Metro Cosenza-Rende-Unical, Oliverio: «Grave atto di Occhiuto»

CATANZARO – «È estremamente grave l’atto di diserzione da parte del  sindaco di Cosenza dell’incontro istituzionale con il Presidente della Provincia di Cosenza e il sindaco di Rende, dopo averlo, peraltro, concordato». E’ quanto afferma il Presidente della Regione, Mario Oliverio nel suo ultimo intervento sulla metro ch dovrebbe collegare Cosenza, Rende e l’Ateneo di Arcavacata.

«Dovrà essere chiara a tutti – prosegue Oliverio – la verità sulla metropolitana di Cosenza. A questo fine ritengo giusto e opportuno un confronto con le forze sociali della città. Martedì prossimo incontrerò tutte le componenti presenti al tavolo del partenariato sociale. Non è possibile cambiare le carte in tavola assumendo posizioni ambigue e alterando volutamente la verità. Ancora peggio quando, pur non dichiarando la contrarietà alla realizzazione della metro leggera, si motiva la non sottoscrizione dell’accordo istituzionale già condiviso con i comuni di Cosenza, Rende e l’Amministrazione Provinciale, con ragioni che nulla hanno a che fare con il merito e la validità delle opere concordate.Infatti, se ci fosse stata una contrarietà alla metro, non avrebbe avuto ragion d’essere neanche il confronto e l’accordo a cui si è pervenuti anche sulla base delle proposte avanzate dallo stesso Occhiuto. È un dato di fatto che la non sottoscrizione dell’accordo determinerà la perdita di importanti opere di modernizzazione e riqualificazione della città. A conferma di ciò è bene ricordare che, nelle settimane scorse, è stato prima di ogni altro il Sindaco di Cosenza a presentare pubblicamente e con enfasi le modifiche al progetto e le altre opere contenute nell’accordo condiviso, illustrando le ragioni della sua adesione.

«Per quanto mi riguarda –conclude il Presidente della Giunta regionale- non penso di dover procedere ad ogni costo: ho sempre considerato, com’è noto, decisivo il parere dei comuni interessati. In tal senso coerenza e correttezza istituzionale imporrebbero una motivata assunzione di conseguenti atti amministrativi per giustificare la modifica delle decisioni già assunte dai consigli comunali».

 

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