Cosenza – Aversa Normanna, Le Pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 6: 90′ nell’inoperosità – quasi – più totale, se si escludono le uscite e l’altra normale amministrazione non compie una parata degna di questo nome, ed avventurandosi in qualche caso con i piedi, salvo poi ricordare quanto avvenuto nella partita contro il Messina e mandare il pallone più lontano possibile dalla propria area di rigore.

Sperotto voto 6,5: fa una fase offensiva meravigliosa, ma ogni tanto ha delle amnesie presto recuperate. Ogni sua discesa sull’out mancino è sofferenza pura per i campani, che sperano solo in una qualche riacutizzazione della fascite plantare che ha tormentato, nei primi mesi, il nostro Niccolò. La Macumba non ha esiti positivi e noi ci teniamo stretto il numero tre.

Tedeschi voto 6: oggi gli attaccanti avversari sono assolutamente impalpabili, e Luca passa una giornata tutto sommato tranquilla con il collega di reparto Magli. Negli ultimi minuti fa valere tutta la sua esperienza evitando che la squadra si schiacci troppo ed uscendo palla al piede in due occasioni.

Magli voto 5,5: vedi sopra, ma mezzo voto in meno per l’incertezza che da’ il là al primo (e forse unico) momento di apprensione per la retroguardia rossoblu’ nei primi 45′. Per il resto, vi rimandiamo alla pagella di Tedeschi.

Ciancio voto 6: tranquillo, onesto, gran lavoratore della fascia destra, si innervosisce troppo facilmente ad inizio ripresa ma, comunque sia, non perde occasione per spingersi in avanti e far valere tutta la sua esperienza. E poi dalla sua parte affondano davvero poco.

Fornito voto 5,5: è da un po’ di giornate che non lo vediamo positivo e propositivo, forse la nuova posizione, che tanto l’aveva esaltato dopo il cambio modulo, non riesce a fargli esprimere a pieno le proprie potenzialità. Nella ripresa, col ritorno al 4 – 3 – 3, migliora leggermente. Affronta tutta la partita con un nervosismo di fondo, alla base anche dell’ammonizione rimediata nei primi 45′. Molto bene negli inserimenti. (Dal 27′ st Blondett voto 5,5: è una mia impressione o come terzo centrale non sa stare in campo?)

Caccetta voto 5: irriconoscibile il centrocampista ex Trapani, che perde una miriade di palloni e non riesce a recuperarne chissà quanti. A tratti irritante, nonostante tutto fa valere la propria esperienza in mezzo al campo in qualche occasione, conferendo calma ai propri compagni di squadra. (Dal 36′ st Corsi s.v.: quasi un quarto d’ora di ramazzate, palloni gestiti con calma e qualche contropiede innescato)

Arrigoni voto 5: anche lui, dopo uscite meravigliose, esageratamente sottotono. Eppure vale lo stesso discorso di Caccetta, stavolta per i lanci con cui, pur raramente, imbecca gli avanti silani.

Tortolano voto 7: è un giocatore di un’indecifrabilità patologica: ectoplasmatico nella prima frazione di gioco, durante la quale divora un gol già fatto, diventa inarrestabile nella seconda metà di partita, siglando due gol e diventando protagonista assoluto della partita: la prima segnatura è corale, la seconda è una perla di livello assoluto. (Dal 34′ st De Angelis, s.v.: dovremmo rivederlo dal 1′ per poterlo giudicare, tocca un solo pallone ma, giunto al dunque, lo perde)

Calderini voto 7: continuo seriamente a chiedermi perché continui ad incaponirsi così tanto nei dribbling, ma finché ne sbaglia due in 90′ ben venga: questo giocatore è una manna dal cielo per il Cosenza, e manna dal cielo per lui sono gli spazi che l’Aversa, nel tentativo di fare una partita offensiva, gli lascia, dandogli la possibilità di sgroppare su e giù per la fascia sinistra.


Cori voto 7:
i tre che nella ripresa giostrano la fase offensiva sono da premiare per impegno, dedizione e genialità: la generosità con la quale Sacha si batte tra i centrali campani è emblematica, così come lo è la faccia stremata con cui si dirige negli spogliatoi al termine dei 90′ (+ 5′ di recupero). L’assist, da applausi, per Tortolano è la risposta a chi gli chiede più marcature.

Roselli voto 6,5: la legge male, ma tutto sommato non come a Martina, perché stavolta non c’è nessun Arcidiacono e nessun Carretta a spaventare la linea difensiva; la rilegge molto meglio, passando al 4 – 3 – 3  ed azzeccando la mossa, perché da questo schema arrivano i due gol di Tortolano che decidono la partita: da che il San Vito era terra di conquista di chicchessia, ora è diventato Fort Knox: avanti un altro.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

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