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Gentile (Ap) sulla decadenza di Graziano: «Per noi non cambia nulla»

ROMA – «Giuseppe Graziano, consigliere regionale, è stato sostituito dal subentrante Gallo per un mero cavillo burocratico. Per Alternativa Popolare non è cambiato assolutamente il corso delle cose». Lo afferma in una nota il sottosegretario Antonio Gentile. «Noi abbiamo stipulato un patto politico-elettorale con il movimento “Il Coraggio di Cambiare l’Italia” che andava al di là delle cariche istituzionali ricoperte. Per Ap Graziano è un punto di riferimento importante, essendo persona dotata di grande qualità politiche ed umane, e al quale esprimiamo la più totale solidarietà. In politica si può vincere o si può perdere, ma le regole della politica dicono che chi ha vinto con il voto popolare non può essere destituito».

Ap: il sottosegretario Antonio Gentile nominato vice coordinatore nazionale

ROMA – D’intesa con il presidente del partito Angelino Alfano, il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, Maurizio Lupi, ha nominato oggi vicecoordinatore nazionale il senatore Antonio Gentile.

«Ringrazio il Presidente Alfano, il Coordinatore nazionale Maurizio Lupi e i miei colleghi di partito per la fiducia accordatami» ha commentato il sen. Antonio Gentile. «Il mio impegno sarà quello di lavorare affinché Alternativa Popolare possa sempre più affermarsi come una forza politica autonoma, moderata e popolare».

I senatori di Alternativa Popolare-Centristi per l’Europa, Piero Aiello, Francesco Colucci, Marcello Gualdani e Guido Viceconte dichiarano: «Esprimiamo compiacimento e soddisfazione per la nomina del senatore Antonio Gentile a vicecoordinatore nazionale. Questa importante nomina rappresenta un premio ed un riconoscimento al suo lavoro e all’impegno che il Sottosegretario ha sempre profuso nei vari e prestigiosi incarichi che ha ricoperto. Oltre ad augurargli buon lavoro, siamo certi che saprà anche in questo ruolo dimostrare le sue capacità e quelle qualità che hanno finora contraddistinto la sua carriera politica».

I difficili rapporti tra Forza Italia e Alternativa Popolare in consiglio regionale

COSENZA – «Abbiamo osservato, fino ad oggi in rispettoso silenzio, che il partito di Forza Italia in Calabria decidesse, senza coinvolgere la minoranza rappresenta da Alternativa Popolare, le posizioni da indicare nell’Ufficio di Presidenza della Regione Calabria. I dirigenti di Forza Italia hanno volutamente ignorato la forza, la consistenza e la compattezza di Alternativa Popolare, che pure ha consentito a quel partito la riconquista determinante della città di Catanzaro». Lo afferma in una nota il segretario amministrativo regionale e segretario provinciale di Cosenza di Alternativa Popolare Gianfranco Leone. «Dunque – prosegue – Forza Italia, con un atto a dir poco arrogante, ha deciso di occupare tutte e due le caselle di vicepresidente e di segretario del Consiglio di presidenza, annullando la partecipazione politica della minoranza rappresentata da Alternativa Popolare. Vorremmo ricordare ai vertici di Forza Italia che Alternativa Popolare non solo concorre all’elezione dell’Ufficio di presidenza con eguali diritti ma si candida ad occupare legittimamente alcuni posti di rilievo che spettano al partito nella qualità di minoranza. E’ naturale che presenteremo nostri candidati, sui quali chiederemo legittimamente il voto all’interno del Consiglio regionale, nel rispetto delle prerogative assegnate ad ogni Consigliere regionale. Nessuno pensi che ci siano consociativismi o, peggio, trasversalismi. Le regole delle politica sono queste e ogni partito ed ogni consigliere ha il diritto di concorrere, in libertà e in piena autonomia, alle scelte dei propri rappresentanti. Per intanto, registriamo, non solo la compattezza di Alternativa Popolare in Calabria, ma le defezioni già presenti in Forza Italia, con la grave umiliazione che il partito ha voluto infliggere al Consigliere regionale Graziano, che pure di quel partito è stato fra i primi eletti. Questa precisazione è dovuta soprattutto perché, ripetutamente, i vertici di Forza Italia hanno ignorato le regole del consenso e, per meri giochi interni, hanno voluto designare due rispettabilissimi candidati della stessa provincia, escludendo tutto il resto della Calabria. Affermiamo queste cose non per campanilismo becero ma perché sono state violate tutte le regole del rispetto reciproco che deve esistere tra i partiti di opposizione. Dunque – conclude Leone – per noi la partita resta tutta aperta, non indietreggeremo, non faremo accordi sottobanco ma chiederemo ad ogni consigliere di scegliere, liberamente e senza alcun condizionamento, i propri rappresentanti nell’Ufficio di Presidenza regionale». 

Alternativa Popolare: «La differenziata di Manna salassa i rendesi»

RENDE  (CS) –  «Alternativa Popolare continua a mettere sotto la lente d’ingrandimento le procedure amministrative del Comune. Ad essere attenzionata è la procedura sulla raccolta differenziata partita i primi mesi dell’anno sul territorio rendese. Già i cittadini lamentano i tanti disagi che ne stanno derivando per un servizio grossolano. Quello che però si vuol capire, dopo le dichiarazioni fatte dallo stesso Manna sull’avvio della differenziata nel consiglio comunale del 30 marzo 2017 quando si è approvato il Piano finanziario dei costi di gestione dei rifiuti e si sono determinate le tariffe Tari per il l’anno 2017, come mai questo nuovo servizio il sistema di raccolta differenziata ha aumentato la spesa per i cittadini rispetto ai precedenti anni quando la differenziata non era attiva. Siccome Alternativa Popolare non fa sciacallaggio politico e parla sempre con dati alla mano, i cittadini devono sapere che per il costo della spazzatura il Comune ha speso 8.224.000, 00 euro nel 2014, 8.281.000,00 euro li ha spesi, invece, nel 2015 e nel 2016 ne ha spesi 9.057.000,00 euro. Bisogna considerare, però, che nel 2016 l’Ente ha speso + 800.000,00 euro, in quanto alcuni cittadini degli altri comuni limitrofi, compreso il capoluogo, su cui era partita la differenziata, andavano a depositare i rifiuti a Rende, per cui questo dato non può essere preso in paragone con il 2017 ma solo gli 2014 e 2015. Infatti, ciò che risulta poco chiaro è la spesa dell’anno corrente, quindi del 2017, nel quale, con l’avvio della differenziata, è stato prevista una spesa di 8.423.000, 00 euro. Allora le perplessità e l’interrogativo viene spontaneo visto che nel 2014 e nel 2015, che non c’era la differenziata si spendevano circa 8.200.000,00 euro e oggi, con la differenziata attivata, ne spendiamo 200 mila euro in più. Allora Manna deve spiegare ai rendesi quale sia stata questa grande operazione della differenziata di cui si vanta, quando invece di avere un risparmio per i cittadini, così come lui stesso aveva garantito, ne è conseguito, invece, un aumento. Vorremo, inoltre, sottolineare come negli anni precedenti la differenziata veniva eseguita dalla ditta esecutrice del servizio, affrontando costi maggiori per selezionare sia la carta, che la plastica che altri composti. Oggi, con l’avvio della differenziata, la selezione la fa già il cittadino. Infatti, l’azienda che svolge il servizio ha solo il costo della raccolta perché poi, con il materiale da lei raccolto ma selezionato dal cittadino, procede al riciclaggio dei composti di cui ne ricava un beneficio economico. Un’amministrazione seria ed oculata, che pensa solo al vantaggio dei cittadini, avrebbe in pratica proceduto ad una gara di appalto per il servizio della differenziata dove il beneficio sarebbe stato per il Comune con una riduzione delle tariffe pari al 30%, abbassando la spesa da 8.400.000,00 euro a 6.000.000,00 e da tutto ciò ne sarebbe conseguito un risparmio per i cittadini sulla Tari. Quindi, se la situazione è questa, l’attivazione della differenziata ha portato un vantaggio economico solo all’azienda che svolge il servizio. Invitiamo, dunque, tutta la minoranza a verificare gli atti amministrativi per la gestione della raccolta differenziata, perché se dovesse venir confermata questa nostra ipotesi dal vaglio della documentazione, allora a questa punto ci sarebbe un danno erariale di notevole rilevanza sul quale gli organi preposti dovranno far luce, per stabilire le responsabilità oggettive di chi ha permesso tutto ciò».

Alternativa Popolare : «Manna vuole rilanciare il centro storico ma lascia i musei chiusi»

RENDE  (CS) – «Non si può restare a bocca chiusa difronte ad un’altra azione scellerata di Manna e della sua Giunta. Non solo per tutte le domeniche e per l’intero mese di agosto- rendono noto i rappresentanti di Coordinamento Giovani “Alternativa Popolare”-, inclusi i giorni a cavallo di Ferragosto, i musei nel centro storico li ha lasciati chiusi e i turisti sono stati costretti ad andare via. E meno male che questo doveva essere il nuovo rilancio del centro storico da parte dell’assessore Zicarelli, delegato, e da parte dell’assessore alla Cultura Petrusewicz. Già il cambio da parte di Manna della delega al centro storico all’ assessore Pasqua aveva fatto ben sperare i cittadini del borgo antico di un rilancio concreto, invece, oggi, andiamo di male in peggio, assistendo alla completa mortificazione del nostro borgo antico e alla mancata valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Siamo alla completa deriva e ogni giorno ne esce conferma, il tutto causato della gestione fallimentare di Manna e della sua Giunta totalmente inadeguata . E questa doveva essere il rilancio dell’azione amministrativa di Manna con la Fase3? A Manna non resta che chiedere scusa ai cittadini, per come li ha ingannati e traditi e per tutti i danni che sta facendo. La città è sporca, le contrade abbandonate, le fogne sono a cielo aperto, manca la manutenzione anche la più banale come il rattoppo di una buca per strada. Ed ora anche i musei chiusi ad agosto che è vergognoso perché la città di Rende, luogo di cultura, il turista lo deve accogliere e non farlo scappare. Per non parlare dell’emergenza idrica che vede coinvolto Santo Stefano, Nogiano e tante altre contrade dal 10 agosto, a causa di una rottura in zona Arcavacata. E Manna che fa? Lascia a secco questi cittadini, con famiglie, anziani e bambini nella più totale disperazione, senza la possibilità di usufruire di acqua con queste alte temperature. E lui irresponsabilmente non ha emesso l’ordinanza per far arrivare un’autobotte da parte delle autorità competenti per l’approvvigionamento idrico ed igienico sanitario. I cittadini disperati chiamavano la sua segreteria per avere un intervento e il suo “staff” ha risposto che avrebbe provveduto immediatamente a risolvere il problema e che il sindaco non poteva riceverli perché fuori sede. Manna, come unica priorità ha pensato solo di andarsene in vacanza. Noi, invece, siamo qui a raccogliere le istanze e i problemi della gente che ci ha dato fiducia per il grande senso di responsabilità che ci caratterizza come forza politica e lo faremo sempre nel rispetto dell’elettorato. Caro Manna, ci vuole coerenza, responsabilità, trasparenza, legalità e chiarezza di propositi e di azioni per governare la casa dei cittadini».