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La Tonno Callipo saluta Abouba, Chinenyeze e Defalco dopo due stagioni in giallorosso

VIBO VALENTIA – I giocatori Aboubacar Drame Neto, Barthélémy Chinenyeze e Torey James Defalco non faranno parte del roster della Tonno Callipo nella stagione 2021-2022. Tutti e tre dopo due annate in giallorosso hanno intrapreso nuove avventure professionali concludendo l’entusiasmante esperienza con la formazione calabrese. L’approdo a Vibo nell’estate del 2019 è coinciso con il loro esordio nel Campionato italiano: da quel momento – integrandosi perfettamente nell’ambiente familiare che da sempre contraddistingue la società del presidente Pippo Callipo –  sono stati abili a sfoderare il proprio innato talento migliorando sempre di più le proprie prestazioni sportive. Assoluti protagonisti dell’ultima brillante stagione che si è conclusa con lo storico quinto posto in regular season hanno regalato grandi ed autentiche emozioni al pubblico giallorosso.

L’opposto Aboubacar arrivato dal Brasile ha rafforzato il già consolidato asse col Paese sudamericano: sono diciassette i suoi connazionali che erano transitati da Vibo negli ultimi 21 anni tra A2 e A1. E sul campo, oltre che fuori, ha confermato la tradizione che vuole i giocatori brasiliani a proprio agio tra le fila della Tonno Callipo. Pure per il sempre sorridente Abouba, apprezzato da tutti anche per le sue qualità umane, infatti è stato così. Capace di fare gruppo, il mancino sudamericano si è fatto valere anche nel rettangolo di gioco con i suoi attacchi vincenti, basti pensare ai ben 701 punti realizzati in tutte le competizioni in due anni alla Callipo. In particolare, solo in Regular Season sempre nelle ultime due stagioni, Abouba in 42 gare e 151 set disputati ha totalizzato 569 punti, divisi tra i 272 nella prima stagione ed i 297 nella seconda (risultando 13esimo in classifica generale), di cui 39 ace complessivi. 487 invece sono stati i punti in attacco e 43 i muri. Tra le migliori partite dell’opposto ricordiamo quella più recente, ovvero gara-2 contro Monza nei quarti play off scudetto, risultando mvp del match con ben 25 punti di cui 7 ace (suo record personale) consentendo così ai giallorossi di arrivare fino alla gara di spareggio.

Ottimo anche il rendimento del centrale Barthélémy Chinenyeze per tutti ‘Babar’. Per lui ben 488 punti di cui 88 muri in tutte le manifestazioni disputate nelle due stagioni in giallorosso. In particolare nell’ultima Regular Season il nazionale francese ha conquistato il terzo posto del podio nella classifica generale dei centrali, con 217 punti di cui 11 ace, 162 punti in attacco. Quinto invece nella classifica dei block con 44 muri. In totale solo in Regular Season per Chinenyeze 42 gare e 163 set giocati, con 392 punti di cui 19 ace; 296 in attacco e 77 muri.

Menzione di rilievo anche per lo schiacciatore Torey James Defalco, che ha mantenuto un elevato standard di rendimento fino alla fine con la cifra tonda di 100 punti realizzati soltanto nelle sette gare conclusive della Pool Challenge Cup. In tutte le manifestazioni delle ultime due stagioni 679 i punti totalizzati dall’americano del Missouri. In particolare invece nelle ultime due stagioni in Regular Season 41 gare e 151 set giocati, con 491 punti (241 il primo anno, 250 il secondo, risultando 21esimo in classifica generale) di cui 34 ace; in totale 415 attacchi vincenti e 42 muri.

 

L’annuncio del presidente Callipo: «Abouba resta in giallorosso. Il suo entusiasmo ci ha convinti»

VIBO VALENTIA – La prima notizia ufficiale sulla programmazione del club calabrese per la prossima stagione agonistica è arrivata direttamente dal presidente Pippo Callipo. Ieri pomeriggio il massimo dirigente giallorosso intervenendo nel corso della diretta Facebook con il giornalista sportivo Lorenzo Dallari – organizzata dall’Ufficio comunicazione della società per celebrare il sedicesimo anniversario della storica promozione in A1 del 13 maggio del 2004 – ha annunciato la riconferma del brasiliano Aboubacar Drame Neto.  

L’opposto mancino classe ’94, dalle grandi qualità fisiche e dal braccio pesantissimo, approdato nella scorsa estate alla Tonno Callipo come ‘matricola’ della Superlega, ha rinnovato con entusiasmo il suo contratto per la stagione 2020-21.

«Sono particolarmente contento che la società ha deciso di puntare su di me ancora per un altro anno – ammette Abouba – è una bella responsabilità poter nuovamente indossare la maglia della Callipo. A Vibo sono stato molto bene e non avevo nessun motivo per andare via. C’è una tifoseria molto appassionata che riesce sempre a sostenere la squadra anche nei momenti di difficoltà. La mia esperienza professionale dello scorso anno è stata molto positiva. La prima parte del campionato mi è servita per adattarmi ma poi sono riuscito ad esprimermi al meglio. Da un certo momento in poi si è notata la mia crescita personale ma anche quella del gruppo».

Due metri abbondanti ed un fisico imponente per l’atleta carioca che nel suo primo anno di permanenza a Vibo è riuscito a farsi apprezzare per le doti di buon attaccante unite alla freschezza ed alla voglia di emergere e impegnarsi in campo, alla speciale carica positiva, alla grande voglia di impegnarsi in campo e ad un’innata generosità.

La benevolenza conquistata da Abouba nell’ambiente giallorosso arriva quasi a riconferma del fatto che tutti i suoi connazionali che sono transitati dalla Callipo (e sono ben diciassette nella storia del club) hanno lasciato un bellissimo ricordo: «Credo che c’è molta affinità tra noi brasiliani e il pubblico di Vibo – spiega Abouba – siamo simili caratterialmente avendo lo stesso temperamento gioioso e soprattutto perchè viviamo ogni cosa con passioneI nostri supporter sono capaci di trasmettere alla squadra la carica necessaria per affrontare le partite con il piglio giusto e ottenere anche risultati inaspettati. Con il loro sostegno tutto può succedere».

C’è chiaramente una punta d’orgoglio nelle parole del massimo dirigente del club calabrese, Pippo Callipo che pubblicamente nella diretta social ha dichiarato: «Abouba ha fortemente voluto rimanere nella nostra società perché si è trovato molto bene. Alla fine è stato lui a scegliere noi: la sua convinzione di continuare un percorso con la Callipo ci ha convinto ancor di più a riconfermarlo. Vedere ricambiato il nostro affetto è sempre una bella emozione. Nei nostri vent’anni di pallavolo siamo sempre stati attenti a trattare con accortezza e disponibilità i nostri atleti e lo facciamo con naturalezza perché è giusto che sia così».

Il primo anno “italiano” super di Abouba

Nella stagione del suo debutto nella Superlega italiana ha realizzato 272 punti aggiudicandosi il titolo di top-scorer dei suoi. Il brasiliano comanda pure la classifica di squadra degli ace con 26 (su 217 battute totali). Inoltre l’opposto sudamericano è tra i giocatori giallorossi sempre presenti: ha giocato infatti in tutte e venti le gare con 68 set disputati.  

Emergenza Coronavirus, il brasiliano Abouba (Callipo): «Rimasto in Italia perchè mi sento al sicuro»

VIBO VALENTIA – «Stiamo attraversando un periodo molto strano. Diverso dal solito. Sono cambiate tante cose in pochissimi giorni ed inaspettatamente la nostra quotidianità è stata completamente stravolta. Io, così come i miei compagni di squadra, sto cercando di trovare tutte le possibili alternative per non perdere la forma e mantenere vivo il rapporto con gli altri parlando al telefono e in chat». Si riferisce all’emergenza sanitaria relativa al Coronavirus l’opposto brasiliano Aboubacar Drame Neto rispondendo alla più ovvia delle domande “Ciao Abouba, come va?”. Sono le tre del pomeriggio quando lo raggiungiamo telefonicamente. 

Accomodato sul divano insieme alla sua fidanzata Aline, che già da mesi gli fa compagnia nel casale del Popilia Country Resort dove l’atleta della Tonno Callipo Calabria alloggia da inizio stagione, l’atleta confessa subito che i ritmi della sua giornata non sono più quelli abituali: «Mi sveglio un po’ più tardi, e faccio ogni cosa con molta calma. In mattinata mi collego in video call con il preparatore atletico e con tutti gli altri per un’oretta di esercizi. Poi mi divido tra la cucina, i videogiochi e la tv. Per fortuna qui non sono solo. Con la mia fidanzata la permanenza forzata in casa trascorre piacevolmente».

Il pensiero va subito alla sua famiglia: «I miei genitori sono molto preoccupati per le notizie che i media danno dell’Italia. Ci sentiamo ogni giorno e ogni giorno mi raccomandano di rimanere dentro casa, di essere cauto e rispettare tutti gli accorgimenti consigliati per evitare il contagio. Io però li rassicuro spiegando loro che nella città in cui vivo la situazione è sotto controllo e che vicino al mio appartamento ci sono solo persone della mia squadra. Abbiamo anche la fortuna di avere lo spazio per fare una passeggiata solitaria in mezzo al verde e godere di un bellissimo panorama».

Mai pensato di partire e rientrare in Brasile? «La società mi ha chiesto se, così come hanno fatto altri giocatori stranieri, preferivo partire. Io però ho deciso di rimanere a Vibo perché mi sento al sicuro mentre affrontare un viaggio, ora, significherebbe mettere a repentaglio la mia salute e quella dei miei cari, soprattutto delle mie sorelle che hanno già delle problematiche di tipo respiratorio».

Non sembra spaventato Abouba, o perlomeno le sue parole lasciano intendere che dietro quel sorriso chiaro e aperto ci sono le stesse preoccupazioni che in questo momento agitano l’animo di tutti, ma al contempo, c’è la sicurezza di chi ha forza e volontà per affrontare ogni difficoltà, anche quelle più impreviste. Ha solo 26 anni l’atleta carioca, ma dimostra di avere maturità e carattere. Ha ben chiara davanti agli occhi la strada da seguire, cioè quella che suo padre Moussa, ha tratteggiato con onestà e sudore per lui e per le sue tre sorelle: «Mio padre ha lavorato tanto ed è sempre stato presente per noi figli. Lo ammiro e lo amo profondamente».

Quella della famiglia di Abouba è infatti una storia di emigrazione e di sacrifici, molto simile a quella di tanta gente calabrese: «I miei genitori sono nativi del Mali, trapiantati in Brasile da più di trent’anni. Insomma da prima che io nascessi. Mio padre venne trasferito lì per lavoro e portò con sé mia mamma. Sono riusciti ad ambientarsi in una terra che con il tempo è diventata la loro casa. Ma non hanno mai dimenticato che nelle loro vene scorre sangue africano».

E poi un bilancio sul primo anno in Italia. «Per me è stata un’esperienza di crescita non solo professionale. Per la prima volta sono entrato in stretto contatto con persone di diverse nazionalità e ciò mi ha arricchito, ho imparato tante cose».

(Nella foto l’opposto brasiliano insieme ai genitori e alle sue tre sorelle).