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Uso responsabile e sociale del denaro: MAG in Calabria

COSENZA – Il cammino verso la costruzione di una MAG (Mutua di Autogestione) in Calabria, avviato la scorsa primavera, ha segnato un’altra tappa importante, al teatro dell’Acquario, con la presentazione del libro “Dobbiamo restituire fiducia ai mercati. (Falso!)” di Andrea Baranes.

Presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica e coordinatore della campagna Sbilanciamoci! Baranes è una voce conosciuta e competente rispetto ai temi della finanza etica. Nel corso del dibattito ha saputo guidato per mano i presenti nei meandri degli stereotipi e dei falsi miti del mondo finanziario con chiarezza e semplicità, smontando un pezzo alla volta le convinzioni che ci stanno inculcando rispetto alla crisi economica che stiamo attraversando e alla necessità dei continui sacrifici che ci stanno imponendo.

“È l’Europa che lo chiede” è diventato il ritornello della nostra quotidianità, un tenace baluardo nelle dichiarazioni dei politici di turno. Parole a cui pian piano ci stiamo assuefacendo e che riescono ormai a convincerci dell’ineluttabilità della strada intrapresa. Riforme, austerity, rigore che sembrano non lasciare via d’uscita.

Eppure una alternativa è possibile. E il primo passo è quello dell’informazione. Imparare a conoscere i meccanismi che regolano i mercati significa diventare consapevoli che tutti ne siamo coinvolti. Un esempio? Ciascuno di noi ha qualche rapporto con una banca, ma quanti sanno realmente cosa la banca fa con i soldi o come raggiunge gli interessi previsti? Sapere dove va a finire il nostro denaro significa poter scegliere su cosa investire. Se optare per investimenti che incrementano i meccanismi di speculazione finanziaria o preferirne altri che privilegiano lo sviluppo reale del territorio e delle persone.

La finanza in sé non è un mostro infernale. È uno strumento e come tale la sua efficacia dipende dall’utilizzo che se ne fa. La finanza privata ha ribaltato gli elementi base dell’economia, mettendo in contrapposizione il valore economico con quello sociale. Porta al capogiro pensare che il mercato reale nel mondo è stimato in 20mila miliardi di dollari l’anno, mentre i mercati finanziari ne valgono 5mila al giorno. Esiste una forbice insostenibile, quella che automaticamente porta alle bolle speculative e alle crisi.

Perdite economiche di proporzioni consistenti che si decidono davanti ad un computer, con un semplice clic sulla tastiera, ma riversano le drammatiche conseguenze sulla vita reale delle persone: aumento dei prezzi delle materie prime, crescita del debito pubblico, incremento delle tasse, carenza di servizi e di welfare.

Da qui nasce l’importanza dell’autogestione e della partecipazione: ribaltare la finanza del denaro dal basso, creando forme di credito che possano essere alternative non solo al credito legale, ma soprattutto a quello usuraio. Se le banche non forniscono le risposte adeguate, il rischio dell’aumento del fenomeno del prestito ad usura è molto alto. E la Calabria è proprio tra le regioni con il maggiore tasso di usura. La forza delle MAG sta nella prossimità alle persone e alle situazioni di difficoltà. Qualcosa che va oltre il semplice microcredito. Sono i soci stessi a decidere verso dove indirizzare gli investimenti e quali progetti finanziare, privilegiando coloro che sono esclusi dai tradizionali circuiti di credito. Riportare al centro le idee, le competenze, le relazioni. E dare opportunità nuove.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Il Festival delle terre sbarca a Sud

COSENZA – Il 12 e il 13 Novembre si svolgerà la prima edizione a Sud del Festival delle Terre, che a Roma giunge nel 2014 alla sua 11° edizione.

Due giorni, 10 documentari per testimoniare l’universo dei diritti legati alla terra attraverso gli occhi e le parole di chi ne è protagonista: piccoli produttori di cibo, comunità locali, popoli indigeni e tutti coloro che si battono in difesa della terra e del territorio.

Le storie, di cui il Festival si fa testimone, raccontano le diverse forme della negazione dei diritti, delle resistenze e delle alternative in un’ottica di conservazione della “biodiversità”, intesa come diversità biologica, sociale e culturale. Sono storie comuni e allo stesso tempo complesse che una volta conosciute possono modificare radicalmente la nostra visione del mondo.

L’edizione Festival delle Terre a SUD è realizzato dal Centro Internazionale Crocevia Calabria, in collaborazione con il Centro Studi per lo Sviluppo Rurale-Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, all’interno del progetto europeo “Nouvelle PAC, nouveaux horizons” (DGAGRI 2014).

Mercoledì 12 Novembre l’appuntamento è al Dipartimento Autogestito Multimediale (DAM), Edificio Polifunzionale – Università della Calabria, a partire dalle ore 15,00, con il seminario “Pac e agricoltura contadina: istituzioni e movimenti a confronto” e poi alle 18,00 con la sessione inaugurale del Festival: “L’altro lato dell’agricoltura: tra denuncia e soluzioni locali”.

Giovedì 13 Novembre il Festival delle Terre si sposta a Cosenza, presso il Teatro dell’Acquario a partire dalle 17,30, con due sessioni: “Terre avvelenate – Terre resistenti” e “Land and water grabbing: nuove proposte per uscire dalla crisi”

Tra i documentari in programma: 9.70, di Victoria Solano, vincitore della XI edizione del Festival delle Terre; Destination de dieu, di Andrea Gadaleta, e Mix Up, di Alessandro Gordano, entrambi premiati con una menzione speciale.

Il programma completo è disponibile all’indirizzo:  http://www.festivaldelleterre.it/cosenza

 

 

 

Dialogo tra le religioni: partire da radici comuni

COSENZA – Anche quest’anno SAE (Segretariato Attività Ecumeniche), MOCI e Stella Cometa hanno organizzato a Cosenza un momento d’incontro in occasione della XIII giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico.

Un appuntamento che ha riscosso una notevole partecipazione, richiamando persone appartenenti a religioni diverse e che segna quindi un passo importante nel percorso intrapreso ormai da tre anni nella città bruzia.

Compassione e misericordia le parole chiave affrontate dai relatori Ibrahima Diop membro della comunità senegalese, Jens Hansen pastore della Chiesa Valdese di Catanzaro, don Michele Fortino parroco della parrocchia S. Cuore di Gesù e Madonna di Loreto.

Compassione e misericordia come declinazioni di un sentire convergente pur nella diversità di credo. Differenze che si assottigliano fino quasi a scomparire in alcuni racconti tratti dai rispettivi testi sacri, che testimoniano le radici comuni delle varie espressioni religiose.

Compassione e misericordia che confluiscono e si concretizzano nell’accoglienza e nella vicinanza all’altro, ovvero il passaggio ad un agire concreto di prossimità. Numerosi gli esempi portati in proposito da Ibrahima Diop rispetto alla sua esperienza in Italia: la distribuzione del cibo attraverso il banco alimentare, le iniziative di FierainMensa promosse durante la Fiera di San Giuseppe, l’apertura della moschea, lo scambio di preghiere tra i rappresentanti religiosi nei periodi di Ramadan e di Pasqua.

Accoglienza che Jens Hansen riferisce, con toni abbastanza decisi, anche al massacro che si compie periodicamente nelle acque del Mediterraneo.

Un appuntamento che – nelle parole di don Michele Fortino – prende le forme di un segno vivo di speranza, perché è come il lento crescere della foresta al confronto del boato di un albero che cade: anche se è un agire silenzioso, il ritrovarsi per gioire nella convivialità delle differenze produce buoni frutti.

Prelibatezze come la toccante testimonianza che ha accompagnato i presenti verso la conclusione dell’incontro. Yousef, Saed, Magdi, Ziad sono quattro ragazzi egiziani appena maggiorenni che vivono quotidianamente la convivenza tra cattolici e musulmani da quando si trovano sotto lo stesso tetto. Una famiglia speciale l’ha definita Giorgio Clarizio, dirigente scolastico dell’ITC “Antonio Serra” e dell’ ITG “S. Quasimodo” di Cosenza, che da qualche tempo segue molto da vicino la travagliata storia di questi adolescenti che, venuti a studiare in Italia grazie ad una borsa di studio, si sono trovati coinvolti in un delicato “tira e molla” con il proprio paese d’origine. Una vicenda di incomprensioni e intolleranze che rischiava di far perdere loro la possibilità di proseguire gli studi, ma che grazie alla sensibilità di Clarizio si è trasformata invece in una nuova opportunità.

A chiudere la serata le parole di don Battista Cimino che dal Kenya ha voluto partecipare inviando un saluto. Una voce che ha sperimentato le crudeltà della guerra e per ciò invita a proseguire su questo cammino di confronto e reciproca conoscenza, per imparare ad identificare ed apprezzare il volto dell’altro.

 

Mariacristiana Gugliemelli

 

L’arte a misura di piccoli: Museum Children Ebook

COSENZA – Cosa ci fa una squadra di gufetti al Museo dei Bretti e degli Enotri? Bartolomeo Masterly e suoi curiosi amici hanno presentato questa mattina ad alcuni bambini delle scuole e a qualche adulto il progetto “Museum Children Ebook – Viaggio fantastico nei Musei e nelle città d’arte” in cui sono protagonisti.

L’idea di Anna Cipparrone, storica dell’arte (intervistata sulle nostre pagine), è quella di coinvolgere ed incuriosire i piccoli utenti al mondo della cultura e dell’arte, puntando su una gamma di strumenti che le nuove tecnologie digitali rendono facilmente fruibili anche per genitori e insegnanti. Attraverso app ed e-book, infatti, il prestigioso patrimonio artistico e museale italiano viene spiegato ed illustrato ai più piccoli, consentendo loro di vivere l’esperienza della visita come un’avventura. Anzi, la fruibilità multimediale permette di prolungare l’esperienza vissuta, richiamando alla memoria le sensazioni e le emozioni provate a contatto con la Storia e le storie contenute nelle opere d’arte.

A metà strada tra Geronimo Stilton e il burbero Anacleto disneyano de “La spada nella roccia”, per stessa ammissione della disegnatrice Rosa Francesca Romano, i gufi esprimono caratteristiche e peculiarità con cui i bambini hanno familiarità e in cui si possono riconoscere, dando così loro la possibilità di sentirsi finalmente considerati. In un settore che punta ad un target prevalentemente adulto, questa idea restituisce ai piccoli la loro giusta collocazione: non più visti solo al seguito dei genitori, ma visitatori attenti e curiosi da coinvolgere ed educare.

Non è un caso che la stessa presentazione del progetto sia stata strutturata in più fasi, proprio per ritagliare i giusti spazi ai bambini. La prima parte è stata dedicata a far conoscere i gufi, la realizzazione e la fruizione dell’ebook attraverso gli interventi dello staff operativo. Dopo il saluto iniziale dell’assessore alla Comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, che ha sottolineato l’importanza della promozione delle bellezze cittadine, hanno preso la parola Anna Cipparrone ideatrice del progetto, Pasquale Biafora editore digitale, Rosa Francesca Romano illustratrice, Raffaella Bilotta autrice dei dialoghi.

La seconda parte invece è stata orientata per gli “addetti ai lavori”. Mentre i bambini delle scuole sono stati accompagnati nei laboratori a scoprire le avventure dei gufi e le attrazioni dell’ebook in un’atmosfera di allegria e gioco, la presentazione è proseguita con gli interventi più istituzionali delle figure interessate a veicolare strumenti così innovativi di didattica museale. Maria Cerzoso, direttrice del Museo dei Bretti e degli Enotri, ha fatto gli onori di casa aprendo il confronto. Tra gli altri sono intervenuti Luciano Greco dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza, Giovanna Capitelli docente di Storia dell’arte presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, Alessandro D’Alessio direttore del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, Sonia Ferrari commissario straordinario del Parco Nazionale della Sila, Raffaele Scarpelli di Ubi Banca Carime, Rosanna Caputo direttrice della Galleria Nazionale di Cosenza.

Tutti gli interventi hanno convenuto sulla necessità di approfondire gli aspetti legati alle nuove tecnologie, soprattutto in funzione di una più ampia promozione del patrimonio artistico calabrese, perché possa realmente diventare volano di un rinnovato turismo culturale.

E poiché i bambini curiosi di oggi, saranno domani i custodi attenti di questo stesso patrimonio artistico-culturale, ai viaggi di Bartolomeo Masterly è affidato il compito di scoprire i tesori nascosti e di svelarne le bellezze ai piccoli.

Mariacristiana Guglielmelli

 

Chiusura scuole a Gerace

GERACE (RC) – Con un’ordinanza comunale il vicesindaco di Gerace, Andrea Rinaldis, ha disposto la chiusura di tutte le scuole cittadine, di ogni ordine e grado, per la giornata di venerdì 7 novembre 2014.

La decisione è scaturita dalle comunicazioni della Protezione Civile e dell’Arpacal che hanno innalzato il grado delle avverse condizioni metereologiche a livello di attenzione “rosso”.

Confidustria vicina a De Masi

confindustriaReggio Calabria – Confindustria Reggio Calabria interviene sugli ultimi sviluppi della crisi dell’impresa di Nino De Masi che, dopo un lungo contenzioso giudiziario con alcuni istituti di credito, adesso rischia la chiusura.

“Vicinanza e amicizia – si legge in una nota – all’imprenditore Nino De Masi, a cui manifestiamo tutto il nostro sostegno umano e istituzionale nel difficilissimo momento che sta attraversando. La politica e le istituzioni dimostrino concreta attenzione e buon senso su una questione emblematica nella sua gravità. Siamo fermamente convinti che i problemi dell’azienda vadano affrontati dallo Stato che deve farsi carico delle proprie responsabilità. In ballo – prosegue la nota – non c’è solo la sopravvivenza di un’azienda e il futuro delle famiglie di decine di lavoratori, ma l’idea stessa di Stato che, mai come in questo caso, si dimostra sordo e distante dalle effettive esigenze di cittadini e imprese”.

Allerta meteo per pioggia battente e nebbia

CATANZARO – Il Centro funzionale multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente ha emesso un avviso di criticità di livello rosso sul versante ionico e di livello arancione su quello tirrenico.

Pioggia battente e nebbia stanno infatti caratterizzando il maltempo in Calabria.

I maggiori disagi vengono segnalati nelle zone della Locride e dell’Aspromonte che già ieri erano state colpite da un violento temporale.

Nella zona dello Jonio reggino viene segnalato mare forte. Le fiumare Careri e Bonamico, nella locride, sono ingrossate e si teme, in caso di pioggia, che possano esondare.

Nebbia fitta a Catanzaro e lungo la strada Jonio-Tirreno.

Scuole chiuse per il maltempo a Cittanova.

 

Borghi d’Italia: Gerace premiato da Tv2000

GERACE (RC) – Premiato il Comune di Gerace per la partecipazione al programma televisivo “Borghi d’Italia” trasmesso da Tv2000.

La consegna degli attestati ai 40 comuni che hanno preso parte alla quinta serie della trasmissione di approfondimento culturale e turistico si è tenuta a Roma, nella Sala dei Capoluoghi della sede nazionale dell’ANCI.

Ogni settimana “Borghi d’Italia” propone ai telespettatori un viaggio nella storia, nell’arte e nelle tradizioni dei borghi italiani – intesi come comunità e traino semplice, ma forte, di un intero territorio – attraverso le parole vive della gente, il dialetto, la chiesa, il comune, la natura, i colori, i sapori e ogni altro ingrediente in grado di esaltare l’autenticità dei piccoli comuni italiani.

Gerace è stata protagonista nella puntata andata in onda sabato 19 aprile, vigilia dell’ultima Pasqua, poi trasmessa in replica il 27 settembre scorso: in entrambi i casi – ha sottolineato stamani il curatore e autore del programma Mario Placidini – la trasmissione ha registrato dati d’ascolto tra i più alti dell’intera edizione 2013-2014.

Per il Comune di Gerace è stato il Sindaco Giuseppe Varacalli che – alla presenza del Direttore Generale di ANCI Lazio Enrico Diacetti, padrone di casa, del D.G. di Rete Blu S.p.A. (società emittente di Tv2000) Lorenzo Serra, e del Direttore di Tv2000 Paolo Ruffini – ha ritirato l’attestato di partecipazione a “Borghi d’Italia” e il dvd della relativa puntata che ha avuto per protagonista Gerace.

«Ringrazio Tv2000 e Mario Placidini per aver scelto di inserire Gerace negli itinerari proposti da “Borghi d’Italia” – ha detto il primo cittadino geracese – e sono molto lieto dell’apprezzamento da parte del pubblico televisivo che la puntata dedicata alla nostra Città ha registrato. A nome di tutti i cittadini geracesi – ha concluso Varacalli – non posso che invitare quanti ancora non l’hanno fatto a recarsi a scoprire di persona le innumerevoli bellezze e la proverbiale accoglienza che rendono unica Gerace».

Assange e don Gallo: resistenza o nuova eresia?

Foto Francesco Farina

COSENZA – Una deputata, un disegnatore e un prete. Non è l’inizio di una barzelletta, ma i protagonisti dell’incontro “Dalla resistenza di strada all’etica hacker” tenutosi nell’ambito del Festival del Fumetto.

L’occasione è stata la presentazione dei fumetti su don Andrea Gallo e Julian Assange.

Celeste Costantino, Angelo Calvisi e don Tommaso Scicchitano hanno provato a tracciare un filo rosso tra le due figure. Due personaggi che sembrano non avere niente in comune, due persone che hanno vissuto periodi diversi e mondi apparentemente inconciliabili.

La realtà della strada per don Gallo e l’effimero del virtuale per Assange collocano i fumetti di Round Robin Edizioni e Becco Giallo Edizioni in categorie interpretative quasi antitetiche e divergenti.

Eppure tra le pieghe delle vicende umane e dalle parole dei tre relatori si sono pian piano ricostruiti elementi di potenziali affinità o quanto meno di contiguità.

Foto Francesco Farina

Il primo tratto comune diventa inevitabilmente lo sfondo su cui si muovono due vite così singolari. Pur appartenendo a realtà geografiche tanto distanti, entrambi agiscono su un terreno di contrapposizione evidente al potere costituito. Assange, australiano di nascita, riesce ad aggirare la sicurezza dei sistemi informatici governativi e svela al mondo numerosi documenti segreti e confidenziali sulle guerre in corso e sui meccanismi politici ad esse legati. Don Gallo, genovese fin nel profondo, è la rappresentazione più autentica del farsi prossimo tra gli ultimi, rifiutando onori e riconoscimenti, ma anzi tirando le orecchie e dando fastidio ai ben pensanti e a coloro che, potendo agire, preferiscono voltarsi dall’altra parte.

Un potere che cresce e si rafforza grazie al controllo delle coscienze. Diventa quasi automatico il passaggio ad un’ampia riflessione sull’importanza della libertà di coscienza. Emerge nitida e netta la fierezza che contraddistingue queste due figure. La loro continua ricerca della verità, anche se questa disegna una realtà scomoda. La verità che diventa il motore principale nel processo di acquisizione di consapevolezza. Una verità che mette in mostra ciò che sarebbe meglio tenere lontano dallo sguardo.

Due vite che vale la pena raccontare per svegliare le coscienze assopite, per dimostrare quanto sia facile cadere nelle trappole e nelle lusinghe del potere, e quanto sia sempre più necessario allargare i propri orizzonti. La cultura è l’arma che ci può salvare, lo strumento più appropriato per conoscere le alternative possibili tra cui operare la scelta migliore. Una scelta libera.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Sondaggio sul nome della cittadella regionale

CATANZARO – Saranno i cittadini a decidere il nome della nuova sede della Giunta regionale.

Sul sito ufficiale del Comune di Catanzaro è stato infatti lanciato un sondaggio on line con cinque opzioni tra cui scegliere.
Attraverso l’accesso al link www.comunecatanzaro.it, cliccando sul banner presente nella homepage “Esprimi la tua opinione. Quale nome per la cittadella regionale?” comparirà la pagina con le seguenti opzioni: Palazzo della Calabria, Palazzo Cassiodoro, Palazzo degli Itali, Palazzo delle Aquile, Citta’ del Sole.

La proposta più votata poi sarà sottoposta alla Presidenza della Giunta regionale che, essendo proprietaria dell’immobile, ha la competenza dell’intitolazione.