Elezioni Cosenza, Presta: Con me solo persone di qualità

COSENZA – Dieci fatti concreti da realizzare nei primi cento giorni. Lucio Presta ha le idee chiare ed il suo decalogo di proposte convince sul piano teorico. Se i cosentini gli daranno l’opportunità di cimentarsi con la pratica, si vedrà. Intanto nel corso di una conferenza stampa ha messo le cose in chiaro anche in merito al turbolento rapporto che lo lega al Pd. “Il mio percorso è cristallino, il dibattito aperto nel Partito Democratico, sia sulla composizione sia sul numero delle liste da proporre, è un discorso tutto interno al Pd. Ovviamente il Pd, ed anche tutte le altre formazioni che compongono l’Alleanza Civica, conoscono le regole fissate per la scelta delle candidature”. In altre parole, a Presta, i big, i campioni di preferenza, non interessano. “Sono l’unico che può permettersi di perdere” ha ribadito . L’aspirante primo cittadino ambisce a portare con sé in consiglio comunale persone specchiate, allineate sui canoni di correttezza, etica e qualità che imposti dal manager dello spettacolo. Ma un chiarimento con il Pd, nelle ultime ore, probabilmente c’è stato. Perché se fino a ieri è trapelata addirittura l’indiscrezione della volontà di chiedere a PrestaManifesti pd per Lucio Presta addirittura un passo indietro rispetto alla propria candidatura a sindaco, oggi finalmente sono comparsi dei manifesti in città con un messaggio inequivocabile ” Vota Pd – Lucio Presta sindaco”. Sull’accordo annunciato, ma non ufficializzato, tra il Nuovo Centro Destra ed Enzo Paolini, Presta fa spallucce. “Mi interessano di più coloro che hanno accettato di condividere con me un percorso. Di sicuro non posso costringere nessuno a sposare le mie posizioni. Ognuno è libero di adottare le determinazioni che ritiene più opportune. Vale per le forze politiche, ma anche per i cittadini, perché sono convinto che a Cosenza esista un voto libero e di opinione, slegato dalle logiche partitiche”. Anche sul numero delle liste Presta ha una posizione decisamente controtendenza. “Il successo non dipende dalla quantità dei candidati di coalizione che si presentano ai nastri di partenza. Basta voltarsi indietro. Nel 2011 più della metà non hanno superato quota dieci preferenze. Per questo ritengo che troppi simboli siano inutili e dannosi. Trasmettono anche un’immagine distorta alla città”. Tornando al decalogo di proposte, particolare interesse suscita l’idea di istituire un tavolo permanente per la gestione dei fondi comunitari, quella di favorire il recupero delle tante abitazioni fatiscenti ed a rischio crollo del centro storico in modo da favorirne il ripopolamento, ed il coinvolgimento delle tante associazioni del territorio per garantire almeno un pasto al giorno alle persone meno abbienti.

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