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Mobilitazione Fai Cisl Calabria

CATANZARO – La Fai-Cisl Calabrese partecipa alla grande Mobilitazione Nazionale del 30 Gennaio sul tema dell’Agroalimentare per la crescita, lo sviluppo e il lavoro. Dei sit-in si terranno in contemporanea  davanti alle prefetture di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria alle ore 10. A Catanzaro oltre alla Dirigenza Provinciale, sarà presente il Segretario Generale della FAI CISL Calabria Giuseppe  Gualtieri. “I temi dalla mobilitazione – spiega Gualtieri – sono quelli della forestazione produttiva  e sostenibile, a partire dall’emergenza relativa alle mensilità arretrate 2014, al mancato rinnovo  del contratto nazionale e regionale; alla necessità di prevedere un piano di medio e lungo periodo  partendo proprio da un piano di messa in sicurezza del territorio a livello nazionale e regionale,  assicurando una gestione chiara e trasparente, per realizzare progetti credibili e utili al territorio e a tutta la collettività, attraverso una stretta sinergia tra lavoro forestale e sorveglianza idraulica”.  Per Gualtieri è inoltre necessario puntare sul rilancio dell’agricoltura e dell’industria alimentare,  non attraverso l’estensione dei voucher, ma con una lotta spietata contro il lavoro nero, il lavoro  sommerso, la burocrazia, sostenendo le piccole e medie imprese, attraverso la costituzione di una  rete, favorendo la commercializzazione, semplificando la legislazione e rendendo più flessibili le  forme di accesso al credito. Occorre necessariamente modificare quello che la normativa europea  ha previsto dal dicembre 2014, cioè non è più obbligatorio, ma facoltativo, ovvero l’indicazione  sull’etichetta dell’indirizzo della sede dello stabilimento di produzione: una norma che crea un  danno enorme per la Calabria e per il nostro Paese conosciuto per i tanti prodotti di nicchia e di alta qualità”.  Altro settore su cui puntare- spiega Gualtieri – è quello della pesca e dell’intera filiera, sostenendo  la piccola e la grande pesca attraverso l’utilizzo proficuo dei fondi strutturali europei (FEAMP)  finalizzati allo sviluppo del comparto. Serve favorire nuova occupazione e lavorare a livello europeo  per difendere le nostre specie che a causa della normativa europea non è più possibile pescare,  velocizzare gli iter burocratici per lo sviluppo delle opere e infrastrutture portuali necessarie per lo sviluppo del settore e dell’intero territorio affrontando le tante emergenze dovute alla riduzione degli stock ittici, della riduzione dello sforzo di pesca, della concorrenza sleale tra pesca sportiva e pesca professionale e del mancato riconoscimento come lavoro usurante. Fondamentale sarà utilizzare uno strumento formidabile presente nei territori, quale quello dei Gac, che deve intercettare le esigenze dei lavoratori del comparto e tramutarli in proposte concrete. “Vogliamo inoltre portare all’attenzione del governo regionale e delle istituzioni nazionali, regionali e locali – prosegue Gualtieri – le tante emergenze che vive il settore degli allevatori, a partire dalle mensilità arretrate che vantano i lavorati dipendenti presenti nel territorio; urge il rifinanziamento delle risorse assegnate al settore, la definizione di un sistema di ammortizzatori sociali, il rilancio dell’associazione allevatori a tutela della zootecnia dovrà passare necessariamente da un impegno politico dell’assessorato di competenza e dell’intera Giunta. Come Fai Cisl chiediamo inoltre la partecipazione attiva alla riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica, puntando sull’idroelettrico, eolico, solare e rafforzando i servizi alle aziende agricole del territorio, quali quello dell’irrigazione, della manutenzione e della rete di colo, in un sistema di rapporti sinergici con le istituzioni territoriali affidando lavori agli stessi a prezzi competitivi”. Per tutti questi motivi la FAI CISL Calabrese sarà presente nelle piazze per accendere i riflettori su settori che per noi dovrebbero essere volano di sviluppo dell’economia Regionale per la propria vocazione.

In Scena “Ll’è mmiratu ù zirrunu”

MORANO CALABRO – Appuntamento all’auditorium comunale di Morano Calabro per la rassegna di TeatroMusica 2014­15 , ideata ed organizzata da L’Allegra Ribalta, presieduta da Massimo Celiberto. La commedia di domenica 1 febbraio alle 18,30 è “Ll’è mmiratu ù zirrunu” della Compagnia Teatrale Otto & Nove di Rossano Calabro, scritta e diretta da Gianpiero Garofalo. Il lavoro in vernacolo , diviso in tre atti, è uno dei cavalli di battaglia della Compagnia, ambientato in una casa del centro storico i cui proprietari sono i protagonisti: “Ndoni di Libbordi” e sua moglie “Titina”. In questa cornice si incrociano le storie della famiglia e delle persone che gravitano intorno a loro cioè i vicini e i parenti. Qualcosa, anzi qualcuno, irrompe con veemenza rompendo i collaudati equilibri tra personaggi: è lo spagnolo Manuel. Ma ora tutti hanno qualcosa da nascondere a qualche altro personaggio e così, complice la semplicioneria di Ndoni, nasce una catena di equivoci che, insieme all’elemento sorpresa, sono il filo conduttore della storia. Come succede nella commedia classica, arriva sul finale la soluzione di ogni problema e tutti riconquistano con felicità il loro ruolo nella vita quotidiana. La Compagnia Teatrale “Otto&Nove” Gran Teatro Città di Rossano è una compagnia teatrale amatoriale che interpreta commedie in vernacolo rossanese. Questo gruppo nasce a Febbraio del 2011 nel centro storico di Rossano. L’intento della Compagnia è quello di conservare nel tempo il linguaggio dei nostri avi, i modi di dire, i proverbi, le parole artefatte, i costumi e gli usi che con il tempo si sono persi, ecco perché le commedie che mettono in scena sono quasi tutte ambientate negli anni addietro, e tratte da racconti di vita comune, situazioni e personaggi buffi a volte imbarazzanti ed ovviamente romanzati ed esaltati comicamente dall’autore e dagli interpreti.

L’asse Camusso-Salvini-Meloni-Tsipras

ROMA – Nel corso dell’audizione svoltasi martedì mattina alla Commissione Lavoro del Senato, Susanna Camusso ha preso una posizione che non lascia spazio a mediazioni: ha detto che il decreto per il contratto di lavoro a tutele crescenti è “un intervento a gamba tesa contro i diritti dei lavoratori”, perché “tende a precarizzare anche il lavoro stabile”; “monetizzando tutto equipara il lavoro a una merce”; insomma, “è inemendabile”: “va solo cancellato”. Parole che sanciscono una rottura impressionante tra la Cgil e il Governo Renzi. Ma questo intervento è impressionante anche per un altro aspetto: dopo la bordate a palle incatenate contro la parte flex della riforma, il discorso è stato di una freddezza glaciale sulla parte security; non una parola di apprezzamento per la creazione di un sistema di sostegno del reddito veramente universale e di livello europeo per chi perde il posto; non una parola sul fatto che per la prima volta si pone mano a un sistema di assistenza al disoccupato nel mercato del lavoro tendente ad assicurare l’efficacia del servizio; solo un accenno di sfuggita al nuovo contratto di ricollocazione. Grande attenzione, invece, a quanto avverrà in tema di Cassa integrazione, della quale la Cgil chiede l’estensione, come diritto fondamentale, a tutti i lavoratori. Siamo dunque ancora, come da mezzo secolo in qua, alla difesa all’ultimo sangue del lavoratore nel suo posto, invece che nel mercato del lavoro (con tanti saluti per la metà della forza-lavoro che da questa tutela è strutturalmente esclusa). Non è una novità: da tempo la Cgil non riesce a cogliere i segni dei tempi, le tendenze epocali del mercato del lavoro, col risultato di condannarsi a battaglie per lo più destinate all’irrilevanza e all’oblio. Sta di fatto, comunque, che ciò che chiede la Cgil è l’esatto contrario di ciò che ci viene raccomandato dalla UE, e di ciò che è obbiettivamente necessario in funzione della strategia di integrazione dell’Italia in Europa. E la cosa curiosa è che – scherzi della storia – sul versante politico sul quale in questo modo la Cgil si colloca essa trova oggi come alleati la Lega di Matteo Salvini, i 5 Stelle di Beppe Grillo e i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, non per caso ultimamente schierati a fianco della lista Tsipras nelle elezioni greche. Per chi ancora dubitasse del fatto che, in questa fase, lo spartiacque politico fondamentale in Italia non è quello che corre tra (vecchia) destra e (vecchia) sinistra.

Operazione ‘ndrangheta a Rivoli

TORINO – Beni per un valore di 6 milioni di euro, tra cui società edilizie, immobili, conti correnti, auto, polizze vita e buoni postali, sono stati confiscati a Salvatore Demasi detto Giorgio, ritenuto il capo indiscusso del ‘locale’ di ‘ndrangheta di Rivoli, nel Torinese. Lo ha reso noto la Direzione Investigativa Antimafia, precisando di aver eseguito il decreto emesso dal tribunale nei confronti del boss 71enne. Demasi è in carcere per una condanna a 14 anni per associazione per delinquere di stampo mafioso.

Gela, operazione antigroga

GELA (CL) – Sette sono gli arresti che sono stati eseguiti durante la notte dai carabinieri di Gela, nell’ambito di una operazione diretta dalla Dda di Caltanissetta per traffico internazionale di droga tra la Sicilia e la Francia, con collegamenti in altre regioni d’Italia. I provvedimenti, emessi dal gip, riguardano altrettanti esponenti mafiosi della “Stidda” gelese che operavano tra il Nisseno e l’Agrigentino. La droga, prevalentemente hashish, giungeva da Francia, Liguria e Calabria e Palermo.

L’impegno dell’Unical per lo sport al CIO

ROMA – Lunedì 26 gennaio, a Roma, il salone d’onore del Comitato Olimpico Nazionale, presso il Foro Italico, ha ospitato la presentazione del progetto “Camminiamo Insieme”, promosso dal CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) e dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI). L’iniziativa si è svolta alla presenza di Giovanni Malagò, presidente del CONI, Loreno Lentini, Presidente del CUSI e di Stefano Paleari, Presidente della CRUI. Obiettivo del progetto è di “reinterpretare” lo sport universitario in chiave interdisciplinare e non come un’entità avulsa dal contesto formativo. Ciò, anche in relazione ai non secondari elementi correlati alla prevenzione sanitaria, dal momento che tutti gli iscritti ai CUS sono sottoposti ad una visita medica preventiva. Per l’Università della Calabria erano presenti il Prorettore delegato al Centro Residenziale, Luigi Filice, nella cui delega rientrano le attività sportive, il prof. Luigi Palopoli, membro del Consiglio di Amministrazione nominato nel Consiglio Direttivo del CUS, e il presidente del CUS, Francesco Violo. “Camminiamo insieme”, di fatto, conferma la positività e la portata strategica della visione che la nuova governance dell’ateneo della Calabria, fin dall’inizio, ha mostrato riguardo allo sport, investendo energie e risorse in questo settore, e puntando, come il progetto sollecita, a favorire il completamento dell’attività formativa dei giovani studenti. L’analisi condotta a livello nazionale evidenzia un dato medio di uno studente iscritto ai CUS ogni 12 studenti universitari. Un risultato perfettamente in linea con la media registrata dal CUS Cosenza e che si punta a superare nel corso dell’anno sportivo 2014/15. Alla cerimonia, nel salone d’onore del Comitato Olimpico Nazionale, hanno partecipato, tra gli altri, campioni olimpionici e universitari del calibro di Jury Chechi, Livio Berruti e Massimo Oddo.

Rogliano, presentazione progetto OFR

ROGLIANO – Si è tenuta domenica 25 gennaio, alle ore 17.30 presso il Museo di Arte Sacra di Rogliano, l’incontro/dibattito sulla presentazione del progetto “OFR” Orchestra Fiati Rogliano. Un’iniziativa che ha lo scopo di valorizzare la Cultura e la tradizione Musicale della Cittadina Cosentina, voluta ed attuata dall’Amministrazione Comunale di Rogliano . Al progetto prende  parte l’Istituto Musicale “Pietro Mascagni”, un moderno sistema scolastico di formazione musicale, che opera in stretta collaborazione con il prestigioso Conservatorio Statale di Musica “Tchaikovsky” di NoceraTerinese(CZ). Un importante progetto didattico/musicale nato da un’idea del musicista roglianese Massimo Citino e subito sposata dal Sindaco Giuseppe Gallo dove l’obiettivo finale consiste la formazione di un’orchestra stabile di fiati che sia motivo di continuità didattica per tutti quegli studenti cha hanno iniziato a suonare uno strumento a fiato nelle scuole medie, ma anche per i tanti Roglianesi strumentisti che vogliono cimentarsi nella vita orchestrale e rinverdire la locale tradizione bandistica. Fruitori privilegiati dell’iniziativa saranno tutti quegli studenti residenti nel Comune di Rogliano per i quali, già a partire dal mese di febbraio, verranno realizzati laboratori musicali, lezioni/concerto e corsi di formazione di base. Dopo il saluto saluto del Sindaco , il Direttore del “Mascagni” il M° Luca Amato ha presentato il l progetto didattico, a seguire un dibattito sulla funzione educativa, sociale e culturale della Banda Musicale al quale hanno relazionato personalità di spicco della didattica e della musica Calabrese, quali: M°Dott.ssa Antonella Barbarossa già direttore del Conservatorio di Vibo Valentia, docente al Conservatorio di Cosenza e Direttore artistico del “Festival delle Bande di Calabria” di Laino Borgo (CS), la Dott.ssa Bruna Filippone rappresentante Nazionale Comm. Pari opportunità (MIUR), il Dott. Luciano Greco Provveditore agli studi Provincia di Cosenza, il M° Salvatore Mazzei Direttore Orchestra di Fiati “Puccini” Città di Mirto Crosia ed il M° Marco Codamo Direttore dell’Orchestra fiati di Bisceglie. Tra gli ospiti, quattro artisti Calabresi: Anna Manna, Marco Carellario, Luigi Raffael e Antonella Direnzo che hanno presentato ed esposto alcuni dei loro dipinti a tema musicale ed il Trio di Chitarre formato da Federica Le Piane, Donato Parente e Vasyl Stashko studenti del Conservatorio Tchaikovsky . A moderare il dibattito il Consigliere Comunale Antonietta Russo, presente anche nella fase organizzativa del progetto ha saputo coinvolgere le diverse realtà musicali di Rogliano aprendo difatti una rete di collaborazioni musicali che fa capo all’Amministrazione Comunale, la stessa amministrazione che tra le altre cose mette a disposizione la “Casa delle Culture” come sede dei corsi e delle attività legate alla formazione dell’OFR – Orchestra Fiati Rogliano-

Picchia moglie durante litigio

TREBISACCE (CS) –  E’ stato arrestato dai carabinieri a Trebisacce, un uomo, E.D., di 32 anni, per lesioni nei confronti della moglie. Il trentaduenne ha picchiato la moglie nel corso di un litigio per futili motivi. La donna è stata soccorsa ed accompagnata nel pronto soccorso dove i sanitari le hanno riscontrato una trauma cranico ed una frattura al naso. La prognosi è di trenta giorni. I carabinieri hanno ricostruito l’accaduto ed hanno arrestato il trentaduenne.

Locri, l’Assessore Sofia si congratula con la Lanzetta

LOCRI – L’Assessore alla P.I. e Cultura del Comune di Locri, avv. Anna Rosa Sofia, si congratula con la dottoressa Maria Carmela Lanzetta per il nuovo incarico di Assessore regionale alla Cultura, che il governatore Oliverio le ha conferito. Questo nuovo incarico che andrà a rivestire, l’ormai ex Ministro, è fondamentale in un territorio come quello calabrese che vive di storia e di cultura, e che ha bisogno di continuo sostegno in questo ambito. Queste le parole dell’Assessore Sofia: «Un importante riconoscimento quello che il presidente Oliverio ha conferito alla dottoressa Lanzetta, da sempre impegnata per questo territorio, prima come Sindaco, poi come Ministro. Adesso per il neoassessore si apre una nuova importante sfida in un settore fondamentale per la Calabria. Noi siamo cultura e viviamo di cultura. La cultura è necessaria per far conoscere la nostra storia, le nostre tradizioni, per creare turismo, per far crescere questa terra e per dare nuove opportunità ai nostri figli. Senza cultura il territorio muore e non va avanti. Come amministrazione auguriamo buon lavoro al neoassessore, con l’intento di sviluppare un rapporto sinergico e proficuo nel lungo periodo. La nostra amministrazione è aperta e disponibile a mettere sul tavolo diverse idee ed iniziative per lo sviluppo di attività culturali per tutta la Locride.»

Enzo Ciconte, vice presidente della giunta regionale

PENTONE – “Grande soddisfazione per la nomina di Enzo Ciconte a vice presidente della giunta regionale peraltro con deleghe di primo piano che ne fanno un importante punto di riferimento per la provincia di Catanzaro nonché per l’intera regione” – così si esprime Vincenzo Marino, capogruppo di Rinascita per Pentone e membro del Direttivo del Partito Democratico pentonese. “La nomina di Ciconte è frutto di un grande lavoro che ha portato prima al raggiungimento di un grande risultato alle elezioni regionali e adesso l’inizio di un percorso di vera svolta che vedrà il Partito Democratico in prima fila con un esponente di assoluto valore le cui competenze sono da tempo al servizio dei cittadini”. “Quella che attende Enzo Ciconte è una sfida tanto affascinante quanto difficile, ma la fiducia nell’uomo, nel politico e nel professionista mi fanno essere più che ottimista – continua Marino – Catanzaro e la provincia tutta avranno un interlocutore privilegiato consapevole che da lui ci si attendono grandi segnali.”