Successo per il workshop “Un viaggio alla scoperta del gusto” sull’olio d’oliva

Si  è  concluso questa mattina nella sede del CRA – Oli di Rende con molti interventi e spunti di riflessione sulle tematiche di maggior interesse della filiera olivicola –olearia, il workshop “Un viaggio alla scoperta del gusto” nell’ambito del progetto CalabriaOli, promosso dall’Associazione Olivicola Cosentina presieduta dal dott. Massimino Magliocchi. Di fronte a una gremita platea, ha aperto i lavori  lo stesso Magliocchi, ringraziando per l’ospitalità il dott. Enzo Perri, direttore del CRA –OLI e gli esperti e dirigenti del settore agroalimentare in particolare quello olivicolo per la loro disponibilità e partecipazione. “Un viaggio, quello di oggi – ha affermato Magliocchi – che s’inserisce nella strategia de l’Olivicola Cosentina che con CalabriaOli vuole spingere la visibilità del settore fino oltre i confini nazionali con azioni di informazione e divulgazione nelle principali fiere di settore in Europa. L’Olio Biologico Calabrese custodisce un patrimonio di gusto e di storia di tutto il territorio: un bene di uso quotidiano che va preservato e valorizzato”. La giornalista Valentina Zinnoche ha moderato l’iniziativa, nell’ augurare una pronta guarigione alla prof. ssa Paola Bisonni, Preside dell’Istituto Tecnico Mancini, per questo impossibilitata a partecipare, ha passato il testimone al padrone di casa il dott. Enzo Perri che ha sottolineato  – “la forte mancanza di interventi e quindi l’impossibilità di promuovere gli uliveti, date anche dalla crisi del comparto olivicolo. Auguro di far pressioni sul Ministero affinché si possa affrontare il problema della qualità dell’olio e sulla necessità di rinnovare gli impianti. L’origine deve essere sempre più specificata, indagare sulle proprietà salutistiche per  poter assicurare agli agricoltori la qualità”. 

Subito dopo il dott. Adduci di Copagri ha preso la parola evidenziando l’importanza di creare progetti integrati di filiera e di ricerca rinnovando le strutture esistenti al fine di migliorare il sistema produttivo che oggi è polverizzato. Un’ interessate comunicazione orale sulle possibilità, tutele e interesse che l’intero comparto oleario riveste nelle politiche regionali e nazionali alla luce dei Regolamenti comunitari in materia di Biologico è stata presentata dal dirigente settore 3 Assessorato alla Agricoltura della Regione Calabria, il dott. Giovanni Aramini che ha parlato come il nuovo programma di sviluppo rurale possa in qualche modo dare una risposta a questa criticità. Ci sono degli incentivi alla coltivazione biologica, è importante utilizzare il prodotto bio nelle mense, nelle scuole. Con aiuti accoppiati riusciremo a mitigare in parte quello che sta succedendo oggi per i pagamenti di reti.

Tra le relazioni che hanno più colpito le potenziali applicazioni dei polifenoli dell’oliva, quella del dott. Renzo Bonofiglio. “Da bambino giocavo a fare il venditore di olio, così ha esordito e oggi mi ritrovo ad utilizzare lo stesso per la cura dei miei pazienti.  Abbiamo solo bisogno dei leader delle evidenza e chi oggi lo può fare se non la ricerca? Sfruttare le caratteristiche organolettiche dell’olio in una categoria di pazienti quelli in dialisi peritoneale, ci ha dato la possibilità di utilizzare delle sacche con dializzanti e soluzioni che producono una depurazione. Oggi, la dialisi peritoneale consente di deospedalizzare la malattia, sperimentando gli effetti dell’olio d’oliva sulla regressione della sclerosi della membrana peritoneale.

Gli effetti dei polifenoli li abbiamo riscontrati anche sulla tiroide ottenendo risultati soddisfacenti. La politica dovrebbe essere il garante della Polis ed il “faro” dovrebbe essere il merito come indicatore. Bisogna costruire un sistema in cui i giovani ricercatori possano essere accolti e poter esprimere liberamente le loro idee.”

Un altro interessante contributo è stato presentato dal dott. Francesco Vaia, Direttore Sanitario Presidio Policlinico Umberto I Roma, il quale riallacciandosi alle parole del dott. Bonofiglio, sul grande lavoro umanitario per farci capire quanto l’olio è importante nei progetti di ricerca. “La nostra sanità non deve essere vista come l’ospedale, il ristretto, ma bisogna potenziare sempre più il territorio e abituarci a vivere in un certo stile di vita. La dieta Mediterranea è importante per la nostra salute. Dobbiamo attuare la prevenzione all’interno della nostra vita”. Il suo invito è stato quello di avere più rispetto e sentire il bisogno di una visione unitaria, ma soprattutto dobbiamo amare noi stessi!

Infine il dott. Ernesto Perri direttore amministrativo Ministero Sviluppo economico, calabrese emigrato a Roma. Ricordando il profumo inebriante dei funghi calabresi ha evidenziato che la qualità dei prodotti costituisce il punto di forza. L’olio d’oliva ha ottenuto la certificazione IGP è questo il passo più importante. È fondamentale la tutela dei prodotti agroalimentari.

A chiudere gli interessanti interventi, il DG Assessorato Agricoltura Regione Calabria Giuseppe Zimbalatti, ringraziando il dott. Magliocchi per la fiducia e per aver organizzato questo importante incontro, cogliendo in pieno quello che ormai l’agricoltura non può essere considerato solo come settore specifico ma comprende e racchiude a sé molteplici aspetti. Il livello di sistema di produzione di aggregazione purtroppo in Calabria è molto basso, ma come l’esperimento del pres. Magliocchi che ha portato per tanti anni a quello che oggi è legato all’ IGP di Calabria, non preveda barriere ne di territori ne di produttori e coltivatori, questa è la dimostrazione che si può fare, così ha concluso Zimbalatti.

Un prodotto, quello calabrese che il mondo ci invidia e che ricerca in modo sempre più crescente. Sta agli operatori del settore, con il supporto della politica, in sinergia con il mondo della ricerca migliorare la produzione dell’olio d’oliva biologico.

L’incontro che ha visto una grande partecipazione di pubblico si è concluso con la degustazione della “cuccia vegetariana” piatto tipico in onore di Santa Lucia, preparato dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero Mancini.

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