giovani imprenditori calabresi under 40, di queste solo sei hanno ricevuto l’ambita targa. Sono state premiate, infatti, le aziende che più delle altre hanno saputo valorizzare i prodotti tradizionali della nostra terra conquistando un mercato in costante cambiamnto con idee nuove, originali, innovative e sempre nel rispetto dell’ambiente. Le premiazione erano legate ad altrettante categorie: “Stile e cultura d’impresa”, “Esportare il territorio”, “Ideando”, “Non solo agricoltura”, “In filiera” e “Campagna Amica”. A queste 6 categorie si sono aggiunte poi due menzioni speciali : “Paese Amico” e “Innovando”. Ciascuno dei vincitori ha avuto modo di far conoscere la propria azienda attraverso un filmato di presentazione e un breve discorso.

Per la categoria “Stile e cultura d’impresa” il premio è stato assegnato all’Azienda agricola “l’Eccellenza Calabrese” di Tiziana Calabrese. Ubicata nella Sila piccola in località “Bocca di Piazza” a pochi km dal lago Ampollino, in una zona colma di paesaggo mozzafiato. L’azienda originariamente era dedita a seminativi e coltivava patate, produzione tipica della Sila. Poi la passione e la voglia di diversificare, hanno portato l’azienda dov’è oggi, cercando di creare un’attività nuova con meno concorrenza. L’azienda coltiva piccoli frutti, sia in campo libero che in serra. Vengono coltivate fragole, ribes rosso, nero e banco, lamponi e more. Questi vengono anche trasformati in confetture. Ultima creazione dell’azienda sono le caramelle GELEES, prodotte trasformando una parte dei frutti di bosco rigorosamente prodotte e confezionate a mano. Intervista a Tiziana Calabrese

 

Vincitore per la categoria “campagna amica” è stata l’azienda agricola “Sapori Antichi d’Aspromonte” di Laura e Antonio Stilo. L’azienda, situata in Aspromonte, nella provincia di Reggio Calabria, è a conduzione familiare e con dedizione e passione si occupa di coltivazione, allevamento e macellazione. L’azienda produce anche ortaggi, patate, grano e legumi e mira all’autosufficienza attraverso la produzione di mangimi per il bestiame, per gli animali da cortile e concime organico per le coltivazioni. La produzione di salumi e, in particolare, del prosciutto crudo San Canolo, ne rappresenta il fiore all’occhiello.

Intervista a Laura Stilo.
 

L’azienda agricola “Terre di Zoe” di Giovanna Frisina, situata della piana di Rosarno-Gioia Tauro si è aggiudicata il premio per la categoria “Esportare il territorio”. La principale caratteristica dell’azienda risiede nella produzione delle marmellate e confetture biologiche. Ci sono, poi, i succhi di frutta biologici a base di agrumi e i nettari biologici di kiwi e kiwi e zenzero che rappresentano la novità. Genunità e artigianalità sono gli elementi caratterizanti di questi prodotti, che accompagnano tutte le fasi dalla raccolta alla trasformazione della futta. Intervista a Giovanna Frisina

Nella categoria “Ideando” si è distinta l’azienda agricola “Agro Piccolo” di Giuseppe Piccolo.
La società Agro Piccolo trae origine dalla vocazione agricola familiare impegnata già da alcune generazioni nella produzione e commercializzazione di agrumi. Da qui l’idea del neo imprenditore Giuseppe Piccolo di far conoscere i sapori migliori della nostra terra con la spremuta di Calabria. Si impone sul mercato con un prodotto innovativo e di qualità, ARAN-C, una succo preparato solo ed esclusivamente con i più buoni agrumi di Calabria. Un prodotto sano e genuino, ricco di vitamina C, frutto della combinazione di tre diverse qualità di arance: la Tarocco Biondo, la Bella Donna e l’Ovale che messe insieme danno vita alla meravigliosa Bionda di Calabria.  Intervista A Giuseppe Piccolo

Ancora, per la categoria “non solo agricoltura” il premio va all’azienda Frantoio Badia di Lea Corigliano, con una storia lunga un secolo che ha avuto inizio nei primi anni del 900, quando Domenico Corigliano, Mastro Oleario, decise di realizzare un oleificio con macine in pietra. Il frantoio, ubicato a Limbadi(VV), produce un olio extravergine di oliva talmente delicato grazie al quale è stato realizzato CREMOLIA, un prodotto davvero innovativo. Si tratta da una crema dolce spalmabile dal gusto aromatico e dolce. è possibile trovarla in tre varianti: mandorla, nocciole e pistacchio.  Intervista a Lea Corigliano

Per la categoria “in filiera” premiata COF-ORTOMANIA Porto Salvo-Vibo Valentia. Una delle aziende più qualificate nel settore italiano dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma. Dopo aver gradualmente conquistato la fiducia di importanti clienti della distribuzione organizzata, della distibuzione e del normal trade, ha ottenuto una posizione di mercato di rilievo in tutta Italia, facendo convergere innovazione e tradizione agricola. Oggi, con un vasto assortimento di prodotti, è tra i migliori produttori d’Italia. La mission: “raccogliere, preparare e distribuire la natura già pronta in tavola.”

Le menzioni speciali per la categoria “Paese Amico” è stata significativamente assegnata all’associazione “A di città di Rosarno”. L’associazione è un progetto che nasce a Rosarno dall’idea di ragazzi provenienti da tutta Italia, come forte desiderio di riscatto dopo i fatti di cronaca accaduti a Rosarno nel 2010. Decisiva è stata la volontà di rigenerare la città, abbattendo i limiti tra istituzione e popolazione, tra cittadini stranieri e italiani, mettendo in rete e coinvolgendo associazioni e amministrazione comunale e incontrando gli abitanti in assemblee di quartiere. “A di città” mira quindi a una Rigenerazione urbana basata sulla coesione sociale e sulla sostenibilità economica; una piattaforma, un ponte tra istituzioni e cittadinanza, in cui ci si confronta e si discute sulle politiche urbane, uno strumento per costruire la città del futuro.

Infine, l’altra menzione è andata all’azienda Algieri di Montalto Uffugo (CS) che ha riaffermato la vocazionalità del territorio migliorando le produzioni di fico bianco dottato IGP e olivi per la realizzazione dell’olio DOP Bruzio, ma soprattutto introducendo le coltivazioni di lavanda e manna.

Oscar Green conferma le forti potenzialità dell’agricoltura, il settore agro-alimetare è, infatti, l’unico, in contro tendenza rispetto agli andamenti degli altri settori a registrare incrementi sia sulle vendite che sull’occupazione. Il premio è stata la giusta ricompensa per i giovani imprenditori che rappresentano il nuovo volto di questa regione. Giovani pronti ad impegnarsi e fare sempre di più per e in questa terra, portando in alto il suo nome e di tutti quei ragazzi che credono in quello che fanno scegliendo di coltivare qui, in Calabria, il loro futuro.

 

di Angelica Dorsa

 

Oscar Green 2014 – Calabria . Intervista a Tiziana Calabrese

L’eccellenza Calabrese di Tiziana Calabrese
Intervista a Tiziana Calabrese

1. Quando e come nasce la Sua azienda?
La nostra azienda nasce nel 1996. All’inizio ci occupavamo solamente di seminativo e patate, tipiche colture della Sila. Nel 1998 ho iniziato col coltivare i nostri primi ortaggi, con la piantagione di fragole cui sono seguite quelle di frutti di bosco, quindi il ribes rosso, nero e bianco, mirtillo, lamponi, more. Pian piano ho iniziato a fare qualche prova per le confetture, senza conservanti, e ho messo su il laboratorio di trasformazione. Io ho sempre avuto la passione per l’agricoltura trasmessami dai miei genitori che hanno un’azienda agricola. Quando mi sono trasferita qui in Sila ho cominciato a lavorare nel panificio di mio marito, in cui lavoro tutt’ora. Ma la voglia di coltivare la mia passione per l’agricoltura mi ha spinto a innovare e diversificare l’azienda agricola che era di mio suocero.

2. Quali sono oggi i prodotti di punta della sua azienda e dove possiamo acquistarli?
Noi vendiamo sia il prodotto fresco di questi frutti di bosco e sia li trasformiamo in confetture senza conservanti. Questa è una cosa molto importante perché anche i bambini che sono allergici ai conservanti possono mangiarle.
La maggior parte della nostra vendita (circa l’80%) avviene in azienda, qui in Sila a Spineto, nel nostro punto vendita aziendale Campagna Amica e poi abbiamo qualche altro punto vendita nella zona di Cosenza per il momento. Ovviamente trattandosi di un prodotto che va consumato in giornata, si preferisce venire ad acquistarlo direttamente qui in azienda. Poi la zona è molto turistica, siamo a pochi km dal lago Ampollino, abbiamo sia la stagione estiva che la stagione sciistica e ho oramai i miei clienti abituali che vengono ad acquistare direttamente qui.
3. Quali sono le particolarità e i requisiti fondamentali dei prodotti della sua azienda?
Un prodotto sicuramente molto particolare e ancora poco usato e che vorrei proprio far conoscere sono le gelée. Caramelle alla frutta molto delicate che possono mangiare tranquillamente anche i bambini che hanno intolleranze o allergie dovute ai conservanti e sono ottime anche per gli adulti si possono mangiare abbinandoli con i formaggi stagionati.
I requisiti fondamentali dei nostri prodotti sono essenzialmente due: la frutta sia quella che deve essere venduta sia quella che deve essere trasformata deve essere raccolta assolutamente fresca; e cosa ancora più importante non devono assolutamente aver conservanti.

4. Come hanno risposto i mercati i suoi prodotti?
Il mercato sembra crescere gradualmente. È ovvio che i prodotti un po’ più particolari richiedono più tempo ed hanno un costo in più. La gente oramai è abituata ad andare a ricercare l’offerta sullo scaffale, proprio per questo non ci aspettavamo il boom iniziale. La gente è abituata a mangiare quello che magari viene maggiormente pubblicizzato o che trova appunto in offerta sullo scaffale. In ogni caso col passare degli anni le percentuali della nostra vendita sono aumentate sempre più seguendo quelle che erano state le nostre previsioni. Ogni anno cerchiamo di lanciare dei prodotti nuovi e dare più servizi, più scelta anche al turista, per esempio, anche nel forno di mio marito faccio un sacco di dolci con le mie confetture e tanti altri prodotti. Per il momento siamo su un mercato che è nazionale. Ma abbiamo in progetto di far conoscere i nostri prodotti anche oltre i nostri confini e mi è già stato notificato l’interesse di alcuni possibili clienti esteri. Quindi le prospettive ci sono, inoltre abbiamo un sito e-commerce che ci dà la possibilità di far conoscere la particolarità dei nostri prodotti.
5. Il premio Oscar Green riguardava lo stile e la cultura d’impresa. Qual è lo stile che caratterizza la Sua impresa?
Credo che ciò che caratterizza la nostra azienda sia proprio la passione e l’attenzione che ci nettiamo, dal coltivare al raccogliere i nostri prodotti. Credo che la nostra azienda sia una delle poche in cui il prodotto da vendere viene raccolto al momento stesso che il cliente ce lo richiede. Facendo infatti vendita diretta al pubblico anche nella nostra azienda succede molto spesso che i prodotti saltino la sosta negli scaffali. Tutte le attenzioni anche per le persone e soprattutto per i bambini che a causa di intolleranze o di allergie non possono mangiare questo genere di prodotti e che possono invece approfittare dei nostri . l’attenzione verso i bambini che hanno dei problemi che sono allergici di cui le altre industrie non tengono conto.

6. Cosa ha rappresentato quest’ultimo riconoscimento?
Penso che sia stato il riconoscimento e la ricompensa per la mia passione per la terra e per la Calabria in generale, e per l’impegno che metto in tutto quello che faccio. Sicuramente non me lo aspettavo. Per me è stata una grande soddisfazione e poi è un valore aggiunto anche per la mia azienda.

7. A parte i riconoscimenti cos’è la cosa che la rende più fiera della sua azienda?
La cosa che mi inorgoglisce è l’aver potuto essere utile anche agli altri. Mi è capitato di parlare con delle mamma che pensavano che i loro bambini fossero allergici alle fragole, in realtà quello a cui erano allergici era tutto ciò che veniva messo sopra le fragole. È stata una gioia sapere che invece possono tranquillamente mangiare le nostre fragole.

 

di Maria Mastroianni

 

Oscar Green 2014: fra tradizione e innovazione
Un oscar all’innovazione in agricoltura

 

Oscar Green 2014 – Calabria – Intervista a Laura Stilo

Sapori antichi d’Aspromonte di Laura e Antonio Stilo.
Intervista a Laura Stilo.

1. Ci racconta la nascita della sua azienda?
La nostra azienda nasce nel 1992 quando ho conosciuto mio marito. Già i suoi genitori avevano una piccola azienda che comprendeva allevamento e macelleria. Noi abbiamo deciso di portare avanti questa tradizione di famiglia e di fare anche il salumificio. Abbiamo deciso di sposare insieme non solo un sogno d’amore di matrimonio bensì anche il sogno di far crescere quest’azienda di famiglia. Abbiamo deciso di coltivare tutte le materie prime con cui alleviamo i nostri animali direttamente in azienda, per produrre i nostri salumi. Abbiamo la macelleria, alleviamo vitelli, polli e maiali. Abbiamo un’azienda multifunzionale, coltiviamo la farina di segale, patate, ortaggi, i peperoncini che servono per i salumi, li coltiviamo tutti noi in azienda. La nostra è un’azienda giovane e giovani sono anche i ragazzi che lavorano con noi. Sono ragazzi di Canolo dai 20 ai 35 anni.

2. Uno degli aspetti che distingue la Vostra produzione è il rispetto delle tradizioni. Dall’allevamento alla stagionatura dei salumi il processo di trasformazione segue percorsi che ormai poche aziende attuano. Ci dice cosa hanno di particolare questi due processi?
I nostri animali vengono allevati allo stato semi brado. La mattina i ragazzi si recano al pascolo dove abbiamo questi maiali e li nutriamo col mais che coltiviamo e produciamo noi. Quando i maiali arrivano ad un ciclo di vita dai 12 ai 14 mesi e sono abbastanza maturi da raggiungere i 2 quintali di carne, li portiamo al macello dove vengono sezionati per produrre capocollo, filetto, prosciutto e soppressate selezionando con attenzione le parti come si faceva una volta per cui, ad esempio, la coscia e il filetto vengono abbinati per fare la soppressata mentre la spalla, che è una parte un po’ più nervosa, la mescoliamo con la pancetta e ne facciamo la salsiccia. La stagionatura è particolare perché noi concentriamo la lavorazione da ottobre a maggio. Canolo è un paese nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, a 950 metri di altezza, il clima è abbastanza freddo e poco umido e permette una stagionatura nel modo naturale. Abbiamo una grande stanza con il tetto in tegole, che noi chiamiamo “la capanna”, in cui viene fatta anche la fumigatura e vengono aromatizzati i prodotti mettendo a bruciare nel camino alloro o rosmarino che danno un profumo diverso.
3. Quali sono i Vostri prodotti di punta e dove possiamo acquistarli?
I salumi sono il fiore all’occhiello dei prodotti della nostra azienda, in particolar modo il prosciutto “San Canolo”. Facciamo anche altri prodotti, anzi, da poco stiamo attrezzando il laboratorio per la lavorazione del latte perché alleviamo anche bovini e stiamo cercando di creare un mini caseificio aziendale per poter lavorare questo latte direttamente in azienda. Anche perché Canolo,essendo un po’ distante da altri centri abitati,
la spesa per portare il nostro latte presso un altro stabilimento per farcelo lavorare è una spesa un po’ eccessiva. Per quel che riguarda l’acquisto abbiamo vari punti vendita qua nella ionica, abbiamo altri punti vendita al nord, abbiamo i punti vendita Campagna Amica e abbiamo anche un sito internet dove qualsiasi privato può fare il proprio ordine e noi spediamo direttamente a casa.

4. Come hanno risposto i mercati, sia quello italiano che quelli internazionali ?
Si parla in questo periodo di crisi a livello mondiale,
nonostante ciò io le dico che siamo abbastanza soddisfatti. Ovviamente i nostri prodotti non li si trova nel supermercato di grande distribuzione proprio perché la gente oggi è attenta a quello che compra e a quello che mangia e vuole essere sicura della provenienza degli animali. Anche la Coldiretti si è trovata mesi fa a fare la battaglia contro i prosciutti che vengono importati dall’estero poi purtroppo arrivano in Italia e vengono marcati Made in Italy ma, di Made in Italy non hanno niente. Sono proprio queste persone ad apprezzare i nostri prodotti. Prima dell’oscar Green la nostra azienda ha avuto un altro premio molto importante per la migliore nduja ed è stata un’altra grande soddisfazione. Penso che questo succeda quando si crede nel proprio lavoro e lo si fa con serietà avendo rispetto del proprio territorio, delle proprie origini, della propria cultura e si riesce a portare tutto questo sulla tavola di chi compra anche perché, secondo me, il sapore deve rispecchiare il sapere del territorio.

5. Il lavoro che lei fa è sicuramente un lavoro duro e che richiede molto tempo e molta attenzione. Non ha mai pensato di cambiare percorso di vita?
Da ragazzina, questa sarebbe stata l’ultima cosa che avrei voluto fare. Però oggi da mamma cerco di coinvolgere i miei figli, ogni tanto li portiamo con noi in campagna , per esempio, quando piantiamo le patate. Cerco di fargli capire il valore delle cose, il valore del nostro territorio. Un territorio che visto oggi, con gli occhi di una madre, penso che sia un territorio meraviglioso che dovremmo apprezzare molto di più.

6. Cosa ha rappresentato la vittoria del premio Oscar Green?
È stata un’emozione bellissima, quando mi hanno comunicato la vincita è stata una cosa emozionante. Sono contentissima perché è da 5 anni che mi faccio seguire da Coldiretti e in loro ho trovato veramente persone che sostengono e appoggiano l’agricoltura, le aziende e il sacrificio di persone come noi che per le proprie aziende si sveglia alle 5 di mattina per andare nei campi e allevare gli animali. Questo premio mi ha fatto capire che i sacrifici che stiamo facendo sono stati riconosciuti e apprezzati.

7. Tralasciando quest’ultimo riconoscimento qual è la cosa che la rende più fiera della sua azienda?
La cosa che mi rende più fiera è che quando noi lavoriamo in azienda con i nostri dipendenti siamo una grande famiglia.  Non c’è più un titolare o il dipendente ma passiamo le giornate lavorando e chiacchierando davvero come una grande famiglia.

 

di Maria Mastroianni

 

Oscar Green 2014: fra tradizione e innovazione
Un oscar all’innovazione in agricoltura