Provincia di Catanzaro: “Nessun rischio per il pagamento degli stipendi dei dipendenti della nostra provincia”

CATANZARO – “Nessun rischio per il pagamento degli stipendi dei dipendenti della Provincia di Catanzaro. Nonostante le difficoltà economiche e i tagli determinati dalla legge di stabilità e dalla riforma Delrio, le casse dell’Ente intermedio sono in una situazione che non desta preoccupazione, da garantire – di fatto – una solidità finanziaria tale da non mettere in discussione la liquidazione delle spettanze”. E’ questa la nota, certamente positiva, emersa nel corso dell’incontro di questa mattina tra il presidente Riordino provincia, riunione sindacatidella Provincia, Enzo Bruno, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e della Rsu convocata per fare il punto sulla legge di riordino delle Province al vaglio dell’Osservatorio regionale e in via di definizione in questi ultimi giorni. All’incontro che si è tenuto in Sala Giunta hanno preso parte, oltre al presidente Bruno: il segretario generale, avv. Vincenzo Prenestini, il Dirigente del Settore Personale  dottor Antonio Russo, il dirigente del Settore  Amministrazione, dott.ssa Anna Perani, il dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria dottor Giuseppe Canino, il Dirigente del Settori Polizia Provinciale e  Partecipate, dott. Antonio Giulio Frustaci, il dirigente del Settore Avvocatura avv. Federica Pallone, il Dirigente del Settore Viabilità, ing. Floriano Siniscalco e il dirigente del Settore Attività produttive dottoressa Rosetta Alberto. Per le RSU presenti: Sirianni Adriano, Motta Eugenio,  Caparello Francesco; Caruso Nicola, Marino Vincenzo, Procopio Serinuccia , Scarfone Giorgio, Lucchino Salvatore, Alfarano Pietro, Capriglione Ettore, Lucia Loredana, Esposito Antonio; Tallini Luciana (Cug); Segretari territoriali: Bruno Talarico (Cigl), Eugenio Celi  (Csa), Francesco Caparello (Uil Fpl). Nel corso dell’incontro, sindacati ed Rsu hanno posto una serie di interrogativi e sollecitazioni per chiarire le modalità di riordino, con particolare riferimento al trasferimento di personale che rientrerà nei ruoli della Regione, e sulle funzioni delegate (Agricoltura e Formazione professionale) che saranno “restituite”. Il presidente Bruno – supportato dai dirigenti – si è soffermato sull’articolazione della legge in via di definizione al doppio tavolo regionale, politico-amministrativo e sindacale, restando a disposizione di sindacati e rappresentanti dei dipendenti. Per domani è stata convocata una ulteriore riunione per la definizione dell’articolato.

Rossano, al via il contest “Il fuoco di San Marco più cliccato della Bizantina”

locandina contest san marco 2015La Pro Loco Rossano “La Bizantina” nell’ambito delle sue attività rivolte alla tutela e valorizzazione del patrimonio identitario e folcloristico, in collaborazione con l’Associazione Fotografica Luce,  con il patrocinio e supporto del Comune di Rossano Assessorato al Turismo,  indice ed organizza il  contest on-line in Facebook che rientra tra le iniziative atte a promuovere e valorizzazione la tradizione legata alla 179^ edizione dei Fuochi di San Marco 2015, denominato “IL FUOCO DI SAN MARCO PIÙ CLICCATO DELLA BIZANTINA – #CLICK179FUOCHIDISANMARCO”.

La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti i cittadini privati, associazioni, attività commerciali, gruppi scolastici,  gruppi ecclesiastici, che accenderanno delle focarine, autorizzate dal Comune, nel centro storico di Rossano in occasione della manifestazione. Le foto del Concorso avranno come soggetti principali i Fuochi di San Marco.

Bando per alloggi universitari, Polimeni: “Occasione sprecata dal Comune di Catanzaro”

CATANZARO – Polimeni-Marco“La Giunta comunale di Catanzaro ha licenziato con delibera numero 382 del 5 agosto 2015 uno schema di protocollo d’intesa con la Fondazione Università Magna Graecia di Catanzaro per la realizzazione di un programma di interventi comuni, finalizzati all’accrescimento dell’offerta di alloggi ubicati nella città di Catanzaro, da concedere in locazione a studenti fuori sede iscritti all’Università degli Studi di Catanzaro, delegando il sindaco alla stipula”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere provinciale, Marco Polimeni.
“Si instaurava, in questo modo, un rapporto di convenzione con la Fondazione Umg – spiega Polimeni –  per partecipare all’avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse in attuazione della legge regionale n.33/2009 presso il Dipartimento Lavori pubblici, edilizia residenziale, politiche della casa, volto a definire un programma di interventi per la soluzione di problemi abitativi di particolari categorie sociali, indicando nella Fondazione Università Magna Graecia di Catanzaro il soggetto attuatore dell’intervento di ristrutturazione della ex scuola Chimirri, al fine di insediare residenze universitarie nel centro storico. Il Comune di Catanzaro ha partecipato al bando per due milioni di euro”.
“Peccato, però, che gli uffici non si sono accorti che il limite di partecipazione al finanziamento previsto dal bando era di 800 mila euro. La manifestazione di interesse, neanche a dirlo, è stata bocciata – aggiunge ancora il consigliere provinciale -. A pagarne le spese non solo la Fondazione stessa, che pur essendo esente da colpe, perde un’occasione di sviluppo, bensì anche i tanti studenti che avrebbero potuto fruire di abitazioni low cost e nel cuore della città. Sono queste le strategie che il Comune di Catanzaro intende mettere in campo per la riqualificazione del centro storico? E’ questo il valore aggiunto offerto dalla Giunta tecnica? Viene da chiedersi, anche, qual è il contributo di quei colleghi che hanno fatto quadrato attorno al sindaco (alcuni dei quali anche con specifiche competenze in materia) in un rinnovato patto di fiducia con il nobile fine di rafforzare il “progetto Abramo” per la città, rimodulando il programma elettorale. Troppo spesso le dichiarazioni d’intenti sono state derubricate a mancate occasioni, rimaste una macchia di inchiostro sulla carta. Una triste realtà – conclude Polimeni – che si cerca di nascondere, distraendo l’attenzione della collettività direttamente interessata a quegli obiettivi mancati, rivolgendo lo sguardo alla pagliuzza negli occhi di altri livelli politici e amministrativi in modo che la trave non vada di traverso”.

Firmata una convenzione tra l’Unical, il Cnr e la IT Consult

unicalRENDE (CS) – Università della Calabria, Consiglio Nazionale delle Ricerche e IT Consult S.r.l. insieme, per sviluppare tecniche e sistemi innovativi nel campo della conservazione dei documenti digitali. L’iniziativa è stata formalizzata ieri con la firma di una convenzione da parte del rettore, Gino Mirocle Crisci, del presidente del Cne, Luigi Nicolais e dell’Amministratore delegato dell’azienda, Giovanni Marrè. In particolare, la Convenzione prevede la definizione:

  1. dell’architettura di un sistema di conservazione dei documenti digitali basato su tecnologie non proprietarie;
  2. dei set di metadati del documento informatico, del documento amministrativo informatico e delle aggregazioni documentali omogenee;
  3. (e la generazione) del persistent identifier per i documenti informatici;
  4. delle modalità di accettazione/rifiuto dei pacchetti di versamento e delle metodologie di ingest dei documenti informatici;
  5. delle procedure e delle metodologie per lo scarto del pacchetto di archiviazione allo scadere di intervalli temporali determinati;
  6. delle procedure e delle metodologie per la realizzazione di copie finalizzate alla costituzione dei pacchetti di esibizione.

Per l’Università della Calabria, responsabili scientifici sono Roberto Guarasci, Domenico Talia e Anna Rovella; responsabili tecnici, invece, Anna Russo e Fabrizio Di Maio. I risultati eventualmente ottenuti dalle attività di sperimentazione sono di proprietà comune dei contraenti, ciascuno dei quali potrà utilizzarli o sfruttarli, anche autonomamente.

Ionadi, scoperto arsenale nascosto in ovile

Carabinieri scoprono arsenale e arrestano pregiudicato a IonadiIONADI (VV) – E’ stato scoperto in un ovile di Ionadi, nel vibonese, un vero e proprio arsenale. I carabinieri hanno arrestato Domenico Signoretta, di 30 anni. L’uomo, che era agli arresti domiciliari e che ha precedenti di polizia, ha in uso esclusivo il terreno. I militari, nel corso di una perquisizione, hanno trovato nell’ovile un fucile a pompa clandestino, sei pistole, due revolver e più di mille proiettili di vario calibro. Signoretta è stato portato in carcere.

SP Sellia-Zagarise, via libera ai lavori di completamento

CATANZARO –Bruno - Mauro - Siniscalco Alla storia infinita della “incompiuta” in attesa da anni di essere sbloccata si pone, finalmente, la parola fine. Il presidente della provincia di Catanzaro, Enzo Bruno – su sollecitazione del consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Lavori pubblici e viabilità, il sindaco di Sellia Marina ingegner Francesco Mauro – ha firmato la deliberazione numero 67 del 23 marzo con cui si dà il via libera all’approvazione del progetto definitivo di realizzazione delle opere dei lavori di completamento della strada per Uria sulla strada provinciale Sellia Marina-Zagarise e messa in sicurezza viabilità provinciale comprensoriale. Un provvedimento atteso da anni dalle comunità del luogo che dimostra la sensibilità dell’amministrazione provinciale nel monitoraggio del sistema viario che resta una priorità, nonostante le difficoltà economiche determinate dal momento amministrativo in atto con la trasformazione delle Province in Area Vasta.
L’importante progettazione prevede un investimento di oltre 365 mila euro.  Il consigliere Provinciale Mauro, in qualità anche di Sindaco di Sellia Marina, ringrazia  il presidente Bruno per “l’attenzione che sta dimostrando di avere verso problematiche di primaria importanza quali la sicurezza della viabilità e la mitigazione del rischio idrogeologico”.

Scuola Pubblica, le insegnanti contro il DDL di Renzi

scuola pubblicaCATANZARO – I “Docenti per la Scuola Statale Pubblica”, gli “Insegnanti calabresi” e le sigle aderenti, alla luce del nuovo DDL Scuola del Governo Renzi, assegnato alla Camera il 20 Marzo, dichiarano che “questo DDL è inemendabile e pertanto va ritirato”.

“Questo DDL non lascia quasi nulla al caso, mentre lascia tutto al caos. Si occupa di ogni aspetto della vita scolastica per smontarlo e lo sostituisce con norme arbitrarie:

  • I trasferimenti del personale docente di ruolo non possono essere decisi da un Preside, ma devono avvenire attraverso il contratto. Nel primo caso salterebbe interamente la legge sulla mobilità.
  • Gli incarichi discrezionali dei Presidi ai docenti di ruolo non possono essere triennali e soggetti ad arbitraria conferma del DS. La chiamata diretta del Preside con superpoteri, anche se trattasi di personale già assunto, rischia ugualmente di innescare rapporti clientelari e legalizzare l’abuso d’ufficio
  • Un docente di ruolo non può insegnare una materia diversa dalla propria. Non si può diventare tuttologi.
  • Gli organi collegiali non possono essere cancellati.
  • La Costituzione afferma che le scuole paritarie si possono costituire senza oneri per lo Stato; la Legge Berlinguer ha solo parificato le scuole private, non ha stabilito l’erogazione di fondi pubblici.
  • Il Piano dell’offerta formativa e la quantificazione dei docenti di ruolo da assegnare alle classi non possono essere vincolati alle disponibilità economico-finanziarie della Regione (Governance). E se le risorse stanno a zero?
  • Il ruolo del Docente specializzato sul sostegno non può essere ridefinito per demansionarlo e toglierlo agli studenti con disabilità.
  • Il Preside non può stabilire un POF sulla base delle offerte imprenditoriali della zona (attori economici), soprattutto in territori ad alta densità mafiosa. I privati non possono sponsorizzare la didattica perché la condizionerebbero col rischio di inficiarne i risultati e l’apprendimento.
  • Gli studenti di un Liceo non possono lavorare gratis (contratti di apprendistato) “nei periodi di sospensione didattica” per l’impresa della zona che sponsorizza.
  • I presidi non possono creare liste di proscrizione (i famosi albi) dei docenti da cui nessun DS attinge.
  • Nel disegno di legge delega è prevista la cancellazione del parere obbligatorio del Consiglio superiore della pubblica istruzione. Quindi si prescinderà dal parere del CNPI. Poiché l’ex Profumo lo ha sciolto e, nonostante una sentenza del TAR (ottobre 2012) che obbligava a ricostituirlo in tre mesi, non si è ancora proceduto a riconvocarlo, si farà come se non fosse necessario. La democrazia, si sa, fa perdere un sacco di tempo.
  • Per quanto riguarda i docenti precari: Le Gae non possono essere soppresse. Le assunzioni in ruolo si devono fare con un decreto legge d’urgenza, scorporandole da questo DDL.

La scuola non ha bisogno di una riforma incostituzionale, a rischio deriva autoritaria, e dagli effetti caotici. Ha bisogno invece della restituzione delle risorse tagliate da Gelmini e poi di altre risorse fino al 6,0% del Pil nazionale per raggiungere almeno la media dei Paesi Ue. Qualsiasi intervento che abbia come effetto la modifica della posizione economica del personale della scuola, scatti, incentivi, bonus e quant’altro deve essere deciso e concordato tramite contrattazione tra le parti deputate a farlo, come da CCNL, cioè a livello centrale tra rappresentanti del governo e rappresentanze sindacali e a livello periferico tra dirigenti scolastici e RSU e deve diventare parte integrante del CCNL della categoria

Noi abbiamo una proposta alternativa. Trattasi di un ddl ridepositato in Parlamento nell’agosto 2014, la Legge d’iniziativa popolare LIP per una Scuola della Repubblica, controfirmata da 100 mila persone a favore di una Scuola della Costituzione, ma le forze di Governo continuano ad ignorarla. La LIP è stata costruita dai docenti, genitori e alunni ed è importante perché investe in Istruzione realmente.

I Docenti per la Scuola Statale Pubblica appoggiano tutte le iniziative di lotta e di protesta contro il ddl governativo da parte di quelle forze che hanno sempre tenuto una coerenza d’azione e di difesa della scuola pubblica statale nell’ottica della laicità e dell’antifascismo”.

Nel Parco del Pollino censite 138 specie di alberi monumentali

COSENZAKONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA – Sono 138 le specie di alberi monumentali censite nel territorio del Parco nazionale del Pollino. Il dato è emerso a conclusione del primo censimento degli alberi monumentali dell’area, avviato nel 2012. Le specie più presenti sono il faggio con 37 alberi censiti e il Pino loricato con 33 esemplari. Seguono Abete bianco (16), Roverella (15), Cerro (9), Castagno (8) e altri. E stato realizzato un Data Base a cui si aggiunge un repertorio di foto ad alta definizione.

Locri, concluso il progetto di assistenza domiciliare

LOCRI (RC) – Locri-StemmaSi è recentemente concluso il progetto di assistenza sociale attuato nel Comune di Locri da parte dell’associazione “Nuove Idee”. Il progetto è stato rivolto ad anziani, diversamente abili e soggetti non autosufficienti che per sei mesi sono stati assistiti con amorevoli cure da parte delle  “Operatrici di Assistenza”, coordinate con competenza e professionalità da parte del Gruppo di coordinamento della predetta associazione. Il progetto de quo, assegnato in seguito a bando ad evidenza pubblica alla Associazione Nuove Idee,  è stato monitorato e controllato durante le varie attività, sin dalla fase iniziale, da parte del Comune di Locri attraverso la delegata al ramo, dott.ssa Anna Maria Mollica. Grande soddisfazione da parte dei soggetti assistiti che a malincuore hanno dovuto prendere atto della conclusione del progetto.

Il Sindaco di Locri, dott. Giovanni Calabrese, ha espresso compiacimento per l’iniziativa realizzata nel territorio comunale che ha avuto riflessi positivi in termini di assistenza sociale e ricaduta occupazionale. Pertanto, sollecitato anche dall’utenza coinvolta nel progetto, il Sindaco Calabrese molto probabilmente chiederà alla Regione Calabria uno specifico finanziamento per poter continuare la bella esperienza progettuale attuata dalla Associazione Nuove Idee nell’intero territorio cittadino.

Ambiente: denunciate quattro persone a Terranova da Sibari

TERRANOVA DA SIBARI (CS) – Quattro persone sono stateCarabinieri denunciate dai Carabinieri della compagnia di San Marco Argentano, nel corso di controlli nel settore ambiente. In particolare, è stato denunciato il titolare di un’autofficina in località Donnangelo di Terranova da Sibari, ritenuto responsabile di deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e di scarichi non autorizzati, su un’area di lavoro di 140 metri quadrati circa sottoposta a sequestro. Due operai ed il legale rappresentante della ditta appaltatrice del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani del comune di Terranova da Sibari sono stati invece denunciati per violazioni in materia di trattamento dei rifiuti. Nello specifico, i due operai sono stati sorpresi mentre, procedendo al trasbordo dei rifiuti tra un mezzo d’opera ed un autocompattatore in una strada pubblica non idonea allo scopo, sempre in localita’ Donnangelo, provocavano la dispersione di liquido, verosimilmente percolato, derivante dalla compattazione del pattume. I due veicoli, anche ai fini di eventuali verifiche di tipo tecnico, sono stati sottoposti a sequestro.