Archivi tag: antimafia

Commissione Antimafia, ascoltato il sindaco di Bovalino

ROMA- Proficua trasferta romana per il Sindaco di Bovalino (RC), Avv. Vincenzo Maesano, che è stato ascoltato nel pomeriggio di ieri a Palazzo San Macuto dalla Commissione Parlamentare Antimafia presieduta dall’Onorevole Rosi Bindi. La commissione ha condotto un ciclo di audizioni volte ad approfondire ulteriormente le problematiche inerenti le amministrazioni locali precedentemente sciolte per mafia, pertanto, si è trattato solo di ascoltare i nuovi Sindaci che, tra l’altro, erano stati già posti sotto la lente d’ingrandimento delle varie Prefetture nel corso della recente campagna elettorale. Sono stati quindi ascoltati nell’ordine: Fiorella Esposito, Sindaca di Arzano (NA), Pierpaolo D’Arienzo, Sindaco di Monte Sant’Angelo (FG), Gregorio Giuseppe Frosina, Sindaco di Bagnara Calabra (RC), Vincenzo Maesano, Sindaco di Bovalino (RC) e Antonino De Luca, Sindaco di Giardinello (PA). Il Sindaco Maesano, ha subito detto: «la convocazione per l’audizione è un fatto molto importante perché mi consente di chiarire in maniera chiara ed inequivocabile la propria posizione e quella della maggioranza, non solo nei confronti dello Stato ma soprattutto dei nostri concittadini che ci hanno accordato, con il voto, la loro fiducia. E’ una buona occasione per tranquillizzarli sulla legittimità del risultato elettorale e sul lavoro che porteremo avanti, tutti insieme, in questi anni di amministrazione che ci attendono». L’audizione è poi proseguita con una breve storia del movimento politico-culturale Agave di cui il Sindaco Maesano è stato sia il Coordinatore (per oltre cinque anni) che l’esponente candidato a Sindaco.

Il prefetto Latella ha disposto la commissione antimafia al comune di Lamezia Terme

CATANZARO – Il prefetto di Catanzaro Luisa Latella, su delega del Ministro dell’Interno, ha disposto l’accesso antimafia al Comune di Lamezia Terme nominando una Commissione che si insedierà oggi. La decisione, rende noto la Prefettura, è stata presa “ricorrendo la necessità di svolgere approfonditi accertamenti al fine di verificare la sussistenza di collegamenti, diretti o indiretti, con la criminalità organizzata degli Amministratori del Comune di Lamezia”. L’invio segue di pochi giorni l’operazione “Crisalide”, condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Catanzaro contro la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, che ha portato a decine di arresti.
Nell’inchiesta sono indagati in stato di libertà il vicepresidente del Consiglio comunale Giuseppe Paladino – poi dimessosi – e Pasqualino Ruberto. Quest’ultimo, candidato a sindaco nel 2015, è stato sospeso dalla carica di consigliere dal Prefetto dopo essere stato arrestato nel febbraio scorso in un’altra operazione – “Robin Hood” – della Dda.

Cittadinanza e Costituzione, a Reggio a lezione con il Sostituto Procuratore Musolino

REGGIO CALABRIA (CS) – Riprende il  percorso di educazione civica  “Cittadinanza e Costituzione” con la lezione del Sostituto Procuratore Stefano Musolino che si terrà lunedì 23 gennaio alle ore 10:00 presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “L. da Vinci”. Il magistrato relazionerà sul tema “Democrazia e zona grigia – La società aperta e i suoi nemici. Il nostro territorio e compromessi tra ‘ndrangheta  – politica – “cittadini bene”. La sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra la Procura di Reggio Calabria, rappresentata dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Rao e il Liceo scientifico “L. Da Vinci”, rappresentato dal Dirigente scolastico Giuseppina Princi,  ha consentito di avviare un importante percorso di educazione civica, per una presa di coscienza dei principi e delle regole base della convivenza civile, per creare cittadini consapevoli capaci di creare la propria identità civile su quelli che sono i valori non negoziabili consegnatici dalla nostra Costituzione. Il Sostituto Musolino, dopo  la relazione agli studenti delle quinte classi del Liceo, si confronterà con loro, in presenza  del Dirigente scolastico, dei docenti del dipartimento di Storia e Filosofia con cui sono state concordate le tematiche di intervento, già  inserite  nella programmazione di classe degli studenti coinvolti e della giornalista Daniela Gangemi che modererà l’incontro. Il progetto pilota a livello nazionale,  comprende  due incontri al mese per tutto l’anno scolastico,  sarà inserito tra le buone pratiche del MIUR, estendendolo, a partire dall’annualità 2017/2018, a tutte le scuole della Regione. Al termine del percorso, gli atti delle lezioni e le produzioni degli studenti, saranno inseriti in un volume che verrà successivamente pubblicato e distribuito in tutti gli istituti scolastici e le Procure d’Italia. Il Sostituto Procuratore Musolino è entrato in magistratura con il D.M. del 23.12.1997. Ha  iniziato facendo il giudice del lavoro a Reggio Calabria, e successivamente ha svolto il ruolo di magistrato presso il Tribunale Misure di Prevenzione e il Tribunale collegiale penale. E’ stato anche giudice monocratico penale e giudice della Corte di Assise, sempre a Reggio Calabria. Nel 2006 si è trasferito a Palmi, dove ha iniziato a lavorare come Pubblico Ministero e nel 2010 è  rientrato a Reggio Calabria, sempre come Pubblico Ministero. Dal 2012 fa parte della Direzione Distrettuale Antimafia.

L’antimafia dei fatti a Pentone (Cz), Angela Napoli: noi calabresi non abbiamo avuto la capacità di indignarci, indigniamoci

Da sx Francesco Citriniti, Mario Muzzì, Michele Merante, Angela Napoli, Rosanna Bergamo, Vincenzo Marino e Alessandra Albanese.
Da sx Francesco Citriniti, Mario Muzzì, Michele Merante, Angela Napoli, Rosanna Bergamo, Vincenzo Marino e Alessandra Albanese.

PENTONE (CZ)– L’antimafia dei fatti può partire dal cambiamento di ciascuno nella vita di tutti i giorni, è uno dei messaggi emersi dall’incontro con Angela Napoli, già parlamentare nota per l’impegno nell’antimafia. La presentazione del suo libro, ‘L’antimafia dei fatti’, è stata promossa da Rinascita per Pentone in collaborazione con l’associazione Risveglio Ideale. È stata moderata dalla giornalista Rosanna Bergamo, e introdotta da Vincenzo Marino, capogruppo di Rinascita, che ha fortemente caldeggiato l’evento. Ieri, nella sala consiliare del Comune di Pentone, dopo i saluti del sindaco Michele Merante, sono intervenuti Francesco Citriniti, capogruppo di Amare Pentone, Mario Muzzì, co-fondatore di Risveglio Ideale e Alessandra Albanese della stessa associazione. Testimonianze e spunti di discussione sono emersi anche dagli interventi dei presenti.

Angela Napoli ha spiegato la motivazione del libro: poter continuare a girare, discutere, incontrare i cittadini, invitarli al risveglio che crede necessario. La co-fondatrice e presidente di Risveglio Ideale ha menzionato l’assuefazione dei cittadini e, più volte, ha invitato alla partecipazione attiva, all’impegno di chi non si limita a dire no, ma si rimbocca le maniche e propone un’alternativa. «Noi calabresi non abbiamo avuto la capacità di indignarci – ha detto – indigniamoci». Molteplici i punti toccati nel suo intervento. Tra gli altri, la mancanza di volontà politica nel varare certe leggi utili a contrastare la mafia, il fatto che la politica non dovrebbe occuparsi di sanità, la necessità di fare nomi e cognomi.

L’accento su quelli che possono essere atteggiamenti mafiosi è stato posto dalla giornalista Rosanna Bergamo che ha traghettato la presentazione da un intervento all’altro. Per Vincenzo Marino non si deve mai smettere di parlare di mafia e di responsabilizzare i cittadini. Il capogruppo di Rinascita per Pentone ha indicato nella Napoli un modello, soprattutto per i giovani. «Come bisogna fare antimafia? Con i convegni, con i manifesti o concretamente? – ha domandato – e a Pentone, l’atteggiamento mafioso esiste o non esiste? Esiste».

Mario Muzzì ha rimarcato il valore pedagogico di iniziative come quella di ieri e ha tracciato un’utopia: fare prevenzione. Per il co-fondatore di Risveglio Ideale, la molla che spinge a delinquere è il denaro, l’accumulo di ricchezze, quindi ha fatto riferimento alla proposta di legge per la tracciabilità dei capitali. Francesco Citriniti si è soffermato sul cambiamento della mafia negli ultimi 30 anni. Ha, inoltre, portato i saluti di Brunella Scozzafava, presidente di Isegoria (ieri assente). Alessandra Albanese è ritornata sugli atteggiamenti mafiosi nella quotidianità citando, tra gli altri esempi, la sanità.

“Angela Napoli l’Antimafia dei fatti”, presentazione del libro a Rogliano

ROGLIANO (CS), giovedì 20 ottobre 2016 alle h 17:00, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e dal Comune di Rogliano in collaborazione con l’associazione RISVEGLIO IDEALE avrà luogo la presentazione di “ANGELA NAPOLI  L’ANTIMAFIA DEI FATTI, libro intervista a cura di ORFEO NOTARISTEFANO” (Falco Editore) .

Porteranno i saluti il Delegato alla Cultura ANTONIO SIMARCO e il Sindaco GIOVANNI ALTOMARE. Interverranno all’incontro la docente GIULIANA PUGLIANO e la docente-avvocato ANNA CERRIGONE.

Conclude l’On. Angela Napoli (Presidente Risveglio Ideale, già Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia).

La Cittadinanza è invitata a partecipare all’evento si svolgerà  al civico nr. 1 di Via Greca Noce in Rogliano.

unnamed-6

ORFEO NOTARISTEFANO, giornalista professionista, calabrese. Laureato in Sociologia, collabora con la Fnomceo (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri) ed è fondatore del network Verso sud. La stima che nutre per la figura di Angela Napoli e l’amicizia per la sua persona lo hanno spinto ad approfondire la sua storia e realizzare questo libro intervista per illustrare la sua ampia attività parlamentare e regionale di lotta alla ‘ndrangheta.

ANGELA NAPOLI,  nata a Varallo Sesia (VC), è residente a Taurianova (RC).

Laureata in Matematica, ha insegnato ed è stata Preside negli istituti scolastici di secondo grado. Deputata al Parlamento dal 1994 al 2013, è stata componente delle Commissioni Parlamentari Permanenti Cultura, Scienza, Istruzione, Affari Esteri, Affari Sociali e Giustizia della Camera dei Deputati e di quattro Commissioni Parlamentari Bicamerali di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, ricoprendone anche la carica di Vicepresidente. Oggi è Presidente dell’Associazione politico-culturale Risveglio Ideale della quale ne è la fondatrice.

 

Antimafia, Prefetto nomina commissione d’accesso al comune di Canolo

CANOLO (RC) – Il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno, ha disposto un accesso ispettivo antimafia agli atti del comune di Canolo al fine di compiere accertamenti ed approfondimenti per verificare l’eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso. La Commissione d’indagine insediatasi oggi è composta dal viceprefetto aggiunto Eugenia Salvo, dal funzionario Eugenio Barillà e da Pietro Maldonato, funzionario economico finanziario, tutti in servizio nella Prefettura di Reggio Calabria. L’accesso ispettivo dovrà essere perfezionato entro tre mesi, prorogabili di ulteriori tre qualora necessario.

L’Antimafia ascolterà i sindaci dei comuni sciolti. Si comincia da Platì

ROMA – La commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi ascolterà tutti i sindaci eletti nei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Si comincerà martedì 21 giugno, a partire dalle ore 14, con il comune di Platì: verranno ascoltati il prefetto Anna Palombi, ex commissario straordinario, il viceprefetto Luca Rotondi e l’attuale sindaco, eletto il 5 giugno, Rosario Sergi. Le audizioni serviranno ad approfondire le criticità da affrontare – spiega la commissione – e gli impegni che le nuove amministrazioni intendono assumere sul versante della legalità e del contrasto ai condizionamenti criminali.

Comunali, Bindi: «In Calabria autodichiarazioni non veritiere»

ROMA – «La prefettura di Catanzaro ha svolto un lavoro importante perché non si è fermata alle auto certificazioni che i candidati hanno presentato ma è andata a verificare presso le procure la veridicità di queste dichiarazioni ravvisando in alcuni comuni da noi non attenzionati alcune dichiarazioni non rispondenti alla veridicità. Questo non è stato possibile farlo ad Imperia». Così la presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, dopo l’audizione del Prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, e del Prefetto di Imperia, Silvana Tizzano. «E’ la conferma di due sottolineature contenute nella nostra Relazione sulla trasparenza delle candidature: innanzitutto che è necessario che le commissioni elettorali abbiano più tempo a disposizione, 48 ore sono troppo poche e a Roma la verifica con la procura è stata possibile solo per la metà dei candidati. Inoltre, occorre una anagrafe dei candidati per informare i cittadini: al di là della legge Severino, ci sono candidati condannati per altri reati ed è giusto che i cittadini sappiano chi vanno a votare. Si conferma che, infine, non bastano i certificati penali e gli atti giudiziari: parentele e frequentazioni non sono spesso in atti giudiziari ma non sono meno rilevanti dal punto di vista politico».

Amministrative, Ncd con Paolini e Piuma ma solo se liste pulite

COSENZA – «Area Popolare-Ncd ribadisce che non ha propri candidati alla carica di sindaco delle città di Cosenza e di Crotone, ma collabora lealmente alla costituzione di un polo moderato di centro che superi il vecchio e superato schema destra/sinistra». Lo afferma, in un comunicato, Gianfranco Leone, segretario amministrativo e portavoce di Ap-Ncd della Calabria. «L’avvocato Enzo Paolini – aggiunge – è un affermato professionista che per cinque anni, anche a nome del PD, è stato il capo dell’opposizione alla Giunta di centrodestra che ha guidato Cosenza sino a qualche mese fa ed è stato tra i promotori delle primarie del PD nonché uomo di punta della campagna elettorale che ha visto la vittoria di Mario Oliverio alle ultime Regionali. Per Crotone, invece, si è scelto un imprenditore capace e determinato come Antonio Piuma Argentieri, espressione della migliore società civile della città. Area Popolare-Ncd ha quindi offerto a questi due candidati sindaco il proprio sostegno libero, aperto e incondizionato. Siamo stati i primi, lo ribadiamo, a precisare che procederemo senza indugio a ritirare i nostri candidati nell’ipotesi in cui nelle liste di partito o nelle liste civiche si dovessero riscontrare situazioni opache o addirittura riconducibili direttamente a persone pregiudicate o condannate per reati gravi. In tali casi, quindi, oltre a ritirare i nostri candidati, denunceremo fatti e circostanze sia all’opinione pubblica che alle autorità competenti. La politica ha i suoi doveri civici di onestà e trasparenza da adempiere. L’iniziativa assunta da alcuni esponenti politici di altre forze diretta a trasmettere atti e documenti alla Commissione Antimafia – dice ancora Leone – può essere utile. Tuttavia potrebbe rivelarsi in sé insufficiente se non dovesse essere accompagnata dalla consapevolezza che, al di là di ogni attività di controllo formale e istituzionale, la verifica concreta e personale viene fatta dal corpo elettorale e prima ancora dai cittadini che conoscono direttamente ogni candidato. Ap-Ncd, infine, invita tutte le forze politiche ad evitare l’uso di toni aspri o offensivi, visto peraltro il delicato momento in cui vivono le città chiamate al voto e a portare rispetto verso ogni candidato e ogni dirigente politico, per impedire che tali atteggiamenti negativi possano far radicare o consolidare fenomeni di disaffezione civica nei confronti della politica».

L’allarme dei magistrati della Dda: siamo rimasti in sei con mille udienze da presenziare

Bombardieri e lubertoCATANZARO – Dopo aver illustrato i particolari dell’operazione che ha consentito alla Direzione Distrettuale di Catanzaro di procedere alla confisca dei beni riconducibili alla cosca Tripodi, il procuratore aggiunto della Dda Vincenzo Luberto si è lasci uno sfogo davanti ai cronisti, denunciando in maniera determinata la carenza di organico dell’importante ufficio giudiziario. “La Dda di Catanzaro ha a disposizione solamente sei magistrati per far fronte a mille udienze cui i singoli pm devono presenziare. Si tratta di un numero esiguo di uomini che fronteggia in ogni modo possibile la criminalità organizzata ottenendo un successo insperato, se si considera la carenza di organico. Voglio ricordare che abbiamo competenza su due terzi del territorio regionale. Parliamo di zone come Lamezia, gestita con sacrificio inenarrabile vista la presenza radicata di cosche come quella dei Giampà e dei Torcasio che comunque siamo riusciti ad arginare con numerose operazioni come “Medusa” e “Perseo”, e non ultima “Dirty Soccer”, ma se analizziamo tutto il territorio di nostra competenza non sfugge che Vibo Valentia ha in ogni frazione piccole cosche che gestiscono le attività criminali che fanno capo a quelle più note. Anche lì – ha sottolineato Luberto – la nostra attività è stata determinante e parliamo sempre di un uomo solo a gestire tutto. La situazione non cambia a Cosenza e Crotone, dove ci si divide tra Paola e Castrovillari con il clan Rango-Zingari e dove siamo riusciti con la nostra attività a svelare le ramificazioni nazionali del clan Grande-Aracri, attività che ha portato all’operazione Aemilia. Infine c’è Catanzaro, che non è un’isola felice come tutti vogliono far credere o come si potrebbe pensare. Anche qui la ‘ndrangheta è permeata notevolmente. Se la ‘ndrangheta, quindi – ha concluso il procuratore aggiunto – è il nemico numero uno, come dicono, non è così che si combatte. Le forze sono insufficienti perché si finisce per trascurare alcune situazioni che possono essere importantissime. Lo sforzo della Procura è notevole, ma potrebbe alla lunga non bastare. Per questo ribadiamo che serve un incremento di organico”.