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Tu Sposa 2015: Un “vero” successo?

Voleva essere un evento volto a distinguersi per i dettagli. E così sicuramente è stato. Soprattutto per quei dettagli che in una città ristretta e assolutamente estranea alla cultura degli “Eventi” in quanto tale, fanno la differenza visto l’assoluto dilagare di “cose” tutte uguali a tema monotono che accompagna il panorama culturale. Va di moda il matrimonio e tutti organizzano fiere sul matrimonio. Van di moda le sfilate e tutti parlano di sfilate. Va di moda il cibo e tutti pensano ad organizzare storie sul cibo. E la cosa potrebbe anche rappresentare un vantaggio per una popolazione che si accontenta di poco per gridare all’esaltazione e alla magnificenza se non fosse che, tra quei dettagli, ce n’è uno, che insegnano nelle scuole primarie, che certi EVENTI sembrano trascurare: l’educazione e il rispetto del lavoro altrui.

Ci sarebbe piaciuto parlare di TUSPOSA 2015 per i suoi lati positivi ma, al termine di una serie di “dettagli”, siamo arrivati a credere che, essendo considerati stampa di serie B, in fondo del parere di 8@30 non interessi molto agli organizzatori e di conseguenza ci  prendiamo la libertà di poter affermare l’amarezza e la delusione oltre che il fastidio per aver dato risalto GRATUITAMENTE a chi, oggi, si accontenta del gradimento di qualche politico di conoscenza e delle relative amicizie imprenditoriali e non, del territorio.

Della stampa, chissenefrega. Del resto, dato spazio all’unico giornale importante nel panorama calabrese, è irrilevante che si siano presi degli accordi, che a delle persone (che potevano benissimo seguire altro o farsi i fatti propri di domenica pomeriggio) sia stato impedito di portare a termine il proprio LAVORO, che siano state spintonate, offese e trattate come cretine all’assalto della STAR. Ebbene vorremmo dire che a noi, di Carla Gozzi, interessa tanto quanto. Non abbiamo più l’età infantile da appenderne i poster in camera, né tantomeno passiamo il tempo senza avere di meglio da fare durante le nostre domeniche. Abbiamo proposto, nel tentativo di portare avanti un’INTERVISTA ACCORDATA, più e più soluzioni per non tediare “l’Ospite” ma tali soluzioni (un paio di domande al volo o l’affiancamento al quotidiano nell’intervista)non ci sono state concesse e in malo modo. Senza dimenticare che ancor prima, della conclusione dell’evento, nessuno e sottolineiamo NESSUNO ha pensato a riservare quattro posti in croce a coloro che, ad oggi, rappresentano i più importanti organi di PUBBLICITA’.

Alla luce, ribadiamo,  del mancato rispetto del lavoro e della persona, consapevoli che sono gli organi di STAMPA a contribuire in modo importante ALLA FAMA e al successo delle future edizioni, ci congratuliamo per l’attenta cura di questi “dettagli” sicuri che nelle prossime edizioni farete ancora meglio o che, almeno, presterete maggiore attenzione ai vostri “ diligenti collaboratori”. Noi ci limiteremo a seguire solo quegli EVENTI davvero degni di nota, che si distinguano in città per l’ORIGINALITA’, la cortesia e la cultura. Quella che, in qualsiasi paese civile degno di definirsi CULTURALE, riconosce, a chi fa un mestiere del genere, uguale DIGNITA’.

 

REDAZIONE 8@30

Fare rete non è un’impresa

COSENZA – Domenica 25 gennaio si terrà presso la Terrazza Pellegrini (via Camposano), dalle 10 alle 20.30, l’incontro “Fare rete non è un’impresa”, un’idea che nasce dal team di Reteattiva. Una giornata dedicata alle realtà imprenditoriali del territorio, un workshop per condividere e conoscere, per creare unione ed essere portatori di conoscenza e cultura. All’evento parteciperà Moda Movie, progetto dell’associazione culturale “Creazione e Immagine”, nato per celebrare la relazione fra moda, cinema e arte attraverso l’estro di creativi e fashion designers.

Trunk Show con Claudio Di Mari: le sue spose da “Fiaba”

Classe ’87, aria spavalda, faccia simpatica, talento come se piovesse. Claudio Di Mari è uno stilista siciliano o, ad esser precisi, un designer di abiti da sposa. Perché solo spose? “Perché gli uomini non mi piacciono“, risponde sorridendo. Ci si aspetta di trovare una di quelle persone un po’ snob, dal piglio arrogante e la faccia contrita che, sapendo di valere,tendono a dare poca confidenza. L’incontro con lui, invece, è di tutt’altra pasta. Si chiacchiera, si scherza, ci si diverte. Ironizza sul freddo, sulle sue ambizioni, sulla sua età. E’ catanese d’origine e ha tutta l’intenzione di restare nella sua Sicilia, terra di moda e di tradizioni, dove il matrimonio è ancora uno di quegli eventi “per cui si è disposti a fare il mutuo” dice Claudio.

Un laurea prestigiosa, un sorriso “furbetto”. Con lui la sensazione è di chiacchierare con un amico, lui che ha iniziato sulla scia di una tradizione familiare e materna e che a soli 27 anni ha già all’attivo tanti successi e ben quattro collezioni. La sua sposa, tutt’altro che banale, riflette un po’ il suo modo di fare. E’ briosa, romantica, originale e anche un po’ sfacciata. La sua collezione 2015 “Fiaba”, che sembra essere contro tendenza rispetto al resto delle proposte Sposa che il mercato propone, è giovane, principesca ma allo stesso tempo fine e delicata, a tratti sensuale. 

E’ pronto a spiccare il volo, Claudio, a calcare passerelle internazionali “dopo anni di rodaggio, ora ci stiamo preparando a volare”. Milano, Roma, Barcellona e tanto altro ancora. Indossare un suo abito fa sentire bellissime e ansiose di sposarsi, indipendentemente dalle condizioni del “cuore”. Le sue proposte sono “diverse”, i suoi abiti si amano o si odiano, perché non tutti sono in grado di capirne la “differenza“.

Gli chiedo quanto tempo occorre per realizzare una collezione e mi rivela che ci vogliono circa 6 mesi e che per il 2016 devo aspettarmi un mood comunque romantico ma a tratti più sensuale. Non gli chiedo perché la Sicilia, anche se so perfettamente che è una domanda che si aspetta, ma la cui risposta per me è assai scontata. Essere “terroni” del Sud è un vanto che in pochi possono contare di avere. Talento ed umiltà si mischiano alla voglia di fare, alla determinazione e al coraggio che solo chi nasce in un Paese pieno di difficoltà può realmente capire.

Quello con Claudio è un incontro fortunato, in un ambiente piacevole, tranquillo, nuovo giovane e rilassante. Ci accoglie Anthea, la proprietaria dell’Atelier Eghò che oggi ospita Claudio Di Mari e anche lì sono sorprese. Lei dolcissima, sorridente e piena di belle speranze. Il suo atelier ha solo sei mesi  ma io sono sicura avrà vita lunga. I suoi occhi grandi riflettono la passione per il suo mestiere e anche lei è una di quelle che ci sa fare. Specializzata in abiti da cerimonia, oggi Anthea e l’Atelier Eghò puntano alla linea per Spose e si avvalgono della collaborazione di grandi designer come Claudio per offrire, alle loro clienti,abiti esclusivi, di Alta Moda, che difficilmente, in mezzo alla concorrenza, non si ricordano.

Oggi, la giornata è tutta per loro. Per le fortunate ragazze che diranno “sì” nel 2015 e che recandosi in boutique, potranno incontrare lo stilista e scoprirne segreti e magie. Per Adele, wedding planner da circa un anno, che vanta al suo interno un’esperienza pluriennale nell’abbellimento floreale e che oggi è pronta ad accogliere le future spose insieme alla titolare e al designer. E per tutti coloro che in una scelta così importante desiderano farsi assistere da professionisti che sanno, nel vero senso della parola, conquistare il cuore

PH: Francesco Farina

Lia Giannini

Ciak, si Sfila: il Rendano apre le porte al nuovo concorso dedicato alla moda

Ha inizio oggi il nuovo appuntamento dedicato alla moda o, per meglio dire,  alle modelle. “Ciak si Sfila” è il  nuovo progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione “Le Pleiadi” e l’ agenzia Sim, ormai nota su tutto il territorio calabrese per la realizzazione di eventi culturali e di spettacolo e per la formazione di hostess e modelle.

Un evento che nasce come concorso per giovani aspiranti modelle e che si propone l’obiettivo, assolutamente nuovo, di incrementarne la carriera professionale, enfatizzando, nel contempo, le migliori località del territorio. Un progetto itinerante, destinato  a celebrarsi una volta al mese nell’ambito di location sempre diverse che si concluderà nel mese di settembre 2015, quando  verrà incoronata la vincitrice alla quale andrà in premio uno stage formativo presso un’agenzia di Moda a Roma.

L’iscrizione, gratuita, è aperta a tutte le ragazze tra i 16 e i 26 anni. L’evento, che vede la partecipazione ufficiale in qualità di sponsor di alcuni nomi importanti quali Sandro Ferrone, Banca Mediolanum, Ars Sartoria Teatrale, Creattiva Creazioni, Orrico Style,Rlb Radioattiva, Sing Swing ed Frl Eventi,  verrà presentato quest’oggi, alle 18, al teatro Rendano.

Per l’occasione, al brindisi di “augurio” per l’apertura del nuovo concorso, si affiancheranno altri momenti di interesse artistico che vedranno, tra i protagonisti, la “Compagnia del Sorriso” con la regia di Luisa Cinelli, gli allievi dell’ Azzurra Ballet School, e le modelle di Sandro Ferrone che mostreranno parte della collezione autunno/inverno.

Ospite della serata l’attore Alessandro Pess e la musica, immancabile, dei Sing Swing. A condurre, come sempre nei migliori eventi, la bravissima Valentina Scrivano.

Lia Giannini

XIV edizione Tutto Sposi Expo: quella strana, incostante voglia di sognare

A tre giorni dalla fine, è tempo di bilanci e di riflessioni per l’evento giunto alla sua XIV edizione dedicato ad uno dei temi più apprezzati dal mondo calabrese: il matrimonio. Dopo cinque giornate, numerose sfilate, due mini concorsi, si è concluso Tutto Sposi Expo, la fiera a tema wedding organizzata da Salvatore Caracciolo presso il parco industriale di Rende (Cs). Pur non mancando dal riconoscere all’organizzatore la solita capacità di coinvolgimento e una certa notorietà e abilità nello scegliere i protagonisti (tutte grandi aziende non solo della provincia di Cosenza) la sensazione delle scorse giornate è stata quella di una certa “fiacca” nella partecipazione.

Complice il periodo delle elezioni e la fama dell’evento stesso che  porta i più forse a non voler scoprire le novità che ogni edizione reca con sè, l’affluenza è stata meno corposa rispetto a qualche anno fa.Quest’anno le giornate interamente dedicate al wedding sono state divise in due week end e ad inaugurare l’evento, madrina di eccezione, la stilista Alessandra Rinaudo, protagonista indiscussa del programma “L’abito dei sogni” su Real Time, che ha stupito tutti con la sua assoluta semplicità e cordialità spesso assai carente nelle persone che fanno quel tipo di lavoro. Si sono susseguiti, poi, nelle corso delle giornate, momenti di defilé per ciascun atelier presente volti a pubblicizzare le collezioni e l’esclusività, di alcune di esse, sul territorio. Tra queste un fascino particolare, a giudicare dalle parole dei presenti in sala, lo ha riscosso il marchio internazionale “Casablanca”, creatore di vere e proprie opere d’arte, gioielli di abiti destinati a donne di tutto il mondo, certamente non facilissimi da indossare ma di sicuro accattivanti.

Tra i momenti più interessanti della fiera anche quest’anno un grosso spazio è stato riservato al concorso “un giorno da modella” a cui si è aggiunta, tenera novità, la sfilata degli sposi reduci da qualche mese di matrimonio che ha regalato ai presenti emozione e commozione. Crisi o non crisi, Tutto Sposi ha tra i suoi meriti proprio quello di regalare sogni, a chi ancora deve sposarsi e a chi lo ha già fatto. Di certo è evidente la voglia e il bisogno di rinnovamento magari all’insegna di più momenti “veri” dove a sfilare e a regalare un emozione siano proprio le donne “normali” quelle semplici, senza fisico da bellone, con gli occhi imbarazzati e lo sguardo appassionato. Quelle che hanno sfilato impacciate in “Un giorno da modella” ma anche quelli che sono apparsi evidenti nelle coppie da poco convolate a nozze che hanno deciso di reindossare il loro abito per un giorno e di mostrarlo al pubblico di Tutto Sposi.

Infine un plauso particolare a tutti gli standisti che approfittano di questi eventi per farsi conoscere e mettere le loro competenze al servizio del “giorno perfetto”. Le migliori aziende del territorio calabrese anche quest’anno hanno scelto TUTTO SPOSI EXPO, facendosi notare, in alcuni casi, per la loro originalità e professionalità.

Lia Giannini

 

 

 

 

 

 

Moda Movie presenta “Crossing Cultures”: edizione 2015

Incontro, scontro ma soprattutto confronto. Moda Movie, il festival dedicato alla moda e al cinema  tutto calabrese, patrocinato e organizzato da Sante e Paola Orrico, riapre ancora una volta i suoi battenti e dedica all’incrocio tra culture, religioni, storie e tradizioni diverse, la sua edizione numero diciannove.

Crossing cultures” il titolo del nuovo bando 2015 presentato, per l’occasione, alla stampa il 1 dicembre nel chiostro di S. Domenico, a Cosenza. Un’opposizione che determina un incontro, un conflitto  che matura una passione, un mix, esplosivo e convergente, di elementi simbolici, visivi, artistici che prende spunto dal fenomeno più che mai attuale della globalizzazione e dell’integralismo che più che mai, oggi, è talvolta fonte di grande fascino, talvolta di grande violenza. Il tema, estremamente interessante e ricco di possibili spunti creativi, darà ai giovani che si cimenteranno in abiti dalle forme più impensate, un motivo per approcciare al mondo dell’ altro nell’assoluta consapevolezza della crescita che da questo può derivarne. Un invito ad affrontare le differenze in un modo positivo, dando vita, come già del resto accade, a tessuti differenti, tagli innovativi e materiali sempre nuovi. Un incoraggiamento ad osare forme ed espressioni finora non ancora sperimentate e più che mai attuali.

Un leit motiv importante che porta con sé un carico di speranza (“che sia di buon augurio” ci dice Paola Orrico) e di positività, quella che nonostante tutto, non sembra abbandonare mai nè il progetto, nè gli organizzatori. Un tema destinato a confluire  tante novità come quella della nascita di un tabloid, progettato per essere rinnovato ogni tre mesi sotto la guida di Franco Bartucci, che avrà, grazie ad alcuni collaboratori in tutta Italia, modo di affrontare temi, eventi e segreti sulla moda, sul cinema, sulla Calabria e non solo.

A moderare la conferenza, con  ironia e schiettezza, il giornalista Mario Tursi Prato, che ha saputo rendere il clima naturale e amichevole, introducendo, tra i vari interventi, le creazioni originali di Maria Francesca Cozza, calabrese vincitrice della scorsa edizione e quelle degli altri due classificati, autori di una mini capsule dedicata ed ispirata al festival del peperoncino di Diamante.

Al termine dell’incontro, tra ringraziamenti, video, calendari e inviti, più che mai ribaditi, a valorizzare la cultura affinché essa rappresenti una fonte di crescita e sia espressione di valore aggiuntivo per una terra bella come la Calabria, un gustoso buffet organizzato dalle aziende partner e un piatto “speciale” preparato dallo chef Giordano De Stefano.

 

Lia Giannini

 

 

 

Tra colori,tessuti e perline: i gioielli de “La Perlineria Accessories”

La Perlineria nasce casualmente ,da un progetto precario, come spesso succede in questi casi e da coincidenze fortuite”. A parlare è Valentina Cavallucci, designer e artefice del brand La Perlineria Accessories, ideatrice di gioielli e accessori handmade, che si è lasciata intervistare in esclusiva da 8@30.

Il suo  mondo di perline e pietre, costruiti e rifiniti interamente a mano, mixati a tessuti d’abbigliamento quotidiano, attrae e affascina ogni giorni milioni di seguaci. La sua storia inizia per caso e per gioco, quando ancora di professione non era designer di gioielli bensì fashion stylist freelance e il suo obiettivo era realizzare outfit. Un giorno, in cerca dell’accessorio perfetto, ha dato vita, quasi per caso, al suo primo monile che, dal primo istante è stato accolto con grande entusiasmo da quanti ne apprezzano originalità e design.

Da quel momento, Valentina non si è più fermata. Ha registrato il suo marchio, aperto una sede amministrativa a Terni e predisposto l’ ormai imminente apertura di uno showroom. E’ grata a tutti i followers che contribuiscono ogni giorno al suo successo ma sogna di aprire quanti più punti vendita possibile in italia e all’estero perché è consapevole che “toccare un gioiello e provarlo indosso” non equivale a vederlo in foto. Noi abbiamo provato a storcerle qualche segreto “prezioso” e lei ci ha risposto così:

Materiali preziosi, anche unici. Se ti chiedessi quanto costa un gioiello La Perlineria e qual è il suo valore aggiunto?

Ciò che rende prezioso un gioiello del mio brand non è solo il materiale o la lavorazione, ma il “mood” che si cela dietro ogni creazione. Ogni oggetto per me rappresenta ed esprime qualcosa e il mio obiettivo è che venga fuori, fin nei minimi dettagli. E’ per questo motivo che tendo a curarne ogni dettaglio, idea, packaging e quant’altro. Rispetto ai prezzi, dipende. Da 35 euro ad 80 gli orecchini, fino a 150 euro per borse e colletti.

Entriamo nel vivo e parliamo dell’ultima collezione, “Tweed and the city”.A cosa si ispira e come viene realizzata?

Vista l’evidente concorrenza sul mercato ,già dalla precedente collezione avevamo l’idea di proporre qualcosa di nuovo ed inaspettato: inserire e miscelare materiali diversi ,che non fossero solo le perline,gli swarovsky, le pietre ed i cristalli e che funzionassero tra di loro. La cosa nasce da una volontà di differenziazione ma anche da un bisogno di rinnovamento, a mio parere fondamentale nel commercio. Perciò, mi sono recata in un bel negozio di tessuti edho acquistato tutti quelli che più mi colpivano senza pensare ad un futuro utilizzo.E’ così  mi sono trovata seduta ad un tavolo dove regnava un caos assoluto di stoffe diverse che non sapevo assolutamente come assemblare.Tra questi vi era un bellissimo tweed (uno dei miei tessuti invernali preferiti ) che all’inizio mi ha creato qualche difficoltà, poi, ragionando in ottica giovanile, ho provato a dargli un tocco più glamour, fresco, adatto a più fasce d’età e che allo stesso tempo abbracciasse diversi correnti stilistiche vicine al mio gusto e alle tendenze del momento, come il boho chic, rintracciabile nei colori e nelle sfrangiature.

Se un vostro cliente vi richiedesse qualcosa di specifico, non ispirato ad una linea già in essere o comunque già elaborata, con delle caratteristiche e dei materiali personali, voi potreste realizzarlo? In linea di massima, realizzate gioielli su richiesta?

In linea di massima tendiamo a produrre soprattutto le collezioni già in essere ,essendo comunque molteplici e variegate,ma nel caso ci fosse il desiderio di un oggetto su misura ,siamo ben disposti ad accogliere ove possibile le richieste del cliente. Ci capita spesso infatti di realizzare oggetti unici e su misura soprattutto per eventi importanti e cerimonie o molto semplicemente se si vuole qualcosa di unico e personalizzato ,che le grandi produzioni industriali difficilmente offrono ad un prezzo contenuto.

Tra le vostre clienti anche personaggi del mondo dello spettacolo. Secondo voi qual è il segreto, di questi tempi, perché le richieste aumentino e non diminuiscano?

E’ difficile prevedere le richiedeste del mercato ,soprattutto in un momento storico così delicato.  La pubblicità e la testimonial giusta sono garanzia di vendita e di espansione del marchio a livello di fama.Allo stesso modo avere clienti nel mondo dello spettacolo favorisce
riflettori gratuiti nonché apporta al prodotto un certo prestigio ,quindi non posso che esserne onorata.

Ciò detto, un ultima domanda: quali sono i vostri immediati progetti e soprattutto le vostre proposte per l’inverno 2015?

Il progetto è quello di espandersi sempre di più, in Italia e magari anche all’estero. In merito alle proposte, posso dire che cerchiamo di andare ben oltre le tendenze di stagione, per cui privilegiamo ogni tipo di nuances. Non mancano inoltre abbinamenti di colori più audaci ed inaspettati (che personalmente amo molto),adattati alla stagione che stiamo affrontando .Di sicuro una novità di questa collezione invernale sono le borse e gli zainetti,un po’ una sfida per noi ,ma con dei tessuti così belli era inevitabile non cimentarsi in questa impresa.Come per il resto degli accessori ,anche le borse nascono da un mio progetto cartaceo che poi si concretizza grazie alle mani sapienti dei miei collaboratori.Per la nuova stagione estiva invece aspettatevi tante altre novità. Per ora tutte rigorosamente top secret.

 

Lia Giannini

 

 

 

 

New Style inaugura un nuovo anno accademico tra glorie e nuovi traguardi

Nel giorno dell’inaugurazione del nuovo anno accademico per l’Accademia di Moda New Style,le ventidue diplomate che hanno terminato il ciclo di studi hanno ritirato il loro attestato dopo anni di formazione e lavoro sul campo. A presiedere la cerimonia l’avvocato Giudiceandrea, in qualità di assessore al lavoro e alla formazione della Provincia di Cosenza, che ha tenuto un discorso sul valore dell’artigianato e le opportunità di vivere e lavorare anche al sud grazie al proprio ingegno e alle proprie  capacità, poiché le realtà che funzionano, le uniche capaci di mettere in atto un circolo virtuoso anche in un territorio come quello calabrese, in fondo, sono quelle che si legano alla creatività e all’ artigianato. Una predisposizione e una buona formazione coltivano il talento. A presenziare l’evento, la direttrice Franca Trozzo e alcuni docenti.

La strada per le allieve della New Style, che fa della moda e dei mestieri ad essa connessi un’arte, una passione e un lavoro, è stata costellata di grandi esperienze e belle realizzazioni professionali. Tra i successi non si può non citare Francesca Prostamo che ha fatto brillare la Calabria tutta, vincendo a Firenze uno stage, in questi mesi in corso, presso la Maison Cavalli. Prima di lei Francesca Fiorino dal banco di lavoro della New Style era arrivata da Valentino o, ancora, Martina Laura Anastasi che ha portato il suo talento a La Perla. Come non citare Marco Taranto con il suo percorso alla Tilù Pret a Couture e la partecipazione, sfociata poi in vittoria, al programma televisivo Project Runway andato in onda la scorsa stagione su FoxLife.

“Gli impegni e le possibilità di misurarsi con il mondo del lavoro non mancano, afferma soddisfatta la direttrice, ben quattordici ragazzi sono stati selezionati per il concorso Fashion Smac di Salerno; a breve i nostri costumi saranno nuovamente al teatro con La Bella e la Bestia e varie partecipazioni di cui aspettiamo i risultati e su cui ancora non vogliamo svelare nulla”.

 

Tutto Sposi Expo 2014: sorprese e novità per il “wedding day”.

Prende il via oggi la nuova Edizione, completamente rinnovata, della Fiera dedicata al matrimonio più celebre della Calabria. Un doppio week end di appuntamenti consentirà a tutti coloro in procinto di sposarsi di catturare consigli, idee, suggerimenti e spunti per il loro “giorno perfetto”.

Ad allietare ulteriormente le giornate, ospiti importanti, sfilate e concorsi che fanno dell’ evento Tutto Sposi un’eccellenza. La fiera, che inaugura oggi alle 17.30 con la partecipazione di Alessandra Rinaudo, resterà aperta 22-23-29-30/11 dalle 10 alle 21. L’ingresso prevede un entry ticket di 2.50 euro acquistabile direttamente in fiera. Per la giornata di inaugurazione l’ingresso è libero.Per maggiori informazioni si invita a visitare il sito ufficiale http://www.tuttosposi.net/ e a seguire la pagina Facebook Tutto Sposi Expo.

 

Lia Giannini

Talento ed umiltà in un unico gioiello: l’intervista di AT JEWELS

Il talento che si mischia all’umiltà. Annalisa ha 22 anni,è calabrese e crea gioielli. Ci incontriamo in un bar, come due amiche qualunque che si scambiano “segreti” preziosi e si incontrano per chiacchierare. E’ bella, giovane e imbarazzata. “E’ la prima volta che mi capita di fare un’intervista” mi dice, mentre ci riscaldiamo tra un caffè ed una cioccolata. E a me è la prima volta che capita di trovare davanti  una persona che potrebbe fare tutto ma sogna “una vita normale, finire gli studi, sposarsi, avere una famiglia”.

La prima cosa che le domando è come nasce AT JEWELS il suo marchio di accessori e gioielli che vanta solo su Istagram più di 10.000 fans. “Rispondere a tutti a volte è impossibile, mi capita di dimenticare ciò che mi aveva chiesto una cliente o l’altra perché fortunatamente ho tantissime richieste” . E con le lamentele? ” Beh quelle, fortunatamente pochissime, mi fanno soffrire. Sono molto sensibile e ricordo che la prima volta mi è capitato di piangere. Poi ho capito che funziona anche così. C’è il bello ed il cattivo tempo. Ma fortunatamente il più delle volte le clienti sono soddisfatte e consapevoli che il prodotto che pagano ha il suo valore commisurato al prezzo”. E quindi, le chiedo tornando a noi, come inizia la tua avventura? “ Per la più semplice delle motivazioni. Ero giovane, studentessa e a carico della mamma. Volevo crearmi un’indipendenza e in un mondo senza lavoro ho scelto di inventarne uno. So che la concorrenza è spietata e per molto tempo ho avuto persino dubbi che ciò che facessi potesse piacere sul serio. Ho iniziato per gioco, facendomi ispirare dai grandi marchi, per poi accorgermi che non era giusto. Volevo creare qualcosa di mio, scoprire se ero davvero capace di dar vita ad un “gioiello”. 

Così nasce “Kate”, il primo vero modello di AT JEWELS, ancora oggi tra i più richiesti ed originali. Copiato da molte altre, Annalisa lo realizza in svariati colori e in tessuti sempre differenti. Le sue creazioni, frutto interamente dalla sua abilità manuale, affrontano stili e tecniche sempre diverse come quella del soutaches che sperimenta sui suoi pezzi più pregiati ricchi di swarovsky, seta e cotone. Modelli originali e di classe che accontentano il sogno di tutte coloro che fanno fatica a spendere grandi cifre  ma vogliono sentirsi belle.

Annalisa si lascia ispirare dalle tendenze della moda, dai colori più all’avanguardia, dal suo target di riferimento. “Tra le mie clienti colleziono ragazze giovanissime, che cercano qualcosa di particolare a prezzi bassi. Proprio come faccio io nella mia vita. Mi piace andare in giro, scoprire un particolare e riproporlo in un pezzo unico e sfizioso, ovviamente alla portata di tutti”. 

Chiacchieriamo a lungo, mi mostra i suoi prodotti, mi spiega la differenza tra un modello in cui sono presenti degli swarovsky e un altro ricco di semplici perline. Mi racconta dei suoi studi, delle sue aspettative , di come, inaspettatamente le sue pagine social abbiano subito  in poco meno di un anno un’impennata e di come  le richieste siano diventate sempre più particolari e numerose. Le chiedo cosa prova quando una cliente indossa una sua creazione: ” E’ una grande gioia e una grande meraviglia allo stesso tempo”. Mi racconta di come è riuscita a farsi conoscere, di come i suoi gioielli siano apprezzati  da personaggi del mondo dello spettacolo, da quelli meno noti, protagonisti delle più note trasmissioni tv fino ad importanti attrici come Laura Torrisi . Mi racconta delle sue collaborazioni, della gioia che prova ogni volta che all’interno di uno shooting professionale, la modella (vedi Larissa Volpentesta) accanto ad abiti raffinati e preziosi, indossa un orecchino o un anello realizzato da lei, di come si diverte ad impreziosire un tessuto o un capo must della collezione, con una rifinitura preziosa. “Basta poco per essere uniche“. Di come non si senta all’altezza, a volte, del suo successo. ” Non mi sento bravissima e non credo di fare nulla di particolare ma sono precisa e in quello che faccio, qualunque cosa sia, cerco di dare tutta me stessa“.

Poi mi fermo, le sorrido e le chiedo qual è il suo sogno. Mi aspetto di sentirmi dire che desidera creare una linea tutta sua, acquistare un marchio, magari aprire un atelier. E, invece la sua risposta mi stupisce. Un po’ come la sua voglia di rimanere qui, in una città lontana dal mondo della moda e degli accessori, esente da tutto ciò che non è figlio di almeno cinquanta anni di storia. Annalisa si addolcisce e malinconicamente mi risponde che “No, non ci penso, non ci ho mai pensato. Non mi vedo tra vent’anni tra perline e bojoux anche se pensare di chiudere un giorno la mia pagina mi fa venire il magone, perché è come un figlio per me a cui sto dando e ho dato anima e corpo. Ho scoperto di saper fare qualcosa di mio, che piace alle persone ed è fonte di soddisfazione. E non credevo nemmeno di esserne capace. Ma un conto è mantenersi, un conto è sognare. Quel mondo è lontano da me, dalle mie possibilità, dal mio desiderio di “normalità”. Ho mia madre, che non lascerei mai da sola, il mio fidanzato a cui sono legata da anni e con cui voglio costruire un futuro. Forse, se le cose fossero andate diversamente, avrei preso un’altra strada. Forse“.

La spingo a non mollare, a credere in ciò che fa senza per questo rinunciare ai progetti concreti, alla laurea, all’amore, alla famiglia. Perché il talento lo possiedono in molti, la modestia e la disponibilità decisamente di meno. Annalisa, anzi AT JEWELS, non è ancora consapevole delle sue potenzialità. Ci crede e nello stesso tempo teme di farlo. E allora, prima di salutarla, la incito a non abbandonare i suoi sogni, a farli volare senza troppi limiti o freni. A quelli ci penserà la vita. Speriamo solo che, almeno per lei, possa splendere come un gioiello. Pieno di swarovski e pietre preziose.

Lia Giannini