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Arance e clementine calabresi boom di vendite al Nord

COSENZA – Arance e clementine prodotte dalle aziende calabresi spopolano in questo periodo nella rete dei mercati di Campagna Amica di Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia. A darne notizia è Coldiretti Calabria.

«Attraverso i nostri prodotti di punta, in questo caso gli agrumi – afferma il direttore regionale Francesco Cosentini – tra l’altro vengono esaltate e fatte conoscere le peculiarità del territorio di provenienza. Si crea un rapporto diretto con i consumatori che non sono più ‘clienti’ ma persone titolari del diritto ad una sana alimentazione».

Aceto, «i nostri prodotti sempre più appetibili»

«I nostri prodotti – sostiene il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – sono sempre appetibili e richiesti. Per questo stiamo puntando su una concreta opportunità e su una valida metodologia da mettere sempre di più a disposizione delle nostre aziende. Una ricetta della Coldiretti per fronteggiare, inoltre, fenomeni come il caro-prezzi e la diffusione di prodotti di dubbia provenienza, scarsa qualità e gusto omologato».

Alla Giornata Nazionale degli Agrumi protagoniste le arance calabresi

COSENZA – E’ partita da Milano nel Farmer’s Market di Campagna Amica di via Ripamonti la giornata Nazionale degli agrumi e che vedrà sui banchi di vendita le arance della Calabria. Si tratta dell’anteprima dell’iniziativa che si svolgerà fino al 26 febbraio con una staffetta di eventi nei mercati contadini di Campagna Amica, botteghe e anche fattorie   del centro e del nord Italia. «Abbiamo coinvolto in questa solidale maratona – riferisce Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – diverse aziende calabresi della sibaritide, reggino, lametino e ionio catanzarese  che venderanno questo autentico frutto della salute e guideranno i consumatori alla scoperta delle caratteristiche qualitative e salutari dei nostri agrumi 100% made in Calabria portati sulle tavole direttamente dagli agricoltori.  La Calabria – aggiunge – è un autentico scrigno di varietà agrumicole anche  autoctone, basti ricordare che grazie al particolare microclima  e ad un eccellente soleggiamento la raccolta inizia a ottobre e termina a giugno». I Tutor della frutta organizzeranno la degustazione guidata degli agrumi e aiuteranno i cittadini-consumatori a scegliere gli agrumi, a utilizzarli in cucina, a conservarli e trasformarli in deliziosi e salutari cocktail. La Rete di vendita diretta di Campagna Amica, la più estesa in Europa, dimostra ancora una volta, che in un patto di reciprocità, si possono unire aspetti economici di salvaguardia del reddito degli agricoltori con momenti di solidarietà per dare un aiuto concreto alle aziende calabresi.

Più succo d’arance nelle bibite: soddisfazione del num. 1 di Coldiretti Calabria Molinaro: “Una rivincita per Rosarno e la Calabria”

CATANIA – Nel corso della mobilitazione della Coldiretti nella città siciliana, è stata resa nota una lettera del Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e indirizzata al Ministro alle Attività Produttive Federica Guidi. Scopo della missiva è sollecitare dei passi in avanti per aumentare il contenuto in termini di succo d’arancia nelle bibite fino al 20%.

Si legge nella lettera: “La legge 30 ottobre 2014, n.161 (legge europea 2013-bis) stabilisce, all’articolo 17, comma 1, che le bevande prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo, o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino, devono avere un contenuto di succo di arancia non inferiore a 20g. per 100cc o dell’equivalente quantità di succo di arancia concentrato o disidratato in polvere. Lo stesso articolo al comma 3 stabilisce che tale obbligo entri in vigore a decorrere dal dodicesimo mese successivo al perfezionamento, con esito positivo, della procedura di notifica della Commissione Europea ai sensi della Direttiva 98/34/CE, di cui dare notizia mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.  In proposito ricordo  che la norma tecnica è stata notificata alla Commissione Europea, tramite l’ufficio centrale di notifica del Ministero dello sviluppo economico, e il periodo di stand still (blocco/fermo n.d.r.)  risulta essere terminato lo scorso 5 gennaio 2015, senza alcuna reazione da parte della Commissione. Poiché la richiamata direttiva europea non prevede necessariamente l’emanazione di un provvedimento esplicito da parte della Commissione, è da ritenersi che, decorsi utilmente i termini, sia possibile dare attuazione alla norma tecnica di cui al citato articolo 17 della legge 161/2014. Ti chiedo pertanto di valutare l’opportunità di adottare le iniziative finalizzate a confermare la piena efficacia delle citate disposizioni della legge europea 2013-bis“.

Soddisfazione per il contenuto della lettera è stata espressa da Pietro Molinaro, Presidente di Coldiretti Calabria, poichè, ha dichiarato che “questa disposizione che modifica una legge di 55 anni fa è nata in Calabria con l’iniziativa “Non lasciamo sola Rosarno…..coltiviamo gli stessi interessi” e riguarda tutti gli agrumicoltori del sud e tutti i cittadini – consumatori”. L’auspicio, a questo punto, è che i produttori di bibite non frappongano ostacoli di tipo burocratico e adeguino la percentuale di succo nelle aranciate con arance al 100% italiane. Questo, ha concluso Molinaro, sarebbe “un bel segnale nei confronti di un vasto territorio che ha nell’agrumicoltura una reale possibilità di sviluppo e reddito e un contributo fondamentale a coniugare giustizia economica e sociale”.

Tanti calabresi in piazza a Catania per salvaguardare il Made in Italy

CATANIA – Sono migliaia gli agricoltori del sud giunti a Catania per difendere l’agricoltura Made in Italy che rischia di perdere i prodotti simbolo dalla arance ai mandarini, ma anche i pomodori, il grano e l’olio sotto attacco delle politiche comunitarie, delle distorsioni di mercato e delle agromafie. La mobilitazione ha preso il via nel giorno del via libera dell’Unione Europea all’accordo che consente l’ingresso senza dazi in più di 35.000 tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia in più che non aiuta i produttori tunisini, danneggia quelli italiani ed aumenta il rischio delle frodi. Dalla Calabria, sono partiti oltre 1500 agricoltori prevalentemente giovani. Insieme al Presidente Molinaro a rappresentare la Regione Calabria su delega del Presidente Mario Oliverio, impegnato per la visita del premier Renzi, c’è stato l’Assessore Francesco Russo.

“Davanti ad una inversione di tendenza che si registra in Calabria – ha affermato il leader della Coldiretti calabrese Molinaro –  che dopo decenni vede aumentare il numero di aziende agricole con oltre 30mila unità nel 2015, in aumento del 1,2% rispetto all’anno precedente, non possiamo accettare l’attacco alle nostre produzioni più importanti quali agrumi e olio. La nuova fase dell’agricoltura calabrese è testimoniata anche dalla ricerca Coldiretti/Ixe’ dalla quale emerge che quasi la metà delle aziende agricole della Calabria (49%) hanno ricevuto richieste di lavoro nell’ultimo anno a dimostrazione della dinamicità del comparto. Un interesse – sottolinea Molinaro – confermato dal fatto che ben il 16% delle aziende ha avuto richiesta di acquisto dei terreni anche se solo il 19% degli agricoltori ritiene che il proprio fatturato quest’anno aumenterà e il 37% chiede maggiore sostegno per accedere ai fondi comunitari. La Calabria è la regione italiana con la più alta percentuale di superfici biologiche rispetto al totale. Quasi un terzo del territorio agricolo calabrese è, infatti, coltivato con metodo bio. Ma la regione calabrese è quella che fa segnare anche il maggior incremento a livello nazionale per numero di operatori bio, cresciuti del 23 per cento nel 2015 rispetto all’anno precedente.  Cresce anche il made in Calabria alimentare all’estero. Nel 2015 le esportazioni sono aumentate del 5 per cento fino a raggiungere quota 130 milioni di euro. Non vogliamo sprecare  – ribadisce Molinaro  – tutte queste opportunità a causa  delle distorsioni della filiera e della mancanza di trasparenza nell’informazione ai cittadini – consumatori”.

Ph. www.ansa.it

Arance calabresi presto sulle tavole di Dubai

aranceROSARNO (RC) – Nei prossimi giorni partirà per Dubai il primo carico di arance calabresi.  La capitale di uno dei sette Emirati nel  2020 , con il tema “Collegare le menti, creare il futuro”  sarà la sede di Expo. “E’ un mercato quello degli Emirati Arabi Uniti che intendiamo curare con grande attenzione – commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – perché foriero di un interessante sviluppo”.  Le arance coltivate in Calabria, in particolare nella Piana di Rosarno-Gioia Tauro, saranno spedite dall’azienda agricola Spagnuolo che ha sede a San Ferdinando (RC) e aderisce alla rete di Campagna Amica già fornitore per la grande distribuzione con il marchio FAI (Firmato Agricoltori Italiani). Continua quindi con impegno e tenacia la valorizzazione delle arance calabresi con il 10 in condotta e con questa iniziativa che è coordinata da FAI si propone diorganizzare e promuovere sui mercati le produzioni delle Filiere Agroalimentari Italiane garantendo la tracciabilità, la sostenibilità ambientale e l’equa distribuzione del valore tra gli attori delle filiere. “L’apertura verso nuovi mercati di prodotti agricoli calabresi riconosciuti in tutto il mondo –dichiara –  trovano il giusto apprezzamento in termini qualitativi e la giusta collocazione sul mercato internazionale ed è un obiettivo che intendiamo percorrere e questo è utile per colmare quel gap di internazionalizzazione che spesso viene richiesto dalle aziende agricole ed agroalimentari nonché rappresenta una marcia in più per il nostro export agroalimentare”. Il marchio FAI è un valore aggiunto di garanzia che i prodotti agricoli, in una visione globale, garantiscono in termini di salubrità alimentare e qualità organolettiche, poiché con questo marchio vengono valorizzati i patrimoni agro-alimentari autentici di tutto il territorio garantendo l’origine e la tracciabilità.