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L’Asp Catanzaro lancia la campagna antiinfluenzale 2015-2016

CATANZARO – E’ partita la campagna antinfluenzale, antipneumococcica e anti-zoster, per l’anno 2015/2016, nel territorio di pertinenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro. A dare ufficialmente il via alle vaccinazioni per la prevenzione dell’influenza stagionale sono stati il dott. Giuseppe Perri, Commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, e il dott. Giuseppe De Vito, direttore del Dipartimento di Prevenzione, i quali, nel dare il buon esempio alla presenza dei giornalisti, hanno sottolineato l’efficacia del farmaco per prevenire eventuali complicanze. “L’obiettivo – ha sottolineato il dott. Perri – è di garantire a tutta la popolazione l’immunità più completa senza peraltro correre alcun rischio particolare associato alla sua assunzione”.  “la vaccinazione – ha aggiunto –  è uno strumento fondamentale per il contenimento delle malattie infettive nonché dei relativi costi sanitari, un presidio utilissimo che ha delle controindicazioni solo per i soggetti allergici alle proteine dell’uovo”.
Da qualche giorno, dunque, sono in distribuzione i vaccini per la prevenzione dell’influenza stagionale. Per gli ultrasessantenni e per i soggetti con patologie, il preparato sarà disponibile dai Medici di Medicina Generale, mentre il resto degli aventi diritto potrà rivolgersi ai poli sanitari dell’Asp dislocati su tutto il territorio provinciale, nei quali potrà effettuare la vaccinazione. Vaccinazione-Commissario-Perri-1
Anche quest’anno, dunque, grazie alla collaborazione dei MMG, che si affianca all’attività dei Servizi Vaccinali dell’Asp, la distribuzione gratuita dei vaccini per le classi a rischio è facilitata. Nella campagna di vaccinazione saranno impegnati, il personale del Servizio vaccinazioni, i medici responsabili dei poli sanitari, gli ex medici condotti che lavorano ancora per l’Asp e personale messo a disposizione dai responsabili dei distretti.
La campagna di vaccinazione stagionale, promossa e sostenuta economicamente dal Servizio sanitario nazionale, è rivolta principalmente alle persone di età pari o superiore a 60 anni, nonché alle persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza. L’offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale.
Agli Ambulatori vaccinali dell’Asp dovranno fare riferimento i bambini di età superiore a sei mesi ed i ragazzi fino al diciottesimo anno di età appartenenti alle categorie a rischio, ad esempio cardiopatici, soggetti allergici, diabete mellito etc.; gli adulti che per lavoro svolgono servizi essenziali, come operatori sanitari, forze dell’ordine, vigili del fuoco,etc.; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza ed altre categorie che sono citate nella circolare del Ministero della Salute.
La finalità della vaccinazione è duplice perché è rivolta alla protezione individuale e alla protezione della collettività. “Una strategia vaccinale basata su questi presupposti – ha spiegato il dottore Giuseppe De Vito, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asp catanzarese – presenta un favorevole rapporto costo-beneficio e costo-efficacia. Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono infatti la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte nonché la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità”. “E’ consigliabile somministrare il vaccino il prima possibile – ha aggiunto De Vito – con l’intento di precedere l’eventuale periodo di maggior diffusione del virus pandemico. A tale proposito, si rammenta che il livello degli anticorpi si mantiene a livello protettivo per molti mesi nella maggior parte dei soggetti vaccinati, anche anziani.”
Convinto dell’efficacia dei vaccini in genere, ma anche della loro sicurezza, il dott. De Vito spiega come siano infondati i dubbi delle persone che temono di fare uso dei vaccini, che “sono invece indispensabili per debellare terribili malattie, e impedire quelle grandi epidemie che oggi quasi non ricordiamo più, ma che, solo fino a qualche decennio fa, ancora destavano apprensione nelle famiglie,come poliomelite, vaiolo, morbillo e la stessa influenza. Per De Vito “è necessario aiutare la popolazione a fugare i dubbi ingenerati da false informazioni diffuse sul web e che non hanno alcun fondamento scientifico”.

A Catanzaro un seminario sull’invecchiamento attivo

CATANZARO – Lunedì 23 novembre 2015, nella sala polifunzionale “Umberto I” di Catanzaro, con inizio alleore 16,30, si svolgerà un seminario sul tema “L’invecchiamento attivo”, organizzato dall’Unità Operativa Complessa Tutela Salute Anziani, diretta dal dott. Domenico Simone Costantino, in collaborazione con l’associazione 50&più, sede di Catanzaro.Equipe_tutela-anziani-cz
Il seminario è rivolto agli associati 50&più, ai pazienti dell’U.O.T.S.A. e a tutti i cittadini. Saranno affrontati gli aspetti biologici, psicologici e sociali dell’invecchiamento, ponendo l’accento su  quanto la dimensione biologica dell’età si innesti in una dimensione sociale, e come l’adozione di determinati stili di vita, cultura, istruzione, sport e relazioni sociali, possano fare la differenza nel ritardare o accelerare il logoramento della mente e del fisico.
Interverranno all’evento in qualità di relatori il dott. Francesco Lacava, geriatra tutela salute anziani, la dott.ssa Amalia Talarico, assistente sociale, il signor Vincenzo Bisurgi, infermiere professionale.

ASP Catanzaro, indetto lo sciopero generale per il 20 novembre

CATANZARO  – Possibili disagi per gli utenti delle strutture sanitarie dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, a causa dello sciopero Generale Nazionale dei dipendenti pubblici e della scuola annunciato per venerdì 20 novembre 2015, indetto dalla Confederazione USB.

Lo sciopero potrebbe comportare alcune variazioni nel normale svolgimento delle attività ambulatoriali e dei servizi al pubblico, in relazione all’adesione o meno del personale.download

Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, nel corso dello sciopero saranno assicurati, dall’ASP di Catanzaro, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all’articolo 1 della Legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazione ed integrazioni, mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai Contratti Collettivi di Lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia in sede di valutazione ai sensi dell’articolo 13 della citata Legge n. 146/90 e successive modificazioni e integrazioni.

Saranno comunque garantiti i servizi pubblici essenziali, quali l’assistenza di urgenza e il supporto attivo alle prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio compresi i servizi trasfusionali.

Per coloro che avessero prenotato esami o visite specialistiche, si consiglia di contattare i singoli reparti interessati per verificare il funzionamento degli stessi. L’ASP di Catanzaro si scusa per gli eventuali disservizi causati, non imputabili alla volontà dell’azienda stessa.

Asp Catanzaro, a Lamezia nuovo progetto per la salute dei cittadini stranieri

Catanzaro – Il Centro di Medicina delle Migrazioni, posto all’interno del Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, potrebbe presto diventare una struttura Hub, alla quale potranno fare riferimento gli spoke di tutta la regione che troverebbero collocazione in 19 sedi distrettuali delle ASP della Regione Calabria. E’ quanto prevede il progetto proposto dal Dott. Lorenzo Antonio Surace, Referente regionale della Rete Nazionale per le problematiche della salute delle popolazioni migranti e della povertà, che è stato presentato nella sala Ferrante dell’Ospedale di Lamezia. download
“L’idea – ha spiegato il dott. Lorenzo Surace, Responsabile del Centro di Medicina delle Migrazioni – nasce dall’esigenza di creare una rete regionale che operi per la tutela della salute delle popolazioni migranti. Il progetto relativo alla Regione Calabria ha l’obiettivo di mettere in rete le strutture sanitarie regionali che si faranno carico della salute dei cittadini stranieri”. “Una necessità – ha ancora affermato – che appare chiara alla luce dell’ondata di migrazioni, e necessaria per supportare e migliorare l’operato dei centri di accoglienza”. L’obiettivo del progetto sarà quello di “omogeneizzare” le prestazioni sanitarie a favore dei cittadini stranieri in tutto il territorio regionale: “in alcuni territori calabresi – ha sottolineato infine Surace – non vengono garantite alcune prestazioni sanitarie di base, come non viene concessa l’assegnazione del pediatra ai bambini stranieri, prevista dalla normativa”.
Il progetto è stato illustrato dalla ricercatrice Unical, Roberta Saladino, coadiuvata dall’equipe del Centro Medicina delle Migrazioni, Jessica Torchia, infermiera, Valeria Saladino, psicologa e Angela Colosimo, assistente sociale. Il progetto prevede l’istituzione di un centro Hub, che sarà previsto nell’ospedale di Lamezia, e vari centri Spoke individuati presso i Distretti sanitari di base delle varie ASP calabresi; precisamente 6 nella provincia di Cosenza; 2 nella provincia di Vibo; 2 nella provincia di Crotone, 2 in quella di Catanzaro e 7 nella provincia Reggio Calabria. La struttura Hub  dovrà essere dotata di un team operativo costituito da figure professionali (Medici, Infermieri, Mediatori culturali, Psicologi, Assistenti Sociali, Antropologi e Demografi), che avranno il ruolo di garantire le problematiche socio-sanitarie degli immigrati e supportare i vari Centri Spoke. La struttura Hub conterà anche sulla disponibilità di 10 posti letto necessari per i ricoveri di eventuali malattie infettive ad elevato impatto sociale, così come sarà supportata dalla U.O. di Microbiologia che garantirà la diagnostica per tutte le malattie infettive e tropicali di difficile gestione.

Mario Oliverio ritorna sul tema della sanità

Mario OliverioCOSENZA(CS)-«La Calabria avrà la sua Banca del Latte materno. Nella  prossima riunione della Giunta Regionale sarà infatti approvata la proposta di legge sulla sua istituzione, elaborata nelle scorse settimane».Lo ha annunciato oggi a Cosenza il presidente della Regione Mario  Oliverio, intervenendo nel corso del convegno “Sanità in progress”, organizzato  dal Dipartimento Materno-Infantile  dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, svoltosi presso la sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Cosenza.  Una iniziativa  promossa in occasione della Giornata  mondiale del neonato prematuro, nel corso della quale è stato affrontato il problema della nascita pre-termine.Come detto, il presidente della Regione, nel corso dell’incontro, ha parlato del progetto di legge regionale sull’istituzione della “Banca del Latte  donato”, che conta quale capofila la Banca del Latte “Galatea”, già attiva da alcuni anni a Cosenza, presso l’Ospedale dell’Annunziata, unica in Calabria. Una esperienza positiva, che potrà essere trasferita nelle altre terapie intensive neonatali e neonatologie della regione.«Oggi si discute dei diritti dei bambini- ha detto Oliverio-  e quello alla salute è, naturalmente, il più importante. Il latte materno donato va proprio in questa direzione, soprattutto se pensiamo a bambini nati pre-termine o affetti da patologie pediatriche. Recuperando il ritardo rispetto ad altre regioni, istituiremo la Banca del Latte materno, partendo da una esperienza positiva, come è quella di Cosenza. In Calabria ogni anno sono oltre 1000 i bambini nati pre-termine; anche a loro, come nel resto d’Italia, va data un’ assistenza adeguata.»Parlando più in generale di sanità, il presidente della Regione ha quindi voluto soffermarsi su alcuni temi, partendo da quello relativo alla gestione commissariale.«Siamo  in presenza di una gestione commissariale da cinque anni- ha detto-. Nel complesso, questa esperienza non ha prodotto i risultati sperati; anzi, la situazione si è aggravata. Quello che è dato registrare oggi è l’aumento della mobilità passiva, l’incremento di risorse finanziarie per far curare i calabresi altrove, con una spesa sostenuta dalla Regione di 250 milioni di euro l’anno, liste di attesa allungate, carenza di personale, in seguito al  blocco del turnover, soprattutto nei servizi di emergenza-urgenza. Il commissariamento ha fatto perdere tempo prezioso; abbiamo perduto un anno, un anno che non ci ha consentito di prendere le iniziative necessarie, come quelle sullo sblocco del turnover. La Calabria non può mantenere questa condizione. Dobbiamo invertire questa tendenza, cosa non impossibile, come insegnano le esperienze di altre realtà.Una fra le questioni più pressanti- ha affermato poi Oliverio- è il porre mano ad un ammodernamento delle infrastrutture ospedaliere. Qui,  a Cosenza, dobbiamo lavorare per il nuovo ospedale. L’Annunziata, è una struttura degli anni ’20. A conclusione di una discussione pacata e costruttiva del Consiglio Comunale,  si è deciso che sarebbero stati comunicati formalmente a Regione e ad Aziende ospedaliere le indicazioni dei diversi siti proposti per consentire di procedere alla attivazione dello studio di fattibilità , anche al fine di pervenire alla scelta più idonea e congrua dal punto di vista della rispondenza alle esigenze di dotarsi di una struttura moderna, dei collegamenti con il territorio e di una adeguata accessibilità, della sostenibilità economico-finanziaria. Attendiamo che l’amministrazione comunale di Cosenza ci comunichi le determinazioni del Consiglio al fine di accelerare il percorso della realizzazione del nuovo ospedale. Non possiamo perdere tempo; il mio obiettivo è quello di realizzare il nuovo Ospedale, di cui Cosenza e la sua provincia hanno necessità, entro questa legislatura».

mdv.

Donata ricetta di San Giuseppe Moscati alla Cappellania del Policlinico di Catanzaro

foto2CATANZARO – Ieri, in occasione dei “Solenni Festeggiamenti in onore di San Giuseppe Moscati”, è stata donata la copia conforme di una ricetta prescritta dal Prof. Moscati nel suo Studio di via Cisterna dell’Olio ad un paziente accorso dalla Calabria afflitto da tremori (27 Marzo 1926). La cerimonia di donazione  ha avuto luogo all’interno della Messa Solenne di giorno16 Novembre (Memoria liturgica di San Giuseppe Moscati) presieduta dal Rev. Don Raffaele Zaffino –  Cappellano del Policlinico Universitario di Catanzaro, per volontà del Dott. Sebastian Ciancio, detentore della ricetta e da tempo devoto al Santo Napoletano. La cerimonia di ieri è stata anche un’occasione per l’apprendimento, la riflessione e il confronto sulle virtù, la sensibilità e l’ infinita umanità del “Medico Santo” a cui l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro ha deciso di dedicare la propria Cappella ospitante una reliquia (frammento di camice) di Moscati e da, oggi, anche una ricetta incorniciata scritta di Suo pugno .

Incontro tra la Commissione consiliare sanità e i vertici dell’Azienda ospedaliera

ospedale CosenzaCOSENZA(CS)-Alcune questioni di più stringente attualità relative all’Azienda Ospedaliera di Cosenza sono state al centro di un incontro che la Commissione consiliare sanità, presieduta dal Consigliere comunale Francesco Cito, ha tenuto questa mattina, nella sede di via Rivocati, con i vertici della stessa Azienda, il Commissario Achille Gentile e il direttore sanitario Mario Veltri.Nel suo intervento introduttivo,  il Presidente della Commissione sanità Francesco Cito ha chiesto di avere notizie  su una serie di problematiche emerse negli ultimi tempi: il Piano delle assunzioni, alla luce dei Decreti n. 17 e n.87 del 2015, la situazione della gara d’appalto relativa all’acquisto della PET, l’implementazione del nuovo software nella sala prelievi e il funzionamento dell’Acceleratore lineare per la radioterapia.Il Commissario Gentile ha chiarito la questione delle  assunzioni, sottolineando che “sono in corso le procedure di pubblicazione degli atti concorsuali sulla Gazzetta Ufficiale e di quelli riguardanti i due Direttori dell’U.O.C. di Ortopedia e di Ostetricia e Ginecologia. In totale – ha chiarito Gentile – sono in atto 15 procedure concorsuali, oltre quelle per i direttori di U.O.C., e tutto l’iter dovrebbe concludersi entro il 31 marzo 2016”.Per quanto riguarda la PET, il commissario dell’Azienda Ospedaliera ha inoltre affermato che “è in corso la gara di aggiudicazione che dovrebbe concludersi entro fine mese, in concomitanza con la fine dei lavori al Mariano Santo cui la PET è destinata”.Anche il nuovo Server della Sala prelievi dovrebbe essere completato entro la fine del mese. Perfettamente funzionante – queste le assicurazioni del Commissario Gentile -l’Acceleratore lineare per radioterapia.Nel corso dell’incontro sono intervenuti i consiglieri Cataldo Savastano che ha espresso soddisfazione per il lavoro fin qui svolto dal Commissario e dal direttore sanitario per le procedure concorsuali attivate per la stabilizzazione dei precari, il Consigliere Francesco Perri  che ha chiesto espressamente che tutte le assunzioni debbano avvenire attraverso le procedure concorsuali,  evitando ogni anomalia, e il  Consigliere Roberto Bartolomeo che ha chiesto ai vertici dell’Azienda Ospedaliera se, oltre alle stabilizzazioni del personale precario, ci saranno assunzioni di altro personale paramedico.Commissario Gentile ha assicurato che  oltre alle stabilizzazioni previste, andranno ad aumentare l’organico dell’Annunziata altri 36 infermieri in mobilità da altre strutture ospedaliere.Bartolomeo ha a questo proposito avanzato una specifica richiesta, domandandosi se era possibile attingere dagli organici  dell’ASP dove ci sarebbero, a detta di Bartolomeo, diversi infermieri sottoutilizzati che potrebbero  essere trasferiti all’Azienda Ospedaliera e colmare i vuoti di personale.Una questione rispetto alla quale Achille Gentile ha risposto di non avere competenza, spettando le decisioni in merito al Commissario regionale Scura.Sia il commissario Gentile che il direttore sanitario Veltri hanno ribadito, infine, la loro disponibilità per ulteriori approfondimenti richiesti dalla commissione sanità.

Concluso il convegno urologico dell’AURO Calabria

MUTOLe giornate di venerdì 13 e sabato 14 novembre hanno visto lo svolgimento di aggiornamento scientifico e confronto clinico tra specialisti urologi provenienti da diverse realtà italiane ealtri professionisti, come radiologi, endocrinologi e specialisti territoriali. Il tutto sotto l’egida dell’AURO Calabria (Sezione regionale dell’Associazione Urologi Ospedalieri Italiani). Il team Urologico dell’azienda ospedaliera “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro, diretta dal dottor D. Pirritano, ha risposto all’invito del dottor Michele Giovanni Prencipe, segretario regionale di AURO Calabria, ideatore materiale di questa due giorni all’insegna dell’aggiornamento scientifico.

Tematiche trattate nel corso degli incontri, non solo le operazioni medico-chirurgiche, ma anche le attività di “nursing”, cioè di tipo infermieristico, tanto che un intero pomeriggio è stato dedicato alle più recenti acquisizioni tecnologiche e alle loro implicazioni in materia di assistenza diretta. Sono intevenute nel dibattito figure importanti come il prof. Michele Gallucci dell’Istituto Regina Elena di Roma, il prof. Giovanni Moto del Campus Biomedico romani, la dott. Assisi, esperta onco-gastroenterologa, il prof. Mandressi, urologo, e il dott. Staglianò, endocrinologo. I temi trattari hanno spaziato, dalla chirurgia robotica fino alla revisione della chirurgia oncologica, tenendo conto dei problemi relativi alla prostata, alle disfunzioni sessuali e urinarie. Due sezioni di particolare rilievo sono state AURO Educational, dedicata alla formazione, e AURO-SAFE, su questioni medico-legali.

 

Leopolda della Sanità calabrese: basta sprechi, ridiamo fiducia ai cittadini!

20151114_170843_resizedCATANZARO – Nella giornata di ieri si è svolta quella che è stata definita la “Leopolda” della sanità calabrese, una tavola rotonda del Partito Democratico per discutere e proporre in materia di sanità regionale, alla luce delle difficoltà che affliggono a tutt’oggi i calabresi. L’iniziativa, fortemente voluta dal segretario regionale di partito, Ernesto Magorno, si è conclusa con documenti di sintesi relativi a cinque tematiche fondamentali: la riorganizzazione della rete territoriale e ospedaliera; la necessità di intervenire in materia di Università e Ricerca in una dimensione innovativa; lo stabilimento di un Piano di rientro – riequilibrio bilancio al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza; la creazione di una Rete Socio-Sanitario aperta alle realtà del Terzo Settore. All’incontro, svoltosi nella sala del Consiglio provinciale di Catanzaro hanno preso parte il padrone di Casa Enzo Bruno: i consiglieri regionali Enzo Ciconte e Antonio Scalzo; il neopresidente della commissione regionale antimafia Arturo Bova; altri deputati, Federico Gelli, responsabile nazionale della Sanità nella segreteria del Premier Renzi e Vito De Filippo, sottosegretario alla Sanità. Nel pomeriggio costoro sono stati raggiunti dal Governatore della Calabria Mario Oliverio. A inizio dei lavori, il segretario Magorno ha voluto sottolineare il ruolo della Consulta, precisando come le migliori risoluzioni siano quelle adottate in un clima di concordia, auspicando un ruolo permante della medesima Consulta rispetto al Governo regionale, con funzione propositiva e di sostegno.

Un punto di partenza importante, questa Leopolda della sanità calabrese, secondo il Presidente Oliverio, che ha affermato la necessità di agire con urgenza, in virtù della posizione primaria occupata dal PD in campo locale e nazionale: “Il Pd ha la responsabilità del governo della Calabria e del Paese e questo ci chiama a una funzione di straordinaria importanza. Per quanto riguarda la sanità in Calabria dobbiamo partire dalla condizione data, che vede la Regione in piano di rientro da 6 anni. I dati ci dicono che la mobilità passiva è aumentata, le liste di attesa si sono allungate, nei livelli essenziali di assistenza siamo all’ultimo posto. Bisogna sfatare la visione per la quale ci sarebbe una rissa con il commissario, con l’istituzione del commissario non ho nessun conflitto, ma nel corso di questo anno la situazione è peggiorata e questo non posso tacerlo, significherebbe non esercitare il mandato assegnatomi dagli elettori. Le priorità sono affrontare i punti di maggiore criticità come i pronto soccorso nell’ambito di una visione programmatica e integrata che si fondi su un piano sanitario che anzitutto riqualifichi i servizi. Ma tutto questo ancora non c’è, lo dico con amarezza. Si è perso un anno, la spesa sanitaria ha avuto una nuova impennata rispetto al 2014. Quando dico che occorre rilanciare la sanità io non rivendico il potere di gestire il settore, ma la Regione non può non essere coinvolta. Siamo stati commissariati in molti settori ma ci siamo rimboccati le maniche e ci stiamo riuscendo, e dobbiamo essere aiutati, non sostituiti”.

Della stessa idea positiva riguardo l’istituzione di questo tavolo di discussione aperto da Magorno è anche il responsabile sanità del PD nazionale Federico Gelli, augurando che venga presto ritrovata “una collaborazione tra l’Ufficio del commissario e la Regione Calabria, perché se remano tutti e due nella stessa direzione c’è la possibilità che la Calabria ce la fa, magari non in un anno ma in due anni. Se invece si innescano meccanismi di competizione questo è un danno per l’intera collettività”. Del resto, ha poi proseguito, “l’interesse del Partito democratico è che questa regione possa ritornare a essere una regione in cui i cittadini siano orgogliosi di vivere e abbiano la garanzia di essere assistiti al meglio, evitando i viaggi della speranza che impoveriscono la regione, mortificano le notevoli professionalità che qui ci sono e creano un circuito vizioso nel quale i problemi della sanità non vengono risolti. Nella sanità di questo Paese si sono sprecati fiumi di milioni di euro. Il precedente commissario era un governatore, per la prima volta c’è un commissario che non coincide con questa figura. Un commissario che ha portato al dissanguamento e al malgoverno della sanità. Il governo centrale vuole avere un ruolo di aiuto al presidente della Regione, non di sostituzione”. Parole, queste, condivise dagli altri presenti, come la deputata Enza Bruno Bossio e il consigliere regionale Enzo Ciconte. L’obiettivo uno solo: estirpare l’immagine di una Calabria sprecona, ridando fiducia ai cittadini, frenando le fughe oltre regione.

La dottoressa Bruni entra nel Comitato Tecnico Scientifico del Consiglio Superiore di Sanità

amalia-cecilia-bruniCATANZARO – La neurologa Amalia Cecilia Bruni, direttrice del Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme ha ricevuto un prestigioso incarico: infatti, entra a far parte del Comitato Tecnico Scientifico del Consiglio Superiore di Sanità che ha tra i suoi compiti quello di supportare il Ministero della Salute nella scelte in materia di politica sanitaria. La nonima è avvenuta, su indicazione del Presidente Oliverio, nella Conferenza Stato – Regioni recentemente svoltasi a Roma.

La dottoressa Bruni riceve questo incarico a seguito della sua attività clinico – assistenziale e di ricerca nel settore delle malattie neurodegenerative, in particolare la malattia di Alzheimer, che dura da oltre vent’anni. A lei e al suo team si devono importanti scoperte, molte delle quali possibili grazie alla ricostruzione di alberi genealogici in cui si trasmettono malattie geneticamente determinate.

Soddisfazione per l’incarico della Bruni è stata espressa dal Commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, Giuseppe Perri, il quale non ha mancato di sottolineare le “grandi doti umane e professionali di una donna che ha fatto del suo lavoro una vera e propria missione, dedicandosi con tenacia e passione allo studio delle malattie neurodegenerative, per offrire un valido contributo alla ricerca internazionale”. Il suo percorso professionale – ha aggiunto – costituisce motivo di orgoglio per l’Azienda sanitaria, la regione Calabria, il paese tutto.