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L’Unical conquista il terzo posto tra i grandi atenei statali e resta salda sul podio

È la prima grande università per i servizi agli studenti, migliora per internazionalizzazione e borse di studio

 

RENDE (CS) – L’Università della Calabria resta salda sul podio dei grandi atenei statali italiani nell’edizione 2023/2024 della prestigiosa classifica Censis. Per decretare quali siano le università migliori, l’analisi Censis considera un insieme di variabili che vanno dalle strutture disponibili ai servizi erogati e dalle borse di studio al prestigio internazionale degli atenei.

L’Unical, anche quest’anno, ha confermato il terzo posto tra i grandi atenei, con un punteggio di 90,2 a un soffio da Perugia (90,5) e a un solo punto da Pavia (91,2). 

L’ateneo calabrese conferma il primato assoluto – considerando tutti gli atenei sopra i 20.000 iscritti – per i servizi, con 107 punti su 110, superando non solo tutti i grandi atenei ma anche i mega (sopra i 40.000 iscritti) come La Sapienza di Roma o la Federico II di Napoli. La classifica tiene conto dei pasti erogati, dei posti e dei contributi per l’alloggio degli studenti. 

Balzo in avanti nella categoria “borse”, che tiene conto della spesa degli atenei per interventi a favore degli studenti: si passa da 102 a 105. Qui l’Unical conquista il secondo posto tra i grandi atenei, dopo Cagliari, che la precede per un solo punto, mentre supera tutti gli altri atenei che restano sotto i 100. Servizi e borse di studio per gli studenti sono tra i punti di forza dell’Unical, due aspetti che la governance tiene costantemente sotto attenzione, tanto più perché l’ateneo si mostra in controtendenza rispetto a quanto accade nel resto del Paese, dove il problema degli alloggi per gli studenti è drammaticamente attuale. L’Unical garantisce il posto letto e la borsa a tutti gli idonei, grazie a forti investimenti su edilizia e diritto allo studio.

La performance dell’Unical registra un miglioramento anche in altri importanti parametri, come “l’internazionalizzazione”, che sale da 75 a 78 – grazie anche all’investimento nell’offerta formativa con l’attivazione di 10 lauree magistrali in lingua inglese – e quello delle “strutture” che sale da 82 a 83. In leggero calo la voce “comunicazione e servizi digitali”, che scende da 100 a 98, pur restando a pari merito con la prima classificata Pavia, e il dato “occupabilità” che scende da 73 a 70, un parametro sul quale l’ateneo è penalizzato dal difficile contesto lavorativo meridionale.

«Questo risultato è motivo di grande soddisfazione per tutta la comunità universitaria – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – e conferma l’impegno costante dell’ateneo nel garantire un’offerta formativa di alta qualità, servizi efficienti e grande attenzione alle esigenze degli studenti. Al di là delle classifiche, la bontà dell’offerta formativa è certificata dal numero sempre crescente di giovani che scelgono la nostra università per costruire il loro futuro. A chiusura del bando di ammissione anticipata, infatti, le domande hanno fatto segnare un dato davvero straordinario: 31% di studenti in più rispetto all’anno accademico precedente. Dopo oltre un decennio di costante calo degli iscritti, dal mio insediamento l’Unical continua a crescere, in assoluta controtendenza rispetto al quadro nazionale. Ricordo che stiamo entrando ora nella fase delle immatricolazioni standard, le iscrizioni sono aperte dal 14 luglio al 25 agosto, e ci auguriamo di poter accogliere tanti nuovi studenti nel nostro bellissimo campus universitario. L’Unical è una vera e propria cittadella universitaria che, oltre a didattica e ricerca di qualità, offre la possibilità di vivere un’esperienza universitaria davvero unica. E nel prossimo anno il campus sarà ancor più animato con il potenziamento delle strutture sportive, l’apertura dei cinema e del caffè del teatro».

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