Capodanno calabrese fra tuffi, botti pericolosi e terremoto

CATANZARO – Primo dell’anno dolce e amaro per i calabresi. Come ogni anno a Capodanno arriva il bollettino delle vittime dei botti pericolosi. Secondo i primi dati forniti dalla Polizia il bilancio  e’ di 12 feriti, tre dei quali in maniera grave. Nel crotonese due adulti sono stati ricoverati in ospedale per ferite agli occhi, mentre altre 6 persone, tra le quali 2 ragazzini, hanno riportato ferite lievi. Un uomo di 46 anni ha perso la falange di un dito della mano nel vibonese. Altri tre feriti lievi sono segnalati nel reggino. Nessun caso, invece, nelle province di Catanzaro e Cosenza.

Anche la terra trema per l’arrivo del 2015: Nel vibonese una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 è stata registrata alle 3.54 di questa mattina con profondità di circa 7 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono stati quelli di Acquaro, Arena, Dasà, Filogaso, Gerocarne, Pizzoni, San Nicola da Crissa, Sorianello, Soriano, Vallelonga e Vazzano. Al momento per fortuna non vengono segnalati danni a persone o cose. 

 Infine, si è ripetuto anche per il Capodanno 2015 il rito propiziatorio del tuffo collettivo in mare. In tanti hanno sfidato le temperature rigide per immergersi tra le onde a Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria. Nel capoluogo in cinquanta, a causa del mare mosso, hanno dovuto ripiegare sulle acque del porto mentre a Reggio, rispettato l’appuntamento che va avanti dal 1972 con il tuffo davanti al Lido comunale.

Per quanto riguarda la notte nelle piazze grande successo a Cosenza per il concerto di De Gregori nonostante il freddo gelido.

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