Il Presidente dimissionario della Palmese replica a Saverio Albanese

palmesePALMI (RC) – Il presidente dimissionario della US Palmese, dott. Pino Carbone, replica quanto segue all’articolo “Palmese: dubbi e tante incertezze” firmato da Saverio Albanese e pubblicato da “Il Quotidiano del Sud” a pagina 33 il 25 giugno 2015.

“Volevo puntualizzare al sig. Albanese de “Il Quotidiano del Sud” che non era mia intenzione dimostrare capacità personali con il risultato di riportare la serie D a Palmi: viceversa, questo era un impegno programmatico assunto tre anni fa con i tifosi della Palmese che puntava, oltre al raggiungimento dell’obiettivo, anche a far capire alla cittadinanza tutta che “se si vuole si può!”. Per fare ciò non servono spiccate capacità manageriali ma serve solo un  po’ di impegno e di leale trasparenza. Non ritengo di aver fatto alcuna promessa nel gestire la squadra in serie D: la mia promessa era quella di portarla in serie D e questo è stato fatto. Ho anche chiarito, in conferenza stampa, che se ci sarà un nuovo progetto e se ci saranno le condizioni anche io continuerò ad esserci, con qualsiasi ruolo e nell’ esclusivo interesse della Palmi sportiva. Il “don Chisciotte” della stampa ipotizzando che il mio impegno sia stato legato al voler ingigantire il mio ego (lo sa cosa significa?) sbaglia perché non credo possa avere attinenza con quello che è stato fatto e, soprattutto, non era sicuramente nelle mie intenzioni illudere nessuno: non ci sono colpevoli se per un quarto di secolo abbiamo masticato amaro! Mantenere una squadra in qualsiasi categoria non lo si fa con le sciocchezze che vengono scritte da giornalisti che sfruttano questi momenti per “ingigantire il loro ego!”. Non ho preteso io che siano i tifosi a raccogliere i fondi per iscrivere la squadra al campionato bensì ho solo detto in conferenza stampa che il mio compito era volto al termine perché ritenevo e ritengo ancora che, una volta raggiunta la serie D, doveva essere l’Amministrazione, in rappresentanza della città, ad appropriarsi in senso positivo del meraviglioso risultato ottenuto, per garantirne la permanenza.

È DIFICILE RAGGIUNGERE LA SERIE D !!!

È FACILE, CON UN PO’ D’ IMPEGNO DA PARTE DI TUTTI, MANTENERLA !!!!

La scelta della vendita degli abbonamenti è partita dal sindaco, Giovanni Barone e non è stata da me avallata (poiché è già un diritto della società e non è affatto difficile farlo sottoscrivere a chi nelle proprie vene sente scorrere sangue neroverde). Il problema è coinvolgere piuttosto quelle forze economiche sane che intendono contribuire al mantenimento di un qualcosa che appartiene a tutta la città. In effetti, come annunciato, non ho partecipato alla riunione di domenica scorsa svoltasi presso la sede sociale per il semplice motivo che in questa fase sia corretto mantenere un profilo defilato e, soprattutto, le dovute distanze da un’iniziativa che personalmente non ho condiviso. Chiedere l’abbonamento sicuramente non porterà quegli ulteriori benefici richiesti perché è una cosa che comunque compete già alla Società. Così come certamente non presiedo i gazebo dislocati in città per il semplice motivo che, a parte il massimo rispetto che nutro nei confronti dell’impegno dei tanti tifosi che si sono attivati in tal senso, non lo ritengo uno strumento idoneo a dare le giuste risposte a chi guarda alla squadra con un minimo di interesse. È giusto comunque che la gente sappia chi rappresenta la società in questo momento e quali sono  i programmi per il futuro della stessa. Altresì, leggo che lo pseudo giornalista ha inteso indossare anche la maglia del sindacalista a difesa dei problemi dei giocatori che hanno appena concluso l’anno della travolgente vittoria di campionato e che sarebbero ancora in attesa di riconferma. Vorrei chiarire che il sottoscritto, oltre un mese fa, ha comunicato a tutti i calciatori per il tramite dell’allenatore Rosario Salerno che dovevano considerarsi liberi di poter agire per il raggiungimento dei propri interessi: sarebbe stata la Società, qualora avesse ritrovato un progetto credibile, a ricontattarli se ancora liberi per ripartire dall’intelaiatura dello scorso anno. Non era giusto tenerli bloccati per colpe non loro e penso che il sottoscritto sia stato responsabilmente corretto nell’informarli sulla situazione in essere a Palmi. Non intendo polemizzare sulla vicenda Piemontese, ho solo detto di ritenermi offeso per la vile conferma da lui data ai dirigenti del Sambiase su alcuni gravi epiteti proferiti nei miei confronti. Infine, faccio gli auguri alla nostra squadra perché si possa nel più breve tempo possibile ricreare un nuovo stimolo capace di coinvolgere tanti altri cittadini palmesi che come me, in modo assolutamente disinteressato, intendono immergersi in questa nuova e meravigliosa avventura. Tanto dovevo per la verità dei fatti”.

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