Dieta del Mediterraneo: slow food e territorialità

LE CASTELLA (KR)- Apertura dei lavori per il primo raduno gastronomico interregionale, un evento organizzato e promosso dalla Federazione italiana cuochi dell’Area Sud in collaborazione con la World Association of Chefs Societes. Presente alla giornata del gusto anche l’Associazione provinciale Cuochi Cosentini, l’Associazione Cuochi di San Giovanni in Fiore, la Delegazione Cuochi Crotone, i membri di Slow Food e in ultimo la partecipazione straordinaria degli alunni e  della dirigente Maria Pia Ferrante dell’Istituto alberghiero delle Castella di Isola Capo Rizzuto. “Il cibo giusto nella Dieta mediterranea”è il leit motiv del convegno in cui si confrontano chef, giornalisti  del settore primario, pediatri, biologi della nutrizione e gastronauti. Una maratona tra salubrità e buona tavola, informazione contro le problematiche dell’alimentazione soprattutto nei giovani e nei bambini, lotta alla criminalità e sapori del made in Calabria a Km 0, che coinvolge soprattutto la Coldiretti, da sempre attenta ai prodotti genuini della madre terra.

Allestiti negli spazi esterni della Baia degli Dei, gli stand di alcune aziende calabresi e nazionali, tra queste : l’azienda dolciaria di Colavolpe, il marchio Callipo, Salumificio San Vincenzo, Pasta Pirro, SpadaforaVini, Martini, Fontenoce, Patata della Sila, Calabria Food.

“L’iniziativa di oggi partita per caso in Sicilia, piano piano ha contagiato tutte le regioni meridionali.Con questa attività la FIC inizia a svolgere un’attività di formazione in previsione di Expo 2015. Ci si chiederà se questa dieta sarà il volano che sfamerà le nuove generazioni”, così prende la parola, Antonio Macrì, Presidente regionale Cuochi Calabria.La dieta del Mediterraneo, di cui la Calabria insieme a Creta, ne è la patria, è un modo di vivere, uno stile di vita sano e corretto in grado di prevenire malattie coronariche e obesità, così ci confermano i dati di Antonio Leonardo Montuoro, Presidente Accademia della Dieta Mediterranea.

Negli anni 50′ uno scienziato americano Ancel Keys scoprì la dieta del Mediterraneo in seguito agli studi sulla popolazione di Nicotera, in provincia di Vibo Valentia.Carboidrati, cereali, verdure, carni e pesce, sono questi gli alimenti che l’Unesco inserisce come ingredienti della dieta mediterranea considerata patrimonio dell’Umanità. La nutrizionista Valentina De Rose e il pediatra Giuseppe Frandina pongono l’accento sull’importanza del mangiare in maniera semplice e sicura. “La dieta va comunque abbinata ad una buona attività fisica. Oggi si parla di cibo di strada. Gli chef lanciano la tendenza dello slow food, il mangiare in maniera lenta e gustosa”. Sono le produzioni biologiche al centro della buona cucina ma sono soprattutto i cuochi che fanno combination di sapori che deliziano i nostri palati.

Corpo sano, mente sana e cibo giusto è il motto che la Federazione Cuochi italiana lancia nella giornata dedicata alla Calabria e al Meridione come posti…da tavola.

Rossana Muraca

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