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Tennistavolo, tornei nazionali di Terni e Caserta

TERNI – Sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre si è disputato a Terni il secondo torneo nazionale giovanile della stagione, unito al successo della nuova formula che prevede anche un “tabellone B” per gli eliminati nel girone della prima fase. La partecipazione è stata molto nutrita: 333 giovani pongisti. Per la prima volta la Federazione ha adottato una nuova formula per far giocare il più possibile i giovani atleti provenienti da tutto il territorio nazionale; alle gare hanno partecipato i migliori delle classifiche individuali. Tutti gli atleti hanno disputato minimo 7 partite, i primi due del girone si contendevano le posizioni dal primo al sedicesimo posto, il terzo e il quarto del girone giocavano per le altre posizioni. Luca Lombardi nella categoria ragazzi e Antonio Corrado nella categoria allievi hanno gareggiato per la società castrovillarese disputando un buon torneo, ottimo test per confrontarsi con i migliori atleti del panorama nazionale. Prestazione sopra le righe per Antonio Corrado (14 anni) nel singolare Allievi, tra i 56 pongisti presenti è riuscito a classificarsi al 12°posto passando il girone e andando avanti vincendo atleti con classifica superiore sino a giocarsi la posizione 1- 9 con il fortissimo atleta della Sardegna Rossi attuale campione di terza categoria, che fermava la corsa dell’ atleta castrovillarese. Positivo anche il 28° posto nel singolare ragazzi di Luca Lombardi (12 anni) che supera il girone preliminare vincendo due incontri e battendo il teste di serie n°2 del girone. I ragazzi sono stati seguiti dai tecnici della Società Antonio Rosario Lombardi e da Giuseppe De Gaio. Sabato 6 e domenica 7 Giuliano Catucci ha partecipato nel singolo over 452, e nel doppio con il giocatore del Catanzaro Alessio Morrone al 1° Memorial Carmine Novaco” Torneo Nazionale Seniores, di ottimo spessore tecnico presso il Palazzetto “ il Luogo del Ping-Pong” di San Nicola La Strada. L’atleta castrovillarese alla gara del singolo maschile nel girone ha battuto la testa di serie n° 2 ed è uscito solo per differenza punti.

Racket a Crotone, due aziende distrutte

CROTONE – «La notizia dei due incendi di natura dolosa in cui sono andati completamente distrutti un bar in pieno centro a Crotone ed un laboratorio per la costruzione di infissi in alluminio a Isola Capo Rizzuto, è assolutamente aberrante»: così il Presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli commenta quanto accaduto la scorsa notte a Crotone. «Altre due piccole aziende sono state distrutte per mano della delinquenza, due attività tra l’altro portate avanti con coraggio da due giovanissimi imprenditori che hanno tutta la nostra stima e solidarietà, uno dei quali è stato già vittima di intimidazioni e risulta anche parte lesa in un processo in corso contro la criminalità organizzata. Non c’è certezza che dietro questi due incendi dolosi ci sia o meno la mano del racket, ma se così fosse confermerebbe la campagna di aggressione e intimidazione che colpisce sempre più brutalmente i piccoli imprenditori calabresi. È importante – aggiunge il Presidente Napoli – non lasciarsi intimidire e chi è vittima del pizzo deve continuare ad avere fiducia nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura. L’unica strada per liberarsi da questa oppressione è la denuncia e Confapi Calabria è pronta a raccogliere le denunce degli imprenditori e affiancarli e sostenerli nel percorso di legalità con tutti gli strumenti a disposizione. Un progetto che abbiamo già avviato nei mesi scorsi con le prefetture le forze dell’ordine e che ci vede lavorare in prima linea assieme all’associazione regionale antiracket, guidata da Maria Teresa Morano».

Il restauro della Fontana di Trevi affidato ai ricercatori dell’Unical

RENDE (CS) – Il gruppo di ricerca del rettore, Prof. Gino Mirocle Crisci, è stato coinvolto sia per le indagini diagnostiche che per la sperimentazione di nuovi prodotti protettivi da applicare alla fontana di Trevi, durante le delicate e complesse fasi di restauro da cui sarà interessata nei prossimi mesi. In particolare, il 12 dicembre, il Dr. Mauro Francesco La Russa, ricercatore presso il DiBeST, e il Dr. Silvestro Ruffolo, assegnista di ricerca presso il medesimo Dipartimento, hanno eseguito il primo sopralluogo per definire e concordare le indagini scientifiche da svolgere su diversi campioni prelevati dallo storico monumento romano. Tali indagini, che verranno completamente eseguite nei laboratori per i beni culturali dell’Università della Calabria, saranno finalizzate sia a caratterizzare le principali forme di degrado riscontrate sulla struttura sia a studiare in maniera dettagliata la composizione degli stucchi originali usati per la sua costruzione. Insieme alla ditta CBC (Conservazione dei bei culturali), che cura la parte del progetto di Restauro, è stata identificata anche una porzione del sito sulla quale saranno applicati alcuni prodotti protettivi nano strutturati, messi a punto dal gruppo di ricerca del prof. Crisci nell’ambito di un progetto finanziato dalla regione Calabria “NaNoProteCH” (NANO PROtection TECnology for Cultural Heritage) e in grado di risolvere diverse problematiche di conservazione che riguardano le superfici lapidee. Nei prossimi mesi saranno eseguite le prime applicazioni dei prodotti realizzati nei laboratori dell’Unical, cui seguirà il costante monitoraggio delle prestazioni offerte degli stessi. Soddisfazione per l’incarico assegnato ai ricercatori dell’Università della Calabria ha espresso il Rettore: «Si tratta di un ulteriore riconoscimento della qualità della ricerca condotta in questi anni nel nostro Ateneo nel campo della conservazione dei beni culturali, ma anche delle competenze specifiche acquisite, apprezzate a livello nazionale e internazionale, grazie alle quali è oggi possibile superare problemi e difficoltà molto complessi. Per l’Unical e per il gruppo di ricerca impegnato in questa attività – conclude Crisci – è un grande risultato e un incoraggiamento a proseguire lungo una strada che abbiamo individuato per la consistenza e portata scientifica, tecnica e culturale, ma anche e soprattutto in relazione alle opportunità professionali che è in grado di offrire».

Domenico Dara e il suo Trattato sulle coincidenze al Centro Polivalente

CATANZARO – La poesia, la parola e la poetica della memoria, nuovamente protagoniste, giovedì 18 dicembre al Centro Polivalente per i giovani, grazie al linguaggio semplice e profondamente umano di un autore del nostro tempo e dei nostri luoghi. Domenico Dara, già promettente scrittore di Girifalco, sarà ospite, alle 18:30, presso i locali di Via Fontana Vecchia, per presentare in anteprima il suo romanzo d’esordio dal titolo “Breve trattato sulle coincidenze”. Finalista nel 2013 al Premio Italo Calvino e considerato uno dei cinque migliori libri del 2014, il lavoro dello scrittore ci immerge simbioticamente all’interno di un ritratto di percezioni e riflessioni sulle dinamiche infinite dell’esistenza, attraverso la storia e la vita del suo personaggio: un uomo semplice, con un lavoro modesto; solitario però dedito a registrare, in forma di coincidenze, le epifanie di quel fato che, pur negandogli un dono, gliene dà in cambio un altro. Una scrittura quasi popolare, per un’opera che parla di uomini semplici, capaci di diventare assidui cercatori, nei cunicoli della storia, così da riscrivere un delicato inno alla scrittura e al suo potere di entrare nei percorsi del destino. L’incontro, presentato dal Prof. Claudio Falbo, sarà caratterizzato dalla simbiosi alchemica tra musica, immagine e poesia, grazie alle letture di Salvo Corea e Antonio Marinaro, ma anche agli interventi musicali di due distinte generazioni a confronto, quella del compositore Fausto Bisantis e della giovane e promettente musicista Chiara Troiano, che accompagneranno al pianoforte una magica serata di arte e poesia.

Piazza dell’Economia Solidale

COSENZA – La Rete di Economia Solidale “Utopie Sorridenti” ospita, sabato 20 dicembre, presso l’Area delle ex Officine delle Ferrovie della Calabria, sede del Gruppo di Acquisto Solidale di Cosenza, il secondo appuntamento regionale dell’iniziativa “Piazza dell’Economia Solidale” organizzata insieme ad Equo Sud – Reggio Calabria, l’Associazione Il Brigante (Serra San Bruno), Rivientu (Reventino) ed il GAS Vicoli e Vento (Catanzaro) e che vede la partecipazione di tante altre realtà calabresi che praticano un’economia alternativa come i contadini biologici, gli artigiani, la bottega del Commercio Equo e Solidale “Otra Vez”, il gruppo Mag Calabrie – Cosenza. La giornata inizierà alle 10:00 con il consueto appuntamento del Mercatino Bio – Etico dove si potranno visitare gli stand dei tanti produttori “ecosol” che pongono la salute dell’uomo, la cooperazione, il rispetto dell’ambiente e la tutela dei diritti dei lavoratori come cardini del proprio processo produttivo e del proprio percorso sociale. Si continuerà con il Pranzo Sociale ed infine, alle 16:00, con l’Assemblea, aperta a tutte le realtà associative, artistiche e produttive che condividono e praticano i principi dell’Economia Solidale, che lancerà il prossimo appuntamento e tenterà di rafforzare ed espandere la rete di relazioni fra tutti quei progetti che attraverso i loro percorsi ed il loro impegno mostrano il vero volto della Calabria, quello accogliente, genuino e solidale.

Aperte al traffico le rampe dello svincolo di Decollatura -Soveria Mannelli

CATANZARO – Da “strada che non c’è” a “strada che diventa realtà”. Un taglio del nastro storico che segna un ulteriore passo in avanti verso il completamento della strada di collegamento tra le superstrade dei Due Mari e del Medio Savuto attraverso la comunità montana del Reventino. Sono state aperte al traffico, giovedì 11 dicembre, le rampe dello svincolo di Decollatura -Soveria Mannelli alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, dei sindaci di Decollatura Anna Maria Cardamone, di Soveria Mannelli Giuseppe Pascuzzi, di San Mango D’Aquino Leopoldo Chieffallo e di Pedivigliano Antonella Leone, del consigliere regionale Antonio Scalzo. Presenti il dirigente del settore Grandi Opere della Provincia, ingegner Floriano Siniscalco, il responsabile unico del procedimento, ingegner Eugenio Costanzo, il direttore dei lavori, ingegner Giovanni Angotti; per l’impresa che sta realizzando i lavori, la società Socostramo, il presidente Erasmo Cinque, il direttore tecnico Luigi Melfi, e il consulente tecnico, geometra Maurizio Spaccia. Per completare l’intera opera, e realizzare quindi il progetto di collegamento del Cosentino con il capoluogo di Regione con un percorso alternativo all’autostrada A3, serviranno risorse per milioni di euro, ma il completamento dell’opera di grande complessità dal punto di vista tecnico, ma di importanza strategica per l’area centrale della Calabria. Risorse che potrebbero essere recuperate attingendo, come inizialmente previsto, dai fondi del Patto per il Sud e che presidente Bruno ha assicurato si attiverà ad individuare interessando del completamento dell’opera il presidente della Regione, Mario Oliverio, al quale solleciterà nei prossimi giorni una riunione operativa in merito alla prosecuzione dei lavori. Una lunga storia che parte nel 1989 quando la Provincia di Catanzaro ottenne un finanziamento da 98 miliardi di lire. Fu, quindi, espletata una gara con l’obiettivo di realizzare un lotto fra la Strada Statale 616 e Serrastretta (16 Km) con l’utilizzo dei soldi disponibili e predisponendo, nel contempo, il progetto per l’intera strada. I lavori, però, ebbero solo una parziale realizzazione, e subirono una sospensione e una successiva revoca del finanziamento concesso. L’opera, lasciando una serie di opere monche sul territorio, venne definita “La strada che non c’è”, è fu oggetto di alcune note vicende giudiziarie. Nel 2004 l’Amministrazione provinciale riuscì ad ottenere un finanziamento di circa 60 milioni di euro, che consentì di riprendere i lavori e risolvere i gravi contenziosi lasciati in vita da vecchio appalto. Successivamente nel 2011 sono stati assegnati ulteriori 40 milioni di euro che portano le disponibilità sugli attuali lavori in corso a 100 milioni di euro circa. Il tratto realizzabile con i 100 milioni disponibili è di circa 9 chilometri dallo svincolo sulla SS 616 in Provincia di Cosenza fino a Decollatura. Nel 2011 sono stati inseriti nel cosiddetto “Piano per il Sud” ulteriori 70 milioni di euro: tale cifra risulta dell’entità necessaria per arrivare ad ultimare l’originario lotto fino a Serrastretta. Nella stessa delibera Cipe è stata quantificata in 334 milioni di euro la dotazione finanziaria necessaria per completare definitivamente l’opera e vengono assegnati 30 milioni di euro “programmatici” per il secondo lotto, finalizzati a porre le basi di progettazione e garantire il finanziamento degli stralci successivi. Nei mesi scorsi, però, la Regione Calabria ha chiesto al Governo di eliminare dal Piano per il Sud la previsione di spesa dei 70 più 30 milioni di euro per destinarle al ripianamento del debito sanitario e di quello del trasporto pubblico locale, per cui il progetto ha rischiato di restare privo di copertura finanziaria. «Completare quest’opera al più presto significa collegare Cosenza e Catanzaro attraverso un territorio importante come quello del Reventino – ha affermato il presidente Bruno -. Per questo dobbiamo attivarci per procedere tutti assieme e raggiungere questo importante obiettivo per il bene delle nostre comunità. La viabilità e i trasporti rientrano nelle funzioni che la legge Delrio attribuisce all’ente intermedio che nascerà dopo la trasformazione delle Province in Area Vasta: noi vigileremo e faremo tutto il possibile per arrivare al più presto alla conclusione di un’opera fondamentale che attende da troppi anni di essere completata». In seguito all’inaugurazione dello svincolo tra Decollatura e Soveria Mannelli, il presidente Bruno ha preso parte ad una riunione tecnica alla presenza del responsabile unico del procedimento Costanzo, del progettista Angotti, del presidente e del direttore tecnico della Socostramo, oltre che ai sindaci di Decollatura Cardamone e Soveria Mannelli Costanzo, messe appunto importanti misure che, condizioni climatiche permettendo, potrebbero consentire il completamento del lotto entro il giugno 2015. La riunione tecnica si è aggiornata al 15 gennaio 2015.

Vertice a Roma con Oliverio sul precariato calabrese

ROMA – Si è svolto a Roma, presso il Ministero del Lavoro, un vertice a cui ha preso parte anche il neo presidente della Regione Calabria Mario Oliverio per discutere delle questioni relative al precariato calabrese e, in particolare, Lsu/Lpu e Mobilitá in deroga. Per quel che riguarda il decreto di contrattualizzazione degli Lsu/lpu calabresi Oliverio ha chiesto al Ministero, che ha accolto la richiesta, di superare il vincolo del 20% dei dipendenti dell’Ente. Vi è stata, inoltre, una disponibilità del presidente della Regione a contribuire in quota parte e con finanziamenti di competenza regionale. Oliverio ha posto, infine, la necessità di non lasciare scoperti i comuni che hanno fatto richiesta oltre l’orario previsto dal decreto e di avviare la contrattualizzazione del primo anno per tutti i lavoratori.

L’AIR (Associazione Imprenditori del Reventino) contro il parco eolico

SOVERIA MANNELLI (CZ) – Anche gli imprenditori del Reventino si schierano contro la possibile realizzazione del parco eolico sul Monte Reventino. Lo fanno attraverso l’Associazione che li rappresenta (l’AIR, Associazione Imprenditori del Reventino). «Siamo molto preoccupati rispetto alla possibilità che si dia vita progetto del Parco Eolico del Monte Reventino (denominato “Trifoglio”). E ci opporremo in quanto si tratterebbe di una operazione che oltre a creare seri danni all’ambiente, alla flora e alla fauna del nostro territorio, rappresenterebbe una svendita di un territorio dalle enormi possibilità e potenzialità economiche. Ci siamo riuniti in associazione ormai da due anni proprio perché abbiamo come obiettivo quello di fare fronte comune per valorizzare questo territorio, uno spazio geografico depositario di secoli di rapporto fecondo tra paesaggio, cultura e lavoro. Non possiamo consentire che questo equilibrio venga rotto e soprattutto che si crei un danno allo sviluppo futuro di quest’area. Un territorio che verrebbe a perdere totalmente le sue originarie caratteristiche paesaggistiche, con un danno irrecuperabile a chi ha scelto di vivere in queste zone, a chi ha osato investire proprio per certe condizioni che si vedrebbero mutate ed in generale al settore delle manifatture identitarie, all’agricoltura e a quello turistico»: lo dichiara Francesco Sirianni, Presidente dell’Associazione che riunisce 16 tra le più importanti aziende che operano in questo comprensorio (Liquorificio Gentile, Acqua Sorbello, Camillo Sirianni, Rubbettino, Lanificio Leo, Artigianafunghi, Palahotel Vallenoce, Cantina Le Moire, Allasia Plant, Profiltek, Idea Vetro, Luna Funghi, Hotel Caligiuri, La rosa nel bicchiere, FerroMG, Tecnicalluminio). L’Associazione annuncia inoltre che farà richiesta alla Regione Calabria di essere sentita nella conferenza di servizi.

ASP, Continua l’azione di contrasto all’esposizione inadeguata dei prodotti orto-frutticoli

CATANZARO – Continuano i controlli volti a contrastare l’esposizione non corretta dei prodotti ortofrutticoli nel territorio della Città Capoluogo e dintorni, da parte del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ASP di Catanzaro – Ambito Territoriale di Catanzaro. Negli ultimi giorni, per altri tre operatori si è proceduto ad informare l’Autorità Giudiziaria in ordine alla cattiva esposizione dell’orto-frutta.
A tal riguardo interviene il Dott. Francesco Faragò, Responsabile del SIAN di Catanzaro (Servizio igiene degli alimenti e nutrizione) che dichiara: «Malgrado nelle scorse settimane siano state prodotte ben 14 informative alla Procura della Repubblica, in seguito al riscontro di altrettante condizioni di cattiva esposizione, desta grande meraviglia la perseveranza, ancora oggi, di tanti operatori a vendere tuttora in forma irregolare, mettendo a rischio la salute degli ignari cittadini. Tale atteggiamento agli occhi degli addetti al controllo non può che suscitare sconcerto, soprattutto al pensiero di quante volte siano state intraprese opere di sensibilizzazione che, purtroppo, non hanno sortito il risultato sperato. Contemporaneamente viene da chiedersi cosa si nasconda dietro tanta ostinazione, se per caso non ci sia qualcuno (magari qualche notabile) che si adopera per vanificare il lavoro costruttivo del Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASP. Non stiamo parlando di cose vaghe, di parole vuote. Qui è in ballo la salute dei cittadini e, quindi, c’è poco da tergiversare e da tirare a campare. Vengono scoperte vendite abusive di alimenti, senza il rispetto dei requisiti più elementari a garanzia dei consumatori. Evidentemente nel nostro territorio si pensa che tutto sia possibile, tutto sia lecito, e che le norme di tutela dei cittadini possano pur essere sacrificate in virtù dell’ipotesi che “l’arrangiare un po’ di reddito, un po’ di quattrini” sia quasi legittimo. Suscita stupore e a volte indignazione l’indifferenza quasi generale di fronte a tale problematica. E c’è chi addirittura sugli operatori irregolari ha creato le proprie fortune. Ma si badi che in gioco c’è la salute della gente ed il benessere futuro dei comuni cittadini ignari. È stato scritto in altre occasioni che l’esposizione non adeguata dal punto di vista igienico-sanitario dell’orto-frutta durante la vendita, sia nella forma itinerante che negli esercizi a posto fisso, implica rischi seri di contaminazione di tipo chimico e microbiologico. Soprattutto laddove il traffico autoveicolare è intenso e le cassette sono tenute a breve altezza da terra, un’inadeguata esposizione comporta elevati rischi di contaminazione da agenti chimici da emissione autoveicolare. Pensiamo ai più comuni gas di scarico e a quanto questi contribuiscano al proliferare dell’inquinamento. L’acquirente deve essere consapevole delle problematiche che gravano sui prodotti non conservati e custoditi a norma. La frutta e la verdura, alimenti che dovrebbero essere inseriti in grandi quantità nell’alimentazione di ogni individuo per i benefici che apportano in quanto alimenti salutari, se acquistati e consumati dopo essere stati preda dei contaminanti, diventano veleno per l’organismo umano. Tra i contaminanti più facilmente riscontrabili ci sono: le diossine, gli idrocarburi policiclici aromatici, il piombo. Le diossine e gli idrocarburi aromatici policiclici (Ipa) hanno attività cancerogena e teratogena (possono causare sviluppo anomalo del feto) ed altri effetti tossici. Non bisogna inoltre dimenticare la contaminazione operata dagli agenti microbici. Quest’ultima, infatti, può verificarsi facilmente se l’orto-frutta è esposta non idoneamente e collocata in luoghi dove tutti possono manipolare. Le persone che circolano accanto alle cassette di frutta e verdura potrebbero toccare la merce con le mani sporche, oppure tossire o starnutire sugli alimenti. Questo elemento, che sembrerebbe di secondaria importanza, in realtà produce non poche conseguenza sulla sanità dei prodotti. Nel caso di persone che sono portatrici di malattie infettive trasmissibili con gli alimenti, l’orto-frutta diventa veicolo di germi patogeni. Ma c’è un’altra situazione che bisogna tenere presente e cioè che, se la merce è esposta male, può essere contaminata da animali vari: cani, gatti, topi, blatte etc., con tutte le conseguenze immaginabili per la salute umana. Se questa è la realtà, non solo non trova nessuna giustificazione il tentativo degli operatori commerciali di continuare a vendere con le modalità di cui si è sopra accennato, ma ancora più meraviglia viene dalla indifferenza dei cittadini e, soprattutto, di quanti avrebbero il dovere istituzionale e morale di intervenire e non lo fanno. Allora c’è bisogno di una battaglia forte, di una battaglia civile per il benessere della gente che sia sostenuta dalle Associazioni dei consumatori, dai partiti politici e da altri organi che condividono gli obiettivi di migliorare il benessere dei cittadini. Ci si aspetta da questi una presa di posizione chiara e netta. Il Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione, intanto, andrà avanti nei prossimi giorni adottando tutti gli strumenti di legge a tutela dei consumatori e, nei casi più ostinati, si arriverà alla sospensione delle licenze e poi alla revoca».

Le iniziative natalizie di Casa S. Francesco

COSENZA – Sabato 13 dicembre 2014 la Fondazione Casa S. Francesco d’Assisi dei Frati Cappuccini aprirà il cartellone degli eventi organizzati in occasione delle Festività Natalizie con la serata concerto “Una Raccolta in musica”. L’evento musicale si svolgerà all’interno della Mensa della Carità a partire dalle ore 20.30. Per una sera il grande salone che quotidianamente ospita a pranzo e a cena oltre 120 poveri della città e dei paesi vicini, diventerà insolito teatro per l’esibizione dell’Orchestra Sinfonica dell’Istituto Comprensivo di Rovito e di numerosi altri ospiti. Lo scopo sarà quello di sostenere la Mensa, attraverso la donazione di generi alimentari da parte dei partecipanti alla serata. Venerdì 19 dicembre alle ore 13:00, nei saloni di CSF, si svolgerà il tradizionale “Pranzo di Natale”, benedetto dal P. Arcivescovo S. E. Rev.ma Mons. S. Nunnari, alla presenza delle numerose autorità civili e militari, di ospiti, amici e benefattori. Gli appuntamenti proseguiranno mercoledì 24 con il Cenone della Vigilia, al quale si darà inizio alle ore 19:30. Il giorno di Natale alle ore 12:30 tutti gli ospiti della Mensa di Casa S. Francesco, e chiunque vorrà unirsi a loro, parteciperanno al “Pranzo della Festa” preparato e servito da un gruppo di docenti e allievi volontari di alcuni istituti alberghieri della città, diretti dal Prof. Ettore Mazzuca. Il Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini e Presidente della Fondazione Fr. Giovambattista Urso, nel messaggio rivolto in occasione dell’annuale ricorrenza della Nascita del Signore Gesù, così si esprime: «Noi di Casa S. Francesco, che viviamo a contatto con i bisogni reali di una umanità provata dalla vita nelle sue svariate e dolorose sfaccettature, ci sentiamo orgogliosi di toccare la “carne di Cristo”, provando, con le nostre fatiche e fragilità, a portare un po’ di sollievo, a lenire ferite, a saziare la fame di chi ha uno stomaco vuoto e a dare un letto a chi si ritrova solo e ramingo. Forse quello che facciamo è poco, ma viene dato con il cuore e nella certezza di essere visitati dallo stesso Gesù, quando riusciamo ad esprimere un atto d’amore. Ci conforta il fatto che in questo prezioso servizio non siamo soli, ci siete tutti voi, cari amici, che con il vostro sostegno spirituale e materiale ci date forza e fiducia, garantendoci la possibilità di proseguire il cammino».