Lamezia Terme, uomo ruba e picchia commessa

LAMEZIA TERME (CZ), 23 DIC – E’ stato arrestato per rapina impropria dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, l’uomo che ha rubato generi alimentari per un valore di 300 euro e quando una commessa ha tentato di bloccarlo l’ha aggredita con calci e pugni. I  carabinieri hanno bloccato l’uomo a 700 metri dal luogo della rapina mentre tentava di allontanarsi a bordo di un autobus. Il giudice ha poi convalidato l’arresto e rilasciato l’uomo sottoponendolo all’obbligo di firma.

Scoperti 3 centri scommesse illegali

CATANZARO, 23 DIC – Sono stati scoperti dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, tre centri raccolta scommesse illegali, sequestrando apparecchiature telematiche e denunciando i gestori delle attività. Le attività illegali erano associate ad altre attività o “mascherate” economicamente come bar, caffetteria o Internet point e accettavano scommesse su eventi sportivi per conto di bookmaker esteri, in particolare maltesi, non autorizzati e privi delleautorizzazioni di ps.

Torna a casa l’Arazzo di Gerace

GERACE (RC) – Venerdì 19 dicembre 2014, ore 14:40: una data e un orario che, a buon titolo, rimarranno scolpiti nella Storia recente di Gerace perché legate al ritorno a casa del capolavoro seicentesco opera di Jan Leyners, il cosiddetto Arazzo di Gerace.

Utilizzati per impreziosire gli ambienti o i pavimenti, gli arazzi sono preziosi oggetti d’arredo prodotti, in gran parte, tra la Francia e le Fiandre. In passato il loro commercio era molto diffuso, soprattutto per la loro versatilità: a differenza degli affreschi, infatti, essi potevano essere più facilmente sostituiti, anche a seconda del soggetto che si intendeva esporre in una determinata occasione.

L’Arazzo di Gerace – realizzato presso gli opifici di Bruxelles-Brabant – mancava dalla “Città dello Sparviero” dal 1967, a causa di una serie di difficoltosi restauri eseguiti a Cosenza, a cura della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria. Questa particolare opera di Jay Leyniers si caratterizza, per rarità e pregio, come una delle opere d’arte più importanti dell’intera Calabria, testimone tanto dell’elevato grado di raffinatezza raggiunto dalla scuola fiamminga nella seconda metà del XVII secolo, quanto per la complessità dei rapporti culturali intrattenuti dalla nobiltà e dal clero calabrese nei secoli scorsi.

Nello specifico, l’Arazzo di Gerace – che misura un’altezza di 380 centimetri per 584 di larghezza – rappresenta una ricca scena venatoria, incorniciata da un abbondante festone in cui sono presenti elementi floreali e animali. Fra le ipotesi più accreditate riguardanti l’incerto soggetto è che l’opera sia un singolo elemento appartenente a un ciclo più ampio, riferibile al mito di Meleagro e Atalanta.

Da oggi, finalmente, l’Arazzo di Gerace rientra a casa, tornando a far parte della collezione del Museo Diocesano e sarà collocato nella sala principale del Palazzo Vescovile, i cui lavori di restauro si avviano alla conclusione.

Ad accogliere il ritorno a Gerace dell’Arazzo, il Vescovo Mons. Francesco Oliva, il Sindaco Giuseppe Varacalli, il Direttore del Museo Diocesano Giacomo Oliva, oltre a numerosi cittadini geracesi richiamati dal suono delle campane della Cattedrale e orgogliosi di poter assistere a un momento così importante per la propria città.

«Sono felice di poter essere presente oggi a questo momento così rilevante per la Diocesi e per Gerace – ha affermato Mons. Oliva -. L’Arazzo si va ad aggiungere alle numerose bellezze artistiche della città, da custodire sì con fierezza, ma anche con responsabilità e attenzione».

«Voglio ringraziare quanti hanno lavorato al restauro dell’Arazzo di Gerace – ha detto il Sindaco Varacalli –, permettendo oggi a quest’opera di tornare a far parte degli elementi di attrattività culturale e turistica della nostra città, dopo una lunga attesa la cui conclusione, oggi, i geracesi vivono giustamente con orgoglio e compiacimento».

Degna chiosa le parole del dottor Giacomo Oliva: «Una giornata, quella di oggi, che sia umanamente, in quanto cittadino geracese, che professionalmente mi ha regalato emozioni difficilmente ripetibili».

Officina Trentatre dalla parte dei bambini. Non solo a Natale…

COSENZA – Ci sono bambini che nel loro percorso scolastico incontrano ostacoli particolarmente difficili da affrontare. Studenti intelligenti, che non presentano problemi sensoriali o neurologici, che rischiano però di restare indietro rispetto alla classe. Rappresentano circa il 5% della popolazione scolastica e presentano deficit nelle capacità di lettura, di scrittura e di calcolo. Dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia sono disturbi a cui negli ultimi anni si sta dedicando sempre maggiore attenzione, attraverso studi e nuove strategie di insegnamento più adeguate al bisogno educativo specifico.

A Cosenza da qualche tempo c’è un’associazione che si dedica a questi bambini. Officina Trentatre si occupa in particolare di sensibilizzare le istituzioni scolastiche, gli enti pubblici e privati sui disturbi di apprendimento, agendo anche attraverso raccolte fondi a sostegno delle famiglie che includono minori affetti da DSA.

Da dove nasce l’attenzione nei confronti dei bambini con disturbi di apprendimento?

La nostra Associazione è fatta da 7 persone e tanti di noi hanno intrapreso un percorso di studio accademico incentrato sugli aspetti psicologi, neuroscientifici e filosofici della natura umana. Inoltre a vario titolo ciascuno di noi ha avuto a che fare con il mondo della scuola e dei bisogni educativi dei più piccoli. Infatti, non ci occupiamo solo di ragazzi con disturbi dell’apprendimento, ma sarebbe più opportuno individuarci come un’associazione che si occupa di bisogni educativi.

Una curiosità: perché avete scelto il nome “Officina Trentatre”?

Rispondo subito con l’intento di sgombrare il campo da possibili riferimenti a riti e pratiche esoteriche. In tanti ci hanno fatto notare una possibile allusione alle pratiche massoniche. Nulla di tutto questo. Il nome officina nasce dall’idea di realizzare un laboratorio, un luogo di ricerca, mentre con trentatré abbiamo voluto far riferimento alla mente e all’intelligenza umana. Infatti, la durata del ciclo intellettuale, secondo la teoria dei bioritmi, dura 33 giorni e influenza la logica, il ragionamento, la perspicacia, la vivacità mentale. E poi trentatré è un numero pieno di tanti altri significati, che potrebbero tutti appartenere alla natura della nostra associazione.

Parlando di apprendimento e di ragazzi in età scolare, il primo pensiero va naturalmente alle istituzioni scolastiche. Che rapporto avete o volete costruire con loro?

Le scuole per dar credito ad associazioni o comunque ad enti esterni hanno bisogno di costruire un forte legame fiduciario con essi. Quindi non è facile collaborare con le istituzioni scolastiche, nel nostro ambito le difficoltà sono ancora maggiori. I Dirigenti Scolastici, giustamente, non affidano i ragazzi ai primi che passano. E fanno bene. Speriamo di essere presto riconosciuti dalle Istituzioni Scolastiche del nostro territorio, come Centro Specialistico per i bisogni educativi, potendo offrire una sede e delle strumentazioni assai funzionali, e un’equipe specialistica completa. Collaborano con noi psicologi, pedagogisti, logopedisti, musicoterapeuti e clowterapeuti.

Con le scuole, proprio in questi giorni, stiamo avviando, invece, un interessante progetto per la raccolta dei tappi di plastica “TipTap”, la cui vendita genererà un ricavato con il quale acquisteremo un defibrillatore da donare alla scuola che ne avrà raccolto il maggior quantitativo in termini di peso. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Comune di Cosenza, il Consorzio Vallecrati, Ecologia Oggi spa, ed altre realtà associative come Fidapa sez. di Cosenza e Artes Mundi Ricicrea.

Ai ragazzi e alle loro famiglie, inoltre, ogni giorno offriamo il servizio di doposcuola, dove l’importante non è finire i compiti, ma imparare a saperli fare.

La sede che avete inaugurato è uno spazio aperto ed inclusivo. Quali sono le realtà che ospitate e in base a quale “criterio” vengono scelte?

La nostra sede è una gran bella sede! Grazie alla struttura che abbiamo realizzato, intendiamo avviare la prima realtà di Incubatore di Imprese Sociali del centro-sud Italia. Si tratta di realizzare un luogo fisico e ideale dove associazioni e imprese sociali possono collaborare fra di loro, realizzare progetti e iniziative, costruire concretamente una rete, al fine di offrire servizi, spesso innovativi o inesistenti, perché economicamente svantaggiosi per le aziende. Il primo frutto dell’Incubatore è il progetto “Evento solidale”: una rete di associazioni che organizzano eventi di qualsiasi tipo, il cui ricavato viene destinato al finanziamento di una serie di cause benefiche. A questo progetto hanno aderito anche delle aziende, che si sono formalmente impegnate a destinare parte dei loro ricavati alle cause.

Tutti i proventi raccolti saranno pubblicati sul sito www.officinatrentatre.org. La trasparenza è un nostro impegno concreto.

Concludiamo con qualche idea o progetto per il futuro…

Il prossimo 15 gennaio è il compleanno di Officina Trentatre – Onlus e come abbiamo già fatto per il 2014, anche per il 2015 dedicheremo i nostri sforzi ad una precisa causa benefica. L’anno in corso è stato dedicato alle persone in difficoltà economica. Abbiamo contribuito alla realizzazione di 22 buoni spesa da € 50,00 ciascuno donati ad altrettante famiglie della città di Cosenza, abbiamo aiutato un disabile a superare gli ostacoli della vita quotidiana e proprio in questi giorni siamo attivi per una raccolta fondi per le cure di un ragazzo ammalato di cancro alle ossa. Essendo punto Unicef, abbiamo istituito un laboratorio pigotte, producendone in poche settimane circa 125, il cui ricavato è stato destinato ai programmi Unicef.

Per il 2015 è prevista la conclusione della programmazione dell’anno in corso, quindi l’avvio del progetto “TipTap”, la formazione di Clow Animatori nel mese di gennaio e un incontro scientifico sui Disturbi dell’Apprendimento organizzato assieme al Centro Studi Erickson. E poi stiamo mettendo a punto la campagna 2015: sarà dedicata ai ragazzi e agli anziani ammalati e bisognosi di compagnia e residenti nei Comuni della Provincia di Cosenza, ai quali intendiamo offrire un servizio di intrattenimento e svago a domicilio, grazie ai clown e agli artisti che collaboreranno con l’Incubatore di Officina Trentatre.

 

Le iniziative sono molte e l’entusiasmo di lavorare per una “buona causa” sono palpabili già nelle parole. Auguriamo un buon proseguimento e aspettiamo risultati sempre più positivi per una crescita di cui beneficiano non solo i diretti interessati ma tutta la comunità.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Analisi e resoconto: Il 2014 secondo Mario Occhiuto

COSENZA – Per la prima volta nella duplice veste di Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia, Mario Occhiuto ieri mattina ha tenuto la consueta conferenza stampa di fine anno nel salone degli stemmi del palazzo di piazza XV Marzo.
Precedentemente all’incontro con i giornalisti, Occhiuto si era intrattenuto nel chiostro di San Domenico (che ancora per qualche giorno rimane sede degli uffici dello staff del Sindaco) con i dipendenti comunali e poi nell’enoteca provinciale con il personale del massimo ente territoriale per il suo tradizionale discorso augurale corredato da tavole imbandite di cuddruriaddri, dolci tipici e prosecco.
Davanti alla stampa, il primo cittadino ha pronunciato un’introduzione a tutto campo sull’attività politico-amministrativa che da tre anni e mezzo lo vede alla guida di palazzo dei Bruzi, rispondendo però a 360 gradi anche alle domande attinenti, ovviamente, il governo della provincia.
“Sapete bene – ha esordito – che il risultato più importante di quest’anno è per noi l’aver evitato il dissesto finanziario per il Comune di Cosenza, dissesto ereditato dalle precedenti amministrazioni. Abbiamo così potuto scampare il pericolo di dover porre trecento dipendenti in mobilità, risparmiandoci pure la costrizione, in caso di esito negativo, di non rinnovare i contratti alle Cooperative sociali. Tutto questo dopo che la Corte dei Conti regionale non aveva approvato il nostro Piano di riequilibrio finanziario apportando la motivazione che qualsiasi cosa avessimo fatto non avremmo potuto ripianare quel deficit di bilancio. Fortunatamente, però, le sezioni riunite della Corte dei Conti nazionale in un’unica seduta all’inizio di dicembre hanno approvato il nostro Piano sostenendo che le azioni da noi compiute (come i 70 milioni di residui attivi tolti, i 4 milioni risparmiati per le spese del personale, i 130milioni di debiti pagati…) fossero positive per risanare le casse dell’Ente municipale. Abbiamo dunque convinto la Corte dei conti a evitare il dissesto e per noi si tratta di un grande successo”.
Mario Occhiuto al riguardo ha reso noto che, nell’eventualità della non approvazione del Piano, il proprio Esecutivo rischiava direttamente delle conseguenze per avere omesso di dichiarare il dissesto provocato da chi aveva gestito il Comune in precedenza, in quanto la Corte dei conti regionale avrebbe attribuito gravi responsabilità politiche anche all’attuale Amministrazione.
“La gestione dell’assessore al Bilancio Luciano Vigna (presente alla conferenza stampa, ndp) è stata ottima – ha sottolineato il primo cittadino – Ora siamo al di sotto della pianta organica con 630 dipendenti, pur svolgendo attività che sono quintuplicate. Abbiamo appaltato opere per cento milioni di euro, immettendo sul mercato oltre 200 milioni utilizzando risorse strutturali europee. Abbiamo provveduto ad attuare il riefficientamento dell’illuminazione pubblica, della rete idrica, il rinnovamento del processo di gestione dei servizi, il processo di implementazione della coscienza civica, la riqualificazione degli spazi liberi aperti, abbiamo tenuto viva la città con eventi durante tutto l’anno che hanno valorizzato Cosenza come teatro naturale all’aperto. Girando per il territorio provinciale ho avuto modo di ricevere attestazioni di apprezzamento in tal senso, con una evidente riconoscibilità della nostra identità”.
Mario occhiuto ha ricordato la nuova vita del teatro Rendano con l’affermazione della grande stagione lirica in corso, mentre a breve partirà la stagione di prosa e mentre, ancora, quella contemporanea in scena al teatro Morelli continua a fare pienoni.
“Abbiamo in sintesi trovato una città ferma e l’abbiamo rimessa in movimento – ha aggiunto con orgoglio Occhiuto – Purtroppo le critiche che ci arrivano sono sempre quelle sulle consulenze, nonostante nel paragone col passato le nostre consulenze siano diminuite di numero e certamente meno esose”.
Dopodiché, spazio agli interrogativi dalla platea di cronisti.
Per quanto concerne la gestione amministrativa dell’Ente Provincia: “Nel 2015 avremo – ha detto – grosse novità che riguardano i fiumi e i mari, oltre che i laghi. Vorremmo mitigare subito i problemi legati all’inquinamento. Per questo abbiamo attivato un monitoraggio per fare una ricognizione, ma ci vuole comunque tempo. I turisti vanno accolti bene. Ci sono alcune cose che sono presupposti fondamentali sui meccanismi del governo pubblico e che si riversano poi sui privati. Siamo convinti assertori del principio della sostenibilità ambientale, non siamo per il consumo bensì per la salvaguardia del territorio”.
Secondo Occhiuto, le politiche si fanno i relazione ai luoghi e alle persone e la Provincia come ente ha specifiche competenze per cui si può ben operare in questa direzione.
“Il sistema relazionale e territoriale – ha precisato a chi glielo ha chiesto – è incentrato sulla città capoluogo, per cui il mio ruolo di presidente non mi fa assolutamente trascurare quello di sindaco. Nella riforma Delrio sulle Province, l’unico fatto positivo a mio parere è proprio quello che in essa vengano coinvolti i Sindaci”.
Ad una curiosità di altra natura ha poi ribattuto: “Io, onestamente non mi sento mai preoccupato delle fibrillazioni da parte dell’opposizione. E comunque non ho capito perché dovrei dimettermi (in riferimento alle dichiarazioni di esponenti del Pd e del Pse, ndp). Resto convinto, senza presunzione, di aver fatto un’azione di governo che non ha precedenti. A questa politica degli annunci verso il futuro e mai sulle responsabilità del passato, noi rispondiamo con la politica del fare e con le attività già realizzate. Che siamo riusciti a risparmiare lo dice la Corte dei Conti: che abbiamo ridotto i residui attivi e pagato i debiti è un fatto reale, di numeri. Così come la raccolta differenziata non era mai stata praticata prima d’ora. Perché questi signori che oggi parlano sui giornali non hanno rifatto la rete idrica quando governavano la città? All’avvio del mio mandato, il Cosenza calcio era fallito e abbiamo contribuito a fondare una nuova società e una nuova squadra, i teatri erano chiusi e li abbiamo riaperti. Perché mai quindi dovrei dimettermi?”.
Biblioteca civica: “E’ uno dei problemi che ho affrontato subito nella doppia veste di sindaco e presidente. Va tutelata non tanto e non solo come ente ma come patrimonio della città e della provincia. Anche i dipendenti della biblioteca civica dovranno far parte del Comune e li assorbiremo appunto in Municipio. Vorremmo mettere insieme la civica e la biblioteca provinciale”.
Centro storico: “Qui esistono problemi di accessibilità, di confort, di manutenzione, di rischio sismico, eccetera. Adesso stiamo per presentare il nuovo Piano strutturale, incentrato sugli incentivi per il centro storico e dove verrà limitata di molto l’espansione edilizia della città. Lo abbiamo fatto sia come strategia urbanistica e sia come premialità. Pur in un momento di crisi, su corso Telesio sono stati aperti 25 nuovi locali commerciali. Stiamo restaurando il Castello svevo e anche accanto alla struttura abbandonata dell’Umberto I si rimetterà in circolo l’intera area. Sul lungofiume sono previsti 27 box art per i quali c’è già una proposta dalla fondazione Giuliani per un festival del libro. Il ponte di Calatrava sta andando avanti nella costruzione, al Planetario si sta lavorando all’interno. A San Domenico sono stati aggiudicati i lavori per due milioni di euro, presto sarà aperto il cantiere per la piazza e la riqualificazione di Santa Lucia, palazzo dei Bruzi è stato appena ristrutturato attuandone il riefficientamento energetico. Il centro storico, in particolare, è patrimonio del passato ma soprattutto del futuro. Certo, ci vorrebbero anni di politiche attive e di idee. Ma non ci venissero a dire – ha concluso il sindaco/presidente Occhiuto – che non abbiamo fatto nulla”.

ASP risponde a Panedigrano

CATANZARO – «Il rappresentante del Comitato “salviamo la sanità lametina”, avvocato Nicolino Panedigrano, nello stigmatizzare la Delibera n. 893 del 12.12.2014 redatta dall’ASP per i servizi affidati in CONSIP, evidentemente lascia intendere di disconoscere la normativa di riferimento che, per evitare di poter apparire offensivi, omettiamo di citare atteso proprio la professione dello stesso rappresentante. Diversamente dobbiamo ritenere che Panedigrano tanta maldestramente di strumentalizzare anche le cose di cui l’ASP è obbligata a mettere in atto da precisi strumenti normativi ed entro termini perentori (15 Dicembre 2014) che regolano la materia. Inoltre, ribadendo lo stile strumentale dell’avv. Panedigrano, egli omette volutamente di sottolineare come i servizi di cui alla citata deliberazione non siano rivolti esclusivamente all’ospedale di Lamezia Terme, bensì ad una serie di immobili che comprende anche l’Ospedale di Soveria Mannelli, l’Ospedale di Soverato e l’ex ospedale Psichiatrico di Girifalco. Ed ancora il “distratto” avv. Panedigrano non riferisce che i servizi contenuti nella Convenzione CONSIP, a cui è opportuno ribadire l’obbligo di adesione, riguardano, proprio per l’Ospedale di Lamezia Terme, anche la manutenzione e la pulizia delle aree esterne e del servizio di ascensori nella speranza che, proprio per questi ultimi, possa risolversi l’annoso problema del loro costante ed integrale funzionamento. E’ il caso di ricordare all’illustre rappresentante del cento sinistra che il servizio affidato è comprensivo anche della manutenzione dei sistemi di prevenzione incendi irresponsabilmente andati fuori uso durante il periodo di Governo della sua parte politica tanto da obbligare il Ministero dell’Interno ad emettere una specifica Ordinanza in data 27 Aprile 2011. Si Comprende l’esigenza dell’Avv. Panedigrano di volersi preparare per l’imminente campagna elettorale al Comune di Lamezia Terme ma non si comprende la palese distorsione che egli opera nel riferire fatti e circostanze che non solo tutelano le strutture sanitarie del bacino di competenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale ma che si rifanno a precisi obblighi di legge. Il personale tecnico impegnato nelle quotidiane attività di manutenzione continuerà a svolgere il proprio ruolo con l’abnegazione che ha sempre profuso nell’interesse supremo dell’Ospedale ed anzi, in virtù della nuova Convenzione, sarà ulteriormente coadiuvato in quei luoghi come l’Ospedale di Soveria Mannelli dove per i motivi legati al Piano di Rientro che l’avv. Panedigrano ben conosce, è stato impossibile integrare tutte le figure tecniche andate in pensione e che attualmente risulta sprovvisto di elettricisti, idraulici, manutentori e similari. Dopo questa doverosa precisazione, se l’avv. Panedigrano intende porre in essere qualsivoglia crociata contro lo sperpero di denaro pubblico, concentri la sua azione su altri obiettivi con la raccomandazione di leggere bene gli atti e le leggi che regolano attività ed azioni amministrative prima di diffondere temerarie affermazioni che potrebbero sottintendere la sua passione per Collodi»: queste le dichiarazioni provenienti dall’ASP.

Avis, festeggiati 20 anni di attività

CARIATI (CS) – Da 102 donazioni nel 2009 a 216 nel 2010; da 213 nel 2011 a 242 nel 2012, da 370 nel 2013 a 335 nel 2014. Un dato, quest’ultimo, destinato ad aumentare con l’ultima donazione di quest’anno, in programma, con molta probabilità, martedì 30 dicembre. Stesso trend positivo per i nuovi iscritti: dai 20 del 2009 ai 40 del 2010, dai 34 del 2011 ai 48 del 2012, ai 104 del 2013. Per l’anno in corso, allo stato sono 64 i nuovi. 47 sono state le benemerenze ai soci che hanno raggiunto i 10, 20, 30, 40 e 50 donazioni. Tra questi, Leonardo Marino con 40 donazioni e Damiano Montesanto con 50. I due, avendo raggiunto il limite di età, non potranno più donare. Sono questi alcuni dei dati emersi nella relazione del Presidente dell’Associazione Italiana Volontari Sangue Damiano Montesanto che ha aperto, domenica 21, gli interventi per celebrare i 20 anni dell’Avis-Cariati. L’evento, ospitato in un affollatissimo Centro Sociale, è stato coordinato dalla scrittrice Assunta Scorpiniti. A portare il proprio contributo, oltre al Presidente Montesanto, c’erano Eugenio Caputi del direttivo provinciale in rappresentanza del Presidente Angelo Cascarella eTommaso Policicchi, tesoriere regionale in rappresentanza del Presidente regionale del sodalizio Rocco Chiriamo. Nel corso della manifestazione sono intervenuti anche il dottore Nicola Cosentino, primo presidente Avis di Cariati, e il dottore Gesualdo Cocone. Mentre il segretario Natale Monti ha consegnato gli attestati ai donatori. L’Avis regionale, attraverso il suo tesoriere, ha omaggiato la dinamica sezione cariatese di un piatto, realizzato a mano da un socio Biagio Cutrì e raffigurante le bellezze artistico-culturali delle 4 province calabresi: dalla Cattolica di Stilo al gemello Oratorio di S.Marco a Rossano, dai Bronzi di Riace a Capo Colonna etc. «Il momento storico nel quale stiamo vivendo – ha detto il Presidente – caratterizzato da una profonda crisi economica e sociale, forse la peggiore del Dopoguerra, rende il nostro impegno nel campo della solidarietà, sempre più importante e insostituibile. Le organizzazioni di volontariato, l’Avis in primis – è andato avanti – sono chiamate ad adeguare le loro strutture e la loro organizzazione a parametri nazionali ed europei, al fine di garantire, non solo il massimo di efficienza e di qualità, ma anche quello della sicurezza. L’Avis di Cariati, grazie allo sforzo e all’impegno dei suoi volontari e collaboratori, a partire dal personale medico e infermieristico, al laboratorio di analisi, a tutti i soci donatori e non, ha superato questo difficile traguardo, ponendosi come punto di riferimento nel territorio. Sembra ieri, eppure sono passati venti anni da quando abbiamo fatto il primo verbale di costituzione dell’associazione – continua – nei locali della Curia Vescovile di Cariati. E qui, consentitemi di rivolgere un caloroso saluto a Don Renzo BAGAROLO, allora Parroco del Centro Storico che ci mise a disposizione i locali. È venuto, per noi, il momento di favorire il ricambio – aggiunge il Presidente – ma anche quello dell’assunzione di responsabilità da parte dei giovani, se vogliono che questa associazione continui a proliferare e a dare frutti copiosi. La nostra sezione già da tempo ha intrapreso questa politica di rinnovamento, come dimostrano i dati dei nuovi iscritti negli ultimi anni. Tra i nuovi iscritti la grande maggioranza è costituita da giovani. L’appello è rivolto alle famiglie, alle scuole, alle parrocchie, alle associazioni, alle amministrazioni pubbliche – conclude – affinché si adoperino, insieme con noi, a diffondere la cultura del dono e della solidarietà, con iniziative e strumenti che insieme possiamo individuare: solo così potremo dare continuità alla nostra opera ed essere di aiuto a tante persone che potranno ricevere il nostro dono, il sangue, in modo volontario, gratuito, anonimo e libero, così come impone lo statuto della nostra associazione».

Graziano incontra i simpatizzanti

COSENZA – «Il Natale rappresenta il momento della rinascita e del cambiamento verso un mondo ed un anno migliore. Voglio continuare a condividere l’emozione, che ci ha accompagnato nel corso dell’ultima campagna elettorale per le Regionali 2014, al termine della quale, grazie al consenso di oltre 9mila elettori, mi ha visto eletto al consiglio regionale. Il prossimo 29 dicembre 2014, alle ore 11:00, a Palazzo Campanella a Reggio Calabria, partirà questo mio nuovo ed inedito cammino politico, con la consapevolezza di dover rappresentare quel coraggio di cambiare di tanti calabresi. Prima però vorrò trascorre il Natale insieme alla mia famiglia e ai tanti amici che hanno fatto confluire su di me la loro fiducia e la loro stima demandandomi a questo importante servizio»: con questo pensiero il Consigliere regionale della Casa della Libertà, Giuseppe Graziano, invita elettori, simpatizzanti e operatori della stampa di Cosenza e della provincia a prendere parte all’incontro natalizio in programma martedì 23 dicembre alle ore 18:00, presso il Cinema “Aroldo Tieri” (ex Cinema Italia), in piazza Amendola a Cosenza.

Il monito di Russo: «Lavoriamo insieme per il bene della comunità»

CROSIA (CS) – «Mobilità. Nessuna battaglia che comporti il mantenimento di un servizio a favore dei cittadini è da considerarsi inutile. Questo territorio non può più permettersi di subire altri tagli indiscriminati. Siamo stati derubati praticamente di tutto e non credo che possiamo rimanere indifferenti di fronte al paventarsi di qualsiasi tipo di soppressione o depauperamento, né tantomeno perderci, soprattutto in questo particolare momento storico, a cercare colpe e colpevoli. Sarebbe tempo sprecato, servono soluzioni. Sono certamente favorevole al progetto della metropolitana leggera, e altrettanto consapevole della gravità dell’eliminazione del Crotone – Milano e del Crotone – Roma. Purtroppo, però, non posso prendermi responsabilità che, non solo non mi appartengono, ma rispedisco con vigore al mittente, che, al contrario di me, nel momento in cui venivano assunte queste scelte scellerate, sosteneva la maggioranza amministrativa»: questo il commento del Sindaco Antonio Russo, in merito alle dichiarazioni rilasciate dall’esponente del Pd locale Biagio Iaquinta, riportate, nei giorni scorsi, da alcuni quotidiani locali. «È necessario, quanto urgente – sottolinea il Primo Cittadino – togliersi i paraocchi e cercare di essere il più possibile oggettivi. I problemi del territorio, come più volte ho ribadito, vanno affrontati insieme, scevri da qualsiasi ideologia politica o sciocco preconcetto. Se non si riesce a capire questo, è tutto inutile. Le nostre comunità non hanno bisogno di paladini della giustizia con la memoria corta o col dente avvelenato dalla recente solenne bocciatura popolare. I cittadini devono essere informati della realtà dei fatti e non raggirati da costruzioni artificiose e mendaci di situazioni che invece sono ben note a tutti. Il principio della democrazia – continua Russo – che affida, giustamente, al popolo la scelta dei propri rappresentanti, prevede l’alternanza politica. E questo va accettato e rispettato. Perciò, consiglio a qualche rappresentante del Pd locale, deluso dalla propria fallimentare esperienza di governo, di fare un bilancio ed un eventuale mea culpa, piuttosto che accusare me e l’attuale Amministrazione Comunale di responsabilità che non abbiamo. E che, tra l’altro, per l’obiettività che ci contraddistingue, non addebitiamo neanche a chi ci ha preceduto, perché, il caso specifico della soppressione di treni nazionali non rientra nelle competenze di un esecutivo cittadino. A maggior ragione, per questo, è ancora più importante restare uniti e vigili per affrontare, tutti insieme, le eventuali situazioni critiche che potrebbero ripresentarsi, a discapito di questo territorio. E non certo con la volontà di mettersi in mostra, che non ci appartiene, ma solo con l’intento di difendere i diritti dei cittadini, tenendoli costantemente aggiornati su tutto ciò che accade, e rendendoli compartecipi della gestione della cosa pubblica, nel solco di quella Amministrazione trasparente che abbiamo messo in atto fin dal primo giorno di mandato. Tutte le altre elucubrazioni mentali – conclude il Sindaco – figlie di una oggettiva e comprensibile frustrazione politica, le rispediamo al mittente, senza ricevuta di ritorno. Non sono utili agli interessi della nostra comunità».

Riconoscimento ad Anna Maria Martellucci

CATANZARO – Nell’ambito del “Forum della Coldiretti Calabria su agricoltura, alimentazione e bonifica”, all’avvocato Anna Maria Martuccelli, Direttore Generale dell’ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese ha voluto consegnare un riconoscimento in quanto «unica ,inimitabile regina della bonifica». A consegnare la targa sono stati il presidente Grazioso Manno e i consiglieri consortili Francesco Perri e Federico Pettinato. Anna Maria Martuccelli è una calabrese doc che con il suo lavoro continua a dare lustro alla Calabria. Dal 1° gennaio 1986 Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (ANBI), di cui era già Capo dell’Ufficio legale dal 1968. Componente di numerosi Comitati, commissioni tecniche e scientifiche nonché di diversi Consigli di Amministrazione e docente di discipline giuridiche, è diventata una grande esperta in materia di difesa del suolo e di gestione delle risorse idriche nonché in materia di legislazione della bonifica e dei Consorzi. È altresì autrice di moltissimi volumi e pubblicazioni sui temi delle acque, dei suoli e della bonifica. «Davvero è per noi un punto di riferimento – ha sottolineato Manno – anche perché lei stessa è consorziata del nostro Consorzio e quindi vive in prima persona le scelte dell’Ente». Manno, riferendosi ad una famosa frase di don Milani, ha riconosciuto alla Martuccelli la capacità di crescere figli più grandi e quindi la sua proverbiale e innata attitudine a mettere a disposizione con generosità la sua ricca formazione umana e professionale.