Cosenza, crollo indolore in Campania

Il Cosenza cade ad Ischia in una sconfitta piuttosto annunciata. La capolista paga il calo di concentrazione dovuto all’appagamento causato dalla promozione matematica ottenuta con quattro giornate di anticipo. Bene lo stesso il gioco espresso dai rossoblu oggi in maglia bianca, pericolosi numerose volte ma incapaci di finalizzare le almeno tre – quattro occasioni avute.

Cappellacci è costretto a ridisegnare la squadra in vista delle assenze di Guidi, Mannini, De Angelis e Criaco: recuperati in extremis Pepe e Mosciaro, il Mister butta dentro un 4 – 2 – 3 – 1 con Mosciaro vertice alto coadiuvato da Partipilo, Alessandro e Calderini; in mediana Asante e Corsi provano a facilitare il compito di Frattali, difeso a sua volta da Bigoni, Blondett, Pepe e Palazzi.

Passano neanche dieci minuti e l’Ischia va in vantaggio: azione pericolosa con un pallonetto salvato in scivolata sulla linea da Bigoni, sul seguente corner Raimoni fa da rapinatore e beffa Frattali. Sembrerebbe fuorigioco ma l’arbitro convalida. Il Cosenza prova a rendersi pericoloso con un’ottima azione sull’out di sinistra sviluppata da Alessandro e Calderini, ma Partipilo non riesce a concludere. Indubbiamente il Cosenza è meno motivato dell’Ischia, che sfiora il raddoppio con Alfano, il quale però si trova davanti un Frattali spettacolare che salva il risultato. Ancora Partipilo si presenta davanti al portiere avversario ma in condizione precaria manda la sfera a sfiorare il palo. Alla mezz’ora rete annullata all’Ischia con Nudo ben imbeccato ma in posizione di offside. Dopodiché non succede quasi nulla, e la partita scivola non troppo mestamente fino al duplice fischio di fine prima frazione.

La prima occasione della ripresa arriva con Manolo Mosciaro attorno al quarto d’ora, con una bella iniziativa conclusa con un tiro centrale bloccato senza particolari patemi dal portiere avversario. Il Cosenza delle due squadre è la più attiva, anche se le occasioni sono rare e non creano troppe preoccupazioni all’estremo difensore avversario, come il tiro di Alessandro da venti metri, ben bloccato da Mennella. Proprio quando la partita sembra addormentarsi, Pepe fa il patatrac: Carrieri, subentrato a Blondett, prova il dialogo col compagno di reparto, che aspetta il pallone e viene anticipato da Armeno, il quale si inserisce e a tu per tu batte Frattali. Il Cosenza ha la possibilità di riaprire la partita con un colpo di testa di Chinellato meravigliosamente imbeccato da Bigoni, ma il numero uno campano è reattivissimo e compie un intervento da serie superiore. Dopo l’ennesima occasione sprecata, il Cosenza si spegne, Palazzi becca un rosso per intervento da ultimo uomo e Finizio manda a lato su assist di Armeno. La partita finisce dunque così, due a zero per l’Ischia che guadagna la Lega Pro Unica dopo quasi un quinto di secolo. Buona prova degli uomini di Cappellacci che però non riescono a combattere contro sfortuna ed infortuni che stanno martellando la squadra da ormai due settimane ininterrottamente: a margine di oggi il rientro in campo di Carrieri e l’ennesima prestazione positiva di Mosciaro. Per il resto, nulla da dire se non l’obbligo, per la società,  di iniziare a programmare seriamente la stagione che verrà, onde evitare corsi e ricorsi storici negativi: Cosenza è una piazza che merita tanto.

Francesco La Luna

 

COSENZA – ISCHIA 2 – 0

COSENZA: Frattali; Bigoni, Blondett (’24 st Carrieri), Pepe, Palazzi; Corsi, Asante; Alessandro (’24 st Napolano), Calderini, Partipilo (’24 st Chinellato); Mosciaro.

ISCHIA: Mennella; Liccardo, Mattera, Rainone; Finizio, Alfano, De Francesco, Tito; Armeno (’43 st Tricoli), Muro (‘9 st Longo), Crimaldi (’34 st Trofa).

MARCATORI: ‘8 pt Rainone, ’26 st Armeno (I)

AMMONITI: Blondett, Asante (C)

ESPULSI: Palazzi (C)

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