Premio per la Cultura Mediterranea – Fondazione Carical

COSENZA – Si conclude con la Cerimonia di premiazione dei vincitori la VIII edizione del Premio per la Cultura Mediterranea, la prestigiosa iniziativa della Fondazione Carical che ormai gode di notorietà internazionale, grazie anche alla crescente attenzione del mondo editoriale, il quale arricchisce di anno in anno la selezione delle candidature di opere e di personaggi da sottoporre al vaglio di un’attenta e autorevole Giuria composta da rinomati accademici e studiosi.

Venerdì 26 settembre 2014, con inizio alle ore 17.30, il Teatro Rendano di Cosenza ospiterà l’atteso appuntamento culturale, che quest’anno vede il debutto alla conduzione della nota giornalista Rai, Lorena Bianchetti.

La nostra iniziativa – afferma il Presidente della Fondazione Carical, Mario Bozzo – fa parte a buon diritto della storia culturale della Calabria e dell’intero Mezzogiorno. Non si tratta di un semplice evento che si conclude con la consegna dei premi ai vincitori delle sette sezioni previste dal bando. Il Premio è uno dei momenti, certo assai importante, di tutto un programma di attività che la Fondazione mette in campo e realizza con successo nel corso di un intero anno, come, ad esempio, il Laboratorio di lettura, l’Incontro con l’Autore, presentazioni di libri, dibattiti a più voci su temi attualissimi. Protagonisti e destinatari sono soprattutto i giovani studenti, che ricevono costantemente, da parte nostra, sollecitazioni per allargare le loro conoscenze attraverso la lettura. L’offerta gratuita di libri, da leggere e recensire, per poi discuterne con gli autori, in incontri pubblici, è un ottimo incentivo.

Questi i vincitori delle sezioni in concorso:

Società Civile: Hawa Abdi Diblawe, candidata al Premio Nobel per la Pace nel 2012, è medico e attivista per i diritti umani. Con la sua Fondazione, nata in Somalia inizialmente in un piccolo ambulatorio per dare sostegno sanitario alle donne e ai bambini, ha contribuito a salvare la vita di migliaia di persone in fuga dagli orrori della guerra civile. Il suo appassionato impegno umanitario è testimoniato nell’autobiografia Tener viva la speranza edita in Italia da Vallardi.

Scienze dell’Uomo: Fernando Savater, considerato tra i più influenti filosofi  contemporanei, è noto soprattutto per il suo saggio Etica per un figlio, una summa di riflessioni esistenziali offerte con un linguaggio fresco e sferzante. La sua intensa attività di studioso e di saggista, apprezzata in tutto il mondo, è compendiata nell’ultima pubblicazione, Piccola bussola etica per il mondo che viene, in cui torna a dialogare con i giovani, provocandoli a un confronto su temi universali come la bellezza, la morte, la solidarietà, la giustizia.

Sezione Narrativa: Clara Usón, per il romanzo La figlia, edito da Sellerio. Nata a Barcellona, considerata una delle maggiori scrittrici spagnole contemporanee, nel romanzo racconta, con una potente sensibilità narrativa, una storia dal forte impatto emotivo, mantenendo un perfetto equilibrio tra dati storici e creatività letteraria, scrutando l’abisso del male e delle infinite sfumature dell’amore, dopo aver raccolto informazioni grazie ad un’indagine rigorosa condotta in tre anni di ricerche. Il raccapriccio che accompagna la scoperta della verità legata alla vita del padre consacra la protagonista del libro Ana, giovane e brillante studentessa, ad emblema di protesta contro l’atrocità della malvagità umana.

Narrativa Giovani: Daniele Bresciani, per l’opera d’esordio Ti volevo dire, edito da Rizzoli. Giornalista di importanti testate come Vanity Fair e Gazzetta dello Sport, con la storia di formazione della quattordicenne Viola, annientata dal dolore della perdita del padre al punto di non riuscire più a parlare, si aggiudica il riconoscimento ottenuto grazie al giudizio di oltre 300 studenti di istituti di istruzione superiore calabresi e lucani.

Cultura dell’Informazione: Domenico Quirico, giornalista de La Stampa – dove è Capo Servizi Esteri – impegnato nei territori più caldi del Mediterraneo, viene rapito in Siria per cinque mesi. Il travaglio di quei 152 giorni è descritto con toccante lucidità nella sua ultima opera: Il Paese del male, scritto assieme a Pierre Piccinin da Prata per i tipi Neri Pozza.

Creatività ex aequo: Vincenzo Linarello, imprenditore impegnato per lo sviluppo del territorio calabrese libero da infiltrazioni della ‘ndrangheta, è Presidente del Gruppo Cooperativo Goel, che gestisce, oltre a servizi sociali e sanitari, turismo responsabile, multimedia e comunicazione, anche il settore dell’agricoltura etica, con il marchio Goel Bio. Al suo spirito creativo si deve anche il marchio Cangiari, che ha conquistato spazi importanti nell’Alta Moda.

Creatività ex aequo: Vito Teti, antropologo, studioso di scienze sociali e scrittore, ha orientato le sue ricerche e la sua scrittura a temi come i percorsi della costruzione identitaria, l’antropologia dei luoghi e dell’abbandono, rivolgendo le sue attenzioni al Sud e alla Calabria. Con Maledetto Sud, pubblicato per Einaudi nel 2013, attua un’attenta operazione di “recupero” del vero profilo identitario del Mezzogiorno contro stereotipi resistenti, superficiali e miopi. Teti lo fa con un’ottica allargata e globale che guarda al Mediterraneo e al sud del mondo.

Traduzione: Mladen Machiedo, Professore Emerito all’Università di Zagabria, traduce dall’italiano, dal francese, dallo spagnolo e dal portoghese. Grazie alla sua attività di traduttore si deve la conoscenza nei paesi di lingua croata, tra gli altri, di autori come Italo Calvino, Cesare Pavese, Eugenio Montale, Mario Luzi, Valerio Magrelli, Giuseppe Ungaretti.

Il protocollo di consegna dei riconoscimenti verrà intervallato da brevi e suggestive performance artistiche dedicate all’eterno conflitto tra bene e male, al fragile confine che separa il vizio dalla virtù.

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