Scalea, finale di campionato per il 2° posto e l’imbattibilità casalinga. Carnevale “Insieme fino al 12 giugno, poi …”

scaleaSCALEA (CS) – Si avvia alla conclusione il campionato di Eccellenza edizione 2015 – ’16. Ancora 180′ di passione e si conosceranno i verdetti ufficiali di uno dei campionati più avvincenti degli ultimi anni. E se il primo posto sembra ormai in viaggio alla volta di Sersale, più serrata e appassionante che mai è la corsa al secondo posto fra Castrovillari e Scalea, che dopo essersi a lungo contese il primo posto ora sono stanziate solo di un punto. Entrambe domani si confronteranno con le residue ambizioni, e speranze, playoff di Isola Capo Rizzuto e Sambiase, ma nè i rossoneri del Pollino, né gli scaleoti dei tirreno vorranno concedere millimetri all’avversario. Sul campo si sono confrontate domenica scorsa e a spuntarla sono stati Altieri e compagni. Per i biancostellati del presidente Formica quello che sta per concludersi è stato forse l’anno della costanza e della maturità. Dopo diciannove giornate in testa, all’ex matricola Scalea è mancata solo la ciliegina sulla torta. A tracciare un bilancio di questo campionato fra possibili progetti per il futuro e qualche rimpianto è il suo condottiero Luigi Carnevale.

D. Nell’ultimo turno avete battuto il Castrovillari. E’ stata una bella prova di determinazione. Cosa le è piaciuto di più della prova dei suoi?

R. Si vedeva che era una gara importante perchè nei primi 20′-25′ entrambe le squadre hanno provato a non farsi del male. La gara agonisticamente valida ma senza grandi occasioni. Per loro era fondamentale per rimanere vicini al Sersale, erano carichissimi e credo che questo li abbia portati a sentire la pressione. Da qui le due, giuste a mio avviso, espulsioni. Per quanto ci riguarda siamo contenti che i tre punti col Castrovillari ci abbiano dato la certezza matematica del terzo posto. 12986354_10207658302169737_372780974_o

D. Terzo posto con vista sul secondo posto, Sambiase e Roggiano permettendo ci credete?

R. E’ chiaro che andremo a Sambiase per vincere e provarci, consapevoli che non dipenderà solo da noi ma dovremo guardare anche al risultato del Castrovillari con l’Isola. E’ pur vero però che è nell’interesse dell’Isola fare punti per rientrare nella corsa ai playoff. Per il Sambiase devono invece verificarsi una serie di fattori .. Col Roggiano poi avremo una motivazione fortissima in più: mantenere l’imbattibilità casalinga che dura dall’11 gennaio 2015, quando fummo sconfitti dalla Palmese dei record. 

D. Il campionato che sta per concludersi vi ha visti protagonisti per quasi 2/3, una bella soddisfazione per un’ex matricola rivelazione. Cos’è mancato per fare il salto di qualità?

R. Credo ci sia mancato fare mercato a dicembre prendendo un paio di giocatori di categoria superiore. Noi invece abbiamo preferito mettere i rapporti umani davanti ai risultati e questa scelta forse col senno di poi si è rivelata sbagliata. Onestamente penso che forse qualche responsabilità posso avercela pure io. Avendo seguito il corso per allenatore professionista a Coverciano da ottobre a novembre, da lunedi a mercoledi, non me la sono sentita di mettere alla porta giocatori che non vedevo allenare tutta la settimana.

D. Qual’è stato il momento più bello e quello più difficile di questo campionato?

R. Il momento più bello è sempre l’ultimo perchè è quello che ti spinge a migliorare. Vincere col Castrovillari ci permesso di essere certi del terzo posto, che era il nostro obiettivo minimo. Altra cosa importante per noi sono i numeri. Quest’anno abbiamo fatto 16 vittorie – una in più dell’anno scorso -, 8 pareggi e 4 sconfitte. Abbiamo fatto 56 punti, 6 in più dell’anno scorso, con 46 reti fatte e solo 20 subite, e a anche in questo caso si siamo migliorati rispetto allo scorso anno. I momenti più difficili sono stati i finali di alcune partite: se non avessimo negli ultimi minuti con la Cittanovese o pareggiato col Roggiano e il sambiase, oggi forse con 6/7 punti in più staremmo a giocarcela ancora per il primo posto.

D. E’ sulla panchina dello Scalea da tre anni: primo anno ha ottenuto la promozione in Eccellenza, lo scorso anno i playoff e quest’anno terzo posto sicuro. Il prossimo anno ancora qui per vincere il titolo?

R. Difficile dirlo, bisognerà fare attente valutazioni a fine stagione. In generale io credo che dopo un certo ciclo e aver costruito qualcosa di importante si debba cambiare. La piazza ha bisogno di vedere nuove metodologie di allenamento, lasciando spazio su una panchina importante, con alle spalle una società seria e sana, a chi ti ha visto allenare dalla tribuna per tanto tempo. Quanto a me cerco un’altra piazza per lemi dimensioni, un ambiente che rispecchi il mio essere uomo di campo e il mio lavoro, ma se non dovesse arrivare la chiamata giusta, mi fermo e mi godo la mia Vittoria (la figlioletta neonata, ndr). 

D. A chi rivolgere un pensiero per questo rush finale?

R. Innanzitutto alla società per tutto quello che mi ha permesso di fare. Poi ringrazio anche i tifosi con la speranza di poter stare ancora tutti insieme fino al 12 Giugno.

Eh già perchè Carnevale, da allenatore ambizione e metodico qual è, dimostra di aver già preparato u tabellino di marcia anche per la fase finale dei playoff. E un come lui, se l’estate dovesse poi portarlo lontano da Scalea, sarà di certo protagonista del prossimo mercato.

Andreina Morrone

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