Domani si inaugura al Castello Svevo la mostra di Giuseppe Gallo

COSENZA  Vernissage, domani, sabato 31 ottobre, alle ore 19,00, al Castello Svevo, della personale di Giuseppe Gallo, uno degli artisti cosentini più noti e apprezzati a livello internazionale. La mostra, dal titolo “Giuseppe Gallo. Una notte ho provato a uccidere un sogno. Da allora non mi sono più svegliato”, resterà aperta al Castello Svevo fino al 7 gennaio 2016 ed è curata da Alberto Dambruoso, critico d’arte e curatore anche  della residenza artistica “The Bocs art”.giuseppe gallo con il sindaco mario occhiuto
L’esposizione si configura come un’antologica dell’opera di Gallo, nativo di Rogliano, che il Sindaco Mario Occhiuto ha tenuto molto ad ospitare a Cosenza per celebrare uno degli artisti cosentini più conosciuti anche in contesti internazionali.
Numerose, infatti, sono le mostre di Gallo allestite fin dai primi anni Ottanta nei più prestigiosi Musei e Istituzioni del mondo. Nel 1990 ha partecipato con una sua personale alla Biennale di Venezia e le sue opere si trovano in importanti collezioni, tra cui quelle del MoMA di New York, del Modern Kunst Museum di Vienna, della Gam di Torino e del MART di Rovereto.
“Siamo particolarmente orgogliosi – ha sottolineato l’Assessore agli eventi e al marketing territoriale Rosaria Succurro – di ospitare la personale di Giuseppe Gallo nelle sale del nostro Castello Svevo. Quando un cosentino si afferma altrove, come nel caso di Gallo, è come se il nostro spirito di appartenenza e la nostra matrice identitaria si rafforzassero, per la loro riconoscibilità anche lontano dai luoghi d’origine, ma è quando il “ritorno a casa” del concittadino si compie che abbiamo maggiore consapevolezza di cosa significhi l’attaccamento alla propria terra che per Giuseppe Gallo non è stato mai un mistero”.
E’ dall’età di diciotto anni che Gallo si trasferisce a Roma e, nel corso degli anni Settanta, inizia a esporre nel contesto de “La Stanza”, realtà autogestita da un gruppo di artisti, per diventare poi, agli inizi degli anni Ottanta, uno dei principali esponenti della Scuola di San Lorenzo al Pastificio Cerere.

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