‘ndrangheta, mezzi incendiati a Siderno. Regione darà 2 auto Protezione Civile al Comune

SIDERNO (RC) – Ancora nel mirino di ignoti attentatori il Comune di Siderno, in provincia di Reggio Calabria. Nel corso della notte, infatti, persone non identificate hanno incendiato due mezzi utilizzati per vari servizi e parcheggiati in un deposito situato a monte della cittadina, accanto allo stadio comunale.

Non si tratta della prima intimidazione.

Nei giorni scorsi, dopo l’insediamento della nuova amministrazione comunale, erano state date alle fiamme due auto di proprietà del consigliere comunale Mimmo Catalano e, successivamente, era stata lasciata una busta con all’interno un proiettile inesploso sul davanzale della finestra dell’ufficio elettorale. “È ormai evidente che siamo sotto attacco- ha dichiarato il sindaco Mariateresa Fragomeni – un attacco che per la sua continuità, non lascia spazio ad interpretazioni fantasiose o peggio negazioniste, il messaggio è chiaro: vogliono bloccare la democrazia, riportare indietro Siderno. Non passeranno”.
“La nostra risposta – ha aggiunto Fragomeni – sarà nel modo di amministrare, impermeabile ad ogni tentativo di condizionamento, in sintonia con le istituzioni dello Stato e nell’esclusivo interesse dei cittadini e del bene comune”. Sull’ennesima intimidazione stanno svolgendo indagini i carabinieri e la polizia di Stato.

Occhiuto: Regione darà 2 auto Protezione Civile a Comune Siderno

“Sono rimasto molto colpito dall’attentato subito dall’amministrazione comunale di Siderno e dal sindaco Maria Teresa Fragomeni. 
Ho manifestato loro la mia solidarietà e li ho invitati ad andare avanti, maggioranza e opposizione, nell’esclusivo interesse dei cittadini.
La Regione Calabria ha deciso di dare due automobili della Protezione Civile regionale in comodato d’uso gratuito al Comune reggino.
Un piccolo gesto, per manifestare in modo concreto la nostra vicinanza alla cittadina calabrese. La ‘ndrangheta ci fa schifo e va combattuta insieme, con determinazione e con fermezza”. Questo quanto scritto su Facebook da Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
 

 

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