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Sequestrato arsenale nel reggino: due arresti

 

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – E’ stato trovato dagli agenti del Commissariato di Gioia Tauro, un arsenale composto da pistole e fucili, tra i quali Kalashnikov, moschetti con sistemi di precisione e fucili a pompa.Gli agenti hanno arrestato due persone, Salvatore Caratozzolo, 52 anni, operaio portuale già noto alle forze dell’ordine, e il figlio Gaetano (23).In una casa abbandonata nella loro disponibilità sono stati trovati 6 fucili, 3 pistole, munizioni e anche 2 chilogrammi di marijuana.

9 Arresti per Spaccio a Castrovillari

CASTROVILLARI (CS) – L’operazione contro lo spaccio di eroina e cocaina, condotta dagli agenti del commissariato di Castrovillari, ha portato all’arresto di nove persone e al sequestro di numerose automobili usate per il trasporto della droga.

Il Gip del tribunale di Castrovillari ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arrestati.

Le indagini, durate quasi un anno, hanno portato alla luce un vero e proprio mercato della droga. Attraverso le operazioni di videoriprese, appostamenti e pedinamenti, è stato possibile effettuare numerosi sequestri di droga ed identificare decine di tossicodipendenti provenienti da tutta  la provincia di Cosenza.

Le mani delle cosche sulla Casa della Legalità: due arresti a San Luca

SAN LUCA (RC) – Fermati dai Carabinieri con l’accusa di associazione mafiosa,  l’architetto Giuseppe Iofrida, di 39 anni, e l’imprenditore Giuseppe Nirta (26), ritenuti vicini al boss della ‘ndrina Mammoliti, alias ”fischiante”, Francesco di San Luca. Gli arresti riguardano l’attenzione delle cosche sull’appalto per la ristrutturazione di uno stabile destinato ad ospitare la Casa della legalita’ e della cultura di Polsi.

Vibo Valentia: arresti e perquisizioni nell’area delle Preserre

VIBO VALENTIA- Due arresti e vari perquisizioni, sono state eseguite questa mattina dalla squadra mobile di Vibo Valentia, nell’area delle Preserre vibonesi, fra i comuni di Soriano, Sorianello e Gerocarne, recentemente interessati da una scia di gravi fatti di sangue. Le indagini, erano state avviate dopo il tentato omicidio di Giovanni Emmanuele, 24enne di Soriano Calabro, avvenuto il primo aprile di quest’anno lungo la strada che collega Soriano con Sorianello.

Gli sviluppi delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno fatto emergere condotte illecite in capo alla vittima, gia’ obiettivo di un tentato omicidio. L’operazione ‘Calibro 12′ della squadra mobile ha consentito di raccogliere significativi riscontri in relazione alla messa in vendita di cinque fucili di vario tipo, da parte di Giovanni Emmanuele, nel corso di una trattativa avviata con Giacinto De Marco, 23enne di Soriano Calabro. I risultati delle indagini hanno determinato l’emissione, da parte del gip del Tribunale di Vibo Valentia di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due soggetti.

L’operazione ha impegnato 50 uomini della Polizia di Stato ed uomini del Reparto Volo di Reggio Calabria. Dopo l’ultimo grave fatto di sangue, avvenuto lo scorso 25 ottobre, quando e’ stato ucciso il diciannovenne di Soriano Calabro Filippo Ceravolo, la Polizia di Stato ha intensificato l’attivita’ di controllo del territorio nella zona di Soriano, anche con l’impiego di equipaggi del reparto Prevenzione Crimine di Rosarno e di Siderno.

‘Ndrangheta: Blitz Tra Calabria e Lombardia, 39 Arrestati

carabinieriREGGIO CALABRIA – Sono 39 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda reggina, eseguite dai carabinieri durante il blitz che ha coinvolto i territori della Locride, la provincia di Cosenza, Vibo Valentia e Como.

L’esistenza e l’operatività di ben cinque “locali” di ndrangheta, riferibili a famiglie di riferimento come i Romano ad Antonimina, Varacalli ad Ardore, Raso a Canolo, Nesci a Ciminà, Fabiano a Cirella di Platì, sono state accertate durante l’operazione “Saggezza”. Gli indagati, ai vertici dei “locali”, sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, porto abusivo d’armi, usura, illecita concorrenza per il condizionamento di appalti pubblici, minaccia, esercizio abusivo dell’attività di credito, truffa, furto di inerti, intestazione fittizia di beni, con le aggravanti della metodologia mafiosa e della transnazionalità. Inoltre conseguivano profitti illeciti condizionando gli appalti pubblico, adottando concorrenza sleale, di gestione e  controllo diretto ed indiretto di attività economiche nel settore edilizio, nel movimento terra e nel taglio boschivo in località Aspromontane.

L’influenza mafiosa operata dagli indagati avrebbe, infine, operato nel voto per eleggere il presidente della Comunità montana Aspromonte Orientale.

 

‘Ndrangheta/ Vibo: faida tra famiglie, 7 arresti

 

Sette persone sono state arrestate dai carabinieri di Vibo Valentia tra il vibonese e Besana in Brianza (Monza e Brianza) nell’ambito delle indagini sulla faida tra le famiglie di ‘ndrangheta di Stefanaconi e della frazione Piscopio di Vibo. I sette, di cui tre già in carcere, sono accusati di porto e detenzione di armi e possesso di segni distintivi contraffatti. Gli indagati avrebbero nascosto armi e simboli delle forze dell’ordine, utilizzate in azioni contro i rivali.

 

Tre arresti per tentata estorsione

CATANZARO – Tre persone sono state arrestate dalla squadra mobile di Catanzaro per tentata estorsione a imprenditori di Lamezia Terme che avevano da poco tempo avviato le loro attivita’. Gli arrestati appartengono alle cosche della ‘ndrangheta di Lamezia Terme dei Cerra-Torcasio-Gualtieri e Giampa’. Uno degli arrestati, appartenente alla cosca Gualtieri, aveva convocato a casa sua una delle presunte vittime per imporre il pagamento mensile del ‘pizzo’ o l’assunzione di un suo familiare.

Arrestati imprenditori per associazione mafiosa

REGGIO CALABRIA, 18 LUG – Due imprenditori, ritenuti punto di riferimento della cosca Gallico di Palmi, sono stati arrestati dalla polizia insieme ad altre due persone. Si tratta dei fratelli Antonio e Roberto Ficarra e di Vincenzo Sgrò e Rosario Sgrò. L’arresto è stato disposto dal gip su richiesta della Dda dopo che i quattro sono stati condannati ad otto anni di reclusione per associazione mafiosa nel processo ”Cosa mia” sulle infiltrazioni delle cosche nei lavori di ammodernamento della A3.

 

Lavori A3: imprenditori collaborano con i carabinieri

REGGIO CALABRIA, 17 LUGLIO – I carabinieri di Reggio Calabria, hanno arrestato sei presunti affiliati alla cosca Nasone-Gaietti di Scilla. Dalle indagini della Dda e’ emersa la capillare pressione estorsiva esercitata dalla cosca su imprenditori impegnati nei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3. Importante è  stata la collaborazione degli stessi imprenditori che hanno deciso di non sottostare al giogo mafioso e di denunciare le estorsioni. Tra le persone arrestate anche tre operai accusati di essere collusi con la ‘ndrangheta ed impegnati nei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3.