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Rifiuti abbandonati, a Cerisano le fototrappole incastrano gli incivili

CERISANO (CS) – A Cerisano sono state attivate  le fototrappole e da subito sono  scattate le sanzioni per chi abbandona i rifiuti illegalmente. In soli sette giorni sono stati individuati una decina di trasgressori.

I filmati sono stati inviati alle forze dell’ordine competenti  per avviare l’iter che porterà alla sanzione minima di 150 euro. Sono stati usati sia il metodo tradizionale, ossia l’apertura di buste per rintracciare il cittadino fuorilegge, sia le fototrappole, ovvero le telecamere dotate di sensore di movimento e capaci di riprendere immagini anche in assenza di luminosità naturale, poiché dotati di raggi infrarossi.

I tre dispositivi elettronici sono stati  posizionati in punti sensibili  in grado di immortalare quanti abbandonano illegalmente i rifiuti in zone periferiche e boschi che  spesso si trasformano in micro discariche. Nel nostro Comune l’abbandono dei rifiuti è un fenomeno sempre presente. Oltre al danno ambientale, c’è anche quello economico in quanto l’Amministrazione  , quindi la comunità tutta, deve affrontare i costi di intervento per la rimozione  e lo smaltimento degli stessi .

Spesso non sono  solo i cittadini cerisanesi a liberarsi dei loro rifiuti, ma cittadini di paesi  confinanti al nostro. Il fenomeno è dilagante e  non risparmia nemmeno le località di pregio naturalistico come Monte Cocuzzo.  Dopo la pulizia della S.P 45 che collega Cerisano a Fiumefreddo Bruzio ad opera dei volontari della nostra associazione, in meno di tre giorni  sono comparsi di nuovo frigoriferi e rifiuti domestici.  Per contrastare le cattive abitudini crediamo sia opportuno far partire una campagna informativa  per recuperare la conoscenza di tempi e giorni per l’esatto conferimento dei materiali differenziati e  per spiegare ai residenti le modalità del servizio porta a porta, che ben funziona nel nostro paese.Faremo di tutto per ridurre questo spiacevole fenomeno, e, ci auguriamo  che, a fronte di controlli più serrati , ci sia anche una ri-educazione ambientale e civica.

Melicchio (M5S) «Acri abbandonata dai politicanti del PD di Provincia e Regione»

ROMA – «Acri, il popoloso comune della presila cosentina, deve uscire dall’isolamento in cui decenni di malapolitica lo hanno relegato».

Lo afferma in una nota il portavoce M5S alla Camera dei Deputati, Alessandro Melicchio, a seguito delle denunce e segnalazioni pervenute dagli attivisti locali.
«E’ noto il grave dissesto delle casse comunali, infatti, ma oltre al disastro amministrativo delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida della città, anche la Regione e la Provincia hanno abbandonato Acri.”  Il parlamentare pentastellato concentra il suo messaggio sugli sprechi e i ritardi che hanno fatto si che Acri non sia adeguatamente collegata. “Nonostante siano stati stanziati decine di milioni di euro per la realizzazione di un lotto della Sibari-Sila e per la variante della SS660 per bypassare una frana, i cittadini aspettano ancora il completamento di queste opere essenziali per far sì che la cittadina sia collegata in maniera sicura e veloce con la piana di Sibari e l’autostrada del Mediterraneo».

 Il Deputato del M5S pone l’attenzione sul troncone della Sibari – Sila, la strada di grande comunicazione che dovrebbe collegare la Piana di Sibari con l’Altopiano Silano e che versa in uno stato di abbandono e degrado, con ritardi nell’esecuzione dell’opera, errori di progettazione e contenziosi, le cui responsabilità non sono state mai accertate.

«Eppure l’accordo programma quadro – spiega Melicchio – è del luglio 2002. La spesa complessiva prevista era di più di 212 milioni. A sei anni da quella che doveva essere la data di ultimazione dei lavori del primo lotto, poco più di 7 chilometri, da San Demetrio Corone ad Acri, iniziato nel 2009 e costato 48 milioni di euro, c’è solo un cantiere abbandonato tra ruggine e ponti mai terminati, neanche messo in sicurezza. Si sono realizzati solo due chilometri di strada. L’altra grande incompiuta segnalata al parlamentare 5 stelle dagli attivisti locali è la variante SS660. La vicenda della galleria Salice, che dovrebbe servire ad aggirare la frana di Serra di Buda e rendere meno tortuosa l’entrata in città, è emblematica. Progettata dalla Provincia e finanziata dalla Regione, fu appaltata nel 2007 con conclusione dei lavori prevista per il 2011 ma ancora non è stata aperta al traffico – sottolinea il pentastellato – nonostante siano stati stanziati circa due milioni e mezzo di euro per il completamento dell’illuminazione e delle opere accessorie, con un bando pubblico già assegnato. E chissà dove sono finiti gli altri 30 milioni di euro annunciati dal Presidente Oliverio per la realizzazione del secondo lotto, che dal viadotto avrebbe dovuto arrivare fino al ponte Mucone».
Il portavoce M5S conclude aggiungendo: «Abbiamo segnalato il tutto al Ministro dei Trasporti Toninelli, ma il Governo del cambiamento può solo dare gli indirizzi politici e individuare le risorse per la realizzazione delle infrastrutture che permettano all’entroterra calabrese di svilupparsi insieme al resto del paese. Devono essere poi gli enti locali a collaborare di concerto con i ministeri competenti, facendo la loro parte, ma né Oliverio, né Iacucci né i politicanti che li hanno preceduti lo hanno mai fatto, se non durante le campagne elettorali con le loro solite false promesse. E’ ora di cambiare tutto, cominciando proprio da Acri»

Affetta da disturbi psichici, abbandonata in casa senza acqua e cibo

SAN DEMETRIO CORONE (CS) – In data odierna a San Demetrio Corone (CS), militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Castrovillari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di CADICAMO Fernando, 59 enne di Terranova da Sibari, ritenuto responsabile del reato di abbandono di persona incapace.

L’attività investigativa coordinata dal Dott. Eugenio Facciolla e condotta dai militari della Stazione di San Demetrio Corone, ha permesso di accertare che la condotta illecita da parte dell’indagato si è protratta nel tempo ed ha avuto luogo almeno fino al 7 Giugno u.s.

L’uomo era stato designato dal Giudice Tutelare quale amministratore unico di sostegno della consorte ed in quanto tale avrebbe dovuto porre in essere tutti gli atti necessari a tutelare la salute fisica e morale della donna, soggetto incapace di provvedere autonomamente ai suoi bisogni in quanto affetta da disturbi bipolari e psichici. Ma l’attività investigativa dei Carabinieri, fondata su costanti ispezioni dei luoghi e conclusasi il 5 giugno con un sopralluogo congiunto con personale dell’Ispettorato sanitario e del C.I.M. presso l’abitazione in cui si trovava la donna, accertava una situazione di “assoluto abbandono”, nonché l’inadeguatezza igienico-sanitaria dei luoghi dove il marito aveva di fatto “recluso” la consorte.

L’immobile, sito a San Demetrio Corone, si presentava privo di acqua, cosparso di rifiuti di qualsiasi tipologia, con i servizi igienici non funzionanti e con escrementi umani anche nel letto utilizzato dalla donna. Per di più l’uomo viveva presso un’altra abitazione situata a Terranova da Sibari e asseriva di andare a trovare la donna solo una volta ogni tre – quattro giorni.

Sulla base delle risultanze investigative, il G.I.P. disponeva la misura cautelare motivata dalle oggettive responsabilità dell’indagato “il quale aveva coscientemente e volontariamente consegnato la propria moglie, incapace di provvedere a se stessa, in una situazione di pericolo per la sua integrità fisica”.

 

foto internet guzzardi.it

Cuccioli abbandonati in autostrada salvati dai cantonieri dell’Anas

TARSIA (CS) – Quattro cantonieri dell’Anas hanno ritrovato sul ciglio della Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Tarsia, quattro cuccioli di cane all’interno di un sacchetto di plastica abbandonato. Con ogni probabilità qualcuno si era liberato dei piccoli animali lanciando la busta dal cavalcavia soprastante l’autostrada. I quattro cantonieri, Salvatore Palermo, Cosimo Algieri, Salvatore Pedace e Mario Pirrone, dopo aver raccolto i quattro cagnolini li hanno affidati all’assistenza veterinaria.

 

Abbandono rifiuti, il monito di Spadafora, “Periferie sporche, servono interventi urgenti”

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COSENZA- Sulla questione dell’abbandono dei rifiuti lungo le strade che collegano il capoluogo bruzio e le frazioni a sud della città interviene il consigliere comunale Francesco Spadafora. «Telecamere, un maggior controllo da parte del nucleo decoro urbano dei Vigili Urbani, multe più care e una campagna di sensibilizzazione via social. Questa sarebbe la soluzione per contrastare l’abbandono illegale dei rifiuti secondo Francesco Spadafora, consigliere comunale e presidente del gruppo Misto. La città di Cosenza in questi anni è riuscita a raggiungere livelli di raccolta differenziata più che soddisfacenti, lo ha fatto grazie all’azione di Ecologia Oggi ma anche grazie a quella dei suoi cittadini. Nonostante ciò, una fetta, se pur esigua di cosentini, continua a dimostrare di non volersi allineare a un dovere civico così fondante qual è quello di tenere pulita la propria città e le sue periferie». Questo il monito di Francesco Spadafora, consigliere di maggioranza di Palazzo dei Bruzi, approdato da pochi giorni, insieme al collega Davide Bruno, nelle fila del Gruppo Misto.  «L’abbandono dei rifiuti, – si legge ancora nel comunicato- nonostante sia stata attuata dal 2011 la raccolta differenziata, è una incivile abitudine che rende la nostra città, unitamente alle frazioni, sporca e inospitale. Le campane dei rifiuti e gli angoli un po’ più nascosti delle contrade diventano di volta in volta vere e proprie discariche a cielo aperto. Le zone maggiormente prese di mira dai maleducati cittadini, privi dei più elementari principi di educazione civica,risultano essere quelle di Badessa di Portapiana, Pantano Diodato, Timpone degli Ulivi, Conca D’Oro, Albicello e la strada di collegamento Donnici-Sant’Ippolito. Da dette contrade provengono anche numerose segnalazioni dai cittadini residenti, che praticano con dedizione la raccolta differenziata, i quali ci chiedono di lavorare affinché la città e le frazioni siano pulite e ospitali e noi abbiamo il dovere di dare loro risposte immediate».

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«La soluzione che ritengo più efficace per debellare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti – spiega poi il consigliere Spadafora- è quella che passaper l’installazione, nelle zone sensibili, di apposite telecamere di videosorveglianza, come già praticato in altre zone della città. Il loro costo non è elevato e per di più garantirebbero una punizione esemplare con l’elevazione della relativa multa a chi effettivamente è tanto incivile da abbandonare la spazzatura in strada. A Tal proposito invito il Sindaco e l’assessore competente anche a rivedere gli importi delle multe verso l’alto, in modo da creare un deterrente ancora maggiore. Per ostacolare questi comportamenti incivili è opportuno altresì che il nucleo decoro urbano, istituito dal Sindaco già nella precedente consiliatura, aumenti  i controlli e gli appostamenti nelle zone in cui si verificano maggiori abbandoni indiscriminati di rifiuti. Utile sarebbe realizzare una maggiore campagna di comunicazione per sensibilizzare ulteriormente la popolazione affinché tutti concorrano a tenere pulita la città. Utilizzare in tal senso anche i social per creare coinvolgimento sulla tematica e ottenere anche utili segnalazioni». «Infine- conclude-  in merito a quanto su esposto chiedo agli uffici competenti comunali un tempestivo intervento di bonifica, al fine di restituire un minimo di decoro e decenza ai luoghi sopraindicati».