Domani alle 11:30 incontro della Fondazione “Guarasci” in difesa delle minoranze linguistiche

rogliano-x-guarasci2-300x224COSENZA – La Fondazione “Antonio Guarasci” promuove un incontro con altre associazioni, enti e soggetti interessati per la costituzione di un’aggregazione finalizzata alla tutela delle minoranze linguistiche. L’appuntamento è per domani, lunedì 14 settembre, alle ore 11,30, nella sede della Fondazione, a Cosenza, in via Adige.

L’iniziativa rappresenta l’esito di una serie di contatti preliminari che i vertici della Fondazione hanno avuto in questi giorni con intellettuali e personalità della vita pubblica regionale, nonché con diverse realtà associate operanti nel territorio, proprio per dare corso ad una campagna di sensibilizzazione che rimuova le inerzie istituzionali circa il rispetto di diritti costituzionalmente riconosciuti e normativamente tutelati con la legge 482/1999, largamente inattuata specie sotto il profilo della comunicazione, e non solo della informazione, e nel quadro del servizio pubblico radiotelevisivo gestito dalla Rai.

Il presidente della Fondazione “Guarasci”, Giuseppe Trebisacce, docente all’Unical, presentando l’iniziativa, ha sottolineato come “la proposta scaturisca per la prima volta da un soggetto esterno alle istanze dei territori strettamente e direttamente interessati al problema per assumere una valenza regionale, e non come sostegno ad una pur legittima rivendicazione, bensì come istanza mirata a tutelare le minoranze linguistiche come patrimonio proprio della Calabria, soprattutto della sua storia e della sua cultura”.

“Per questo motivo – ha spiegato Trebisacce – ci rivolgiamo innanzitutto alla Regione perché finalmente dia una configurazione ben strutturata alla politica delle minoranze linguistiche, liberandola innanzitutto dai settorialismi per integrarla e, perché no, porla al centro della politica culturale regionale. Si tratta anche di recuperare un gap con le politiche che riguardano le minoranze linguistiche di altre aree del Paese, soprattutto di quelle settentrionali, ben più avanti, sotto i profili della tutela, rispetto alle nostre. Riteniamo che, nel quadro della valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Calabria e nel quadro della incentivazione dei motivi attrattivi di flussi turistici, nel contesto di una mediterraneità tutta da riscoprire e da rilanciare, la Regione debba avere un ruolo guida, proprio sulla scorta di quelle etnie che maggiormente ci avvicinano agli altri popoli dello stesso bacino. Ben si comprende come la tutela delle minoranze linguistiche rappresenti un motivo di impegno più circolare diretto alla crescita delle popolazioni e allo sviluppo delle risorse culturali presenti sul territorio”.

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