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Attivato all’Unical il nuovo corso di laurea in ingegneria alimentare

RENDE (CS) – Presentato all’Università della Calabria il Corso di laurea in Ingegneria Alimentare, una delle più importanti novità dell’offerta formativa dell’ateneo di Arcavacata per il prossimo anno accademico. Riguarda un settore ritenuto strategico e formerà una figura tecnico-professionale nuova esperta dei processi industriali ma anche della cosiddetta seconda trasformazione delle materie prime alimentari, con forti competenze trasversali, riconducibili all’ingegneria meccanica e all’ingegneria gestionale, così da poter gestire tutta la filiera produttiva.
Dunque si tratta di una figura professionale molto richiesta dal mercato del lavoro che oggi, per ottenere le stesse cose, deve rivolgersi a molteplici figure professionali come tecnologi alimentari, chimici, agronomi, biotecnologi. I docenti promotori del nuovo corso di laurea, inserito nell’offerta formativa del DIMES (Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemisica), hanno maturato una notevole e qualificata esperienza nel settore alimentare che ha consentito loro di identificare chiaramente le competenze corrispondenti ai profili culturali e professionali e le funzioni lavorative associate alla figura dell’ingegnere alimentare che sarà formato grazie al nuovo corso di studi. Non solo, nel redigere il piano dell’offerta formativa, i docenti proponenti hanno avuto modo di confrontarsi con eminenti personalità operanti, a livello internazionale, nel settore del Food Engineering, oltre che con i rappresentanti di importanti realtà produttive e associazioni di categoria attive nel settore delle trasformazioni alimentari. La figura professionale dell’ingegnere alimentare sarà in grado di comprendere le problematiche della filiera alimentare, anche in campi non strettamente correlati con l’ingegneria di processo/prodotto e svolgerà la propria funzione di tecnico, grazie alle solide competenze ingegneristiche acquisite. Inoltre, nell’attesa di attivare un biennio specifico, il laureato in ingegneria alimentare potrà proseguire il proprio percorso formativo iscrivendosi ai corsi di laurea magistrale in ingegneria gestionale, in ingegneria chimica e in scienze e ingegneria dei materiali innovativi e funzionali, già attivi presso l’Università della Calabria. Il corso di laurea in ingegneria alimentare ha una forte connotazione interdisciplinare e consente di arricchire l’offerta formativa dell’Università della Calabria, essendo finalizzato a formare figure professionali specifiche che si faranno promotrici della crescita delle numerose piccole e medie imprese che, localmente e sul territorio nazionale, operano nel settore alimentare. Dopo i saluti del rettore, prof. Gino Mirocle Crisci, quelli del delegato alla didattica, prof. Francesco Scarcello, del direttore del Dimes, Sergio Greco, il corso è stato presentato dal prof. Stefano Curcio e dal prof. Bruno De Cindio.

Banco Alimentare, domani la consegna degli attestati alle scuole partecipanti

COSENZA – Domani, martedì 20 dicembre, alle ore 9.30, al liceo scientifico Scorza di Cosenza, il Banco Alimentare della Calabria consegnerà gli attestati agli 80 studenti di 6 scuole dell’area urbana (Istituto Pezzullo, Liceo Scientifico Fermi, Liceo Scientifico Scorza, Liceo Classico Gioacchino da Fiore, scuole medie De Cubertin e Riccardo Misasi) che hanno partecipato alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare raccogliendo, nelle proprie scuole, alimenti a lunga conservazione per le persone in stato di bisogno. Complessivamente, in tutti gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa, sono stati messi insieme 700 chilogrammi di prodotti che si aggiungono ai 140.500 raccolti in tutta la regione. Gli alimenti saranno consegnati a 120 mila famiglie calabresi in stato di indigenza.

 

Oliverio attento alle esigenze del Banco Alimentare

Falcone banco alimentareIl presidente della Regione Mario Oliverio ha accolto le pressanti richieste di sostegno a favore del Banco Alimentare della Calabria. Come si ricorderà, nei giorni scorsi il Presidente del Banco Alimentare, Franco Falcone, era tornato a rivolgersi pubblicamente alle Istituzioni calabresi e, in primis, alla Regione per ribadire la necessità di un immediato intervento pubblico a favore del Banco che, con sempre maggiore fatica e sacrificio, tenta di soddisfare le esigenze crescenti delle migliaia di famiglie che vivono in Calabria in condizione di povertà e di forte disagio sociale. A seguito di questo ennesimo appello, il presidente della Giunta regionale giovedì scorso ha incontrato, presso la Cittadella regionale, il presidente Falcone al quale ha ribadito la vicinanza personale e del governo regionale alla “mission” che il Banco Alimentare svolge da oltre un ventennio in Calabria, assicurando la predisposizione di una serie di azioni immediate volte a sostenere le esigenze del Banco e dei suoi volontari. «Il presidente Oliverio, coerentemente con quanto aveva già fatto da presidente della Provincia di Cosenza –ha affermato Franco Falcone- ha dimostrato grande sensibilità verso la nostra azione di volontariato, comprendendo appieno le difficoltà, le ristrettezze economiche e la carenze di mezzi in cui siamo costretti ad operare quotidianamente. In conseguenza di ciò ha manifestato la propria volontà ad aiutarci a risolvere una tra le questioni più gravi che ci assillano: la necessità, cioè, di mantenere, in forma stabile e definitiva, l’attuale sede centrale del Banco Alimentare di Montalto Uffugo, per la quale abbiamo da tempo ricevuto l’avviso di sfratto. na esigenza, la nostra, legata anche alla posizione strategica in cui è ubicata la sede di Montalto, che dista circa due chilometri dallo svincolo dell’autostrada Sa-Rc, ma anche dalla versatilità della struttura, che risulta la più adeguata al tipo di servizio da noi svolto. Comprese appieno le nostre ragioni, il Governatore della Calabria ha, quindi, chiesto ai dirigenti regionali degli uffici preposti di attivare tutte le procedure necessarie per lo stanziamento dei fondi occorrenti a risanare il contenzioso in essere già entro i prossimi giorni, così da poter proporre il provvedimento in uno dei prossimi Consigli regionali già fissati per il mese di agosto. E’ inutile sottolineare -ha concluso il presidente del Banco Alimentare calabrese- che siamo rimasti molto soddisfatti dell’attenzione che il governo regionale ha voluto rivolgere all’azione di contrasto alla povertà che il Banco Alimentare porta avanti da anni insieme a 601 enti socio-assistenziali accreditati. Grazie, presidente Oliverio, a nome di tutti i nostri quattromila volontari, ma soprattutto, grazie a nome delle oltre 114 mila persone che in questi anni abbiamo sostenuto e aiutato. A questi ultimi, se il provvedimento sarà approvato dal Consiglio Regionale per come mi auguro, si darà ancora una volta la possibilità di poter continuare a ricevere un sollievo alle condizioni di estremo disagio e sofferenza con cui ogni giorno sono costretti a fare i conti».

Vent’anni di Banco Alimentare in Calabria

COSENZA – “Oltre lo spreco, una rete di carità. 20 anni di Banco Alimentare della Calabria” è il tema del convegno che si svolgerà venerdì prossimo 17 giugno, alle ore 17.30, presso l’auditorium Giovanni Paolo II di Rende, a cui prenderanno parte S.E. Monsignor Francesco Nolè, arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano, l’on. Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, il sindaco di Rende, Marcello Manna, il direttore generale della fondazione Banco Alimentare Onlus, Marco Lucchini ed il presidente dell’associazione Banco Alimentare Onlus della Calabria, Franco Falcone. L’incontro sarà l’occasione per illustrare i motivi che hanno mosso, vent’anni fa, uno sparuto gruppo di uomini a dar vita all’avventura calabrese del Banco Alimentare, per presentare gli straordinari risultati raggiunti e per aprire un confronto sul presente ed il futuro.
«Il Banco Alimentare – afferma Franco Falcone presentando l’iniziativa – svolge la sua attività da 20 anni in modo ininterrotto, con una presenza capillare in tutta la Regione attraverso una sede direzionale ubicata a Montalto Uffugo e 4 sedi provinciali, una per ogni provincia, a cui collaborano quotidianamente 35 volontari, 6 dipendenti, 2 ragazze a progetto e 6 giovani in servizio civile ed a cui si aggiungono gli oltre 4000 volontari che partecipano annualmente alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Si tratta di una vera e propria rete “umanitaria” composta da oltre 601 enti socio-assistenziali accreditati al Banco della Calabria, attraverso cui, solo nel 2015, sono state aiutate 114.339 persone e distribuite, si badi bene in un solo anno, 6.951 tonnellate di prodotti alimentari per un valore commerciale che supera i 10 milioni di euro. Sono questi i numeri di un vero e proprio miracolo fatto di fede, partecipazione, unione, fratellanza di tanti uomini e donne, tra cui moltissimi giovani, che nel corso del tempo, in numero sempre maggiore, hanno teso la mano verso quanti sono rimasti indietro o vivono nell’indigenza e nella povertà assoluta, nel tentativo di alleviarne sofferenza e disagio sociale». Guardando al presente ed al futuro, il Presidente Falcone, identifica nel 5×1000 l’opportunità più clamorosa di autofinanziamento, ma guarda con fiducia anche alle Istituzioni e, tra queste, al buon rapporto da tempo instaurato con l’attuale governo della Regione Calabria. «Dobbiamo saper interpretare la realtà con intelligenza e spirito creativo – ha concluso Falcone – ben saldi alle radici da cui siamo nati e da cui traiamo linfa vitale per l’opera di tutti i giorni. Il nostro obiettivo, per i prossimi anni, è quello di rafforzare ed ampliare la nostra mission per riuscire ad affrontare compiutamente vecchie e nuove povertà,ma anche antichi e mai sopiti drammi umanitari». Il direttore generale del Banco Alimentare della Calabria, Gianni Romeo, dal canto suo, ha posto l’accento sull’apporto che il Banco ha dato e da nelle emergenze ambientali ed umanitarie verificatesi negli anni in Calabria, come le alluvioni di Crotone nel 1996, di Vibo Valentia e di Brancaleone, ma anche nella drammatica vicenda dell’immigrazione nord africana affiancando sempre le Istituzioni e ponendosi a sostegno delle persone e delle famiglie nell’accoglienza dei profughi Curdi e afgani. «Abbiamo fatto tanto – ha affermato Romeo – ma è nulla se il nostro tanto lo paragoniamo alla emergenza povertà che rimane ad un livello altissimo e che, purtroppo, continua ancora a crescere. Circa una famiglia su quattro nella nostra regione vive in condizioni di indigenza, mentre altissimi, risultano, anche i livelli di povertà assoluta in particolare per le famiglie con cinque o più componenti. Per far fronte a queste situazioni con efficacia e incisività abbiamo ormai bisogno di stringere una maggiore sinergia operativa con le Istituzioni pubbliche e private (Regione in primis) attraverso un sostegno economico e finanziario non episodico, ma strutturale e chiaro all’interno del bilancio regionale. Questo è ciò che chiederemo al Presidente Oliverio, sicuro che egli saprà, ancora una volta, sostenere la nostra azione anche nell’individuazione della sede definitiva del Banco, che noi auspichiamo sia mantenuta in quella attuale di Montalto Uffugo, sia per la posizione strategica a circa 2 Km dallo svincolo dell’autostrada che per la versatilità della struttura, adeguata al tipo di servizio da noi svolto».

Le celebrazioni del ventennale del Banco Alimentare

CATANZARO – Ricorre quest’anno il ventennale dell’attività del Banco Alimentare della Calabria che sarà ricordato con una serie di iniziative nel corso dei prossimi mesi. L’evento di apertura delle celebrazioni è previsto per lunedì 2 maggio alle ore 18 presso la Cittadella Regionale  di Germaneto, con la presentazione del volume “Se offrirai il tuo pane all’affamato” di Giorgio Paolucci. La manifestazione, moderata dal giornalista Domenico Marino ed a cui parteciperanno, oltre all’autore del libro, anche S.E. Mons. Gregorio Montillo, il Governatore della Calabria, On. Mario Oliverio, l’assessore regionale alle politiche sociali, Federica Roccisano ed il direttore generale dell’associazione Banco Alimentare, Giovanni Romeo, racconterà uno spaccato di Paese solidale, in cui primeggia la dimensione della gratuità e della condivisione. Una realtà rinvigorita dal discorso  di Papa Francesco nel corso della udienza concessa nello scorso mese di ottobre all’esercito di volontari del Banco Alimentare, che Paolucci riporta integralmente nel suo libro per rafforzare  una esperienza di straordinario valore umano ed etico, “che ha le sue radici nel cuore di due grandi uomini”: Danilo Fossati, imprenditore del settore alimentare, e don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. Essi accolsero, vincendola, la grande sfida del Banco Alimentare che oggi in Italia rifornisce 8mila strutture caritative, sostenendo 1 milione e seicentomila poveri. Questa esperienza approdò anche in Calabria nel 1996 grazie ad un manipolo di uomini e donne che decisero, sull’esempio di don Giussani, di “contribuire alla soluzione dei problemi della fame, dell’emarginazione e della povertà”.

“Abbiamo iniziato la nostra attività  quasi in sordina, con mezzi esigui e pochi volontari – ha affermato il direttore generale del Banco Alimentare calabrese,Giovanni Romeo – Negli anni siamo cresciuti spinti dal desiderio di bene che c’è in ognuno di noi. Le difficoltà che abbiamo dovuto superare sono state e sono ancora oggi tante. Andiamo comunque avanti nella strada intrapresa, confortati dall’insegnamento di Cristo e rafforzati dal messaggio di Papa Bergoglio che a chiare lette ci ha spronati a proseguire la nostra missione di “carità operosa”.

Attualmente al Banco della Calabria, sono associati 601 Enti socio-assistenziali, si tratta di: mense per i poveri, comunità di accoglienza per ragazze madri, case-famiglia per minori, centri per disabili, comunità per tossico-dipendenti, caritas parrocchiali ecc. Una rete di solidarietà distribuita in modo capillare in tutta la regione attraverso la quale, in modo sistematico e continuo, vengono aiutate oltre 114.339 persone indigenti. Il Banco si è distinto, anche nelle diverse emergenze verificatesi negli anni in Calabria, affiancando sempre le Istituzioni e ponendosi a sostegno delle persone e delle famiglie, nell’accoglienza dei profughi Curdi e Albanesi, nell’emergenza del Nord Africa ecc. L’Associazione, a partire dal 2000, ha potenziato e sviluppato la sua azione, in modo più stabile ed incisivo su tutte le 5 province calabresi, realizzando, sino ad oggi, oltre il Centro direzionale di Montalto Uffugo (CS) altre quattro sedi provinciali ubicate a Reggio Calabria, a Vibo Marina, a Catanzaro Sala ed  a Crotone.  Dal mese di settembre 2015 è stato avviato, infine, il progetto di Servizio Civile: “Ragazzi in corsa verso la vita” con cui 4 giovani hanno iniziato il loro impegno all’interno dell’associazione.