Corigliano demotivato, contro il Brutium il pareggio che non ti aspetti

CORIGLIANO – Nella tredicesima d’andata di Promozione girone A, frenata del Corigliano  contro  un volitivo e coriaceo Brutium Cosenza, bravo nel crederci sino alla fine. La squadra di mister Cipparone apparsa in alcuni frangenti demotivata, è mancata anche per gioco, idee e cambio di passo. Capitolo Sarli a parte, in tribuna, ma fisicamente in salute e non convocato per divergenze con tecnico e società, con Tuoto, già andato via, e Lappanese con il punto interrogativo, la società dovrà adottare delle scelte efficaci in grado di dare tranquillità al corso del campionato. IMG_20151207_095212Contro la Brutium  non è bastato al Corigliano un super Riolo, in grande spolvero e autore di una tripletta, per ambire al successo pieno. Riolo, autore di una performance impeccabile,  al 9’ pt porta in vantaggio i biancazzurri con una conclusione di sinistro su calcio di punizione dal limite. I ragazzi di mister Libero, ex giocatore del Corigliano, giocando diligentemente  trovano il pareggio  con una rete di buona fattura di Martire. Al 41’pt rigore per il Corigliano per atterramento di Rizzuti. Penalty contestato dagli ospiti, ma trasformato dallo stesso Riolo. Nella ripresa, il match stenta a decollare ma Riolo salta tre avversari insaccando la rete del 3 a 1. Il Brutium con ordine e coraggio reagisce e con Spadafora accorcia. Nel finale, in piena zona Cesarini,  Attanasio su conclusione di sinistro gonfia la rete per il 3 a 3 finale. L’ultimo sussulto è del Corigliano ancora Riolo che gestisce un ottima azione sbagliando la risoluzione terminale.

A fine gara contestazione nei confronti del tecnico da parte di alcuni tifosi e lungo faccia a faccia nello spogliatoio tra società e allenatore. Al momento sembra rinnovata al fiducia al tecnico che, per il pareggio interno scaturito, ha l’unica attenuante di alcune assenze importanti come Amoruso e Bruno, per squalifica, Casciaro per noie fisiche. I bruzi raccolgono quindi un meritato punto in trasferta  mentre i padroni di casa devono fare mea culpa per non aver saputo amministrare il cospicuo vantaggio maturato.

Cristian Fiorentino

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