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Cosenza, blitz di Occhiuto all’Annunziata “medici in difficoltà” – (VIDEO)

COSENZA – Visita a sorpresa del presidente della Regione Calabria e commissario della sanità calabrese, Roberto Occhiuto, al pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza. Lo rende noto lo stesso Occhiuto su Facebook. “Ho incontrato bravissimi medici ed un eccezionale personale sanitario che però – scrive Occhiuto – lavorano in condizioni di enorme difficoltà. L’emergenza Covid è un’urgenza, ma bisogna lavorare anche per rendere più civili i nostri pronto soccorsi. È uno dei problemi che sto affrontando e ho tutta l’intenzione di riuscirci. Un grazie – conclude il presidente della Regione e commissario della sanità calabrese – va a tutti coloro che, nonostante i gravi problemi del nostro sistema sanitario, svolgono uno straordinario lavoro quotidiano”.

Adamo Onlus dona sanificatori d’aria all’ospedale di Cosenza

COSENZA – L’Associazione Massimiliano Adamo Onlus di Cosenza ha donato, nei giorni scorsi, tre sanificatori d’aria JONIX CUBE all’Unità operativa di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Presenti al momento della consegna dei dispositivi, avvenuta nello spazio antistante l’ingresso dell’Ospedale Civile “Annunziata” di Cosenza, il direttore ff dell’U.O. di Pediatria Natale Dodaro con la caposala Monia Pizzuti e l’infermiera Onofria Scibilia, la presidentessa dell’Associazione Massimiliano Adamo Onlus Daniela Biondi con il tesoriere Giovanni Guagliardi e la vicepresidente Monica Perri, la dottoressa Nicoletta Marincola, referente della Jonix SpA, Società Benefit, azienda italiana specializzata nella progettazione e sviluppo di sistemi per un vivere sicuro, salubre e rispettoso delle persone e dell’ambiente.

 

La Adamo Onlus, nata nel 2010 in memoria di Massimiliano Adamo, giovane e brillante Funzionario di Confindustria Cosenza, nel tempo si è fatta promotrice di diversi progetti di sostegno: dalla consegna di beni di prima necessità e di buoni libro a madri e ragazzi in difficoltà, di computer per ospiti di case famiglia, di contributi a parrocchie dell’area urbana, la consegna del “Premio di laurea Massimiliano Adamo” bandito in collaborazione con l’Università della Calabria, la donazione all’Ospedale di Cosenza di cinque carrozzelle, di un congelatore per sacche ematiche e di un ventilatore polmonare. 

<<Quella di ieri – ha commentato la presidentessa Daniela Biondi – è una donazione significativa perché si rivolge, in un momento particolare, alla tutela della salute dei più vulnerabili: i bambini. I sanificatori contribuiranno a rendere il reparto in cui vengono curati i piccoli un ambiente più sano, soprattutto in considerazione delle minacce legate alla pandemia>>.

 

<<I sanificatori JONIX – ha dichiarato Nicoletta Marincola – grazie alla tecnologia “Non Thermal Plasma” abbattono gli inquinanti dall’aria e dalle superfici come virus, batteri, muffe e contaminanti volatili. Il Non Thermal Plasma è una tecnologia di sanificazione di aria e superfici sicura, che non crea effetti collaterali e può essere usata in presenza di persone, anche di soggetti più fragili, per età, situazione clinica, comorbilità ed è stata testata contro il Covid-19 dall’equipe del professore Crisanti dell’Università di Padova. L’azienda si è voluta unire alla donazione della Associazione Adamo donando essa stessa un ulteriore dispositivo perché crede molto nella necessità di supportare strutture territoriali strategiche sui territori>>.

Nel corso della cerimonia di consegna è stato dato merito ai promotori della donazione per la vicinanza manifestata all’Ospedale, in un momento particolare in cui gli operatori sono costretti nuovamente a fare i conti con la virulenza di un virus che sta arrecando enormi danni alla collettività.

 

Covid, muore 51enne di Cassano all’Annunziata . Il sindaco “restiamo attenti”

CASSANO IONIO (CS) – Un altro decesso causato dal Covid 19 all’Annunziata di Cosenza. A comunicarlo “con grande dispiacere” è il sindaco di Cassano Ionio, Gianni Papasso. “Pietro Palopoli di 51 anni, residente a Cassano centro e ricoverato all’ospedale di Cosenza, ci ha lasciati a causa del Covid. Con grande dolore – scrive Papasso – rivolgo al carissimo Pietro l’ultimo saluto e l’abbraccio della città, alla sua famiglia le mie più affettuose condoglianze e quelle dell’amministrazione tutta. Il virus terribile e che non perdona si è portato via un’altra vita”.

“Restiamo attenti – scrive ancora il primo cittadino – adottando comportamenti prudenti e rispettando le regole di distanziamento sociale. È necessario indossare sempre e comunque la mascherina. La vaccinazione è importante e fondamentale, chi ancora non ha provveduto lo facesse presto, naturalmente anche i richiami sono importantissimi”.

Annunziata, Ematologia: monitoraggio a distanza per i pazienti cronici

COSENZA – Da oggi i pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica potranno usufruire di un servizio di assistenza e controllo sanitario domiciliare.

“Caring my life” è il programma di assistenza dedicato, promosso da Novartis, che ha l’obiettivo di supportare il monitoraggio a distanza dei pazienti in remissione di malattia (Leucemia Mieloide Cronica) senza necessità di trattamento specifico, migliorando la gestione della patologia, riducendo gli accessi al centro ospedaliero e limitando il tempo e le risorse che il paziente, normalmente dedica alle attività di controllo periodico, svolte in ambito ospedaliero.

Da oggi alcuni pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica e con determinate caratteristiche cliniche, che afferiscono al Centro di Ematologia dell’Annunziata, diretto dal dr. Massimo Gentile, potranno  usufruire di un servizio di assistenza con personale infermieristico specializzato e dedicato che eseguirà i prelievi ematici presso il loro domicilio.

Il programma di supporto al paziente, “Caring my life” coinvolge 6 centri nazionali, tra i quali l’U.O.C. di Ematologia dell’Annunziata di Cosenza   – il progetto è seguito dal dr Francesco Mendicino – e si svolgerà per la durata di 12 mesi.

Una procedura codificata che prevede l’invio ai pazienti di un promemoria via call o sms per ricordare la data dei controlli: dopo il prelievo, l’infermiere provvederà a trasportare i campioni al laboratorio analisi che li processerà e il risultato sarà trasmesso allo specialista che 

 

definisce la periodicità del prelievo domiciliare, apportando le modifiche necessarie.

“Attualmente sono in cura nel nostro Centro circa 100 pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica – ha spiegato il direttore della UOC Ematologia dell’Annunziata dr Massimo Gentile – ed in casi selezionati – 5 al momento – è possibile sospendere il farmaco con successo, ma quando ciò si verifica il monitoraggio dei pazienti è essenziale. Questo programma ci consente di avere un maggiore controllo dei soggetti guariti attraverso la telemedicina riducendo, in maniera sensibile, i disagi e assicurando loro una qualità di vita migliore e in totale sicurezza”.

Cosenza, 16enne positivo ricoverato all’Annunziata: è grave

COSENZA – Un ragazzo di 16 anni positivo al covid-19 e no vax è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Le sue condizioni al momento sarebbero preoccupanti. Secondo quanto si apprende, sarebbero positivi anche familiari e amici ma si attendono i risultati dei tamponi.

Intanto, un focolaio covid è scoppiato all’interno del reparto di medicina dell’ospedale di San Giovanni in Fiore, dove al momento si trovano ricoverati 4 pazienti positivi e un operatore socio sanitario mandato a casa in quarantena. Inoltre, due pazienti erano stati dimessi e mandati a casi e poi risultati positivi in un secondo momento e altri due paucisintomatici sono stati trasferiti nei reparti ordinari Covid del capoluogo bruzio. I sanitari dell’Asp provvederanno al tracciamento eseguendo i tamponi rinofaringei.

Cosenza, all’Annunziata la nuova metodica nella chirurgia delle metastasi

COSENZA – All’Annunziata la chirurgia delle metastasi epatiche diventa più sicura, precisa  ed efficace. Un colorante – verde di indocianina –  iniettato nel paziente per via venosa  prima dell’intervento e   l’impiego di una telecamera dedicata permettono di individuare metastasi molto piccole, al di sotto di 1 cm di diametro.

La tecnica utilizzata per la prima volta dall’equipe Epatobiliopancreatica e Trapianti – dottori Sebastiano Vaccarisi e Vincenzo Pellegrino –  su un paziente già operato per  tumore del colon,  ha permesso di evidenziare metastasi non rilevate  alla TAC ed alla risonanza preoperatoria, e  sfuggite, causa la ridottissima dimensione,  alla ecografia intraoperatoria  comunque eseguita.

Nel corso dell’ intervento, reso complesso  da una metastasi di grandi dimensioni posta a cavallo delle vene sovraepatiche e da una metastasi a ridosso della colecisti, l’utilizzo di una telecamera ad infrarossi   ha messo in evidenza la fluorescenza  del verde di indocianina nelle sedi   delle metastasi.

Le immagini rilevate sono state proiettate su uno schermo e mappate sulla superficie dell’organo: successivamente, dopo la complessa asportazione delle metastasi maggiori, si è proceduto all’ asportazione delle piccole lesioni, ottenendo una completa bonifica del fegato dalle metastasi. 

La metodica, concettualmente estremamente semplice, rappresenta  un indubbio miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’intervento e  un evidente vantaggio  per il paziente al quale è certamente possibile assicurare la massima radicalità nel trattamento della malattia metastatica, a fronte di un costo particolarmente contenuto della stessa.

Dati di letteratura confermano infatti che la possibilità di identificare con l’immunofluerescenza al verde di indocianina in corso di intervento lesioni sfuggite a tutte le altre metodiche di indagine è rilevante e probabilmente si attesta oltre il 40% dei casi, anche se ulteriori studi ed ulteriori conferme si rendono necessari.

Il paziente è ancora degente anche se  in ottime condizioni di salute:  autosufficiente, si alimenta regolarmente, non è stato sottoposto a trasfusione di sangue e presto farà ritorno a casa.

Annunziata, approvato il DCA per investire sull’Area Materno-Infantile

COSENZA – Approvato dal Commissario ad Acta Regione Calabria il DCA N° 101/2021 avente ad Oggetto: “ INVESTIRE PRECOCEMENTE IN SALUTE: AZIONI E STRATEGIE NEI PRIMI MILLE GIORNI DI VITA “.

Nel DCA si stabilisce di mettere in atto le misure previste dal documento coerentemente con l’Organizzazione dei Servizi Materno-Infantili della Regione Calabria. Pertanto nei prossimi mesi si dovrà ripensare tutta la nuova Organizzazione dell’Area Materno- Infantile rivedendo il Percorso Nascita anche tenendo conto della notevole denatalità e della difficoltà di reclutare nuove figure specialistiche per la grave carenza di specialisti in pediatria ormai non più adeguati numericamente ai fabbisogni delle Strutture Ospedaliere e Territoriali. Nel documento vengono previste le principali azioni preventive, di provata efficacia, che possono essere adottate sia dai genitori che dagli operatori sanitari utili a minimizzare i fattori di rischio ed a rafforzare i fattori di protezione nei primi mille giorni di vita, cioè il periodo che intercorre tra il concepimento e i primi due anni di vita del bambino. Gli interventi preventivi, protettivi o curativi realizzati con tempestività in questa primissima fase della vita, infatti, portano a risultati di salute eccezionalmente positivi a breve, medio e lungo termine, non solo per il bambino e l’adulto che sarà, ma anche per i genitori, la collettività e le generazioni future.

La conoscenza dei principali fattori di Rischio e di quelli protettivi e dei loro meccanismi d’azione nei primi mille giorni di vita diventa una priorità di salute pubblica. Tutti i genitori vogliono fare il meglio per i propri figli e desiderano che siano sani, ma probabilmente non tutti sono pienamente consapevoli che per favorire la salute dei loro bambini dalla nascita all’età adulta possono fare moltissimo, insieme agli operatori sanitari e ai decisori politici, soprattutto nei “Primi Mille Giorni di Vita”. Certamente questo rappresenta un cambio epocale di prospettiva della salute collettiva e per questo è sempre più importante la genitorialità consapevole per la salute dell’intera famiglia e della società futura finalizzata ad affrontare il grave problema delle diseguaglianze precoci in salute particolarmente evidenti nelle Regioni del SUD.

Cosenza, l’ospedale Annunziata cerca infermieri per l’emergenza Covid

COSENZA – Per fronteggiare la recrudescenza da infezione COVID-19 che sta caratterizzando l’attuale fase pandemica, in provincia di Cosenza, la Direzione aziendale ha pubblicato un avviso integrativo per la formazione di un elenco di personale infermieristico da impiegare a tempo determinato fino al 31 dicembre, eventualmente prorogabile, fino al persistere dello stato di emergenza epidemiologica.

La manifestazione di interesse, con allegata il facsimile della domanda di partecipazione è consultabile sul sito: www.aocosenza.it. Le domande dovranno pervenire esclusivamente all’indirizzo: sitra@pec.aocs.it.

Positivo al Covid, muore lanciandosi da una finestra dell’Annunziata

COSENZA – Un uomo di 51 anni si è tolto la vita lanciandosi da una finestra posta al terzo piano del reparto di malattie infettive dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. L’uomo, secondo le prime informazioni, di origini siciliane, viveva a Ravenna ed era stato ricoverato ieri perché positivo al covid-19. Il 50enne aveva sviluppato sintomi importanti della malattia e non si era sottoposto alla vaccinazione anti-covid. Sul caso indagano i carabinieri di Cosenza che proveranno a capire cosa ha spinto l’uomo compiere un così tragico gesto.

Annunziata, in Cardiologia i primi due interventi di Mitraclip

COSENZA – L’equipe di Cardiologia interventista dell’Annunziata, diretta dal dr Francesco Greco, amplia le prestazioni di Cardiologia Invasiva e per la prima volta esegue due procedure di riparazione della valvola mitrale con insufficienza severa, su pazienti con grave scompenso cardiaco. Da oggi anche l’Hub di Cosenza – come il Mater Domini di Catanzaro – esegue interventi di MitraClip.  

I pazienti, due maschi il cui decorso post operatorio è proceduto ottimamente, sono stati operati – uno dei due già dimesso – con metodica transcatetere, una tecnica mininvasiva di riparazione della valvola mitrale per via percutanea – senza apertura di del torace – che consente l’introduzione, attraverso l’inserimento di una sonda per via femorale, di una piccola clip che diminuisce l’apertura della valvola, riducendo sensibilmente il rigurgito mitralico.

L’intervento è stato eseguito in anestesia generale; i paziente sono in dimissione dopo pochi giorni.

 “Gli interventi – ha spiegato il dr Greco – sono stati eseguiti dopo attenta valutazione in Heart Team che ha definito l’elevato rischio della sostituzione chirurgica tradizionale della valvola mitrale. Questo tipo di intervento è un’opzione terapeutica alternativa all’intervento cardiochirurgico convenzionale che ci consente di intervenire anche su pazienti per i quali è sconsigliato altro tipo di intervento cardiochirugico a causa di elevato rischio operatorio per comorbilità, età avanzata o severa disfunzione ventricolare sinistra”.