Oliverio inaugura il nuovo anno scolastico regionale

ROSSANO (CS) – È stato inaugurato ieri mattina a Rossano il nuovo anno scolastico regionale. Alla presenza delle autorità scolastiche, politiche, religiose e militari, studenti ed insegnanti si sono ritrovati presso l’aula magna dell’istituto tecnico industriale “Maiorana”. Presente anche il governatore della Regione, Mario Oliverio, e l’assessore alla pubblica istruzione Claudia Roccisano. “È stata scelta Rossano – ha detto Oliverio – e non poteva essere diversamente, in quanto l’alluvione del 12 agosto ha calamitato l’attenzione di tutti con il significativo sostegno di giovani volontari provenienti da ogni angolo della Regione. La Calabria è quella dei volti belli dei nostri giovani. Basta vittimismo, quindi: dimostriamo con i fatti che siamo un popolo di operosi e cervelli intelligenti”. La giornata è stata accompagnata anche dai cori delle orchestre formate da studenti provenienti da tutto il territorio regionale. Infine sono stati consegnati degli alberelli d’ulivo, simbolo di rinascita, ad ogni scuola cittadina, che provvederà a piantarli nei rispettivi cortili.

Servizio video:

Alluvione, vertice operativo con commissario Forte

download (26)ROSSANO (CS)  – Alluvione 2015, al via la fase operativa per individuare e programmare gli interventi di ripristino e messa in sicurezza del territorio. Il commissario delegato per la gestione dello stato di emergenza, Ernesto Forte, ha incontrato i rappresentanti dei comuni di Rossano e Corigliano per pianificare l’avvio delle opere. I 3,9milioni di euro, assegnati dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 agosto a seguito della calamità alluvionale, saranno destinati esclusivamente a finanziare le opere di somma urgenza necessarie per completare le diverse opere messe in cantiere dai due comuni dell’Area urbana e dalla Provincia di Cosenza. Questi fondi saranno ripartiti tra i tre Enti in base alle esigenze esposte sul tavolo tecnico della Prefettura lo scorso 19 agosto.

Ieri mattina (lunedì, 5 ottobre) una delegazione del Comune di Rossano, guidata dal vice sindaco Guglielmo Caputo, insieme al dirigente del settore Lavori pubblici, Vincenzo Di Salvo, al responsabile del centro Com della ProCiv cittadino, Luigi Forciniti, e al dirigente del settore Affari generali, Domenico Costarella, ha partecipato all’incontro operativo convocato dal commissario Ernesto Forte nella sede della Protezione civile regionale a Catanzaro. Alla riunione, erano presenti anche il consigliere provinciale Franco Bruno per conto della Provincia di Cosenza, i tecnici comunali e il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci.

 

Abbiamo rimarcato – dichiara Caputo – il carattere d’urgenza che rivestono gli interventi da attuare in Città per ripristinare lo stato di sicurezza dell’assetto urbano. Molti lavori sono stati già messi in cantiere altri, sui quali è in corso lo studio geologico e di progettazione, saranno avviati nelle prossime settimane. Tutte le opere – spiega ancora il vice Sindaco e assessore alla Protezione civile, che ha preso parte al vertice catanzarese delegato dal Primo cittadino impegnato a sua volta nella cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico – avranno la supervisione del commissario delegato Ernesto Forte che stabilirà anche l’eventuale carattere d’urgenza per la messa in atto di altri interventi. Intanto, nella riunione di ieri abbiamo stabilito i primi indirizzi sulle somme da destinare alle due Città di Rossano e Corigliano, con una quota anche da attribuire alla Provincia. Sicuramente, da quanto potuto percepire, c’è tutta l’intenzione di rendere proficua e subito operativa la macchina degli interventi. Nonostante si trattasse di un incontro operativo mirato solo a pianificare le attività di somma urgenza, abbiamo rimarcato – precisa Caputo – così come da tempo sta facendo il sindaco Antoniotti, l’esigenza di provvedere ad un piano risarcitorio per tutti quei cittadini ed imprenditori che nel corso del nubifragio hanno subito danni. Dal canto nostro continueremo a lavorare, insieme agli uffici comunali, per garantire il miglior assist alla Protezione civile regionale e a tutta la fase operativa degli interventi. Abbiamo tutta l’intenzione – conclude il vice Sindaco – di far ripartire la nostra Città.

 

Il prossimo step, sul quale l’ufficio tecnico è già a lavoro, sarà quello di fornire al commissario Forte un report dettagliato, corredato di progetti e preventivi spese, di tutti gli interventi da attuare con urgenza.

Anziché difendere i lavoratori, si prova ad intimidirli!

download (25)CATANZARO (CZ) – In stile intimidatorio e citando a sproposito normative, come l’A.C.N.Q., alcune organizzazioni sindacali cercano di spaventare e fare indebite pressioni sui lavoratori che li hanno emarginati nelle ultime elezioni RSU, sulle stesse RSU e sui dirigenti regionali. Un giorno forse queste organizzazioni capiranno che le RSU, elette democraticamente dai lavoratori, rispondono solo a questi ultimi e non certo alle segreterie dei sindacati, i quali hanno provato in tutti i modi (cercando di farlo, inutilmente, tuttora) a condizionarne la regolarità della loro funzione, come dimostrano le indicazioni di boicottaggio prima e la delirante nota che adesso è pervenuta, ad opera di due organizzazioni sindacali uscite pesantemente sconfitte dalle elezioni RSU, visto che i lavoratori, come detto, hanno decisamente preferito dare un segnale di profondo cambiamento dando fiducia ai rappresentanti di organizzazioni come la USB. Non rassegnandosi all’idea che le RSU elette possano continuare a svolgere la loro autonoma funzione di difesa dei diritti e degli interessi dei lavoratori, scevre dai condizionamenti dei sindacati, hanno pensato bene di cercare di intorbidire le acque con diffide e, implicitamente, minacce piuttosto gravi. Infatti attraverso una nota inviata al Presidente della Giunta regionale, ai dirigenti vari della regione e addirittura alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza ed alla Corte dei Conti (peccato che, per distrazione probabilmente, abbiano dimenticato la Commissione Antimafia, il Presidente della Repubblica, il Presidente della Commissione Europea e, perché no, anche il Segretario Generale dell’Onu), invitano a non convocare più le RSU!!!!!! Senza voler scendere al livello davvero basso toccato nella nota, è il caso di soffermarsi solo sulle questioni da loro toccate. L’elezione delle RSU decisa direttamente dai lavoratori, è stata ratificata e certificata dall’Aran, per cui gli eletti sono legittimati ad esercitare la propria funzione. Come dovrebbe essere, poi, ben noto, agli estensori della nota, fin quando le RSU non provvederanno, se lo riterranno, ad emanare il nuovo regolamento interno o ad emendarlo, continua a vigere quello precedente. E’ il regolamento vigente (ratificato, è il caso di ricordarlo, dalle RSU uscenti dove le due organizzazioni erano molto ben rappresentate) e non una invenzione estemporanea di qualcuno, quindi, a prevedere che, nel caso di reiterata assenza di membri della RSU, questi siano dichiarati decaduti, cosa che coerentemente, questa RSU ha giustamente fatto Non di dimissioni, dunque, si tratta come pretestuosamente accennato dagli estensori della nota, bensì di sostituzioni decise nell’ambito del regolamento. Qualora il Presidente della Giunta, o in sua vece i dirigenti delegati a farlo, non convocassero nelle riunioni la RSU legittimamente eletta, commetterebbero, in quel caso sì, un grave arbitro, da denunciare agli organi giudiziari competenti. Per cui davvero non comprendiamo come si possa istigare il Presidente della Giunta regionale, informando nel contempo anche organi giudiziari, a Unione Sindacale di Base Federazione Pubblico Impiego Calabria FEDERAZIONE REGIONALE CALABRIA P.I. Via Leonardo da Vinci, n. 10 – 88046 Lamezia Terme  tel. 0968.442551 – fax 0968.446702 –  calabria.pubblicoimpiego@usb.it  www.calabria.usb.it commettere illeciti che si verificherebbero se le RSU non fossero convocate, come queste OO.SS. chiedono!!!! Appare poi quantomeno bizzarro che, per contestare un verbale del 21 settembre, venga citata e presa in esame, una delibera successiva, cioè del 24 settembre; ancora una volta, dunque, è pretestuoso e privo di riferimenti giuridici, mettere in discussione la validità di quanto deliberato dalle RSU nella seduta del 21 settembre, la cui efficacia non può, ovviamente, essere vanificata da una delibera successiva. Per quanto attiene, infine, al monte ore di permessi spettanti alle RSU, ci piacerebbe davvero riuscire a comprendere dove sia il problema, visto che nella stessa nota (anche se in un inciso non evidenziato in grassetto, forse per provare a camuffarlo), viene riportato quanto previsto in materia, nell’accordo del ’98 e cioè che “il monte ore permessi viene gestito autonomamente dalle RSU”; in più, si omette di scrivere che gli stessi delegati RSU, non devono essere autorizzati a fruire dei permessi (entro i limiti concessi), ma devono limitarsi a comunicarlo per tempo all’amministrazione di appartenenza”, per cui è davvero una ingerenza intollerabile che OO.SS., pretendano di poter intervenire sull’argomento. Certo, poi, che se OO.SS., anziché muoversi nell’ambito della tutela dei diritti sindacali, si mettono a discutere su come limitarli questi diritti (come se non ci pensassero già abbastanza i governi e le amministrazioni), si comprende perché i lavoratori del pubblico impiego si trovino in questo stato. In tutti i casi, pensiamo che sinora non sia stata assolutamente messa in discussione la razionale distribuzione delle risorse, in quanto se quelle RSU, anziché boicottare continuamente le riunioni, si fossero presentate, avrebbero fruito anch’esse dei permessi. In conclusione non possiamo non rilevare come, in mancanza di argomentazioni valide ed in mancanza della volontà di porre in essere azioni idonee alla difesa dei lavoratori, queste organizzazioni sindacali provino a “buttare tutto in caciara”, cercando di riemergere dal ghetto nel quale i lavoratori le hanno giustamente collocate. I lavoratori hanno bisogno di essere tutelati, non di chiacchiere, per cui noi della USB, riteniamo, invece, come abbiamo sempre fatto, che le RSU abbiano un proprio ruolo specifico, diverso da quello dei sindacati, per cui noi non dobbiamo e non vogliamo intervenire, se non per ribadire e difendere la loro autonomia

Consegnati e avviati i lavori del quarto lotto funzionale del castello aragonese

il castello
il castello

CASTROVILLARI (CS) – Consegnati e avviati, con procedura d’urgenza per i tempi indicati dalla Regione e  per non perdere l’erogazione che dovrà essere rendicontata con gli interventi entro il 2015, i lavori di “Restauro e Recupero del Castello Aragonese, IV Lotto funzionale” dell’importo progettuale di € 727.500,00, finanziato nell’ambito del POR Calabria FESR 2007/2013 PISL “Borghi Storici del Pollino” e che si avvale di un co-stanziamento del Comune di Castrovillari pari a circa 28mila euro.

Lo rende noto il Sindaco, Domenico Lo Polito il quale ricorda che “l’intervento nel rione Civita, che sarà definito entro la fine dell’anno, renderà completamente utilizzabile il maniero, consegnandolo, del tutto,  al patrimonio storico,architettonico e culturale della città.”

“I nuovi ambienti, che scaturiranno dai lavori-spiega il primo cittadino-, doteranno il fortilizio  , tra l’altro, di sale espositive , di sale riunioni/lettura, sottolineandone, così, con l’allocazione possibile dell’Archivio Storico Comunale, la valenza culturale. Inoltre l’intera area sarà video – sorvegliata.”

“Un’opportunità in più per lo sviluppo locale, per la creazione di un Centro Arti e per continuare a dare quella crescita alla città, seguendo la sostenibilità- aggiunge –  che si inserisce anche nel contesto delle altre iniziative già messe in cantiere da questa Amministrazione.

“ Un’occasione, insomma,   per continuare ad imprimere quella caratterizzazione all’area e come testimoniano le attività avviate per una vera crescita delle capacità e delle vocazioni presenti oltre che come nuova opportunità per tutte quelle associazioni che operano nel campo culturale ed artistico.”

“L’opera – fa presente ancora il Sindaco, Domenico Lo Polito-,  con altre azioni in programma ed in svolgimento , preannuncia una nuova stagione turistica del capoluogo del Pollino,proteso al rilancio del suo patrimonio, come quello del rione Civita che, insieme ad altre eccellenze disseminate pure nelle aree rurali, sono il reale volano di sviluppo sostenibile ed economico di Castrovillari.”

Torna nella sua Cosenza per ritirare il premio della Commissione Cultura il chitarrista e compositore Antonio De Rose

il chitarrista Antonio De Rose
il chitarrista Antonio De Rose

COSENZA (CS) – Da Cosenza partì a 13 anni, perché nel ’60  il Conservatorio non c’era ancora e per imparare a suonare la chitarra – una folgorazione la sua – si iscrisse a Roma al “Santa Cecilia”. Vi entrò da studente e lì rimase come docente per tantissimi anni, uscendone due anni fa per raggiunti limiti di età. Ma Antonio De Rose, eccellenza cosentina del mondo della chitarra, non si sente affatto un pensionato. E a dimostrarlo è la sua indole di giramondo e di musicista e compositore che ha tanti interessi, non solo la musica, e che non sta mai un attimo fermo, quasi avesse l’argento vivo addosso. Continua a tenere concerti con la sua inseparabile chitarra e a comporre. Composizioni che è un piacere ascoltare. E intanto non dimentica i suoi trascorsi da poeta, il suo primo amore. E tanto la sua poesia, quanto la sua prosa, fluida e piacevolissima, sono confluite in un libro, “Gente di Cosenza – Strambotti Meridionali e Natalizi”  che è una sorta di amarcord in riva al Crati, ricco di aneddoti sulla sua infanzia e sulla Cosenza di un tempo alla quale De Rose guarda con un pizzico di nostalgia.

In uno dei suoi ricorrenti andirivieni tra Roma, dove vive, e Cosenza, che ama visceralmente e con la quale non ha mai reciso il cordone ombelicale, è tornato nella città che gli ha dato i natali per ricevere il premio, una sorta di tributo alla carriera, dalla Commissione Cultura del Comune. La cerimonia, svoltasi nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, è stata introdotta dal Presidente Claudio Nigro.

A presentare l’ospite, la Vice Presidente Maria Lucente che ha parlato di Antonio De Rose come di “un artista poliedrico e dotato di particolare versatilità ed arguzia, oltre che di talento e spessore”. Per il consigliere Francesco Perri, intervenuto subito dopo, il chitarrista cosentino  “è una delle eccellenze migliori della nostra città che all’estero danno lustro alla nostra terra con un significativo ritorno d’immagine”.

Fondatore del gruppo “La tigre in corridoio”, sorta di cenacolo poetico che produsse negli anni ottanta dapprima un laboratorio di poesia tenuto da Elio Pagliarani, che amava definire quell’esperienza come “un’orchestrina vocale”, e poi una vera e propria rivista, “Il Bollettino di poesia”, che raccolse attorno ad essa firme prestigiose come Giorgio Caproni, Amelia Rosselli, per anni musa ispiratrice de “La Tigre in corridoio” e Valerio Magrelli, quando si dedicò pienamente allo studio della chitarra, Antonio De Rose ebbe fior fior di maestri: Mario Gangi in Italia e Josè Tomas e Andrès Segovia in Spagna. Di quest’ultimo ha saputo cogliere il meglio mantenendo la giusta distanza, senza quel compiacimento adorante che erano soliti mostrare i segoviani più sfegatati.

Poi arrivarono i corsi di perfezionamento con  Angelo Gilardino all’Accademia “Perosi” di Biella. Ed è proprio Gilardino a considerarlo, a giusta ragione, un chitarrista colto.

Di Antonio De Rose si ricordano, inoltre, le numerose trasmissioni radiofoniche in Rai sulla chitarra, nelle quali contribuì ad inventare quasi uno stile, fatto di chiarezza e grande competenza professionale che bandiva dalla sua esposizione le espressioni roboanti a beneficio, invece, di una semplicità e bonomia fuori dal comune, ma che gli procurava le simpatie degli addetti ai lavori. De Rose ha suonato nei teatri più importanti d’Italia e non si contano le sue tournèe all’estero : dall’Europa, all’India, dal Venezuela, al Perù fino al Brasile.

Non è un caso che il secondo brano, dedicato al suo maestro Mario Gangi e che ha regalato ieri alla platea della Sala “Quintieri” del “Rendano”, insieme al flauto di Daniela Troiani, risulti impregnato di sonorità samba o tipiche dello choro brasiliano che, in alcuni passaggi, evocano le atmosfere di alcuni film musicati da Piero Piccioni.

Quando arriva il momento di prendere la parola si dice “commosso e grato alla Commissione cultura”. Prima di imbracciare  la chitarra e suonare insieme a Daniela Troiani, legge due brani tratti dal suo libro “Gente di Cosenza” ricordando alcuni episodi della sua infanzia, quando si soffermava ad ammirare il giardino “Passalacqua” nel centro storico, nelle giornate di neve. E ricorda com’era Cosenza quando con le bici grandi e senza freni ci si arrischiava per la discesa del Palazzo del Governo, quando “non si avìa nenti e non ci si sentiva poveri”.

La sua attività di docente di chitarra lo ha visto insegnare a Bologna, La Spezia, Campobasso per poi tornare piacevolmente nella sua Cosenza dove si fermò, negli anni ’80, per quattro anni. Ricorda ancora i nomi di due tra gli allievi migliori, Raffaele Marino e Fabio Federico. A Cosenza ha fatto ritorno ora non solo per ritirare il riconoscimento della Commissione cultura, ma anche per festeggiare il venticinquesimo anno del suo sodalizio artistico con la flautista Daniela Troiani che a Cosenza ha messo radici dal 1985 e con la quale ha formato un duo importante che continua a svolgere la sua attività concertistica, sia in Italia che all’estero.

E basta sentirli suonare per capire quanto siano affiatati.

L’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria” partecipa ad Expo 2015 con un suo spazio espositivo

Banchetto Expo 2015RENDE (CS) E’ in corso di svolgimento fino al prossimo 9 ottobre presso il Castello Sforzesco di Milano nell’ambito di EXPO 2015 il terzo Festival dell’Acqua al cui interno, dal 7 al 9 ottobre, sono state organizzate tre sessioni espositive ed illustrative legate alle seguenti tematiche: “L’agricoltore illuminato e l’acqua in Calabria: fra territorio e tecnologie”, in programma per domani sette ottobre; “Acqua da pulire, recuperare, controllare”, previsto per giovedì 8 ottobre; “Energia e acqua”, come spazio di chiusura nella giornata di venerdì 9 ottobre.

Una iniziativa promossa da FederUtility, alla quale, con il coordinamento della prof.ssa Patrizia Piro, del dipartimento di Ingegneria Civile dell’UniCal, hanno aderito l’Università della Calabria, l’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria, l’Associazione Idrotecnica Italiana, il Centro di Formazione Sanitaria FOCUS di Cosenza, nonché le seguenti imprese: Majone&Partners, Petroltecnica, SM&S, Barthauer, S.I.G.M.A. water e Zecca.

Per l’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, l’evento costituisce una buona occasione di presentazione a livello nazionale, attraverso del materiale illustrativo, dei propri obiettivi e fini legati alla conoscenza e promozione dell’Università della Calabria con le sue attività di ricerca e formazione, soprattutto con il suo patrimonio umano rappresentato dai propri laureati.

Uno spazio utile a presentare anche l’opera editoriale “L’Università della Calabria, dalla legge istitutiva alla sua realizzazione. Un sogno che si avvera” di Aldo Bonifati, pubblicato dalla Pellegrini Editore.

Si parte domani con il primo seminario sull’agricoltura in cui le risorse idriche e le risorse energetiche sono da sempre considerate strettamente collegate alla sua valorizzazione. L’agricoltura infatti può presentare importanti ricadute sul sistema idrico/ambientale e sull’utilizzo delle energie convenzionali cui si accompagna normalmente produzione di CO2. Il seminario che trae origine da esperienze condotte dall’Università della Calabria consentirà di esaminare fra l’altro l’impatto connesso alla produzione di olio d’oliva dovuto ai residui (solidi e liquidi) di lavorazione e i sistemi di recupero e valorizzazione di tali residui.

Nella prima parte del seminario, che si aprirà con l’indirizzo di saluto di Claudia Sorlini, del Comitato Scientifico per Expo, e con l’introduzione del Rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, si parlerà in particolare della “Produzione di agrumi, olio e acque di vegetazione”, con relazioni di: Silvia Mazzuca, Enza Calabrò, Gennaro Nigro, Giancarlo Statti, dell’Università della Calabria; nonché di Felicetta Liguori (Imprenditrice Agroindustriale), e Massimiliano Baldini (AQP SpA).

Nella seconda parte si parlerà dell’uso ottimale dell’energia nel comparto agricolo con relazioni di Anna Pinnarelli e Petronilla Fragiacomo, dell’Università della Calabria.

Rende, 6 ottobre 2015

Franco Bartucci

Portavoce Associazione Internazionale

“Amici dell’Università della Calabria

XXXV Sagra dell’uva e del vino: il consuntivo dell’Assessore Pastore

Loredana Pastore
Loredana Pastore

COSENZA (CS) – “Il successo della XXXV edizione della Sagra dell’Uva e del Vino di Donnici è un dato incontrovertibile, suffragato da cifre ancora da verificare, ma che si attestano, nella sola serata di sabato, intorno a circa ventimila presenze. Un record che ci riempie di soddisfazione e che ci fa riflettere sulla crescita di una manifestazione che va strutturata per il futuro in termini ancora più estesi, per far sì che il vino Donnici, che già fa parte della sottozona del marchio Dop Terre di Cosenza, possa sempre di più varcare i confini nazionali ed affermarsi anche in contesti europei ed internazionali, come per qualche etichetta già avviene.”

Lo afferma l’Assessore alla crescita economica urbana Loredana Pastore, alla sua prima sagra dell’uva da amministratrice del Comune di Cosenza, visibilmente compiaciuta per il risultato ottenuto dalla manifestazione.

“Non può essere un circoscritto e brutto episodio riportato oggi sulla stampa a ridimensionare il successo della Sagra e l’ottimo lavoro svolto dai ragazzi dell’Associazione “Vivi Donnici” che per il quarto anno consecutivo hanno organizzato, in ogni minimo dettaglio, sicurezza compresa, la collaudata iniziativa.

Molto riuscite – prosegue Loredana Pastore – le attività collaterali, i giochi nelle contrade e il Palio degli asini, affollatissimo di spettatori. Per non parlare dell’iniziativa “Cinque sensi di marcia”, data “in prestito” alla sagra dalla collega di giunta Rosaria Succurro e che ha entusiasmato i partecipanti conducendoli sulla strada del vino e dei sapori del “Brutium”.

Quel che ci incoraggia enormemente è l’indotto economico che si è creato nei tre giorni della sagra che ha consentito alle attività commerciali della zona e non solo del borgo di Donnici di tirare un sospiro di sollievo, dopo la crisi che ha travolto anche questo settore.

Anche il feedback altamente positivo ricevuto dalle cantine che hanno aderito alla Sagra ci fa ben sperare per il futuro. Ora occorre rimettersi subito al lavoro e programmare sin da questo momento la prossima edizione, cercando in tutti i modi di creare attorno a Donnici e al suo vino un vero e proprio brand la cui riconoscibilità e il cui valore siano spendibili nel resto d’Italia. Prima di questo, però – è ancora Loredana Pastore a parlare – occorre che le etichette del vino Donnici entrino a pieno titolo anche nei nostri ristoranti dove la prima proposta dei ristoratori non può non riguardare anzitutto il nostro vino. Accanto al vino delle produzioni del Donnici, quello delle sei aziende del Dop Terre di Cosenza, bisognerà, inoltre, non trascurare e, se possibile, esaltare, anche le produzioni minori, quelle che si devono ai diversi e motivati viticoltori e contadini sparsi sul territorio capaci di prolifiche vendemmie, accompagnate da risultati altrettanto soddisfacenti”.

Un ringraziamento particolare all’Assessore Loredana Pastore è stato rivolto dall’Associazione “Vivi Donnici” per la disponibilità dimostrata. Dal canto suo l’Assessore ha poi ringraziato la Polizia Municipale e l’Amaco per il supporto dei bus navetta a bordo dei quali molti visitatori hanno potuto raggiungere i luoghi della sagra dopo aver parcheggiato le proprie autovetture.

 

Arpacal presenta nuovo progetto ad Expo2015: i cinghiali cosentini per il monitoraggio della radioattività ambientale

Le abitudini alimentari dei cinghiali che vivono in provincia di Cosenza, e la loro utilità nelle attività di monitoraggio della radioattività ambientale, sono oggi al centro dell’attenzione dell’Expo2015, nell’ambito della due giorni di convegni “Ambiente Sano per una Alimentazione Sana”, organizzata dall’AssoArpa, l’associazione delle Agenzie regionale per la protezione dell’ambiente italiane, e dall’Arpa Lombardia.durante_assoarpa_expo2015

Attraverso le abitudini alimentari dei cinghiali presenti in provincia di Cosenza, quindi, è possibile monitorare e mappare la radioattività ambientale presente sul territorio, contribuendo ad implementare la base dati nazionale della RETE RESORAD, che analizza l’andamento spazio-temporale delle concentrazioni dei radioelementi nelle matrici dei diversi comparti ambientali ed alimentari interessati dalla diffusione della radioattività e dal suo trasferimento all’uomo. Gli effetti delle nubi provenienti dal disastro nucleare di Chernobyl in Ucraina (1986), così come quello recente di Fukushima in Giappone (2011), infatti,  continuano ad essere controllati anche attraverso l’analisi, prima dell’immissione sul mercato,  di selvaggina, bacche selvatiche, funghi selvatici e pesci carnivori di lago (RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE n.274/2003).

Il monitoraggio attraverso i cinghiali, e più precisamente attraverso l’analisi di carne macellata da cinghiali cacciati in determinati territori della provincia, è un progetto voluto dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza – Area Igiene degli Alimenti di Origine Animale e dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) – Dipartimento provinciale di Cosenza, con la collaborazione dell’Ambito territoriale di Caccia 2 e 3 di Cosenza e da diverse associazioni venatorie cosentine.

Il progetto, i cui primi dati sono stati presentati a Cosenza nel maggio scorso in occasione della conclusione del primo semestre di operatività, è stato quindi illustrato oggi ad Expo2015 dall’ing. Giacomina Durante, tecnico del Laboratorio Fisico del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal, nel corso della Sessione dal titolo “Esplorando i legami tra Qualità Ambientale ed Alimentare”.

Emanuela Altilia (Fi) su nomina di Tallini e Mangialavori

Emanuela Altilia, membro dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia Calabria si esprime con soddisfazione in merito alle nomine degli onorevoli Tallini e Mangialavori a Coordinatori Provinciali del Partito: ForzaItalia

«Plaudo alle scelte effettuate dall’on. Jole Santelli, coordinatrice regionale di FI, per le nomine dei consiglieri regionali Tallini e Mangialavori quali coordinatori provinciali di Catanzaro e Vibo Valentia. Agli amici Mangialavori e Tallini esprimo le mie congratulazioni nella certezza che sapranno interpretare questo incarico con serietà e abnegazione. Entrambi avranno modo di dimostrare quanto sia importante il contatto diretto con i territori, soprattutto in un momento in cui la nostra Regione si ritrova a vivere una delle pagine peggiori della sua storia, grazie alla totale incapacità di un centrosinistra che continua ad occuparsi solo dei suoi problemi interni, pur di mantenere il potere. Forza Italia, oggi più che mai, con le nuove nomine,  dimostra di continuare nell’opera di riorganizzazione e slancio. Uno slancio che necessita di maggiore aggregazione, unità d’intenti, e certamente deve segnare la fine di personalismi e azioni individuali, ma che deve garantire il massimo coinvolgimento di tutti quegli elettori, e sono tanti, che continuano a credere nel centrodestra».

Allenamento e partenza per Catania per gli uomini di Roselli

COSENZA – Seduta mattutina per la squadra di Roselli sul prato del “Gigi Marulla“. Ancora a parte Christian Caccetta: per lui quest’oggi solo corsetta.

Ph. www.ilcosenza.it
Ph. www.ilcosenza.it

Dopo il riscaldamento, il Mister ha fatto eseguire ai propri calciatori movimenti di gioco con palla a mano e cross in area con i piedi. L’allenamento è stato intervallato da alcune fasi di stretching. Successivamente spazio ad una partitella a campo ridotto (10 contro 10). Sono andati a rete: Pinna (batte il portiere Saracco con un tiro al volo su cross di Puterio), Arrigoni, Raimondi, Statella e Tedeschi. allenamentoGiorgio Roselli ha provato diverse soluzioni in difesa, mentre Arrigoni da un lato e Fiordilino dall’altro, sono stati coloro i quali hanno gestito l’impostazione di gioco. I calciatori del Cosenza hanno ripetuto diverse volte, nel corso dell’odierno allenamento, schemi con palla da fermo e conseguenti cross nel mezzo: il tutto in ottica offensiva. Non sono mancati i consueti calci di rigore.

Al termine della seduta di rifinitura il tecnico Giorgio Roselli ha diramato la seguente lista dei convocati:

PORTIERI: Perina, Saracco

DIFENSORI: Blondett, Ciancio, Corsi, Di Somma, Novello, Pinna, Soprano, Tedeschi

CENTROCAMPISTI: Arrigoni, Criaco, Fiordilino, Guerriera, Minardi, Statella 

ATTACCANTI: Arrighini, La Mantia, Raimondi, Ventre

La squadra è successivamente partita alla volta di Catania dove domani alle ore 15, presso lo Stadio Massimino, affronterà la compagine siciliana. Ecco la probabile formazione: (4-4-2)  Perina; Corsi, Blondett, Tedeschi, Ciancio; Criaco, Arrigoni, Fiordilino, Statella; Arrighini, Raimondi (La Mantia).

 

Alessandro Artuso