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Pattuglie antiterrorismo, da dicembre già in azione a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Dal Natale scorso, in linea con le indicazioni fornite dalla Prefettura, sono in azione a Reggio Calabria le Aliquote di Primo Intervento dei Carabinieri. Si tratta di uomini del Comando provinciale assegnati alle dipendenze del Nucleo operativo della Compagnia. I militari, particolarmente addestrati ed equipaggiati, sono in grado di fronteggiare un primo contatto con eventuali terroristi, consentendo il successivo intervento del Gruppo d’Intervento Speciale dei Carabinieri (Gis). Il nuovo e mutato scenario terroristico internazionale ha reso necessario la predisposizione di forze speciali. Dopo l’attentato a Charlie Hebdo l’Arma ha iniziato a studiare le contromosse. Le Aliquote di Primo Intervento, che fanno perno sulla struttura territoriale dell’Arma, sono permanentemente schierate in 16 capoluoghi di provincia; hanno il compito di intervenire con la massima rapidità in caso di attacco terroristico multiplo ad obiettivi urbani nell’area di competenza.

Ordine degli avvocati di Catanzaro e Giornalisti d’Azione insieme per parlare di antiterrorismo

CATANZARO – “Antiterrosimo: misure investigative e diritti del cittadino”, è il tema dell’incontro che si svolgerà domani, venerdì 22 aprile 2016, alle ore 15,00, nell’aula “Giovanni Paolo II” dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.  Al convegno, organizzato dal Consiglio dell’Ordine distrettuale degli avvocati di Catanzaro, con la partecipazione  di “Giornalisti d’Azione”, prenderanno parte Giuseppe Iannello, presidente Ordine avvocati di Catanzaro, il questore della città capoluogo di regione  Giuseppe Racca, i magistrati Gabriella Reillo e Francesco Mollace; a relazionare saranno Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, il magistrato Sandro Dolce, il docente ordinario di diritto penale all’UMG, Luigi Fornari, il direttore del master sull’Intelligence all’Unical ed il docente dello stesso master Mario Caligiuri, e Bruno Pellero; a moderare saranno l’avvocato Antonello Talerico e la giornalista Maria Teresa Notarianni, del movimento “Giornalisti d’Azione”. Nell’ambito del convegno sarà presentato il libro “Soldatessa del Califfato”, di Simone Di Meo e Giuseppe Iannini che saranno presenti e con cui l’avvocato Salvatore Staiano approfondirà i temi oggetto del loro lavoro editoriale.

 

Arresto Mehdi, nei video che guardava preghiere e guerra

COSENZA – Hamil Medhi, il giovane marocchino, arrestato ieri dalla polizia di Stato perche’ accusato di auto-addestramento ai fini di terrorismo internazionale, ha trascorso in maniera tranquilla la prima notte di isolamento nel carcere di Cosenza.

Per lui parla il suo difensore legale, l’avvocato Francesco Porto:”Non ho ancora avuto modo di incontrare il mio assistito ma da quanto ho saputo dalla sua famiglia il ragazzo e’ andato in Turchia per pregare. Sia il ragazzo che la sua famiglia – ha aggiunto il legale – sono ormai da anni in Italia e non hanno mai avuto nessun tipo di problema. Sono persone che lavorano e vivono la loro vita tranquillamente e sono perfettamente integrati nella comunita’ locale di Luzzi”.

Intanto, dopo il blitz antiterrorismo di ieri, la Polizia di Stato, ha diffuso i video inerenti l’attività investigativa effettuata dagli uomini della Digos nel corso di circa 7 mesi. A scandire le giornate e la vita del Mehd, la consultazione sistematica e ripetuta in modo ossessivo di video di auto addestramento che riproducono scenari di guerra nelle zone controllate dal “Daesh e sui quali campeggia l’immancabile bandiera nera del califfato, nonchè decapitazioni e omicidi di massa .

Particolarmente significative le immagini inerenti i preparativi del martirio di tale Abu Salem Addarawi il quale, comunica che il destino dei fratelli musulmani è quello della lotta armata e poi, con espressione particolarmente efficace, si fa collegare da un fratello i fili di una cintura esplosiva e, quando una voce fuori campo gli chiede se non gli faccia paura l’esplosivo, risponde che la cosa importante è quella di uccidere i nemici di Allah; mentre in una scena successiva lo stesso riferisce che: “ sta legando le chiavi del paradiso con le sue mani”.

Nei prossimi giorni sara’ fissata la data dell’interrogatorio di garanzia.