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Catanzaro, sconfitta bruciante a Salerno. I granata si impongono in pieno recupero

SALERNO – Il Catanzaro non esce dal suo momento poco felice, e dopo i due pareggi di fila contro Foggia e Savoia, incappa in una brutta sconfitta. Nella sfida dell’ Arechi di Salerno, la formazione di casa allenata da Menichini batte quella di Moriero per 2-1, trovando la rete della vittoria nel recupero. Tutto sommato, il Catanzaro ha offerto una buona prestazione, nel primo tempo è riuscito ad imbrigliare la maggiore spinta offensiva di Calil e soci, chiudendo le ostilità sullo 0-0. Nella ripresa, l’equilibrio è proseguito, ma i giallorossi riuscivano a spezzarlo in avvio di ripresa grazie a Rigione, difensore centrale, che saliva in area avversaria e batteva Gori con un preciso colpo di testa su cross di Di Chiara. Rete accolta dall’entusiasmo dei circa 200 supporters giallorossi, che sognano un colpaccio. Ma la Salernitana è uno squadrone, attacca a testa bassa, e dopo aver sfiorato in diverse occasioni il pareggio, sventati dai miracolosi salvataggi di Di Chiara e Scuffia, trova il meritato pareggio al 78′ grazie a Calil, che con un bellissimo calcio di punizione trafigge l’incolpevole Scuffia. L’ Arechi esplode di gioia, e spinge i giocatori salernitani alla rimonta. Nel frattempo Moriero cambia atteggiamento, chiudendo la squadra in difesa e levando dal campo Kamara e Russotto, i migliori in campo; ecco, un’altra frittata del tecnico salentino, pagata molto, ma molto cara. Trascinata dai neoentrati Nalini e Gabionetta, la Salernitana insiste, e proprio al 93′ trova la rete del sorpasso, ancora una volta con Calil, che sorprende Scuffia dal limite dell’area. Responsabilità della rete subita condivisa da Scuffia, che si fa passare il pallone da sotto la pancia, e da Vacca, che perde in malo modo il pallone da cui nasce la rete. Nel finale, Russotto viene ingenuamente espulso dalla panchina, ora salta Lecce, e dopo il triplice fischio c’è una certezza: la Salernitana è tornata a volare, mentre il Catanzaro, adesso, è in crisi.

Francesco Gioffrè

IL TABELLINO DEL MATCH: SALERNITANA-CATANZARO 2-1

SALERNITANA: Gori, Colombo, Tuia, Bianchi, Lanzaro, Franco, Giandonato (60’ Nalini), Pestrin, Favasuli, Calil, Negro (81’ Gabionetta). In panchina: Russo, Pezzella, Castiglia, Volpe, Cappiello. All. Menichini.

CATANZARO: Scuffia, Daffara, Rigione, Ferraro, Di Chiara, Maiorano, Vacca, Pagano, Russotto (81’ Ricci), Barraco (60’ Fofana), Kamarà (74’ Martignago). In panchina: Bindi, Squillace, Ilari, Pacciardi. All. Moriero

Arbitro: Piccinini di Forlì (Sgheiz di Como e Abruzzese di Foggia)

Marcatori: 55’ Rigione (C), 78’ e 90’+3 Calil (S)

Note: Pomeriggio mite. Presenti circa 7000 spettatori con rappresentanza ospite. Ammoniti Tuia, Bianchi e Pestrin (S), Vacca, Daffara e Scuffia (C). Angoli 13-7 per la Salernitana. Recupero 0′ pt,  5’ st.

 

Vibonese, tecnico Di Maria: “Reagire subito”

VIBO VALENTIA – La delusione è tanta e non si può certo nascondere. La Coppa Italia era un obiettivo della società ed anche un traguardo ampiamente alla portata della Vibonese che, invece, è stata eliminata dal Brancaleone al termine di due prestazioni nelle quali è stato sbagliato l’approccio alla gara. Di conseguenza rossoblù fuori dalla coppa e prima grande delusione della stagione.

A questo punto alla Vibonese resta solo il campionato, dove bisogna dare il massimo nelle rimanenti 22 partite. «Quello che è successo dobbiamo mettercelo alla spalle – esordisce mister Gaetano Di Maria – ma è chiaro che ci servirà da lezione per il proseguo della stagione. Abbiamo sbagliato approccio alla partita, forse pensando che fosse facile, ma in realtà così non è stato e non sarà anche in futuro. Ecco perché ribadisco che ogni partita va affrontata come se fosse una finale. Di match facili non ce ne sono e ce ne siamo accorti». 

Di conseguenza si guarda adesso all’unico obiettivo, vale a dire il campionato. «In tal senso – aggiunge il tecnico rossoblù – io rimango ottimista, perché tutto è ancora fattibile. Ci concentreremo esclusivamente su questa manifestazione, ma lo dovremo fare con il giusto spirito, con massima applicazione, attenzione e determinazione. Domenica scorsa a Palmi abbiamo dimostrato di poterci giocare le nostre chance, tranquillamente, con tutti, anche con la capolista. E adesso, a maggior ragione dopo l’eliminazione dalla coppa, abbiamo l’obbligo di continuare a lavorare, con umiltà e sacrificio, per risalire la china».

Domani si gioca con il Sambiase e, per squalifica, mancherà il reparto avanzato titolare. Senza Senè, Allegretti e Da Dalt, ci saranno seri problemi di formazione per mister Di Maria. «Sapevamo che sarebbero stati squalificati quasi tutti i nostri attaccanti. In questi giorni abbiamo provato nuove soluzioni offensive. Contro il Sambiase ci aspetta un altro match difficile, con una squadra che ha bisogno di punti. Ma noi veniamo da una delusione e dovremo fare di tutto per riscattarci subito. Siamo obbligati a farlo».

Fonte: http://www.usvibonese.com/

Vigor Lamezia-Matera, ennesima “prova del nove”

I biancoverdi ospitano ancora una delle migliori squadre del campionato: spicca il profilo dell’ex Madonia.

Tutto pronto a Lamezia per l’ennesimo match casalingo contro una delle favorite per il raggiungimento della zona play off. Dopo aver ospitato Foggia, Salernitana e Catanzaro, Gattari e compagni si apprestano ad affrontare tra le mura amiche del D’Ippolito  l’ambizioso Matera di Auteri, che conta in rosa gente del calibro di Cuffa, Faisca e Madonia, ex vigorino e partner d’attacco di Vincenzo Cosa nella stagione 2009/2010 in D. Non sarà dell’incontro l’esperto Rocco D’Aiello, squalificato, mentre è da sottolineare la presenza tra i Materani del lametino Alessandro Bernardi, ex di Cosenza e Ternana.

La Vigor dovrà invece fare a meno di uno dei tre attaccanti titolari, Montella, non convocato a causa di problemi fisici emersi in settimana. Erra valuta la possibilità di modificare l’assetto tattico ma è probabile che decida semplicemente di schierare Catalano nell’undici di partenza senza rinunciare all’ormai rodato 4 3 3.

Le due squadre arrivano (inaspettatamente, per meriti vigorini) a pari punti e a pochi passi dalla zona alta della classifica. I biancoverdi vogliono assolutamente riscattare l’immeritata sconfitta di Benevento ,ma non sarà facile fare punti contro questo Matera, che scenderà in campo per vincere dopo la sconfitta casalinga con la Salernitana.

L’ultimo precedente tra le due compagini risale al Gennaio del 2011, si giocava a Matera e la Vigor di Costantino si impose con un secco due a zero.

Dirigerà l’incontro  l’arbitro Stefano Giovani di Grosseto, coadiuvato dagli assistenti Robilotta di Sala Consilina e Cantiani di Venosa.

Ecco di seguito l’elenco dei convocati di Mr Erra:

Portieri: Piacenti, Rosti

Difensori: Filosa, Gattari, Di Marco, Kostadinovic, Malerba, Rapisarda, Spirito

Centrocampisti: Battaglia, Giampà, Puccio, Rossini, Scarsella, Voltasio

Attaccanti: Catalano, De Giorgi, Del Sante, Held, Improta.

 

 

Roselli: “Pensiamo a muovere la classifica. Cesca…”

Esordio casalingo per Mister Roselli, e seconda conferenza stampa dopo quella che ha preceduto la partita persa a Lecce. Abbiamo raccolto le sue dichiarazioni.

“Dentro di me per il debutto in casa c’è un po’ più di adrenalina, rispetto al debutto in casa in Coppa Italia è normale che mi sento un po’ più coinvolto, comunque c’è un pochino più di tensione per me, ma è il mio mestiere: so che sarà una partita più difficile rispetto a Lecce, dove non dico che non avessimo nulla da perdere, ma anche solo una discreta figura ci avrebbe dato fiducia: non solo abbiamo fatto una discreta figura ma probabilmente avremmo meritato anche un risultato, viste le occasioni create, anche se erano per la maggior parte ripartenze nostre lette male dalla difesa avversaria, mentre qui il Messina verrà a difendersi, ho visto dei DVD in cui loro si difendono in nove ed attaccano poi in quattro – cinque, l’unico avanti di solito è uno tra Corona e Bjelanovic, perché anche Orlando e Pepe che sono gli esterni nel 4 – 3 – 3  si abbassano a difendere, è una squadra spigolosa. Le loro partite sono state particolari, penso non sia successo a nessuno di prendere cinque gol in casa per due partite di fila e questo ha messo l’allenatore nella posizione di cambiare qualcosa. Se dicessi che la squadra ha già appreso le mie nozioni dopo quattro giorni di allenamento sarei un ciarlatano, e siccome non lo sono dico come stanno le cose: avendo perso la voce da Lecce in poi, questo vuol dire che ad ogni azione devo intervenire. Non è che tra due mesi devo dire che dobbiamo ancora migliorare, se è così vorrebbe dire che il problema sono io. Credo che i giocatori che alleno siano i più bravi, ed io chiedo loro di dare tutto: in questo modo si può anche perdere una partita, ma più di dire che si è perso per errori non si potrà dire. L’arrivo di Cesca? Non l’ho chiesto, l’ho saputo ieri, lui stava firmando con l’Aversa, io non ho chiesto nessuno ma il Presidente mi ha chiamato e mi ha detto che, proprio per questa mia propensione a non chiedere acquisti, ha voluto farmi un regalo, chiedendomi la conferma per l’acquisto: avendolo già allenato ho dato il nulla osta, anche perché conoscendolo so che quando è fermo si divide tra palestra e campo ogni volta, addirittura con una squadra di Interregionale, certo non ha fatto partite, se non qualche amichevole: se arriva il transfert lo mando in panchina. Dei venticinque giocatori in rosa restano fuori Sassano, che ancora non è al top, Carrieri e Tortolano: mi dispiace un sacco, sapete che per un calciatore non andare almeno in panchina è sempre un fallimento, però i ragazzi devono avere anche carattere perché da una settimana all’altra può cambiare tutto. Per quanto riguarda il modulo sto cercando delle soluzioni per mettere in condizione alcuni giocatori, non si può purtroppo accontentare tutti, non c’è una cosa definitiva, è normale che non l’acquisto di Cesca giocheremo sempre con un attaccante, come attaccanti puri abbiamo anche Cori, Mosciaro, De Angelis, quindi siamo a posto. Gli esterni a piedi invertiti? A me interessa che ci sia equilibrio con i terzini, poi se uno ha il piede buono lo faccio giocare anche per concludere a rete. Gli infortunati hanno condizioni particolari, perché Sperotto è fuori da un sacco, Ciancio ha avuto qualche problema e Caccetta è alla terza consecutiva, mentre De Angelis doveva recuperare da un infortunio grave ed è stato buttato dentro per 180′ di fila, secondo me anche in maniera sbagliata, ricadendo in uno stiramento e quindi avendo tuttora poca autonomia, 20 – 25 minuti massimo. Mi piacerebbe finire la partita sgolato ma felice di aver visto la squadra che ha risposto: dobbiamo riuscire a dar fiducia a questi ragazzi, io non accetto e non farò giocare mai chi fa errori di presunzione, e qui mi sembra difficile, o di paura. Io voglio solo mettere punti in cascina, la squadra ci potrà anche mettere un po’ ma vorrei che acquistasse una certa sicurezza nei propri mezzi e soprattutto una data continuità. Sapete una cosa? Non ho guardato la classifica, proprio perché prima l’ho vista, la guardo in generale ma non quella particolare, la guarderò solo dopo tre/quattro risultati utili: vogliamo solo che il Cosenza l’anno prossimo giochi in questa categoria in un modo o nell’altro.”

 

Francesco La Luna

Il Catanzaro dà l’addio allo storico magazziniere Maurizio Nisticò

CATANZARO – Lutto in casa US Catanzaro. Se n’è andato per sempre in modo improvviso lo storico magazziniere Maurizio Nisticò, da oltre trent’anni nella squadra giallorossa. La società del presidente Giuseppe Cosentino lo ha ricordato con questa nota stampa:

“La famiglia del Catanzaro calcio da stasera è meno numerosa e piange l’improvisa scomparsa di Maurizio Nisticò, storico magazziniere. In giallorosso da oltre trent’anni, infaticabile lavoratore, che ha fatto del sorriso e della laboriosità una ragione di vita, si è sempre fatto apprezzare per il suo modo d’essere e di amare i colori giallorossi. La società Us Catanzaro, con il presidente Cosentino e l’intero staff dirigenziale, tecnico e medico, coi “suoi” calciatori della prima squadra e del settore giovanile, nonché con i componenti dell’Ufficio Stampa, appresa la dolorosa notizia della scomparsa del caro Maurizio, esprime un sentimento di profondo cordoglio e di sentita vicinanza alla  famiglia Nisticò”. Ai funerali, celebrati nel pomeriggio di oggi, era presente tutta la squadra e la dirigenza, oltre che tantissimi tifosi giallorossi amici di Maurizio; era infatti molto conosciuto nell’ambiente, e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nei loro cuori. Anche la redazione di ottoetrenta.it esprime le condoglianze alla famiglia.

Francesco Gioffrè

COPPA ITALIA REGIONALE: L’ Acri è in semifinale, sorridono anche Paolana e Brancaleone

COPPA ITALIA DILETTANTI, Ritorno Quarti di Finale

F.C. Calcio Acri – Pol. Isola Capo Rizz. 2 – 0

MARCATORI: 39’ e 42’ st Gallo

ACRI: Romano 6, Perri 6, Basile 6, Deffo 6, Levato 6, Miceli 6, Feraco 6 3(21’ st Gallo 7), Siciliano 6, Iannazzo 6 (1’st Visani 6), Leta 6,5, Provenzano 6(29’ st Carrieri sv). In panchina: De Marco, Sposato, Servino, Ventre. Allenatore: Mario Pascuzzo 7

foto Pol. Isola C. R.

ISOLA C.R.: Lamberti 6 (29’ st Pullano sv), De Luca 6, Caterisano 6, Girasole 6 (29’ st Scuteri sv), Minutolo 6, Bruno 6, Russo 6, Ribecco 6, Rizzo 6, Marano 5,5, Errigo 5,5. In panchina: Franco, Iencarelli, Filoramo, Marchio, Cosentino. Allenatore: Carmine Leone 6

ARBITRO: Franco di Locri 6

Assistenti : Naccari e Maragò di Vibo Valentia 6

Ammoniti: Basile,Feraco e Leta (A), Russo , Marano e Ribecco (I). Espulsi: 7’ st Marano per somma ammonizioni, 18’ st Russo per somma ammonizioni, 30’ st Carrieri (A) per fallo.

NOTE: Spettatori circa 300.Angoli : 3-2 Recupero: 1’pt;9’st.

 

CRONACA – Obiettivo centrato per l’Acri che dopo il pareggio di Isola (1-1) mette in cassaforte il pass per la semifinale di Coppa Italia battendo al ritorno i crotonesi grazie alla doppietta di Paolo Gallo al termine di una gara bella e soffderta.

Avvio promettente per gli ospiti che mettono in campo nel primo tempo una miglior qualità di gioco anche se le occasioni da rete sono da ambo le parti. Nei primi minuti Andrea Marano, l’ex illustre di turno, è protagonista di due ghiotte palle gol. Da parte Acri prima della mezz’ora due occasioni anche per Leta bloccate dal buon Lamberti. Al 29’ l’Isola ha la chance migliore per passare in vantaggio: dalla bandierina Marano pennella un ottimo cross per Minutolo che di testa sfiora il palo.

All’inizio della ripresa la svolta della gara. Al 7’ finisce la partita di Andrea Marano: il centravanti giallorosso colleziona il secondo cartellino giallo e lascia i suoi compagni in dieci. Nonostante l’inferiorità numerica gli ospiti non demordono e al 16’ Rizzo di testa ha la pallagol perfetta per il vantaggio. L’ espulsione di Russo poi consegna praticamente la partita in mano all’Acri. Bomber Paolo Gallo, entrato nella ripresa per Feraco, segna al 39’ la rete del vantaggio dei padroni di casa e tre minuti più tardi chiude la partita con un gran gol di testa (punizione di Leta). Sul finire rete annullata agli ospiti per fuorigioco.

Dopo il doppio ko di fila in campionato, l’Acri dunque rialza la testa e dopo un primo tempo equilibrato, batte gli avversari, complice anche la doppia espulsione fra le fila dell’Isola, in maniera cinica e concreta.

I RISULTATI DELLE ALTRE GARE:

Trebisacce – Polana  0 – 2 (and. 2 – 5)

Marcatori: 43’ st Poltero, 45’ Longo su rig.

 

Brancaleone – Vibonese  0 – 0 (and. 1 – 1)

Cittanovese – San Giuseppe non disputata per maltempo

 

SEMIFINALI: Acri – Paolana e Brancaleone – Cittanovese / San Giuseppe

 

Andreina Morrone

 

Zanini: “Ricominceremo a vincere. Cappellacci? Abbiamo fallito”

Autore di una sorprendente prestazione in Coppa Italia contro la Reggina, più compassato nell’ultima sfida al Via del Mare, Matteo Zanini si appresta ad essere una delle sorprese di questo nuovo Cosenza targato Roselli. Lo abbiamo incontrato oggi in conferenza, queste le sue dichiarazioni:

“Il debutto in campionato con la Juve Stabia è stato amaro, è arrivata l’ennesima sconfitta in casa. Speriamo già da sabato di invertire questa tendenza e prendere i primi tre punti, soprattutto per i tifosi. Roselli lo conoscevo già perché mi ha buttato dentro due anni fa, ed ho ricambiato la sua fiducia giocando parecchie partite in C1 pur avendo 17 – 18 anni. L’esonero di Cappellacci? Dentro di sé ogni calciatore sente di aver fallito,

come uomo ero molto affezionato a Mister Cappellacci, mi aiutato spesso anche perché era la mia prima esperienza al Sud, lontano tanti chilometri da casa, certo avrei voluto giocare un po’ di più: a questo punto siamo in debito sia con noi stessi che con Cappellacci, con Roselli tramite aiuti tecnici ne verremo fuori. Non ha funzionato l’approccio alle partite, eravamo poco decisi, non ci mettevamo impegno, ma fisicamente stavamo bene: la questione era soprattutto mentale, perché la città era calda dopo le sconfitte, non riuscivamo a reagire ed entravamo in campo demoralizzati e molli.  Tra 3 – 5 – 2 e 3 – 4 – 3 preferisco il 3 – 4 – 3 perché abbiamo tanti elementi positivi in rosa per quanto riguarda il reparto offensivo che possono fare bene e non avrei problemi a fare il quarto a centrocampo, a Lecce il Mister mi ha chiesto di star basso ed occuparmi del mio uomo, ma mi conosce e se me lo chiedesse potrei fare anche l’ala, anche se ovviamente la priorità andrà ai vari Tortolano e Calderini. L’obiettivo delle prossime partite sarà ovviamente vincere, fare sei punti in casa sarebbe bellissimo, ma anche una vittoria ed un pareggio: collezionare quattro punti vorrebbe dire cambiare il campionato perché la classifica è cortissima. Gli episodi arbitrali a Lecce sono stati strani, l’arbitro evidentemente preso anche dall’avere alle spalle il tifo di casa non se l’è sentita, anche se il secondo rigore era solare.”
Francesco La Luna

Un brutto Catanzaro pareggia in casa contro il Savoia nel posticipo serale

CATANZARO – I giallorossi perdono un altro treno per raggiungere le prime posizioni del girone C di Lega Pro. Nel posticipo serale dell’undicesima giornata, le “aquile” impattano sull’1-1 al Ceravolo contro il modesto Savoia, sprecando così un’ulteriore, l’ennesima, opportunità per risalire la china. Il risultato poteva però cambiare nella ripresa, quando il Savoia è rimasto in doppia inferiorità numerica a causa delle espulsioni subite da Sirigu e Calzi; qui pesano le cervellotiche scelte di mister Moriero, che invece di aumentare la spinta offensiva in tempo utile inserendo magari altri attaccanti, decide di farlo solo negli ultimissimi minuti di gioco, dove ormai solo un miracolo poteva far vincere i giallorossi. Partita dai due volti quella di questa sera; nella prima frazione di gioco il Catanzaro è inguardabile, sbaglia di tutto e di più e va al riposo meritatamente in svantaggio. Il Savoia segna al 15′ grazie ad un colpo di testa in tuffo firmato da Del Sorbo, bravissimo a sfruttare alla perfezione un cross proveniente dalla destra, e fa esplodere di gioia i 200 sostenitori presenti nel settore ospiti dello stadio catanzarese. I tifosi locali, invece, mugugnano immaginando una serata da incubo. Si spera in una ripresa migliore, che in effetti è diversa rispetto all’orripilante primo tempo; Kamara prende in mano la squadra e costruisce diversi pericoli, e al 65′ si guadagna un calcio di rigore per netto atterramento in area ad opera di Sirigu, per lui cartellino rosso. Il senegalese spiazza Santurro e rimette le cose apposto. Il Savoia perde la testa e viene espulso anche Calzi, il pubblico ora spinge per la vittoria, che però non arriva. Kamara al 79′ manda fuori per una questione di centimetri un colpo di testa da posizione invitante, e all’85’ Santurro compie una prodezza negando la gioia del goal a Squillace. Al 90′ il neo-entrato Martignago fallisce una ghiotta opportunità calciando sul portiere da pochi metri. L’assedio giallorosso non produce nulla, il Savoia chiuso riesce a strappare il punto. Catanzaro, ancora una volta, brutto di notte, e ora doppia trasferta a Salerno e Lecce, sulla carta proibitive considerando il momento della squadra.

Francesco Gioffrè

IL TABELLINO DEL MATCH: CATANZARO-SAVOIA 1-1

CATANZARO: Scuffia, Daffara, Squillace, Morosini (90’+1 Pacciardi), Rigione, Ferraro, Pagano, Maiorano, Ilari (87′ Martignago), Barraco, Kamara. In panchina: Bindi, Di Chiara, Ricci, Cinquegrana, Yeboah. All. Moriero

SAVOIA: Santurro, Cremaschi, Sabatino, Gallo, Sirigu, Rinaldi, Sanseverino (62′ Checcucci), Calzi, Del Sorbo (82′ Cipriani), Scarpa (80′ Verruschi), Malaccari. In panchina: Falcone, Sevieri, Di Piazza, D’Appolonia. All. Ugolotti

Arbitro: Serra di Torino (Grossi di Frosinone e Stazi di Ciampino)

Marcatori: 15′ Del Sorbo (S), 61′ Kamara rig. (C)

Note: Presenti circa 2500 spettatori con nutrita rappresentanza ospite. Nel Savoia, espulsi al 61′ Sirigu ed al 77′ Calzi. Ammoniti Kamara e Barraco (C), Sirigu e Calzi (S). Angoli 6-8. Recupero 0′ pt, 4′ st

F.C. Crotone per “Un giorno per la nostra città”

Per il secondo anno la Lega Nazionale Serie B, in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocino dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC) e dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC), propone l’iniziativa “Un giorno per la nostra città”, il modello di sintesi dei principi ispiratori e parte integrante del codice etico della Lega stessa che indica il rispetto come una delle forme attraverso le quali far crescere il livello di reputazione delle singole comunità 

Centinaia fra atleti, tesserati e staff sono, insieme al proprio territorio, i protagonisti di attività, concordate con le Amministrazioni Comunali, che si svolgono nel medesimo giorno in centri, palazzetti e auditorium.

All’iniziativa hanno aderito, come lo scorso anno, il Football Club Crotone e l’Amministrazione Comunale.

Il primo appuntamento ha come tema i bambini, la prospettiva ed il futuro”.

Il Football Club Crotone e l’Amministrazione Comunale metteranno in campo un’iniziativa il 5 novembre 2014 alle ore 10.30 presso il centro “Piccoli Passi”, Via Suriano 12 (nei pressi del Duomo) gestito dalla Cooperativa Noemi.

Lecce – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7,5: assoluto protagonista della partita, sembra un altro giocatore rispetto alle prime partite. Salva in almeno quattro occasioni prima di capitolare sul gol di Sacillotto. E comunque evita il gol anche dopo, un muro assoluto.

Magli voto 5,5: la sua partita, perfetta, perde di valore al momento del gol: Sacillotto riesce a partire quel momento prima sull’invenzione di Miccoli e gli sfugge via, così che anche il suo intervento disperato non serve a nulla. Peccato, perché era risultato essenziale nell’azione precedente su Moscardelli.

Tedeschi voto 6: la difesa non è molto impegnata, i maggiori pericoli arrivano con delle fucilate da fuori area, e lui ci mette del suo a non far entrare gli avversari nei sedici metri ramazzando qualunque cosa passi dalle sue parti. L’esperienza che conta in queste categorie.

Blondett voto 6: pecca di inesperienza regalando una punizione a Moscardelli, poi fa la sua onesta partita senza sbavature cercando anche la fortuna in avanti ma senza successo.

Corsi voto 5: non è il solito, non riesce ad incidere come vorrebbe, vuole strafare ma finisce col perdere un sacco di palloni, e se il Cosenza resta vivo fino all’ultimo è solo merito di Ravaglia. Bell’illuminazione sul palo di Calderini, con un gran pallone centrale a smarcare Alessandro.

Caccetta voto 5,5: ancora è al 60%, ma nonostante questo si impegna un sacco, dando un minimo di ordine ad un centrocampo che, fino ad una settimana fa, non sapeva dove sbattere la testa. Peccato per l’imprecisione e l’obbligo di vestire un abito diverso, ovvero quello del ramazzatore d’eccezione, che non fa emergere le sue qualità. Al suo posto Fornito, s.v.: se fosse entrato quel tiro…

Alessandro voto 5: ancora una prestazione opaca per l’argentino, che soffre il non avere una posizione precisa in campo: in teoria sarebbe mezzala nel 3 – 5 – 2, ma spesso va a fare l’esterno nel 4 – 4 – 2 a destra. Risultato? Una sola palla giocata bene, quella per Calderini. Lo rileva Criaco, voto 6: dovrebbe essere illegale farlo andare in panchina, entra e ci mette l’anima (come da settembre a questa parte).

Ciancio voto 6: molto meglio, da’ tranquillità sulla fascia destra, senza perdere palloni né uomini, spingendo anche abbastanza da esterno alto da centrocampo. Che abbia trovato quella costanza che cercava da quando è arrivato qui? Negli ultimi minuti lo rileva Mosciaro, s.v.: praticamente non tocca un pallone.

Zanini voto 5,5: ci si aspettava molto di più dopo la sorprendente prestazione contro la Reggina in Coppa, invece soffre tremendamente Mannini che di là spinge come un forsennato regalando cross e grandi giocate. Resta alto anche nel cambio modulo in corsa, ma non cambia chissà cosa.

Calderini voto 5: pesa sul groppone quel gol clamorosamente sbagliato sul break costruito da Corsi ed Alessandro. Non è irriconoscenza per l’uomo che finora ha tirato (quasi) solo la carretta, ma ogni partita ha una storia a sé ed oggi Elio ha questa spada di Damocle sul capo.

Cori voto 5,5: non è che possa fare molto, con i piedi è quello che è. Non è lui che deve segnare, lui fa un lavoro incessante per la squadra che oggi lo accompagna un po’ di più. Andrebbe rifornito meglio, ma diamo tempo al tempo.

Roselli voto 6: ha il merito di mettere in campo una squadra ordinata che deve vedersela con una corazzata e che fino alla magia di Miccoli resiste strenuamente ad una squadra molto più forte. C’è da risolvere il problema dei pochi gol fatti (solo 8 gol in campionato), ma col lavoro si può tutto.

Francesco La Luna