Sanremo 2025: Brunori Sas fra i primi 5 anche per il televoto

0
196

Non solo per la critica, non solo per la stampa. A Sanremo Brunori Sas chiude fra i primi 5 anche la serata in cui a votare era il pubblico da casa insieme alla giuria delle radio.

Il brano in gara dell’artista di San Fili, “L’albero delle noci“, era stato accolto con l’applauso anche da parte del pubblico dell’Ariston all’annuncio sul palco, mentre il coro “Dario, Dario…” ha salutato la fine della performance.

Brunori Sas tornerà ad esibirsi questa sera, per la quarta serata del Festival dedicata alle cover, in duetto con Riccardo Sinigallia e Dimartino per L’anno che verrà di Lucio Dalla, artista molto caro al cantautore calabrese.

E la strada verso la top 5 finale del Festival della canzone italiana continua!

Brunori sul brano

<<“L’albero delle noci” è frutto di due anni di sottrazioni. Tutto ciò che appariva superfluo, o già detto, è stato messo da parte, per dare spazio e peso agli episodi più sentiti, più ispirati, in qualche misura più urgenti e necessari>>. Così Dario sulle sue pagine social.

<<È stato concepito e partorito assieme a Riccardo Sinigallia, che ne ha curato la produzione artistica come fosse un disco suo, tanto che parlare solo di produzione, sinceramente mi pare riduttivo. Ad ogni modo, dal canto mio, per la prima volta mi sono aperto a una collaborazione tanto profonda, quanto intima, cercando di mettermi in discussione davvero, senza utopistici intenti rivoluzionari, ma con il desiderio genuino di una rigenerazione. Anche perché al sesto disco o fai così o vai col pilota automatico. Per questo non ho pianificato nulla, né una tematica di partenza, né un’intenzione musicale precisa. Ho lasciato che le cose venissero fuori spontaneamente dal flusso di chiacchiere, silenzi, risate, riflessioni, ascolti, incontri e scontri più o meno feroci, avvenuti in questi due anni con Riccardo. L’unico intento che ci siamo dati, è stato quello di dipingere stati d’animo più che concetti e di farlo nel modo più autentico possibile, evitando trucchi e parrucchi del mestiere. Lo abbiamo fatto con i testi, cesellati fino allo sfinimento, lo abbiamo fatto con le strutture musicali pensate per funzionare anche solo con uno strumento e la voce, lo abbiamo fatto con gli arrangiamenti che hanno tirato fuori le peculiarità e i talenti di tutti musicisti coinvolti, lo abbiamo fatto col suono, cercando di sfuggire alle tentazioni produttive e alle seduzioni tecnologiche, o meglio facendone un uso strumentale alle canzoni. Delle tante canzoni venute fuori, ne abbiamo scelte dieci, quelle che ci sembravano più solide ed emozionanti e che messe insieme formano un racconto coerente. Tre di queste, sono registrazioni fatte da me col cellulare a pochi minuti dalla composizione, con tutti gli errori, gli inciampi, le esitazioni, i sorrisi, i sussulti e lo stupore del caso. Perché di questo volevo parlare, perché di questo volevo cantare>>. Infine, rivolto a tutti, il suo: <<Buon ascolto>>.