Rende, Trocini: «Campionato difficile da decifrare»

RENDE  – Se qualcuno cercava una conferma sull’aticipità del campionato, ieri ne ha avuto l’ennesimo riscontro. Fatta eccezione per Agropoli e Neapolis, quest’ultimo rientrato nella bagarre promozione, le prime tre della classifica sono state bloccate da squadre che lottano per salvaguardare la categoria.

Nell’anticipo di sabato il Torrecuso ha rallentato sul campo della Frattese, poi nell’arco di 24 ore la stessa sorte è toccata ad Akragas e Rende rispettivamente contro Gioiese e Sorrento.

«Quello che è successo domenica conferma la sensazione che questo è un campionato difficile da decifrare dove la posizione di classifica conta relativamente e ogni partita nasconde diverse insidie – dice il tecnico Bruno Trocini – Noi abbiamo affrontato un Sorrento che veniva dato per quasi spacciato, invece ha dimostrato, con determinazione e carattere, di voler lottare fino alla fine. Probabilmente ci abbiamo messo del nostro non riuscendo a chiudere la gara con annessi i condizionamenti subiti dal terreno di gioco e da alcuni atteggiamenti che hanno contribuito a spezzettare il gioco».

Un pareggio che per certi versi ha il sapore della beffa, nel senso che i tre punti potevano proiettare il Rende a meno due dalla vetta, ma allo stesso tempo lascia inalterata la corsa per le posizioni di vertice.

«Non possiamo fare drammi per un pareggio anche perché rischieremo di dimenticare da dove siamo partiti e con quali obiettivi – prosegue Trocini – E’ normale che si gioca sempre per il massimo risultato ma non bisogna dimenticare che abbiamo una delle strisce positive (dodicesimo risultato utile consecutivo) più lunghe di tutta la serie D.
Con la squadra analizzeremo la gara e poi ci concentreremo sul derby con il Roccella, altro match di difficile interpretazione, perché gli esami non finiscono mai».

Chiusura con un messaggio-avvertimento ai naviganti: «Tutti gli avversari considerano il Rende come una delle squadre da battere, per questo dovremo
essere bravi a farci trovare pronti a fronteggiare qualunque tipo di situazione».

Antonio Esposito

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