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La trasmissione di Canale 5 “Melaverde” a Rosarno per raccontare l’agrumicoltura

REGGIO CALABRIA – La nota trasmissione televisiva in onda su Canale 5 condotta da Edoardo Raspelli, “Melaverde”, sarà in Calabria. Una puntata del programma, infatti, sarà dedicata alla piana di Rosarno e Gioia Tauro e racconterà la coltivazione degli agrumi e della frutta tropicale. Il “cronista della gastronomia” sarà nella nostr regione con la sua squadra nei giorni 24 e 24 novembre per la registrazione della puntata: ad accompagnarli il vice direttore della Coldiretti e Responsabile Regionale di Campagna Amica, Pietro Sirianni. «È una straordinaria e importante occasione – ha commentato Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria – per la valorizzazione del territorio legato inscindibilmente alle produzioni agricole, una vetrina di pregio per continuare a non lasciare sola Rosarno e a coltivare gli stessi interessi».

Agrumicoltura e sfruttamento, a Rosarno il Ministro Martina

ROSARNO (RC) – Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, ha annunciato l’arrivo nella città di Rosarno del Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, Maurizio Martina, all’indomani dell’approvazione della Legge sul caporalato, per illustrarne i contenuti, atti a garantire la legalità nei campi. In occasione dell’arrivo del Ministro Martina, sarà presente anche Roberto Moncalvo, presidente nazionale della Coldiretti, che rilancia i contenuti dell’iniziativa della Coldiretti, già partita il 29 dicembre 2010 con lo slogan “Non lasciamo sola Rosarno coltiviamo gli stessi interessi”. «Possiamo e dobbiamo – ha dichiarato Molinaro – chiudere il cerchio, scrivere una pagina nuova in questa area della regione per assicurare alle imprese agricole condizioni  economiche e sociali più favorevoli. Riconoscere il valore etico e produttivo del Made in Calabria con la firma dei produttori calabresi ed anche in questo caso, facendo il paio con la legge sul caporalato, dare il giusto valore, nel rispetto dei valori di eticità, rispetto dei vincoli sociali, a beneficio dei cittadini-consumatori e dell’economia di un territorio con una equa remunerazione al mondo della coltivazione innescando un processo rigeneratore della legalità». Ricordando poi il via libera all’aumento del 20% di succo d’arancia nelle bibite con la legge del 30 ottobre 2014, n.161 (legge europea 2013-bis), Molinaro rilancia la necessità dell’indicazione dell’origine in etichetta per i succhi bevibili, poichè l’applicazione della legge e l’indicazione di origine «sarebbero un bel segnale nei confronti di un vasto territorio che ha nell’agrumicoltura una reale possibilità di sviluppo e reddito e un contributo fondamentale a coniugare giustizia economica e sociale».

Trematerra, massimo impegno per superare le avversità dell’agrumicoltura Calabrese

CATANZARO – L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta –  esprime particolare preoccupazione per l’andamento della campagna agrumicola 2013-2014, sia in ordine alla congiuntura economica con stagnazione della domanda che agli eventi, meteorici e naturali, straordinari che hanno interessato, in maniera diversa, le zone produttive a partire dalla Sibaritide fino alla Piana di Gioia Tauro.

“L’andamento climatico – ha specificato l’assessore Trematerra –  e le inconsuete precipitazioni dei mesi di novembre e dicembre hanno coinvolto l’intera regione provocando, dalla  Piana di Sibari in giù, il danneggiamento delle produzioni agrumicole di pregio quali le clementine che, per effetto dell’invecchiamento precoce della buccia o macchia d’acqua, stanno subendo una conseguente grave penalizzazione commerciale. Contemporaneamente, nella piana di Gioia Tauro, l’anomalo ed eccezionale fenomeno della presenza delle polveri generate dalle ceneri vulcaniche dell’Etna trasportate dai venti pare sia in grado di provocare  danni alla buccia dei frutti al momento della raccolta, con conseguente penalizzazione commerciale. Di conseguenza – ha rimarcato l’esponente della Giunta -, al fine di individuare le forme più corrette per operare, in attesa della definizione dei danni da parte delle amministrazioni provinciali, responsabili per Legge alla verifica degli eventi indispensabile per portare al riconoscimento dello stato di calamità, garantiamo il massimo impegno e sostegno istituzionale, anche per avviare le opportune verifiche al livello ministeriale, in ordine alla ammissibilità del danno derivante dalle polveri vulcaniche. Pertanto – ha infine assicurato Trematerra –  appena in possesso di tutti i dati proporrò alla Giunta Regionale idonea deliberazione di tutte le misure necessarie, compresi anche atti straordinari, da sottoporre al Ministero dell’Agricoltura per attivare tutte le procedure previste”.